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Capitolo III: Palla di Fuoco


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Emmett Lathrop (gnomo artefice)

Entro con incedere deciso pronto a fare una ramanzina ai miei compagni ma me li trovo poco oltre l'ingresso, armi in pugno, bloccati dalle guardie del tempio e da una draconica che porta i paramenti sacerdotali che però grida subito una parola volgendo lo sguardo verso l'alto e subito corre seguita dalle guardie. "Per Gond, vi sembra il modo di entrare?!?" chiedo un po' stizzito indicando le armi ben consapevole della ovvia reazione delle guardie e vergognandomi per il loro comportamento.

Modificato da Pyros88
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Tutti

I minuti immediatamente dopo sono caotici.

Jayla, nella forma di ragno gigante, entra nella stanza, e un automa gli si lancia contro, cercando di schiacciarlo.

La zuffa attira l'attenzione nei piani inferiori, e in poco tempo entra una sacerdotessa dragonide seguita da quattro guardie.

"Nim fermati! Non..."

Poi vede il ragno gigante, e caccia un urlo.

Le quatteo guardie armate di mazze e scudo si lanciano contro Jayla in forma animale, proprio mentre gli altri si affacciano alla bassa soffitta.

Spoiler

Ecco... Che bella situazione ingarbugliata!

No, ma grazie eh!

 

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Emmett Lathrop (gnomo artefice)

Flashback, Ingresso

"Non sappiamo nemmeno se sia esso l'automa che andiamo cercando. Mi sembra un po' prematuro snudare le armi." dico a lui ed ai miei compagni fin troppo celeri nell'optare per la violenza di fronte ad un automa che non ha mostrato intenti aggressivi e che potrebbe benissimo non trattarsi di quello che andiamo cercando e che in ogni caso è solo uno strumento e come tale esente da colpa o merito delle proprie azioni, comandate dal suo padrone proprio come un burattino nelle mani di un burattinaio.

Ai Piani Superiori

L'immagine orrifica di un ragno gigante che affronta l'automa mi spaventa, ed istintivamente estraggo il mio cacciavite arcano per venire in soccorso dell'automa da quelle zampe chitinose; ma dopo quell'attimo di istintiva repulsione capisco che sia qualcosa che non va.meno È assai difficile che una creatura simile si aggiri indisturbata nel territorio largamente urbanizzato e popoloso di Waterdeep, inoltre noto che fra di noi manca la druida mutaforma e faccio due più due. "Fermi! Quella è una nostra compagna, Jayla, una druida. Fermati anche tu, Jayla!" esclamo a gran voce precipitandomi per interpormi fra lei e le guardie.

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Jayla-ragno

Il ragno gigante, con il suo corpo massiccio e articolato, si avvicina lentamente a Emmett. Le sue zampe pelose si muovono con una grazia inaspettata, e i suoi molteplici occhi scrutano con curiosità le guardie, l'automa, la sacerdotessa ed i compagni. I suoi cheliceri si aprono e si chiudono lentamente, quasi come se stesse facendo un respiro calmo, ma pronto a serrarle in caso di necessità.

I suoi occhi continuano a fissare i presenti con una mescolanza di interesse e affabilità, mentre muove le altre zampe in modo rassicurante intorno al suo corpo.

Sebbene possa sembrare spaventoso a prima vista, il ragno gigante non è ostile, ma piuttosto desidera solo avvicinarsi e comprendere meglio la strana situazione che si è venuta a creare.

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Shelatan

Fra tutte le forme che Jayla ha preso questa è decisamente la peggiore, capisco il volersi arrampicare ma scegliere un animale con meno zampe o occhi? La mia espressione non nasconde la sensazione di disgusto che provo. Sospiro, sempre la solita Jayla, non dubito neanche sia lei.

"Emmett ha ragione, ha solo preso queste sembianze per arrampicarsi sul muro." dico avvicinandomi riluttante al ragno gigante per dimostrare che non è aggressiva.

