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Capitolo 3. Terrore in Freeport


AndreaP

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Primavera - Giorno 2 Mezzodì [Sereno]

Gli amici dovettero attendere un po', vedendo persone uscire ed entrare nella locanda. 

Finalmente quando l'ora di pranzo era già avanzata, due avventori uscirono sostenendo per le braccia il nano chiamato Ficca, solo parzialmente cosciente: dal suo aspetto doveva aver vomitato

Spostato nei pressi del vicolo affianco i due lo fecero sedere appoggiato al muro e gli dissero "Ecco stai qui all'aria aperta e ripigliati. Qui almeno non fari disastri". Quindi lasciatolo rientrarono nella taverna.

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Elizabeth

Guardo schifata il nano, per nulla intenzionata ad avvicinarmi: la puzza è sufficiente anche da lontano. Mi sa che ancora è fuori fase, l'amico.. forse è meglio ficcargli la testa in un barile di acqua gelata.. o potremmo buttarlo a mare, si da una lavata e una rinfrescata.. mormoro quando Mary lo approccia rapidamente, andando dritta al punto.

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Floki

Rimanere li in attesa non mi piace per niente: batto il piede destro a terra, impaziente, incrociando le braccia al petto. Ecco che finalmente il loro "bersaglio" esce dalla locanda, venendo abbandonato dai suoi stessi compagni. "Beth ha ragione.." ..bofonchio in risposta.. "..è ubriaco fradicio". Commento l'ovvio, ma a mia volta mi avvicino, rimanendo a qualche passo di distanza.

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Guillaume Bastonne

Guil sorrise alle maniere spicce e dirette di Mary: la ragazza avrebbe potuto  tranquillamente spaccare i denti al più infame scaricatore di Freeport e poi andarsi a fare una birra come se non fosse accaduto nulla. 

Le pose comunque una mano sulla spalla, entrando nel campo visivo di Ficca: "Ci hanno detto che conosci tutti, da queste parti. Devlin sembra sparito da un po' e ci chiedevamo se avessi sentito qualcosa su dove potrebbe essersi cacciato, stavolta. Sappiamo tutti bene che ogni tanto ha il difetto di cacciarsi nei guai, no?".

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Primavera - Giorno 2 Mezzodì [Sereno]

Il nano si pulì gli occhi con le mani provando a mettere a fuoco la situazione "Devlin... ah sì Milos. Si fa chiamare Devlin ma io so che si chiama Milos in realtà: a volte mi ha chiesto di portargli al tempio dei libri presi dalla sua stanza e lui lì lo chiamano Milos"

Pareva che l'alcol sciogliesse la lingua al nano "E' un paio di giorni che non lo vedo. L'ho detto anche agli altri che sono venuti stamattina e sono saliti nella sua camera a frugare. Strani tizi: mi ricordavano la mia infanzia. Puzzavano come i tunnel della mia terra natale".

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Elizabeth

Con lo sguardo che si fa cupo e chiuso, replico piano in un tono falsamente dolce, quello di una vipera che si lecca il veleno dalle zanne Milos che si fa chiamare Devlin, che sciocchezza. Ci dev'essere senz'altro un errore. Sei sicuro di non essere ancora ubriaco, nano? 

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Primavera - Giorno 2 Mezzodì [Sereno]

Il nano scosse il capo come per togliere delle ragnatele "Non so quale fosse il nome vero, so che al tempio si faceva chiamare Milos, e qui Devlin."

"Quanto ai tizi me li ricordo poco... giovani, magri con abiti cittadini, ma con addosso un odore di gente che veniva da una cantina."

"Ora mi offrite da bere?" chiese

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Primavera - Giorno 2 Mezzodì [Sereno]

Mary sollevò il nano e lo condusse all'interno della locanda scaricandolo su una sedia. 

La gente degnò solo di uno sguardo la scena salvo i due che avevano già parlato con Guil che le si rivolsero 
"Ragazza, attenta che se beve troppo poi diventa molesto" dissero scoppiando in una risata

Il padrone intanto ignorava la scena

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Floki

Il fatto che l'uomo sia ubriaco pare avergli sciolto la lingua con estrema facilità.. la sua prima rivelazione mi lascia sorpreso. "Come?" ..bofonchio a bassa voce, rimuginando fra me, lasciando agli altri il compito di proseguire la conversazione.

Sembra che qualcuno li abbia anticipati nel raggiungere la camera di Devlin.. o Milos.. su nella locanda.. "Volete tornare dentro?" ..storco la bocca in un'espressione perplessa, quindi scuto il capo prima di aprir bocca nuovamente: "Basta messe in scena stavolta!" ..non sono in grado di tenere il gioco per troppo tempo ed è chiaro che sono arrivato al limite: probabilmente se fin da subito fossero andati direttamente al punto, avrebbero risparmiato molto tempo! Attendo che entrino prima tutti gli altri.. io li seguirò per ultimo.

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Mary

Rispose alla battuta dell'uomo con uno sguardo serio. Poi commentò "Sarebbe una delle scelte peggiori che potrebbe fare nella vita"  poi rivolta al nano "E tu non hai intenzioni di prendere brutte decisioni oggi giusto?"

Chiamò con un cenno il cameriere e gli chiese una birra da portare al tavolo del nano. Gli mise in mano il denaro per il pagamento e poi si diresse verso il bancone.

"Salve" disse rivolta al padrone

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Elizabeth

Tornare lì? Ci sono appena uscita che ero una putt@n@, da lì. Non posso tornare dentro a far cagnara con voialtri, ci bruciamo. Pesto con forza il piede a terra, indispettita, e mi volto a guardare la strada male illuminata su cui sorge la locanda. Dopo un minuto chiuso in riflessioni, sbotto Vado a piazzarmi là, sotto alla lampada dico accennando al fioco punto luminoso nei pressi dell'incrocio, una semplice lampada ad olio che rende semplicemente più tetre le ombre circostanti, a parecchi passi dalla porta della locanda ma perlomeno in buona posizione per tener d'occhio la porta senza dare l'impressione di esser lì a spiare.

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Floki

Indugio nell'entrare nella locanda e a quanto pare faccio bene! Beth infatti ha tutt'altra idea.. "Vuoi continuare a tenere il gioco?" ..certo, se entrassi insieme agli altri, dato lo scarso livello di autocontrollo che mi ritrovo adesso, quasi certamente andrei a creare confusione. "Uff!" ..sbuffo vistosamente e, incrociando le braccia al petto, seguo a mia volta Beth nel vicoletto. "..e va bene, ti faccio compagnia!"

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