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Tomb of Annihilation


Hicks

Messaggio consigliato

Con un incantesimo Inete cura parte delle ferite dell'uomo, il quale si risveglia tossendo. L'uomo si guarda attorno confuso, ancora molto provato. A-acqua... riesce a mormorare.

Gli avvicinate una borraccia per fargli prendere qualche sorso. L'uomo cerca di mettersi seduto, ancora troppo debole per alzarsi. Chi...chi siete..?

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Talshiyi (yuan-ti warlock)

sono sorpreso dalla reazione del uomo buon uomo non devi aver paura qui nessuno ti vuole fare del male, ma se la mia presenza ti turba lascerò la parola ai tuoi simili, ma non è l'aspetto che rende un essere malvagio, ma come lo ssssi tratta. una vibrazione della lingua genera un sibilo più acuto, mi allontano di qualche metro lasciando l'onere della discussione ai miei compagni. Rimango vigile per catturare eventuali ospiti o indizi.

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Sebbene con fatica, riuscite in qualche modo a calmare l'uomo, che dopo qualche minuto trova le forze di rispondervi. Si, sono stati...quei uomini-serpente...erano in molti, ci hanno attaccato di notte...io mi sono rifugiato in quell'edificio, e poi non ricordo più nulla...
@Mzolu Talro'a

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@Mythrandir

Stai vagando da qualche ora nella città, quando vedi un filo di fumo provenire da un quartiere recintato da mura (Area 2 nella Mappa).

Ti avvicini all'entrata per spiare dentro.  Gli edifici sono abbandonati e semidistrutti, con diversi danni e bruciature che sembrano più recenti di altri. Uno degli edifici a sud è completamente crollato. Il cortile è disseminato da una trentina di cadaveri umani, uccisi da lame affilate o fulminati da incantesimi. Il filo di fumo proviene da un palo nero, alla cui base sono stati ammassati una montagnola di teschi e ossa, i quali sono stati poi bruciati. Da una crepa nel muro recintato, puoi intravedere una sorta di altare situato nel mezzo di una piscina dall'acqua verdastra (Area 3).

Vicino all'edificio crollato, vedi un gruppo di sette persone che stanno conversando e prendendosi cura di un uomo di mezza età, sdraiato a terra e sporco di polvere.

 

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Hedras

Guardo con freddo distacco il sopravvissuto, il suo ritrovamento mi interessa il giusto, poi sono ci sono già i miei compagni intorno a far capannello, quindi mi dedico ad osservare i dintorni, non mi piace questa calma...coloro che hanno sconfitto i maghi rossi potrebbero essere nascosti nelle vicinanze.

DM

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Mi guardo intorno: percezione +6 nel caso serva anche sopravvivenza +6

 

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Mzolu Talro'a

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Il sole solca il cielo del Chult alto sopra la mia testa mentre cerco, forse con qualche vana speranza di trovare altri avventurieri che possano aiutarmi, di esplorare la città. Il caldo afoso, umido, impietoso rende ogni nuovo passo un po' più pesante, un po più difficile del precedente. L'armatura pesa, appiccicosa e umida di sudore, sulla mia pelle. La colonna di fumo nero sembrava arrivare da qui...

Mi avvicino circospetto al complesso cintato da mura, cercando di fare minor rumore possibile. Sbircio oltre il varco d'accesso nella cinta muraria. Diversi cadaveri umani stesi in terra, ed un rozzo altare fatto di teschi e ossa, con un palo annerito dal fumo al centro. Lo scintillio d'acqua attira il mio sguardo oltre il muro di cinta posteriore, ma lascio momentaneamente che la mia attenzione si concentri sul gruppo di sette persone presenti nel complesso murato. Un'ottava persona, un uomo, è seduto in terra, sembra stia ricevendo delle cure dai sette. 

Che siano i responsabili di questo scempio? Ma perché starebbero curando quell'uomo, se così fosse?

DM

Spoiler

Dunque, vorrei fare un po' di tiri. Percezione +1 per provare a capire se i cadaveri umani facevano parti di un qualche gruppo a me noto? E poi, Insight +3 o Percezione +1 per capire se l'uomo in terra fa parte dello stesso gruppo dei sette in piedi. Cerco di notare se ha abiti simili ai loro, se ha dei simboli di riconoscimento, se parla la stessa lingua, se i suoi abiti sono quelli di una person sperdutasi nella giungla da giorni o se invece sono quelli di qualcuno arrivato da poco.


 

 

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23 ore fa, Athanatos ha scritto:

Ma cosa ci facevate qui?

Siamo venuti qui...per cercare un artefatto risponde l'uomo tossendo. Quegli uomini, i maghi...mi hanno assunto...a Port Nyanzaru... come interprete e conoscitore... della storia locale...

