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TdG - Larta 'h Vekkdin - II - Oltre la soglia


Pippomaster92

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Moggo Din

Io e Andr ci facciamo vestire da Deljai come fossimo i suoi fratellini minori prima di una festa di compleanno. Provo in effetti le stesse sensazioni di eccitamento e impazienza di quando io e mio fratello Ruggo ci mettevamo fermi come soldatini in mezzo alla stanza mentre mia madre ci vestiva a suo piacimento - come fossimo bambolotti di pezza - e guai a chi si muoveva anche solo di un centimetro!
Alla fine di quella esperienza ci guardavamo allo specchio ed eravamo trasformati, a stento ci riconoscevamo, privi del fango e degli abiti logori.

Mi viene un groppo in gola dalla nostalgia a vedermi così, dopo tanti anni, grosso almeno il triplo ma ancora incapace di farmi un nodo alla sciarpa.

[...]

Ho canticchiato per tutta la giornata una filastrocca canzonatoria che fa più o meno così, noncurante delle richieste dei miei compagni di smetterla, a un certo punto:

"Dentro la montagna ci sono Lokan e Chazia,

si tengon le manine e danzano con grazia,

la chiesa va a fuoco,

chissà chi sarà stata,

mi dispiace è troppo tardi,

Lokan se l'è sposata "

Ci voleva la magnificenza della cerimonia per zittirmi. "Oooooh" sussulto, quando entra lui. Voglio anch'io le scintille quando cammino. E poco dopo, per la seconda volta "Ooooooooooh" più lungo, anche un po' più stridulo, quando vedo Chazia.

È davvero bella.

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Snorri Laikarakkin

Il mio rapporto con Chazia si è fatto problematico dall'ultima litigata, ed il carattere di entrambi si è messo di mezzo perché potessimo fare la pace.
Mi sono fatto schivo nei confronti della nana, ed ho sempre evitato il discorso del matrimonio nella speranza che la mia assenza si sarebbe fatta trascurabile. Semplicentemente la sera prima del matrimonio sarei andato a studiare fino a tardi per poi addormentarmi sui libri della biblioteca, riuscendo così ad avere una scusa per non presenziare al matrimonio senza arrecare troppa offesa alla druida. In fondo, non eravamo diventati poco più che conoscenti, ed in un certo senso lo siamo sempre stati 

Purtroppo, se la mia pazienza poteva essere trascurabile per gli sposi, non lo era certo per Moggo. Il boscaiolo, nonostante fosse ancora molto grezzo, si era fatto un entusiasta frequentatore di ambienti mondani ed eventi sociali, e questo suo entusiasmo travolgente non poteva che travolgermi. O meglio, trascinarmi, in questo caso.
I sensi ferini dell'Adnur devono avergli permesso di leggere le mie intenzioni, e quindi la mattina del matrimonio si presentò vestito di tutto punto di fronte al mio letto per invitarmi a indossare il ridicolo abito tradizionale che indossavano lui ed Andr. 
Io NON avevo intenzione di andare al matrimonio, tantomeno di mettere quella roba, e dopo un breve diverbio conseguì una lotta. Un gara di prese e morse dalla quale non potevo sfuggire. In palio c'era la mia autodeterminazione ed indipendenza: se avessi vinto, avrei evitato lo scomodo evento sociale e vissuto una giornata tranquilla e placida.

Ma non ho vinto.

Adesso mi ritrovo in mezzo ai presenti, accanto ad Andr e Moggo, vestito di tutto punto come loro, per quanto vorrei essere ovunque tranne che qui. Per placare un pò dell'ansia che questo evento mi provoca, decido che approccerò il resto della cerimonia più come un osservatore che come un invitato: sì, questa non è più una festa, ma solo un curioso evento antropologico di quella che è una cultura che ancora non ho capito e non riesco a capire. Un evento da osservare e studiare per distrarre la mia mente. Per distaccarmi da tutto questo.

