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Morte nel saloon @ Zine Quest 2024


Daniele Di Rubbo

Messaggio consigliato

Volevo segnalarvi che sto conducendo una campagna Kickstarter come parte della Zine Quest 2024 per pubblicare Morte nel saloon, un semplice gioco di ruolo che ho scritto con la mia ragazza. Stavamo tornando dalla CrocoCon Classic 2023 e in autostrada ci annoiavamo, così abbiamo cominciato a prendere appunti per scrivere un gioco da proporre ai nostri amici che abitualmente non giocano. È pensato per 3-5 persone, si gioca con un normalissimo mazzo di carte francesi e dura un’ora circa, che per un gioco di ruolo è poco.

La premessa è la seguente:

Cita

 

Una figura misteriosa è entrata nel saloon. Nessuno la conosce, anche se a tutti sembra familiare. Quando si siede con le spalle al bancone e comincia a scrutare voi avventori, però, nessuno ha più alcun dubbio: è la Morte, venuta a reclamare uno di voi.

Sapete di non poterle sfuggire ma, per disperazione, iniziate un subdolo gioco: fare domande agli altri avventori, per far venire a galla il loro torbido passato, nella speranza che la Morte scelga qualcun altro, chiunque altro, che non siate voi, all’interno di questo maledetto saloon.

 

Nel caso vi interessi, potete sostenerci al link sottostante o condividerlo con i vostri amici:

https://www.kickstarter.com/projects/geeckoonthewall/death-enters-the-saloon

Se avete qualche domanda particolare, ovviamente, sono più che felice di rispondervi. 😉

cover-sketch_wood_16×9.png

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Grazie per la segnalazione; in bocca al lupo per la raccolta fondi!

 

Ho avuto la fortuna di provare il gioco, quindi vi racconto la mia esperienza, magari vi incuriosisco a provarlo. Vado a memoria, quindi potrei sbagliare. La mia opinione in breve: è un gioco molto divertente se siete gente a cui piace fantasticare; se invece il vostro interesse è sfruttare le meccaniche per vincere, non fa per voi.

 

A mio modo di vedere il gioco si struttura su due livelli.

 

Il primo è quello dello scambio delle carte, che funziona così:

Le carte sono dispari: tante coppie, più una matta.

Fase di preparazione: si distribuiscono le carte tra i giocatori e chi ha la matta la dichiara. Scartiamo tutte le coppie.

Fase di scambio carte: a turno gli altri giocatori pescano una carta a caso da chi ha la matta, fino a che questa non cambia di mano; a questo punto, a turno, si pescherà una carta a caso dal mazzo di questo giocatore, e così via. Se quando si pesca la carta  si ottiene una coppia, la coppia si scarta. Chi rimane senza carte esce dal gioco. Quindi, alla fine, rimarrà solo un giocatore con la matta in mano: perde.

Detto così è una variante sul gioco della vecchia e non è che sia poi così entusiasmante.

 

La parte bella del gioco è l'altro livello, quello della finzione, che viene guidato dallo scambio e scarto di carte, ma che a sua volta non retroagisce sul gioco di carte. Per capirci, struttura e sovrastruttura.

La finzione è che siamo in un saloon weird western dove la Morte è entrata per portarsi via uno degli avventori.

All'inzio, in fase di preparazione, scegliamo (o estraiamo a sorte) un ruolo: cowboy, medico, sceriffo, giudice, becchino, eccetera.

Chi ha la matta ha lo sguardo della morte puntato su di lui e tutti lo dichiarano in coro ogni volta che viene accusata la matta. Questo personaggio è il condannato.

Le carte ci guideranno nel porci una serie di domande, con lo scopo di scavare a fondo negli angoli oscuri della vita degli altri avventori, con l'idea di incolparci o scagionarci dinnanzi alla Morte.

Ad ogni scambio di carte si hanno due possibilità:

si ottiene una coppia e allora la si scarta e contestualmente si fa al condannato una domanda, in parte dettata dal valore della coppia scartata, che mira a scavare nel passato di chi ripsonde, di solito in relazione a un altro personaggio del saloon (esempio: "Hai calunniato il medico. Perchè?"); poi a turno, dopo che ha risposto, gli altri giocatori hanno diritto ad approfondire con altre domande, a cui il condannato è tenuto a rispondere.

si ottiene una carta spaiata e allora bisogna discolparsi dinnanzi alla Morte, sempre con un imbeccata dovuta alla carta pescata (esempio: non merito la morte perchè ho difeso il medico dalle calunnie del cowboy).

Alla fine del gioco rimane solo il giocatore con la matta in mano e il suo personaggio verrà portato via dalla Morte, non prima di proferire un ultimo monologo.

L'aspetto geniale è che la Morte è amorale e se ne sbatte del nostro dibattere, infatti alla fine si porterà via uno a caso, come dettato dal gioco di carte e non dalle domande e risposte che ci siamo dati. Questo è molto ben pensato, non solo perché la Morte è amorale, ma anche perché al tavolo, come gioco, permette di sperimentare, ardire e giocare con domande e risposte, accuse e scuse, tanto alla fine non hanno alcuna conseguenza.

 

Questa è stata la mia esperienza di gioco e per me e per gli altri al tavolo è stata appagante; chiaramente il gioco si costruisce poco a poco, con accuse e scuse e, alla fine, quasi ti spiace che la Morte si porti via uno di questi personaggi che hai appena iniziato a conoscere.

Ripeto: un bel gioco; direi un riempitivo adatto a gente che già gioca di ruolo; il fatto che la Morte sia di fatto indifferente alle vicende dei personaggi è una genialata, anche se confesso che non ci sono arrivato subito.

 

Spero che questa recensione vi abbia incuriosito e vi induca a sostenerlo. E' divertente, davvero!

-toni

Modificato da d20.club
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@d20.club, grazie per la recensione onesta: è esattamente come dici. Io e te abbiamo giocato insieme alla PlayFest 2024; dico bene?

Comunque sì, è un gioco che prende spunto dai giochi di spunti come For the Queen, dove peschi dal mazzo una carta e rispondi alla domanda a turno. Però volevamo qualcosa di più giocattoloso, e credo che lo abbiamo fatto, col meccanismo degli scarti e degli spunti, ma tutte le volte che trovavamo qualche modifica possibile che tuttavia avrebbe reso il gioco più complesso, abbiamo sempre deciso di scartarla, perché volevamo che fosse il gioco da fare il sabato sera con la coppia di amici che abitualmente non gioca.

  • Grazie 1
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