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Loren Oghman (Umano Chierico)

La situazione al piano superiore è un po' più complessa di quanto pensassi: Jayla è stata bloccata da un automa e le guardie si stanno preparando ad attaccarla. Forse dovresti tornare ad una forma più... Accettabile, Jayla. Dico alla mia compagna, mettendomi al fianco di Shelatan. Cerco intanto di guardarmi intorno, per trovare segnali della presenza nostro aggressore.

Master

Spoiler

Percezione +5

 

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La confusione sembra placarsi un minimo quando Jayla torna alla sua forma umanoide, ma solo per un istante.

Infatti, nonostante il ragno gigante non ci sia più, la presenza degli avventurieri nella soffitta solleva più domande che risposte.

"Cosa ci fate qui?"

"Chi siete?"

"Perché hai assunto la forma di un ragno?"

"Sì, ma chi siete?"

"Cosa volete dal tempio di Gond?"

"Si può sapere chi siete?"

Le voci si accavallano, tranne quella dell'automa che resta in silenzio in un angolo, spalle al muro.

Effettivamente, la bocca sembra disegnata sulla maschera, non è mobile...

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Loren Oghman (Umano Chierico)

Gentiluomini, ora che abbiamo chiarito la situazione vi chiederei di darci modo di spiegarvi le nostre motivazioni. Dico ai sacerdoti evidentemente allarmati, tenendo d'occhio l'automa con la coda dell'occhio. Sono Loren Oghman, un avvocato, e assieme ai miei compagni possiedo una taverna nel vicolo Teschio di Troll. Eravamo venuti qui al tempio per una consulenza e senza alcuna intenzione malevola. Spiego ai sacerdoti, concludendo il mio racconto Quando siamo arrivati, l'automa qui presente ci ha attaccati lanciandoci contro un piccolo macchinario esplosivo: dovreste vedere i segni sul mio compagno. Concludo indicando Emmet, prima di continuare con la mia spiegazione. Abbiamo quindi assunto che ci fosse un pericolo per il tempio, dato che abbiamo visto il suddetto automa correre qui dentro. La mia compagna ha assunto quella forma per poter raggiungere il malfattore più rapidamente, così da scongiurare il pericolo. 

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La sacerdotessa vi fissa per un istante, poi si gira a fissare l'automa con un aria di rimprovero.

"Nim! Cosa hai combinato!"

Se possibile, l'automa si fa ancora più piccolo.

Comincia uno scambio di battute tra la dragonide e l'automa, con la prima che parla arrabbiata e il secondo che gesticola veloce.

Capite facilmente che nonostante Nim capisca perfettamente il comune, non è in grado di parlarlo, ma comunica comunque in qualche modo con la sacerdotessa usando uno strano linguaggio a gesti.

"Vi chiedo scusa... e anche Nim vi chiede scusa!"

L'automa abbassa la testa in segno di scusa.

"A quanto pare Nim stava armeggiando con una delle sue invenzioni, il passerotto meccanico, e ha perso il controllo. Non voleva assolutamente attaccarvi, è stato un caso che si sia schiantato contro di voi. Sì e spaventato ed è scappato dentro, nel suo laboratorio."

Ora che ci fate case, questa soffitta è stata adibita a laboratorio improvvisato, con vari attrezzi, banchi di lavoro e altri aggeggi strani che suscitano un interesse morboso in Emmett.

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Emmett Lathrop (gnomo artefice)

"Sto bene, tranquilli. Era chiaramente un errore di progettazione; guardate." rispondo distrattamente, essendomi accorto solo in quel momento delle scuse della sacerdotessa dragonide, mentre già armeggiavo tutto preso con i vari attrezzi e componenti presenti nel laboratorio lavorando su quanto rimasto del passerotto meccanico ed integrando quanto distrutto con nuove componenti in mio possesso od a portata di mano lì. A quel punto mostro il pennuto riparato e perfettamente funzionante che spicca il volo ed innocuo si appoggia sopra la testa del costrutto Nim. 

Poi realizzo meglio quanto ho sentito di sfuggita e chiedo stupito alla dragonide guardando con morbosa curiosità l'automa, toccandolo ovunque ed osservando ogni sua minima componente con un fare che sarebbe risultato quantomeno molesto ad un essere umano: "Lo ha progettato lui?! È davvero capace di avere pensieri creativi?!"

