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[Dalamar78] - Return of the Temple of Elemental Evil - Parte II


Franklin Jr.

Messaggio consigliato

Ellebis

Penso farà freddo, a certe altezze si congela anche nella stagione migliore. E bisegnerà stare attenti a dove mettiamo i piedi per non rotolare a valle. Quanto a ciò che potremo incontrare, sarà bene chiedere alla gente del posto. Non c'è fonte di informazione migliore, ne sono certa.

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Se non dovremo salire troppo, basterà stare attenti a dove mettiamo i piedi, lo so sembra una banalità, ma i viottoli di montagna sono insidiosi e spesso traditori. Se invece dovremo salire troppo, avvertite ai primi sintomi di malessere, a volte anche sopra i 1500 metri, si possono avere dei sintomi di "mal di montagna" detta anche ipossia. Capita che l'organismo reagisca  male al cambio di pressione. Cerchiamo anche di non farci prendere alla sprovvista in zone favorevoli ad un'imboscata. Magari, appena cominciamo a salire vado in avanscoperta

Andersson, che giochi conosci?

Modificato da dalamar78
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DM

Dopo che Miyagi ha dato sfoggio della sua erudizione sui viaggi in alta montagna, vi sedete a terra ed iniziate a giocare al "Re che monta la Regina" un gioco semplice che consiste nel riuscire a prendere più carte possibili all'avversario usando la stessa carta ma di semi diversi; passate quindi un paio d'ore in allegria con Eric che si è seduto in disparte, chiuso nei suoi pensieri, come del resto succede da qualche tempo a questa parte

Dopo aver terminato la partita a carte, vi augurate la buonanotte e vi coricate, iniziando i rispettivi turni di guardia

Ad un tratto della notte, quando sono di turno Eric ed Ellebis, parte un suono di "campane furiose": è l'allarme arcano che ha rivelato un'intrusione!

Neanche il tempo di aprire gli occhi, per chi stava dormendo, o di spostare la testa, per chi era sveglio, che una massiccia figura scatta nel cerchio di luce del vostro fuoco e si avventa su Eric, lo afferra e lo trascina nella penombra offerta degli alberi poco distanti

Ellebis

Spoiler

La figura che ha portato via Eric pareva essere un altro di quegli enormi leoni che vi hanno assalito un paio di giorni fa

 

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  • Supermoderatore

Andersson

Ed ecco la fine dei giorni di pace e tranquillità penso quando sono svegliato di soprassalto dall'allarme magico di Ellebis e intravedo Eric venir trascinato via da qualcosa.

Mentre estraggo l'arma afferro un sasso e dopo averlo reso luminoso lo scaglio verso la direzione dove è sparito Eric

DM

Spoiler

estraggo l'arma e lancio un sasso con luce dove è sparito Eric, se ci sarà da fare un'iniziativa visto il mio mistery tiro due volte e tengo il risultato migliore

 

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Ellebis

Dannazione! mi alzo di soprassalto e con un batticuore furioso, giusto in tempo per vedere un altro leone agguantare Eric e trascinarlo nel bosco. Eric no!!
Tutto accade così in fretta. A mia volta invoco un incanto di luce sulla lancia e comincio a correre nella direzione dove è sparito il nostro amico.

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DM

Andersson raccogli un sasso e lo carica di potere divino, facendolo risplendere come la luce di una torcia, che poi lancia più o meno nel punto in cui avete visto sparire Eric

Nello stesso momento anche Ellebis fa la stessa cosa: ricorrendo alle sue arti arcane, fa si che la sua lancia risplenda di luce e poi si lancia nello stesso punto in cui è atterrato il sasso lanciato dal compagno, mentre una figura nero vestita, Miyagi, l'affianca rapidissimo

Giusto il tempo di scostare le fronde di qualche cespuglio che vi trovate davanti ad una scena raccapricciante: il corpo senza vita di Eric giace a terra con gli occhi sbarrati e la bocca distorta in un grido strozzato, la gola squarciata e ventre che, praticamente, non esiste più

Un possente ruggito vi fa voltare la testa sulla sinistra, dove intravedete la massiccia figura di uno dei quegli enormi leoni che avete affrontato un paio di giorni prima, poi la figura scatta via ad ampie falcate

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Miyagi,

com'è possibile che sia accaduto tutto così in fretta? Eric, sembrava più solitario del solito, forse aveva avvertito che qualcosa l'avrebbe sopraffatto o questo culto stava lentamente consumando emotivamente il nostro compagno. Un guerriero esperto come lui si sarebbe difeso in qualche modo e invece è stato completamente sopraffatto. 

