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Cap. 2 La miniera


Fezza

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DM

Al "Caloggero sa tutto" l'uomo sembra guardare per un attimo dietro di lui, ma non distoglie lo sguardo da Narcyssa

Mh, allora lo vado a chiamare, così parlate direttamente con lui.

Chiude e non vi fa entrare. L'attesa però é brevissima: passeranno si e no 20 secondi e poi vedete spuntare la faccia che avete già conosciuto l'altra volta. Vi guarda.. osserva meglio il clima e poi esclama Barbagrigia? Con questo cázzo di tempo siete venuti fino qua? Bah.. alla malora, 'Ntoni non ha mai smesso di parlare del tuo culo. Entrate

[Barbagrigia é il nome finto che avevate dato ad Ed, Ntoni é uno dei sottoposti di Caloggero]

All'interno trovate 5 uomini oltre Caloggero (uno é quello che vi ha aperto), tutti intenti a scaldarsi davanti al fuoco del camino, posto in un angolo della stanza. Al vederci tutti quanti rimangono in silenzio ma sono decisamente interessati.

Perché con questo tempo? Vi fa Caloggero, dopo aver fatto un cenno al gruppo. Poco dopo vedete due di loro alzarsi e spostarsi verso di voi per posizionarsi ai lati della porta

 

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DM

Quando racconti della miniera sembra che ti voglia interrompere ma ti lascia proseguire il breve racconto e poi commenta:

Attaccato? Non c'è nessuno nella miniera, adesso. "Qualcosa" vi ha attaccato ripete ma non é possibile. Spiegatemi meglio

vi lascia avvicinare al focolare

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Narcyssa

Mi avvicino di più, godendomi il caldo. Dopo la tormenta mi sento un pezzo di ghiaccio, e se anche dovessero ammazzarci ora sarà sempre meglio che congelare là fuori. Ma mi spendo per evitare questa triste sorte... dopo tutto quello che abbiamo affrontato sarebbe davvero il colmo!

"Non so nemmeno se era la miniera... Barbagrigia dice di sì, e lui è un nano. Ci capirà, no? Comunque erano delle persone con la pelle nera. Forse erano pelose, o forse avevano delle piume. E il becco. Insomma, sembravano dei mostri orribili" mostro la ferita al fianco. Ha smesso di sanguinare ma fa ancora male e non devo dissimulare la smorfia di dolore! "Se sapevo che c'era quel tipo di gente qui, non so se sarei venuta" e anche questa non è proprio una bugia. Diamine, a sapere che la miniera era così affollata di persone e culti e mostri avrei riconsiderato attentamente la spedizione. 
"Non ci hanno seguito, credo. Non oltre l'imboccatura della miniera, che è dove ci eravamo riparati dal vento"

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Edwarf

Lascio che sia Narcy a far andare la lingua con argomenti che sarebbero comunque più convincenti dei miei. Mi limito ad annuire di tanto in tanto, imprecare un po' più di frequente, e infilare qualche commento qua e là: Freddo fottùto... Neve di mèrda... Cose così.
Soprattutto, presto attenzione alle reazioni di Caloggero e ai movimenti dei suoi, che già ci hanno sbarrato l'uscita. Sospettano di noi e non sarà facile quietarli.
Mi accendo un sigaro e ne allungo uno a Caloggero, gesto quantomai raro, il mio.

 

PS "Tozzo, muscoloso, barba lunga e folta (anche se spesso sporca della cenere del sigaro, da cui il soprannome Barbagrigia)" <- il nickname nasce così

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DM

Non so cosa avete visto là fuori, se avete avuto le visioni o c'è qualcosa che non mi state dicendo.. commenta, poi indica la ferita di Narcyssa ..ma quella è reale.
Qui ho già abbastanza càzzi nel gestire i lavoratori della miniera, se dovessi occuparmi anche di cosa càzzo esce da quel buco di cùlo.. 
sospira e prende il sigaro datogli da Ed/Barbagrigia.

Lo accende e ci soffia sopra per far ardere meglio la porzione dove sta bruciando, segno che non è l'ultimo arrivato sulla conoscenza dei sigari.
Se ti devi lavare e pulire, lì c'è il catìno di acqua calda indica a Narcyssa un secchio di ferro posizionato vicino al fuoco ma per quella non posso farci nulla se non darti delle bende per coprirtela, qui non abbiamo cerusici e dovrai vedertela da sola.

Comunque questa cosa che siete tornati in mezzo ad una tormenta di neve scuote la testa mi manda fuori di testa. Sono due giorni che è così il tempo, che càzzo vi dice la testa? C'è qualcosa sotto?