Osservo l'esemplare di maschio nanico aspettare la sposa, vestito come un guerriero nonostante il suo sia un clan di stregoni ed incantatori. Probabilmente, un rimando ad una antica cultura guerriera, forse addirittura razziatrice (a giudicare dalle prove di Moggo), che Kel Boldar si ostina a ricordare, persino in quello che dovrebbe essere un lieto e pacifico evento di unione tra due nani che si amano.

Eppure, quando passa Chazia, non posso fare a meno di vederla come un'amica invece che come una anonima nana. Ogni sciocco meccanismo della mia mente per annegare cosa mi fa provare questa cerimonia, cede al passaggio della nana, soprattutto quando mi guarda, forse per cercare approvazione? Da me? Dall'unico nano che si è opposto a questa cerimonia? Non credo, conoscendola. 

Ma, comunque, decido di sorriderle e farle un cenno di approvazione e di augurio per quello che spero sia un lieto giorno per lei. Tutto sommato, continuo a ritenerla una amica ed una persona che vale la pena supportare e sopportare, con i suoi pregi e difetti.

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Andr

Spoiler

Guardandoti attorno alla fine la vedi, ai margini di un gruppetto di affiliati al trog dei padroni di casa. Atha ha lo sguardo cupo e il volto rigato di lacrime, gli occhi fissi sullo sposo. Il suo atteggiamento non ti stupisce, anzi quello che ti lascia interdetto se mai è il comportamento dei dwir vicini che fingono di non notarla. 
La dwira sposta la sua attenzione su Chazia per un istante, sprizzando odio, ed è in quel momento che incrocia lo sguardo con il tuo. La rabbia lascia spazio alla paura, e comincia ad indietreggiare per allontanarsi. 

 

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Andr Ruhn

Atha è presente al matrimonio, ma si trova tra i suoi parenti. Le lacrime non mi sorprendono e, in fondo, neanche lo sguardo di odio nei confronti di Chazia, anche se speravo che qualcuno l'avesse aiutata a superare la questione. Non che sia semplice, visto il suo carattere. Sono però confuso dalla sua paura nei miei confronti: la nostra discussione non è stata così dura da meritarsi un simile atteggiamento. Ora non posso interrompere la cerimonia, ma sarà meglio tenerla d'occhio e andare a parlarle più tardi. 

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La cerimonia prosegue. Chazia è condotta dinanzi al suo promesso sposo e ai tre sacerdoti. 

Il sacerdote di Vilos alza le mani intimando il silenzio, e quella di Caice si affianca a Lokan conducendolo ad uno dei due sedili a fianco dell'altare. Il prete di Yesna fa lo stesso con Chazia dal lato opposto. 
"Dinanzi agli dei questi nobili giovani si uniscono nel vincolo del matrimonio, sancendo un'unione e un'alleanza sacra e giusta. Da questo legame la Dimora rinascerà più forte e sicura, il suo sangue più rosso e denso. Da ora in avanti la sposa, la valorosa e saggia Chazia, entrerà a far parte dell'onorevole casato Tzakgron" fa un gesto verso il sacerdote di Yesna, che solleva la lancia sopra Chazia, la abbassa e con delicatezza le fa un piccolo taglio sul braccio sinistro, quello verso l'altare. La lama è molto affilata e stilla una goccia di sangue senza quasi dolore "Ella porta in dote il suo sangue, giovane e forte" 
Il sacerdote di Caice toglie il mantello dalle spalle di Lokan e appronta gli strumenti sul tavolo. Sono scalpelli e lame sottili, e una ciotola scura con un liquido quasi nero. Il sacerdote di Vilos li esamina ritualmente e li approva. 
"Egli porta in dote il suo nome, antico e potente"

Chazia era già stata istruita in merito, e riesce a restare impassibile dimostrando grande dignità: il sacerdote con gesti abili e misurati le incide un tatuaggio magico al braccio ferito dalla lancia, partendo proprio dal taglio e usando il sangue per mescolare l'inchiostro. Fa un tratto e poi lo ripete sul braccio dello sposo, finché entrambi non hanno l'identico bracciale. Il tatuaggio però non si ferma lì, e tratto dopo tratto viene dipinto sull'altare fino a collegare i due bracciali. 

