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Capitolo 2 - Londra 1893: Il Fez Rosso Sangue


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Lunedì 6 Febbraio 1893 - ore 13.00 [gelo]

Gli amici si allontanarono dalla casa percorrendo la strada nel gelo, fino a raggiungere un piccolo pub posto all'angolo di un vicolo

Dentro l'atmosfera era calda e, data l'ora, vi erano persone, per lo più lavoratori, che mangiavano: l'odore di carne alla brace riempiva l'aria

I quattro si sedettero ad un tavolo d'angolo dove potevano mangiare e parlare senza essere disturbati

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Docteur Saroch

Una volta al chiuso e al caldo, il Dottore ordino' un cordiale di marca francese. Quando fu relativamente sicuro che la loro privacy fosse garantita, si sbottono' sui ritrovamenti realizzati in casa del collezionista.

"Abbiamo trovato solo due cose interessanti, un libro contabile e una missiva da Costantinopoli. La lettera era firmata Mister Leeds da Pera. Chiedeva di acquisire dal collezionista un  libro dal titolo "Il Fez che sussurra" offrendo addirittura 100 Sterline. Il libro contabile invece confermava l'acquisto del Fez e del libro come parte di un lotto da una casa d'aste, per 25 sterline."

Il Docteur bevve il proprio cordiale.

"Qualcuno era dunque disposto a pagare quel libro quattro volte il valore dell'intero lotto, mentre non accennava minimamente ad un interesse per il Fez. Se considerate che non siamo stati in grado di trovare quel libro in quella casa, nonostante ci si sia dilungate nelle ricerche... sembra che siamo di fronte alla scoperta del vero obiettivo del furto, nonche' ad uno degli pseudonimi del potenziale mandante."

L'uomo si guardo' intorno, aveva difficolta' a condividere queste sue elucubrazioni, che apparivano assurde a se stesso. "Uno dei ladri deve aver rubato il Fez quando hanno preso il libro, finendo per contaminarsi ed ammalarsi nel modo che sappiamo. Forse il libro tratta di quel 'contagio', della sua trasmissione o del modo di debellarlo. Con una simile conoscenza... nelle mani sbagliate..." il dottore si asciugo' la fronte con la pochette, poiche' si era imperlata di sudore. 

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Capitano Roderick Barrington

L'ufficiale ascoltò attentamente il resoconto del dottore, soprattutto la sua pausa finale, a cui decise di rispondere "...Non riesco a capire, dottore...Sicuramente, una conoscenza tale sarebbe pericolosa, ma solo con il possesso del fez, sbaglio?"

 

Niklas Von Aehrentha

Quote

"Ma...Secondo voi è possibile che l'uomo senza scalpo sia stato...ucciso con quel maledetto fez? Il nome del turco e questi collegamenti...Non mi fanno ben sperare...Ma poi, chi diamine scriverebbe un libro su un oggetto maledetto?? Che quella scritta trovata sia turco?"

 

Modificato da Daimadoshi85
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Amelia Meadcroft 

C'è tanta gente che ama giocare con il fuoco in un pagliaio disse l'avventuriera un po' distratta dai profumi del pranzo. Chi vuole qualcosa  da mangiare? Vado ad ordinare Roastbeef e patate; penso meglio a stomaco pieno.

Si alzò dunque dal suo posto per avvicinarsi al banco,  senza mancare di osservare bene l'ambiente nella malaugurata occasione che fossero stati seguiti.

Spoiler

Amelia si alza e:

listen 35 / spot hidden 30

Su chi è già ai tavoli e chi invece entra. Mi interessano soprattutto le persone che paiono turche.

 

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Lunedì 6 Febbraio 1893 - ore 13.00 [gelo]

Amelia si alzò dal tavolo andando ad ordinare per tutti. Presto venne portato il cibo richiesto insieme alle bevande

@Amelia

Spoiler

La ragazza prestò molta attenzione agli altri presenti. Nessuno parlava turco, anzi dall'accento tutti parevano della zona di Londra. Anche l'aspetto non tradiva la presenza di stranieri

 

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Lunedì 6 Febbraio 1893 - ore 13.00 [gelo]

I compagni parevano aver raccolto molte informazioni. Ora dovevano decidere se valesse al pena fare altre indagini o prepararsi per la partenza prevista per mercoledì mattina.
 