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DM

Madame Zalamandra non ti paga come vorresti? Sorride sornione gustandosi il sigaro che gli ha dato Ed ..che poi non ricordo bene come siete "imparentati" voi due, un magnaccia nano e una puttàna mezzelfa.  Chissà cosa vedremo tra 50.. 100 anni se si continua di questo passo. I vostri avi si staranno rivoltando nelle tombe, se ne hanno una.

Nel discorrere lo vedete poco pensieroso o preoccupato: ne deducete quindi che o non sa cosa succede all'interno della miniera o è molto bravo a celare i pensieri che ha in testa. Siete più propensi a pensare alla prima opzione invece della seconda.

Ad ogni modo passeggia all'interno della baracca fermandosi vicino ad una delle due finestre. Poggia una mano sul vetro appannato e con un movimento circolare rimuove la condensa superficiale per mettersi ad osservare fuori non so quanto possa durare ancora, credo che domattina potrebbe passare, il vento è cresciuto in potenza e quando fa così il giorno dopo il sole spacca le pietre.
Questo per dirvi che di nani qua non se n'è visto uno da quando è iniziato questo delirio di tempo, domani si ricomincia, quindi per i vostri "affari" andrà bene.

Non fosse per un piccolo problema: qui i minatori devono lavorare, non scopare, e voi non potete rimanere qui. Ordini di Ragnolin Dourstone, io eseguo. L'altra volta è stato un caso, ma non si può ripetere.
Domani mattina ve ne dovete andare, anche se vorremmo che lei rimanesse in pianta stabile qua, non si può

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Narcyssa

E per fortuna penso alla sua ultima frase. Non è esattamente nei miei progetti restare qui a lavorare alla vecchia maniera!  Almeno sembra che abbia scarso interesse per tutta sta faccenda. 

"Ce ne faremo una ragione. Non ci metteremo contro Dourstone, ci tengo alla pelle" 

La storia sembra sistemata. Andarcene domattina significa scampare alla bufera e arrivare in città riposati. Per una volta le cose vanno bene.

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DM

Stanotte però, già che ci siamo.. e ti fa alludere a quello che ha in testa, facendo un cenno ai suoi uomini che capiscono all'istante e si ringalluzziscono.

---

Il giorno dopo, indipendentemente da com'è andata la nottata,  vi esorta ad allontanarvi dal compendio.
Come immaginavo, nessuna bufera e sole. Dice osservando fuori la finestra.
'Ntoni, Pino, accompagnateli all'uscita, non fate giri lunghi, fateli uscire prima che arrivino i lavoratori e subito i due si attivano e vi scortano all'uscita.
Fate la stessa strada che avete fatto l'altra volta e una volta arrivati al simil-cancello, vi lasciano. Osservandovi allontanare.

Vi dirigete verso dove avevate lasciato Concordia.. di lei nessuna traccia.

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Narcyssa

C'era sicuramente un prezzo da pagare, ma almeno avremmo avuto un tetto sopra la testa, un fuoco e pure delle bende per fasciare le ferite. Se possibile strappo anche un pagamento per i servizi, ma non insisto troppo: non si tira la coperta che la fortuna ti mette sulle spalle. 
"Certamente, mie prodi sentinelle! Lasciate che mi sistemi un po', devo lavarmi e fasciare la ferita, e poi sono subito da voi"

- - -

Ci lasciano andare senza problemi, anche se ovviamente Calogero ha mangiato la foglia e sospetta un po' di noi. Non gli do torto, la nostra storia faceva acqua da tutte le parti. Arrivati al punto dove c'era Concordia, impreco sonoramente. "Bene, nemmeno l'asino! Fantastico!" do un paio di calci alla neve. 

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Edwarf

la notte prima

Alla fine riusciamo, se non a fargliela bere, quantomeno a mantenere le apparenze. Richiede un po' di pazienza per schivare gli insulti di Calogero e molto lavoro di fianchi di Narcy, ma va bene così. Prima o poi, gli taglio lo scroto e glielo ficco in gola, mi riprometto. Durante la notte, quando la tempesta comincia sensibilmente a placarsi e prima che faccia l'alba, esco a spostare il corpo di Goril all'esterno della palizzata, dove poterlo riprendere l'indomani una volta ripartiti.

__________

l'indomani

Sapevamo entrambi che Concordia era perduta e con lei il suo carico. Due giorni con quella tempesta, l'unica speranza è che si sia liberata o sia stata presa. Mi spiace per la brutta fine che avrebbe potuto fare, ma se non troviamo il corpo congelato, forse c'è speranza.

Scrollo le spalle, mi rimetto Goril sulla gobba e lentamente mi incammino verso Lago di Diamante. Sarà una lunga sfacchinata e con solo poche ore di sonno sarà pure peggio.

Dopo molto tempo, dedico qualche preghierina agli dei dei nani. In fondo siamo solo figli sperduti.