Quando il disegno è completo, Lokan illumina i suoi tatuaggi in una pioggia di scintille, e la luminosità si propaga come su uno stoppino fino a raggiungere la sposa: anche il suo si accende magicamente. 
I dwir presenti, meravigliati dallo spettacolo, trattengono il fiato...

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Chazia

Mi lascio guidare fino all'altare, sorridendo a Lokan quando ci troviamo fianco a fianco.

Nonostante la preparazione, faccio fatica a rimanere impassibile. Tutta quella sacralità, tutti questi riti per me così nuovi, tanto che non sento la punta della lancia incidermi il braccio.

Non sarò più messa da parte, non dovrò più vivere ai margini penso mentre i tatuaggi di Lokan si illuminano Ora ho il posto che mi spetta e al diavolo le male lingue un timido sorriso mi di disegna in volto quando anche il mio tatuaggio si illumina Chazia Teas Tzakgron penso tra me e me con un moto di orgoglio

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Andr Ruhn

Non posso fare a meno di sorridere quando i sacerdoti disegnano i tatuaggi sulle braccia dei due sposi, guardando poi meravigliato la magia che li illumina. Sarei portato a festeggiare con urla gioiose e applausi, come viene fatto solitamente in queste occasioni, ma la sacralità del momento mi impedisce di fare altro oltre a guardare in silenzio la mia compagna di viaggio. Ora è chiaro: ce l'abbiamo fatta. Prima Moggo, poi Chazia e forse avremo presto notizie da Snorri. Chi l'avrebbe mai pensato quando siamo entrati in quella stanza per la prima volta...

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Snorri Laaikarakkin

Resto in silenzio alla vista della fine della cerimonia: avrò accettato di venire e di perdonare Chazia, ma questi matrimoni di sangue continuano a non trasmettermi niente di buono.

Esibisco un bel sorriso di circostanza.

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...finché non parla di nuovo il sacerdote di Vilos "Popolo della Montagna, vi presento la nuova figlia: Chazia Tzakgron. Il suo sangue è come l'oro, i suoi occhi smeraldi, i capelli una pioggia di rubino. Ella è parte della grande ricchezza della Dimora, e la sua presenza ci arricchisce" 
Seguono altre proclamazioni, formule di rito, brevi preghiere. Ma il clou della cerimonia è già passato e ora ci sono solo quei formalismi che tanto piacciono agli abitanti della Montagna. Il matrimonio in sé e per sé però non è lungo o tedioso; ad un certo punto i sacerdoti benedicono i presenti, Lokan si alza e prende per mano Chazia e la accompagna in mezzo alla sala; i dwir si smuovono e circondano i novelli sposi facendo auguri e complimenti ad entrambi. Questa parte è decisamente informale e spezza la tensione della cerimonia. 

Per fortuna poi la festa diventa tale e si apre il banchetto. Come già durante la festa per il vostro ingresso nella Montagna, qui non ci sono tavolate e posti a sedere, ma è una festa che si fa in piedi o al massimo seduti su panchette in piccoli gruppi. 

La nuova famiglia di Chazia le si fa attorno e la scorta fuori dalla sala per una decina di minuti: fa ritorno con un abito sempre molto bello ma decisamente più comodo e leggero da portare. Molti anziani dwir di grandi trog porgono a lei e al marito le loro benedizioni, spesso accompagnate da brevi proverbi o motteggi. Dopo di loro tocca ai dwir meno importanti, che procedono senza troppo ordine, e intanto viene portato il cibo: diverse portate di ogni genere, chiaramente non si è badato a spese. 