@Hedras

Spoiler

Guardandoti attorno, intravedi la presenza di un uomo nascosto dietro al cancello dal quale siete entrati.

@Mzolu

Spoiler

 

Tre dei cadaveri per terra hanno il cranio rasato e tatuato con simboli arcani, e indossano brandelli di caratteristiche vesti scarlatte: hai già incrociato queste persone a Candlekeep, si tratta di Maghi Rossi di Thay. Gli altri corpi sembrano invece appartenere a originari di Chult.

Non riesci invece a decifrare bene la situazione con quelle otto persone. L'uomo a terra sembra che sia un autoctono: il suo corpo è completamente ricoperto da terra e polvere. Alcune delle persone sono attorno all'uomo, porgendogli una borraccia e conversando con lui, altri sono in posizione più defilata. Il gruppo sembra formato da forestieri, a parte forse un paio di persone.

 

 

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Hedras

Immaginavo che non fossimo completamente da soli...batto il bastone a terra un paio di volte per attirare l'attenzione, *toc* *toc*, poi lo punto in direzione del cancello.

Non siamo da soli...c'è qualcuno, laggiù. Un umanoide, dietro al cancello da dove siamo entrati.

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Talshiyi (yuan-ti warlock)

A quanto pare non sssssiamo soli striscio velocemente verso il cancello con la mia alabarda in pugno, arrivato di fronte alla prima anta del cancello mi fermo guardingo ad annusare l'aria con la lingua biforcuta

Spoiler

Indagare +3: cosa noto

se qualcuno si avvicina al gruppo provo a bloccarlo sul posto sfruttando l'ado

 

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Mzolu Talro'a

Stranieri, ma quello in terra sembra chultan. Penso, mentre osservo la borraccia del gruppo passare di mano verso l’uomo in terra. Uno di loro si volta verso di me, quasi sapesse esattamente dove mi trovo. Sorpreso, mi sposto rapidamente per nascondermi alla vista ma il danno è fatto. Sento distintamente il bastone del forestiero battere in terra, e poi alcune parole che non riesco a capire per via della distanza. Altre parole seguono, alcune pronunciate con uno strano accento con lunghe S sibilate. Poi, con un brusco strusciare in terra, uno dei forestieri si avvicina al mio nascondiglio. 

Potrebbero aiutarmi… e, ad ogni modo, cosa ho da perdere? Avendo cura di tenere le mani lungo i fianchi e bene in vista, mi sposto dal luogo in cui mi trovo rannicchiato dietro al muro fino ad essere in piena vista del gruppo di forestieri. Soffoco un rumore di sorpresa, quando vedo che il forestiero più vicino a me appartiene alla razza degli uomini serpente. Allora le leggende sono vere...

Pace a voi. - esordisco, rivolto all’uomo serpente - È un sollievo incontrare altri avventurieri in questa città. Perdonate la mia prudenza di poco fa, ma non si è mai troppo cauti ad Omu… - dico, senza riuscire a fermare il velo di tristezza che mi adombra il volto mentre, parlando, ripenso ai miei compagni caduti.

Il mio nome è Mzolu Talro’a. Apprezzerei poter parlare con voi ma, forse, è meglio trovare un luogo più sicuro? - l’inflessione finale nel tono di voce, ad indicare la domanda, è accompagnata da un chiaro sguardo al cumulo di corpi presente nel cortile.

DM

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Cosa so degli Yuan-ti? E della loro presenza nel Chult?

Tutti

 
 
 
 
 
 
 
 
