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[Alonewolf87] Uccisori di Giganti - Gruppo 2 - Parte 2


Alonewolf87

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Elethea

Scendo anch'io a terra e riprendo Cherron in braccio, ora che siamo con i piedi nel fango. "Ah, finalmente a terra! È bello poter appoggiare i piedi su qualcosa di solido. Più o meno..." Guardo affascinata la piccola ranocchia, non molto più bassa di me in realtà, che parla con Graat'z. "Grazie di averci dato una buona notizia, te ne siamo tutti molto grati. Ci eravamo rassegnati all'idea di dover percorrere il resto del tragitto fino dai druidi di albero in albero e come hai visto non siamo proprio agili come scimmie. Ma d'altronde con tutti quei grossi rettili pieni di denti era il minore dei due mali."

@DM:

Spoiler

Diplomazia +9

 

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Graat'z

Lo stato di stupore generato dal ritmico chiudersi delle membrane-palpebre viene interrotto dalle ultime parole della creatura a cui ho appena donato il pugnale
che sappiano leggere nei pensieri? mi ritrovo a rimuginare, sentendo nominare i druidi, le persone a cui mi riferivo quando ho parlato di ricevere un favore in cambio
"SI, ESATTO!"
dico di getto al grippli, prima di ponderare meglio le parole
"I DRUIDI esatto...ecco, non siamo proprio amici, non ancora perlomeno, ma vorremmo tanto...tanto incontrarli. E' davvero possibile?"

In attesa di risposta, torno a fissare lo strano movimento della membrana oculare
Chissà cosa potrei ricavarne...

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Elethea

"Già, purtroppo non li conosciamo, ma abbiamo bisogno di parlargli. La nostra gente è in grave pericolo e forse loro possono aiutarci a salvarli." Purtroppo non ho coltelli o altri oggetti di metallo con me da barattare con il grippli, l'unica arma con cui ho un po' di confidenza è la mia balestra, ma non posso privarmene.

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  • Supermoderatore

Certo certo noi possiamo condurvi da loro....ma bisogna nuotare parecchio. Di solito gli umani non sanno nuotare molto bene.

Se ci poteste portare dei tronchi e delle liane ne ricaveremmo una zattera dice Erin speranzosa. I due grippli si scambiano qualche parola gracidante nella loro lingua e annuiscono tuffandosi poi nell'acqua. Dopo qualche tempo iniziano a tornare con i materiali richiesti e vi mettete al lavoro. Di tanto in tanto un coccodrillo compare brevemente in zona e vi ritirate tutti sugli alberi ma nel giro di un paio d'ore riuscite a creare una rozza zattera.

Con i grippli che la trascinano vi rimettete in viaggio e tornate a viaggiare tra canali e canneti. Dopo un paio d'ore entrate in quello che pare un vasto lago al cui centro si trova un'isola coperta di rovine seppellite da alberi e rampicanti. Vedete un paio di sentinelle sul tetto di una costruzione e poco dopo il suono profondo di un corno risuona nell'aria, ad annunciare il vostro arrivo.

Quando toccate terra un paio di umani vestiti di abiti di canapa e con cappelli conici di canne vi attendono salutandovi con ampi gesta delle mani Che la benedizione dell'acqua e della terra siano con voi dice Erin compiendo un intricato gesto di saluto con le mani E che possiate sempre trovare riparo sotto il cielo stellato replicano i due druidi Avete assoldato delle guide solitamente molto timide dice poi uno dei due indicando i due grippli che sono ancora con voi al momento dovete essere particolarmente amichevoli, ne sono sono lieto.

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Elethea

I grippli si dimostrano molto amichevoli e delle guide esperte e in poche ore ci portano dai druidi. "Grazie, il vostro aiuto è stato preziosissimo. Vi siamo tutti molto grati." ringrazio i grippli, cercando di non sbilanciarmi troppo per non ferire eventualmente l'orgoglio di Erin. Faccio scendere Cherron sul terreno solido e rispondo con modestia al druido: "È stato un incontro molto fortunato, probabilmente non li avremmo mai visti se le nostre canoe non fossero state affondate dagli alligatori."

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Graat'z

La zattera improvvisata ci conduce a destinazione senza intoppi, anche se affronto la traversata con molto timore. Quando il suono di un corno rompe il gracidio delle rane e il ronzare degli insetti, provo un minimo di inquietudine, ma la curiosità è senz'altro maggiore.
Le strane rovine coperte di rampicanti attirano subito la mia attenzione ma non quanto gli strani cappelli conici indossati dai due uomini che ci accolgono.