Snorri

Spoiler

"Non sei molto a tuo agio, mi sembra. Vuoi prendere un po' d'aria? Non credo che Chazia se la prenderebbe..." ti chiede Deljai un po' preoccupata. 

Moggo

Spoiler

Tra gli invitati vedi anche degli Adnur, che ti vedono a loro volta e ti fanno cenni amichevoli. Due stanno chiacchierando con un cugino dello sposo, gli altri pasteggiano tranquillamente. 

Andr

Spoiler

Ora che hai modo di farlo scorri la sala cercando Atha, e la individui vicino a Lakan; la gemella dello sposo la sta guardando con aria impassibile, anzi ora le sorride, ma c'è una tensione nei corpi delle due donne che ti fa intuire che qualcosa non va. Atha stessa è spalle al muro e non guarda la nobildonna in volto. 

 

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Snorri Laikarakkin

Mi tengo in disparte per gran parte della festa, ingaggiando qualche conversazione senza però mai avere la pazienza né l'intento di concluderla fino in fondo: voglio solo dare l'impressione di essere parte attiva della festa senza essere davvero troppo partecipe.

xDeljai

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Sorrido un pò stancamente alla nana mentre ascolto le sue preoccupazioni, "Oh, Deljai, non è niente. E' che sono ancora un pò... Un pesce fuor d'acqua, ecco. Immagino che vivere troppo a lungo in una città umana mi abbia fatto male: mi ha reso molto... Lento nell'adattarmi." Spiego alla nostra povera responsabile, cercando di non crucciarla troppo.
"Ma è solo questione di tempo, cara. Sono solo un brutto anattrocolo che, tra qualche anno, diventerà sicuramente un bellissimo cigno barbuto." Dico con un sorriso che cerca di essere rassicurante, per quanto un pò falso.

"Anche se un pò d'aria non può farmi male, lo ammetto."

 

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Chazia

Quando la parte ritualistica della cerimonia finisce tiro un breve sospiro di sollievo. Non che stare in mezzo alla gente mi faccia sentire a mio agio, ma almeno avrò modo di essere più me stessa. Mi lascio condurre fuori per vestire un abito ben più comodi e quando rientro sono decisamente più sollevata. Saluto tutti quelli che vengono a salutare me e il mio sposo, cercando di essere il più rispettosa e gentile possibile. Con lo sguardo però cerco i Andr, Deljai, Moggo e Snorri Hai avuto modo di conoscere i miei compagni di avventure? domando a Lokan 

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Andr Ruhn

Una volta finita la cerimonia mi unisco ai dwir che fanno gli auguri alla sposa, andando poi ad unirmi ai festeggiamenti. La prima cosa che faccio è cercare Atha, come mi ero ripromesso in precedenza, e la trovo in una situazione decisamente complessa, per usare un eufemismo. 

Master

Spoiler

Decido di avvicinarmi alle due donne: Atha non è stata propriamente gentile durante il nostro ultimo incontro, ma voglio vederci chiaro. Finalmente sono riuscito a trovarla! Posso parlarle un momento? Chiedo proprio ad Atha, trovando una semplice scusa per permetterle di allontanarsi: forse mi potrà spiegare sia quello che sta succedendo che la sua paura di poco fa. 

 

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Chazia

Spoiler

"Li ho solo incontrati alla cena di fidanzamento, in effetti non ho ancora fatto la loro conoscenza" ammette Lokan, ma mentre li cerchi con lo sguardo si fa avanti un dwir anziano ma in splendida forma, se non fosse per le rughe sul volto. Hai davanti Prantig "Drago di Fuoco" Gorakgronitdin in persona, il leader del trog Gorakgronitdin... e praticamente anche del tuo. 
"Come sempre, Lokan, il tuo trog riesce a trovare i tesori nascosti più belli e rari. Mia signora, è un vero piacere fare la vostra conoscenza" dice il Drago, chinando il capo. I suoi occhi si fissano sui tuoi, soppesando la tua reazione. 
Vicino a te torna a fare la sua comparsa Lakan, di rado lontana dal gemello. 