@all

Spoiler

 

@Daimadoshi85 @PietroD @shadizar @Ghal Maraz

Se volete passo nella lettura del diario alla partenza

 

 

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Docteur Saroch

Il dottore rispose, cercando di usare termini non troppo tecnici, provando ad immedesimarsi nel livello di conoscenza di un militare.

"Immaginate che io abbia un libro che descrive la ricetta per produrre un veleno altamente letale, e una fiala contenente un campione di tale veleno. Quale dei due oggetti riterrebbe più prezioso e fondamentale? E' naturale che sia il libro, perché con quello posso produrre potenzialmente infinite boccette di veleno. La prima posso permettermi di trascurarla... anzi, potrei essere tentato di 'sprecarla'... perdonatemi il termine... ed usarla per sperimentare quanto letale sia il veleno su una vittima a caso."

Spoiler

Per me si può andare alla scena del bambino ricordata da Anna

 

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Lunedì 6 Febbraio 1893 - ore 16.00 [gelo]

Nel secondo pomeriggio gli amici tornarono nello squallido quartiere di Shoreditch, con le sue vie e abitazioni fatiscenti, la presenza solo parziale di fogne, edifici ammassati l'uno sull'altro, e la presenza di nota criminalità dilagante e mendicanti

Il ragazzo era seduto fuori dall'edificio di tre piani dove lo avevano incontrati la mattina stessa

"Missione compiuta" disse allungando la mano.

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Lunedì 6 Febbraio 1893 - ore 16.00 [gelo]

"Certo signora" disse il ragazzo guardando Amelia "capisco che non vi fidiate di un giovane come me"

"Dopo che ve ne siete andati, mr Burnham è uscito e si è incamminato a piedi verso la stazione. Ma non è andato lì. Prima si è fermato a bere una pinta di birra al pub, senza parlare con nessuno, poi è andato all'ufficio postale a spedire un telegramma. E io mi sono messo in coda per sentire cosa diceva. Il testo non lo so ma so dove l'ha spedito e a chi..."

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Lunedì 6 Febbraio 1893 - ore 16.00 [gelo]

Il ragazzo sorrise "Ha spedito il telegramma a Parigi a un tale Gar de l'Est: dicendo però che il messaggio doveva essere dato poi a tale Menkaph in Strasburgo qualcosa che non ho capito."

"Mi sembra un buon lavoro no?" aggiunse fiducioso 

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Docteur Saroch

Alcune parole colpirono il dottore, per due volte, ma in maniera diametralmente opposta.

Sentire infatti nominare la stazione Est di Parigi lo meraviglio' alquanto. L'intrigo, che gia' coinvolgeva i Turchi a Londra, si arricchiva di partecipazioni estere addirittura con base in Francia. Di primo istinto, immagino' una casella postale situata presso la stazione dove il destinatario di quel messaggio avrebbe potuto ricevere appunto quelle parole, qualsiasi esse fossero.

Ma niente l'aveva avvertito che avrebbe sentito fare anche dal bambino il nome presente nei telegrammi del collega del Prof. Smith. Sentirlo pronunciare fu come sentirsi arrivare un assassino alle spalle. Saroch dovette premersi due dita contro la carotide, nel tentativo di ascoltare le proprie pulsazioni e ridurle forzando una respirazione controllata. Solo comprendere che presumibilmente Menkaph era in un'altra ridente cittadina francese, Strasburgo, lo rassicurava e gli impediva di restare tachicardico.

La cittadina stessa, tuttavia, lo indusse a riflettere ed allargare ulteriormente le nazioni coinvolte. Strasburgo, di fatto, dal 1870 era diventata tedesca, pur essendo legittimamente francese. In alcuni circoli aveva sentito chiedere addirittura interventi militare per la riconquista, ma scaccio' quel pensiero come irrilevante. Pero' Strasburgo restava una sorta di porta al centro dell'Europa... il luogo ideale per far divampare un 'incendio' che prendesse le nazioni circostanti in una ondata letale.

 

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Lunedì 6 Febbraio 1893 - ore 16.00 [gelo]

"Sì, è passato a comprare della carne e poi è tornato a casa" rispose "mi spiace non ha fatto altro. Ma mi pare di aver fatto un buon lavoro"

Il ragazzo sorrise e aggiunse "avete bisogno di altro da me?"

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