Spoiler

Investigare+5, Arcana+5, Storia+10 se ho notizia di qualcosa del genere fra gli automi 

 

Modificato da Pyros88
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Shelatan

Lo stocco torna nel suo fodero per dimostrare la mia buona volontà. La situazione si sta calmando fortunatamente, dato che sono vicina alla mezz'orca ne approfitto per guardarla e sussurrare "Un ragno gigante? Davvero?" mi ricordo a chi sto parlando e mi correggo "Una forma più elegante e graziosa ti si addicerebbe di più."

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Jayla

sussuro in risposta a Shelatan eh mia cara, capisco che i gusti son gusti, ma alle volte è necessario fare la cosa giusta anche se è la cosa più difficile, io so sacrificarmi per un bene superiore! mi metto la mano sul cuore di chi fiero ha fatto la cosa giusta con sacrificio proprio come ho dovuto fare con le pietre preziose! 

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Loren Oghman

Guardo sorpreso la sacerdotessa discutere con l'automa, sorpresa che non fa altro che aumentare quando ci rivela che questo Nim è dotato della facoltà di creare invenzioni. E' dotato di volontà, quindi. E' interessante, ma complica la faccenda. Capisco, si è trattato semplicemente di un malinteso. Dico alla sacerdotessa, aggiungendo Sono lieto che si sia risolto tutto. E, a questo punto, possiamo discutere amichevolmente, come da nostro desiderio. Concludo liberando lo spirito che ho richiamato per incantare il ramo, che poggio per terra in uno spazio libero in segno di "pace". 

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L'automa è palesemente infastidito dall'atteggiamento di Emmett. Cerca di allontanargli le mani, le schiaffeggia per togliersele da dosso, e lo spinge e strattona.

"Per favore, no. Nim non è un automa come gli altri. Egli è dotato di autocoscenza. Per favore, vi prego di trattarlo come un qualsiasi altro umanoide coscente."

La sacerdotessa si intromette, dividendo Emmett dal suo oggetto di studi.

@Pyros88

Spoiler

Nim è qualcosa di assolutamente diverso da qualsiasi cosa tu abbia mai visto, sentito parlare o letto di.

È a tutti gli effetti un automa, ma è più vicino a quello che viene chiamato un forgiato. Ha coscienza proprio, autodeterminazione e volontà.

Dando ascolto a Loren, la dragonide fa un sospiro profondo e poi riprende.

"Bene, ricominciamo da capo. Lasciate che mi presenti per bene. Sono Lady Valetta, Gran Sacerdotessa del Tempio di Gond di Waterdeep.
Mi scuso ancora di quanto accaduto con Nim e le sue invenzioni strampalate, ma non penso sia di vostro interesse. Se vogliamo accomodarci ai piani di sotto, sono disposta ad accogliervi per un consulto, o qualsiasi sia il motivo che vi ha portati qui."

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Emmett Lathrop (gnomo artefice)

"Strabiliante!!! Meraviglioso!!!! Eccezionale Veramente!!!" dico con estrema enfasi ed esaltazione allontanandomi dall'automa ma continuano a guardarlo trasognante ed incuriosito. "Scusami Nim, non immaginavo. Piacere di conoscerti, io mi chiamo Emmett Lathrop, vengo da Lantan e sono un artefice. La tua esistenza è un sogno che prende vita per me ed i miei colleghi. Chi è il tuo creatore o creatrice che possiamo in effetti chiamare tuo padre o tua madre?" dico con gentilezza e cortesia, porgendogli la mano e guardando lui ma più che altro la dragonide in cerca di una risposta, verbale.

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Jayla

uno più uno, due! uno più uno, due! uno più uno, due! ma nessuno ci arriva? un automa, un automa che lancia una sfera di fuoco dal tetto! E qui troviamo un automa! 

Bene sacerdotessa sono contento di fare la sua conoscenza! Sono sicura che i miei compagni d'affari potranno spiegarle la situazione e le motivazioni che ci hanno portato qui! Alle volte però i piani saltano e le sorprese sono dietro l'angolo o sopra le case.  sorrido a Nim ed alla sacerdotessa

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