"Per gli Dei amici, quelli si che sono copricapi!"
Esclamo senza riflettere, rivolto ai miei compagni di viaggio.
Belli vero? Che ne dici, ne vogliamo uno?
scuoto la testa con vigore, allontanando il mio secondo me che da un po se ne era rimasto buono e zitto, consapevole che potrebbero prendermi per pazzo.
Perchè, in fondo in fondo non lo sei?
Sto per rispondermi da solo, ma per fortuna le parole di Elerhea pongono fine alle mie elucubrazioni.

 

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  • Supermoderatore

Ah gli alligatori, uno dei grandi rischi di queste paludi temo replica il druido a Elethea ma sono lieto siate riusciti a scamparla. Vi do il benvenuto nel nostro santuario, io sono Melira, umile accolito del Concilio delle Spine e questo è il mio confratello Erik. Cosa vi porta nelle nostre terre?

Erik si tocca il cappello per poi porgerlo a Graaz't Puoi prenderlo se vuoi, sono semplici da interessere con le canne, uno dei nostri anziani ha imparato come farlii a Tian XIa, dove ha viaggiato da giovane

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Graat'z

Allungo le mani con circospezione, gli occhi fissi sullo strano cappello che afferro con delicatezza, neanche si trattasse di una reliquia sacra, dalla mani di Erik
"Posso...davvero?"
mormoro afferrando il copricapo e rigirandolo tra le mani. Come se il resto non avesse più importanza, ignorando qualsiasi commento mi calo il copricapo lentamente sulla testa, cercando poi uno sguardo di approvazione da parte di tutti i presenti.

"Che ne dite? mi dona?"
Non riesco a capirne il motivo, in realtà il pensiero non mi sfiora nemmeno, ma trovo quest'indumento praticamente irresistibile.

"Armi, antiche armi. Stiamo cercando quelle"
dico distrattamente, mentre cerco di fissare la mia nuova immagine allungandomi sulla sponda per cercare di specchiarmi sull'acqua della palude.

Tu sei proprio scemo...
 

Modificato da DedeLord
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  • Supermoderatore

Erik sorride mentre spiega Graaz't come legarsi il cappello sotto il mento con una cinghia di vimini ed effettivamente lo strano copricapo pare donare al vostro compagno, conferendo una certa aria esotica.

. Il viso di Melira intanto si rabbuia al sentir parlare di Trunau e di armi antiche Vorrete quindi conferire con i nostri anziani presumo. Volete riposarvi un attimo dal viaggio prima di incontrarli o siete qui con somma urgenza?

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Gratt'z

Oramai rapito dal mio nuovo copricapo, ascolto distrattamente le parole di Milo, annuendo di rimando.
"Si, riposeremo dopo.."
affermo con noncuranza, aggiustandomi il copricapo.
I muscoli mandano un lieve avvertimento, segno che non sono molto d'accordo con la mia ultima affermazione, ma ignoro la stanchezza e torno a cercare di specchiarmi sull'acqua.
 

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  • Supermoderatore

Certamente, dicevamo più per voi che altro commenta bonario Melira mentre vi fa strada. Intanto i gippli vi salutano debolmente e spariscono di nuono nelle acquae.

Passate attraverso una serie di strade riaperte tra la vegetazione che ha invaso questi luoghi. Le rovine paiono molto antiche e sembrano creare un insediamento circolare, come a proteggere qualcosa al centro, ma i due druidi vi accompagno oltre le rovine ad un gruppetto di capanne costruite sulla sponda opposta dell'isola. Vedete sette o otto altri umani, sia uomini che donne, affacendati con la pulizia di un grossa pescata di trote. Due delle donne e uno degli uomini vi osservano avvicinarsi e vi vengono incontro. Hanno ancora le braccia coperte di scaglie e interiora di pesce e quindi passano oltre le formalità. I nostri anziani Donovan, Trina e Ludmilla li presenta Melira, per poi dire loro Pare che ci siano problemi a Trunau e costoro sono venuti a cercare le antiche armi. Il viso dei tre si rabbuia e l'uomo si fa avanti squadrandovi Chi siete e come mai pensate di poter reclamare la nostra eredità ancestrale?