Un brivido mi sale dalla schiena fino a farmi rizzare i peli alla nuca. Questa ricerca si sta rivelando ancora più pericolosa di quanto non fosse già.  

Non possiamo fare più niente per lui? La domanda retorica si spegne in fondo alla gola e dopo aver guardato nuovamente la scena, mi rendo conto di essere un bersaglio scoperto e nonostante il momento grave, cerco di fare qualcosa di utile per proteggere il nostro sempre meno numeroso gruppo. 

Dobbiamo rimuovere il corpo o presto altre creature potrebbero sentire l'odore ed essere attirate qui e non voglio che banchettino col suo corpo; facciamo il necessario, dopodiché dovremmo muoverci subito

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DM

Nonostante la cosa non sia gradita a nessuno, Andersson e Miyagi afferrano il corpo oramai senza vita di Eric e lo portano via, trovano un punto in cui il terreno sembra essere un pò più soffice e scavano una buca poco profonda per poi seppellirvi il corpo del loro compagno caduto

La morte di Eric però vi ha lasciato svuotati e non riuscite più a riprendere sonno; quando l'alba arriva, molte ore dopo, avete gli occhi arrossati e l'espressione del viso stanca

Tutti

Spoiler

La mancanza di sonno si traduce in affaticamento fino a che non riposate adeguatamente

 

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Miyagi, 

Quando finirà tutto questo? Le parole non mi escono dalla bocca quando incrocio lo sguardo dei miei amici, ma irrimediabilmente tutti ci voltiamo verso il cumulo di terra smossa dove ora giace il nostro compagno caduto in maniera così assurda. Per quanto riusciremo ad andare avanti? La risposta però diviene chiara quando mi tornano in mente gli altri che ci hanno lasciato o hanno preferito andarsene e poi anche quando mi hanno riportato in vita. 

Lo so che siamo stanchi e demotivati, questa non si sta dimostrando un'avventura, ma una missione suicida. Io stesso ho già dato una vita per combattere contro questo maledetto culto e altri compagni non sono più con noi e penso che sia proprio questo l'obiettivo dei nostri nemici: farci sentire sconfitti, ma credo che ora più che mai dobbiamo raccogliere forze e morale per spezzarlo una volta per tutte. Se dobbiamo morire, facciamolo in modo che risuoni nel tempo, che si sappia che qualcuno ha provato ad opporsi per il bene di tutti coloro che potranno goderne in futuro, le nostre azione potranno perlomeno, infondere speranza nel cuore di chi continuerà ad opporsi al male. 

Mi ritrovo in piedi con le lacrime agli occhi e coi nervi tesi e mi sembra che vertano tutti nel mio pugno chiuso   

Allora, siete con me?

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Ellebis

Quant'è capricciosa la vita. Soltanto un giorno prima eravamo all'apice della serenità, nel corso di un viaggio che aveva dato a tutti l'opportunità di godere del tempo trascorso insieme. Ora invece... L'assenza di Eric si fa quanto mai pesante, come se alla casa che ti accoglie e protegge fosse all'improvviso tolta una parete, lasciandoti nuda e vulnerabile.
Miyagi sembra essere il primo di noi a reagire a quanto accaduto. Il primo istinto sono male parole, ma mi mordo la lingua. Ognuno è fatto a modo suo. Mi limito quindi ad annuire al compagno d'avventura.
Questa faccenda la chiudiamo a modo nostro sentenzio con cupa convizione. Insieme al dolore, dentro comincia a ribollire la rabbia.
Senza badare alla fatica, alla stanchezza, alla tristezza, invito tutti a rimettersi in cammino.

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DM

Riprendete quindi il viaggio con il morale molto basso: cupi e silenziosi macinate chilometri senza proferire una sola parola, mentre i Monti Lortmil si fanno sempre più incombenti.