Andr

Spoiler

Lakan ti guarda con un certo cipiglio. Non hai visto che stava già discutendo lei, con Atha? Ma poi distoglie lo sguardo "Qui l'aria non circola bene. Caro ospite, sarebbe meglio recarci altrove dove la compagnia è migliore" ma nemmeno ti aspetta o attende risposta e si allontana, riunendosi a suo fratello e alla sposa. 
Atha trattiene il fiato per l'offesa ricevuta, e poi ti guarda con un misto di odio e paura "Non avete di meglio da fare, messere, che parlare con una dwira indesiderata? Se cercate anche voi una facile scalata sociale, andate ad importunare una donna più ricca e dal sangue più rosso del mio"

Moggo

Spoiler

"Moggo, eccoti qui! No, beh. Si, anche da noi ci sono matrimoni così, ma è un bel pezzo che non se ne fanno di importanti. Abbiamo perso dei bravi giovani negli ultimi anni, e anche delle ragazze in età da marito, per colmo di sfortuna. Ma è stata per una buona causa e..." viene interrotto da un altro Adnur "ma stazzitto no? Ti pare l'occasione di rivangare le imprese di guerra? Puoi anche parlare d'altro, specie alle feste" 

Il terzo è più esplicito "Riserviamo cerimonie del genere ai figli e alle figlie dei signori del trog, ma è un pezzo che i più anziani si sono sposati, per i più giovani è presto e quelli di mezzo sono con gli antenati, oramai. Potrebbe volerci un pezzo. Noi dal canto nostro non abbiamo mai avuto tanta simpatia per i matrimoni della gente bassa, del nostro ceto... si fa più in fretta e senza tante feste, che tanto serve solo ad avere nuovi guerrieri. Per l'amore e la passione c'è ben altro del matrimonio, no?"

Snorri

Spoiler

Deljai ti accompagna appena fuori dalla porta, dove comunque ci sono già altri dwir intenti a prendere il fresco e chiacchierare più tranquillamente. 
"Non essere severo, Snorri. Non con te stesso. Ci vuole tempo per farsi notare, e alcuni tuoi amici hanno avuto più fortuna di altri. Ma confida che se la Dimora ti ha voluto qui, allora è perché ripone in te tante speranze. Tutti noi abbiamo un posto qui" ti indica i presenti, i palazzi della città, la lontana cupola della caverna "forse è sbagliato cercarlo da soli, però. Essere parte di una comunità significa anche mettere la propria vita nelle mani dei molti. Non credi?"

 

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Moggo Din

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Che curioso trog, gli Adnur. In mezzo a tanti chiacchiere e fanfare, loro parlano esattamente come mangiano. Sarà che sono - siamo - più a contatto con la morte di rispetto agli altri, ma con gente del genere potrei anche sembrare normale una volta tanto.

"Allora tantovale scroccare più che possiamo ai matrimoni degli altri trog, visto che noi non ne vedremo per un pezzo!" e addento un pezzo di pane all'aglio sghignazzando.

Mi volto indietro, verso Chazia e Lokan. Li osservo da lontano a bocca piena e il mio sorriso diventa più tenue. "...anche se io lo vorrei, un matrimonio così."