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Elethea

Quando Melira nomina le antiche armi davanti agli anziani, improvvisamente l'atmosfera diventa pesante e mi sento intimidita dal tono della domanda, ma Trunau è in serio pericolo e ognuno di noi deve dare il meglio per evitare che la città soccomba alle orde degli orchi e dei giganti. "Loro sono Milo, Graat'z e Magni, mentre io sono Elethea e lui è Cherron." ci presento, indicando di volta in volta l'interessato. "Trunau è stata recentemente attaccata dagli orchi ed è anche grazie a questi valorosi se ci sono ancora persone vive e case che sono rimaste in piedi. Katrezra, il nostro profeta, ha predetto che i guai non sono ancora finiti. Secondo la sua visione sono in arrivo altri orchi, ogre e giganti dalle montagne, pronti a sciamare su LastWall. Ha anche detto che i druidi di questa palude custodiscono delle armi in grado di aiutarci a combattere i giganti, ma non eravamo al corrente del grande valore che hanno per voi. Mi sento una sciocca ad aver trascurato un particolare così importante." concludo in tono contrito.

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Graat'z

Osservo distrattamente le strane rovine e la loro forma simmetrica, seguogli altri verso l'incontro con gli anziani. Il conciliabolo inizia subito e presto un minimo di attenzione, ma Elethea prende la parola e la cosa non mi dispiace affatto. Lascio che la giovane ragazza esponga i fatti, sistemandomi impercettibilmente il nuovo  copricapo di tanto in tanto e annuendo.
Ci sa fare con le chiacchiere la magrolina, bene...molto bene.
Stavolta un ghigno, che vorrebbe però essere un sorriso si stampa sulla mia faccia.

Modificato da DedeLord
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  • Supermoderatore

I tre druidi ascoltano con aria greve le notizie portate da Elethea e quando ha finito Donovan impreca sonoramente rifilando un calcio ad un sasso che vola a finire in acqua. *****, *****, ***** ringhia quasi lo sapevo che prima o poi sarebbe capitato, che le vecchie profezie si sarebbero avverate, ma proprio adesso che il Cairn è stato invaso da quei biscioni, che tempismo schifoso.

Quello che Dovonan sta cercando di dire con scarsa efficacia si intromette Trina con fare deciso facendo segno a Melira di Erik di allontanarsi un attimo è che queste armi erano stato usate dai fondatori del nostro ordine per respingere delle armati di giganti e orchi, capeggiate da un leggendario capitano, Uskroth. Quando lo sconfissero erano però sicuri che un giorno qualcuno ne avrebbe ereditato il ruolo e obiettivi e quindi sigillarono le loro armi, forgiate con potenti incantesimi proprio per contrastare i giganti, in un tumulo in mezzo a questi paludi, fondando poi il nostro ordine per proteggerle e sorvegliare la zona. Purtroppo circa una settimana fa un gigante delle paludi, con un branco di serpenti giganti al seguito, ha attaccato il tumulo e vi si è insediato. Sappiamo che non riuscirà a superare facilmente le protezioni presente attorno alle armi quindi abbiamo tenuto la cosa nascosta per il momento agli accoliti e stavamo raccogliendo le nostre forze per poi liberare il tumulo.

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Graat'z

inizialmente distratto, mi faccio via via più interessato, ascoltando Trinia raccontarci delle antiche armi che stiamo cercando e degli ultimi avvenimenti. Drizzo le orecchie, oramai dimentico del mio copricapo e assolutamente preso dal racconto.
"Per tutti i demoni, una vera sfortuna non c'è che dire, ma almeno le armi esistono, quasi non ci speravo!"
Esclamo di colpo senza riflettere
"Nel caso fosse possibile fare qualcosa, ci consentireste di...di... prenderle scemo!... prenderle per aiutare Trunau?  o sono troppo...troppo... importanti, ma ti sei rincretinito?... per voi?"

Osservo tutti con occhi grandi, come intontito.

Master

Spoiler

Nel caso, Graat'z sa se questi giganti delle paludi hanno qualche debolezza in particolare? e di questo Uskroth sentito qualcosa?

 

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Elethea

Mentre ascolto le parole degli anziani druidi, un sospetto mi pervade. "Non credo che sia sfortuna." rispondo a Graat'z. "I giganti e gli orchi hanno attaccato Trunau e stanno posando lo sguardo su LastWall, qui ci sono delle armi in grado di sconfiggerli e casualmente un gigante si accampa proprio dove sono custodite? Purtroppo credo che chi tira le fila di questa orrenda guerra abbia molte più informazioni di noi e sa sfruttarle abbastanza bene da trovarsi un passo avanti a noi."

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