Spoiler

f8b2a3b0ced4c405cf7a865e4d9531b8.jpgMzolu è un Chultan di media statura, dal fisico asciutto e atletico. La pelle è scura, di un colore simile a quello della sabbia quando viene bagnata. Il viso è affilato, per un uomo del Chult, ma vi sono comunque riconoscibili i tratti somatici tipici di un nativo del continente tropicale: labbra carnose, un naso rotondo, zigomi alti ma addolciti da curve della pelle. I capelli, neri come la notte, sono rasati sui lati del capo ma acconciati in fitte treccioline sulla sommità del cranio. Spesso, Mzolu le porta raccolte in un laccio di cotone dagli sgargianti colori naturali, formando una spessa coda. La pelle delle spalle è adorna di intricati tatuaggi tribali: il misto di colori artigianali sotto la cute, rosso terra, nero carbone, blu e verde, dona una sfumatura a tratti complessa alla pelle del giovane uomo, che spesso porta confusione in coloro che non sono familiari con le usanze del Chult e vedono Mzolu a spalle scoperte. 
Per il suo viaggio nella giungla della sua terra natia, Mzolu è equipaggiato con una leggera ma robusta armatura di pelle di dinosauro. Simile ad una cotta di maglia, è in realtà composta da numerose piastre ossee di forma approssimativamente rettangolare prese dalla corazza naturale di un Ankylosauro, collegate l’una all’altra con un sottile anello di rame ad ogni angolo. Quando necessario, Mzolu indossa anche un elmetto a coppa, artigianalmente lavorato a partire dal teschio dell’Ankylosauro: l’elmo mantiene alcune delle caratteristiche del muso del dinosauro, quali gli spuntoni laterali, ma lavorate in modo tale da non impedire i movimenti, abbellire l’elmo in se, e contribuire alla protezione dell’uomo. L’intera armatura è tinta di colori naturali, verdi, gialli scuri, rossi bruciati, e blu profondi, che si fondono perfettamente con lo sfondo della giungla.
Mzolu porta anche uno scudo, ricavata da una delle piastre cornee che si ergono sulla schiena di uno stegosauro: il fronte dello scudo è sapientemente decorato con intarsi fatti da un maestro intagliatore, che rappresentano simboli di protezione contro i numerosi non morti che infestano le giungle del Chult. Dalla cintura, sul fianco sinistro, pende una spada dalla lama lunga poco più di un braccio. L’elsa è ricavata dall’osso dello stinco di un Deinonychus, con una pietra sei preziosa verde incastonata nel pomolo. La lama è un lungo pezzo di un minerale simile alla giada, più leggero senza perderne la robustezza, lavorato per rendere il filo tagliente quanto il metallo migliore. Assieme alla spada, Mzolu porta anche un Yklwa di pregiata fattura, con una lama d’ossidiana opaca ma affilata quanto un rasoio. L’asta della Yklwa è un lungo pezzo unico d’avorio, intagliato finemente per riflettere la storia dell’arma e dei suoi possessori: questa Yklwa, infatti, appartiene al tempio di Tymora, ed è stata affidata al giovane uomo sia come strumento di difesa che come protezione contro gli spiriti maligni della giungla e di Omu. Infine, legati allo zaino, cinque giavellotti: corti e leggeri, con un asta in bambù e punta d’osso, sono un’arma perfetta per cacciare nella giungla. 

 

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Girgom

Apparentemente questa città perduta non è poi così difficile da trovare. Penso, vedendo già il secondo avventuriero che incontriamo in questa città non appena ci mettiamo piede.

Per quanto ne sappiamo potrebbe essere un mago rosso. Meglio non esporci troppo per adesso.

@descrizione

Spoiler

Girgom è un'uomo massiccio ed imponente. Il suo arrivo non passa certo inosservato e lui si assicura in tutti i modi che resti così. 
Un corpo di quasi due metri, scolpito e ancora nel pieno degli anni. Il suo portamento fiero e l'anello d'oro che porta il dito non lasciano dubbi sulla sua origine aristocratica.
Ma se questo non bastasse, ci pensano la sua armatura di maglia indossata sotto ad una tunica con lo stemma di famiglia, una quercia massiccia da cui esce la nave che simboleggia Baldur's Gate; la sua spada lunga dall'elsa argentata ed i suoi tre servitori a ricordare a tutti che Girgom non è un uomo qualunque.

Girgom ha una chioma rossiccia e ondulata che domina sulla sua testa; il suo viso è piacevo e costantemente sbarbato ma il suo sguardo dietro agli occhi ambrati è severo.

Un uomo qui è gravemente ferito. Non è cauto spostarlo prima che le sue  ferite vengano mendate. Gli spiego, per quanto ne so questo spostarsi in un luogo sicuro potrebbe anche essere una trappola, meglio stare qui finché non capiamo di più su di lui.

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Mzolu Talro’a

Osservo l’uomo che mi risponde, alto e imponente, annuendo. La nave, parte del simbolo che adorna la sua armatura, mi riporta alla mente memorie lontane di anni spesi a Candlekeep: la vela e la prua dal disegno chiaramente estraneo a Chult sono un chiaro indizio della provenienza di quest’uomo. Il ricordo della città cui la nave fa da stemma pungola la mia memoria, appena oltre la mia coscienza, invisibile all’occhio della mente per ora.

Mi riscuoto dalle mie riflessioni, rispondendo all’uomo guardandolo negli occhi da sopra la spalla del uomo serpente. Lo vedo. Posso avvicinarmi? Sono in grado di curare le ferite di quest’uomo, se me lo permettete. 

Almeno uno, fra loro, ha le giuste priorità, nonostante la situazione. Un buon segno...

DM

Spoiler

Se mi lasciano avvicinare, Medicine +1 per capire quanto gravi sono le ferite dell’uomo in terra. Poi Lay on Hands sull’uomo in terra per 5 punti ferita, o quanti ne servono fino a un massimo di 12. Per restare in tema con il Giuramento degli Antichi, il mio Lay on Hands me lo immagino come un misto di uso di erbe e piante medicinali e energia magica, quindi meno “appariscente” di un effetto magico divino tradizionale.

 

Modificato da Mythrandir
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