E' metà pomeriggio quando la strada che state seguendo si biforca: una parte punta verso nord ovest, dove avvistate la vostra meta, il villaggio di Rastor, mentre l'latra parte punta più verso le montagne, andando ad infilarsi tra una macchia di alberi poco distanti

Poco dopo che vi siete fermati al bivio, un corvo plana dall'alto ed atterra su un ramo poco distante da voi

Craa! Salve! esordisce Sono Flix, il famiglio di Lord Burne. Il mio padrone mi ha mandato da voi per riferirvi un suo messaggio. Mi ha detto di dirvi che si è messo in contatto con un avventuriero che vive nei pressi di Rastor e che ha già lavorato per lui e Lord Rufus, craa! Si tratta di un Oreade di nome Hans Paracarr, ha un brutto carattere ma è fidato e conosce la zona, quindi potrà essere di molto aiuto. Vi chiede di farlo unire a voi in modo che possiate collaborare per risolvere questa strana faccenda. Craa!

Modificato da dalamar78
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Ellebis

Ma che tempismo... penso quando il famiglio di Lord Burne fa la sua comparsa.
Riferisci al Lord che seguiremo senz'altro il suo consiglio. E che ... Eric non ce l'ha fatta, non è più con noi. Ma credo che questo lui già lo sappia.
Stanca e provata nel fisico e ancor più nell'animo, imbocco la strada verso Rastor.
Un brutto carattere... ripeto ad alta voce... davvero l'ultima cosa di cui avevo bisogno.

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DM

Il corvo annuisce alle parole di Ellebis e, prima di ripartire alla volta di Hommlet, vi descrive l'aspetto fisico di questo Oreade e vi da le ultime istruzioni

Lui si avvicinerà a voi e vi farà questa domanda: "Come si chiama il figlio del mugnaio?", voi dovrete rispondere "Il mugnaio non ha figli maschi, ha una femmina di nome Speranza" Craa! Il mio padrone si scusa per tutte queste precauzioni ma dice che lo fa per evitare brutte sorprese. Craa!

Detto questo il corvo si rialza in volo e si allontana, puntando in direzione di Hommlet; voi invece ripartite e, nel giro di un'ora, arrivate nei pressi del villaggio di Rastor

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Paracarr 

Descrizione

Spoiler

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Oreade di 108 anni, alto 1 metro e 30 centimetri per 100 kg di antipatia e rozzezza. È vestito con abiti semplici da cui sporge una pelle grigia del colore dell'ardesia. I suoi occhi incavati e i suoi capelli arruffati e sporchi lasciano intuire non sia un grande fan della pulizia e del riposo. 
Svariate armi non comuni si mostrano prepotentemente dalla sua veste, pronte per essere usate in qualsiasi momento.

Nato tra le montagne del nord è vissuto sin dalla nascita nel monastero di famiglia nel villaggio di Rastor  in cui l'unico insegnamento del suo maestro e nonno Heinz era sopravvivere.

Qui vive e si addestra in attesa di mettere alla prova il suo addestramento.

Hans è sgorbutico, rozzo, incivile, sporco, inopportuno, violento, caparbio e impaziente. Piacevole come una camminata in montagna con 50 kg di zaino e un sassolino nella scarpa per ogni piede.

Tuttavia in combattimento è un grande alleato ed ,a volte, risulta quasi simpatico.

L'urlo del gallo mi sveglia che è mattino. Scatto velocemente in piedi. 

Tra poco arriveranno.
Quel pennuto saputello me lo ha detto. 
Devo andare.

Penso mentre mi preparo in velocità. Prendo il mio zaino e le mie armi e, prendo qualche avanzo di cibo da terra di non so quanti giorni fa e lo ingurgito in un boccone.
Arrivo all'entrata del villaggio e mi siedo attendo il gruppo a gambe incrociate.

Se la prendono pure comoda... 

Dopo poco che attendo vedo arrivare delle figure, stranieri sicuramente. Hanno una faccia cupa e triste. Mi avvicino sbarrandogli loro la strada.

Beh morto il gatto? Chiedo e aggiungo, ricordandomi cosa dovevo dire. Il figlio del mugnaio come si chiama?

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