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DM

Sulla strada per Diamante incrociate le prime file di lavoratori che si dirigono alla miniera: alcuni vi salutano, forse incuriositi dal vedere uno strano duo o forse dal vedere il fagotto sulle spalle di Ed, altri vi ignorano completamente.
Nessuno però fa domande, e ciò è un bene per voi, tuttavia se volevate eludere sguardi su Goril, il piano è saltato.

Arrivate in prossimità delle prime case e dovete decidere dove andare sapendo che:
- Allustan è andato alla Città Libera quando vi siete salutati, circa 3-5 giorni or sono (non siete sicuri del tempo che avete trascorso nella miniera)
- avete un fagotto con un cadavere dentro

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Edwarf

Ogni volta che incontriamo sguardi davvero troppo curiosi, a loro volta questi incontrano un sano "càzzo guardi".
Non sono gran che preoccupato: non ci stiamo portando in giro il cadavere di Goril ignudo e sotto le coperte invernali può esserci pure un bel cinghiale abbattuto. Dopotutto, il peso e l'odore sono quelli.

Semmai, il mio problema è un altro: Osgood. Come raccontargli quanto accaduto? Penso che troverò le parole soltanto quando ce l'avrò di fronte. Col cuore greve, mi dirigo verso casa dei miei. Decideremo dove dare sepoltura al cugino e dare modo alla famiglia di darel'ultimo saluto.

Senti, io devo fare sta cosa. Tu vedi di... non so, vedi tu.
Saluto Narcyssa con poche parole.

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Narcyssa

"Facciamo così. Io vado al Secchio, prendo una camera. Dammi i soldi di stanotte e ti aspetto lì. Poi vediamo il da farsi. Con tutto quello che è successo voglio rimettermi in forze e tornare la sotto... per... si, anche per vendicare i nostri compagni caduti" non è proprio vero, ma un po' mi spiace per alcuni di loro. Goril, per esempio, era un bravo ragazzone "Dovremo cercare qualcuno da trascinare con noi. Posso pensarci io. Ci stai?"

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Edwarf

In principio, l'idea di tornare in quella fottùta miniera mi nausea. Fancùlo a tutti, da Allustan a Dourstone e a qualsiasi schifezza si sia annidata in quelle gallerie maledette.
Poi però sento gravare il peso del corpo di Goril. Mio cugino l'hanno ammazzato loro: sia dannato anche io se non provo a fargliela pagare cara.
Sta bene dico all'elfa per poi imboccare la via di casa senza più guardarmi indietro.

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DM

@Ed

Spoiler

Ti dirigi verso la fucina di tuo zio senza problema alcuno: nessuno ti rompe il càzzo, nessuno ti fa domande, nulla di nulla.

All'interno c'è qualche cliente che osserva la mercanzia esposta ma nessuno sembra aver ancora fatto il passo verso l'acquisto al bancone, dove invece trovi il solito Balrim, l'armaiolo di tuo zio, ovviamente anche lui tuo parente. Alla lontana ma sempre parente è, il clan d'appartenenza è lo stesso.

 

Raggiungi casa con passo veloce. 
"Casa" è un appellativo che mal si confà alle catapecchie che contraddistinguono il tuo quartiere: un'accozzaglia di costruzioni in legno addossate l'una all'altra che si sostengono grazie all'ingegno dei falegnami e qualche chiodo martellato qua e la alla rinfusa.
Qualche luce sporadica la vedi, ma la maggior parte è abbandonata.
Per strada non trovi nessuno se non qualche animale che ti osserva incuriosito.
Arrivi alla soglia della porta accompagnato da un gatto che ti si struscia sullo stivale

norway-ruins.jpg

@Narcy

Spoiler

Raggiungi il Secchio e da fuori vedi uscire qualche umano e qualche nano vestiti da minatori, credi i ritardatari che si prenderanno la solita ramanzina; in ogni luogo di lavoro ce n'è sempre uno o più.

All'interno vedi Nikolai [il garzone che vi aveva detto della Tomba dei Sussurri e vi aveva accompagnati, NdR] intento a portare nel retro tutto ciò che i clienti hanno lasciato sui vari tavoli. Pare non averti ancora notata 

 

Modificato da Fezza
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Edwarf

Spoiler

Levati dalle palle, sacco di pulci impreco scansando il gatto con un colpo dello stivale. Mai piaciuti sti felini infidi, figuriamoci oggi che sono di umore... funereo.
Senza troppe cerimonie, apro la porta di casa, entro e me la richiudo rapido alle spalle.
Ma', Pa'... son tornato.
Punto al tavolo, dove stendo il fagotto del cugino. Sollevo le braccia verso il soffitto per dare requie alle spalle e alla schiena indolenzite.

 

Modificato da Dmitrij
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