 

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Chazia

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Sto per dire qualcosa a Lokan, quando il nobile  Prantig Drago di Fuoco ci si avvicina. Faccio una riverenza, ben contenta che il patriarca della casata Gorakgronitdin sia venuto a pormi omaggio Il piacere è mio rispondo sono onorata di entrare a far parte di questo nobile clan e spero di portare onore e gloria ad entrambe le casate

 

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Andr Ruhn

Master

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La frase di Lakan mi fa pensare che forse Chazia non è entrata propriamente in una bella famiglia, almeno per quanto riguarda il ramo femminile. Non saresti in questa situazione se imparassi a parlare con più gentilezza. E no, non cerco nessun matrimonio combinato. Rispondo secco ad Atha, che si dimostra amabile e gentile come durante il nostro primo incontro. Volevo solamente chiarire una questione. E trovarle un modo per uscire da quella che mi era sembrata una brutta situazione. Spiego alla dwira, aggiungendo Prima mi era sembrata spaventata dal sottoscritto. Voglio mettere in chiaro che non era mia intenzione minacciarla in alcun modo: non condivido il suo pensiero sulla mia amica e continuo a credere che dovrebbe portarle un po' più di rispetto, ma non intendo certo imporle la mia idea. Non sono un selvaggio, al contrario di quanto possa pensare. 

 

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Andr

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La giovane ride amaramente, quasi un colpo di tosse "Una via d'uscita? No, ormai..." distoglie lo sguardo "non è necessario parlarne. Anzi, oggi festeggiamo la vostra amica e io sono davvero fuori luogo con il mio umore tetro" si asciuga gli occhi e prende un atteggiamento più distaccato.
"Maleducato da parte mia, non farvi esporre la vostra idea. Prego, procedete pure" prosegue con una cortesia artificiale, arida, a mala pena capace di mascherare la sua amarezza. 

Chazia

Spoiler

Il Drago annuisce "Onore e gloria sono sempre benvenuti anche nel più grande dei trog, ma c'è ben altro che tu puoi dare alla tua nuova famiglia. Ho sentito parlare delle tue doti magiche, e di come alcuni spiriti ti ascoltino e obbediscano. Sicuramente è qualcosa che può essere rifinito e disciplinato, e chissà quali meraviglie tu e i tuoi discendenti potrete operare... Lokan, tu e tua sorella siete abili incantatori. Mi raccomando caldamente, non trascurate di insegnare alla giovane Chazia ciò che sapete" 
Il suo sguardo ti abbandona per un istante e solo in quel momento ti accorgi di aver trattenuto il fiato. Quando parla con tuo marito lo senti irrigidirsi appena, nervoso. Il nome di Drago non è attribuito alla leggera.

Per fortuna il famoso mago ha sempre vari impegni, e si ritira dalla festa lasciandovi in discussioni più leggere.
Lakan sembra irritata da qualcosa, e continua a guardare in un angolo della stanza dove Atha e Andr stanno parlottando tra loro. 

Moggo

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"Dici poco eh! Beh ti basta sposarti con qualche grandama del trog, e chevvuoi che sia?" ride uno dei presenti, ma non ti sta schernendo, anzi c'è un bel clima di cameratismo e allegria tra voi Adnur presenti.
"Se poi ti vuoi sposare, in sé, quello si fa come niente. Ché dei giovanotti come te dovrebbero farne un po' di figli per il trog. Si fa del bel dire che dobbiamo riprenderci il mondo, ma per quello abbiamo bisogno di soldati robusti e numerosi"

 

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Moggo Din

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"Chi lo sa?" tracanno un intero boccale, con lo sguardo vuoto in un punto indefinito. "In ogni caso non aspettatevi piccoli Moggo che guaiscono, per ora."

Voglio cambiare discorso, e in fretta, prima di trangugiare un boccale in più di quello che potrei permettermi. Inizio quindi a parlare di ciò che più mi appassiona ultimamente, la politica interna di Kel Boldar - ma non quella tecnica, di qualità, no: quella popolare e di pancia, un'accozzaglia di luoghi comuni con cui è davvero difficile non andare d'accordo.

In mezzo a tutto ciò, chiedo: "Ma quindi gli Adnur chi supporterebbero come nuovo re?"

 

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