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Briciole di creatività


Messaggio consigliato

Ok, questa mi è venuta mettendo insieme un bel po' di cose che ho letto e riletto di recente.

E se il mondo fosse sotto il segreto controllo di alcuni animali? Si fingono semplici bestie, e forse la maggior parte di loro lo è, ma alcuni sono ben altra cosa. Più intelligenti e astuti, dotati di una vita ben più lunga dei loro simili e con capacità sovrannaturali e magiche. 
Essi non sono in grado forse di rovesciare le razze senzienti, non con la forza almeno. Ma possono utilizzare le loro capacità per estendere il loro controllo sugli uomini. 
Forse i druidi sono tutti al loro servizio. Forse alcuni famigli sono i veri maghi, e i "padroni" sono solo burattini nelle loro mani.

Potrebbero anche esserci più fazioni politiche: chi vuole una convivenza pacifica con gli umanoidi, chi invece vuole invece spazzarli via. Animali a favore di un ritorno alla vita selvatica, e animali che invece vogliono creare una propria nazione.

Ammetto che D&D ha già esplorato questo argomento: ci sono i moon rat, topi che diventano intelligenti con il sorgere della luna. E creature come il jackalwere che possiedono intelligenza umana. Però non credo sia mai stato esteso particolarmente fino a renderlo un elemento fondante dell'ambientazione.

Ci sono possibili varianti: 

  • gli animali sono solo di una razza: gatti, topi, cani, rondini...una abbastanza diffusa e innocua.
  • ogni specie animale o quasi ha una manciata di rappresentanti senzienti, che fanno parte (per mandato divino?) di un consesso che delibera in merito ai rapporti tra razze animali...compreso l'uomo.
  • gli animali sono in realtà posseduti dagli spiriti di un'antica loggia di maghi, i quali sono riusciti a proiettare i loro spiriti nel futuro per sfuggire ad una catastrofe...ma si sono dovuti accontentare di un corpo animale. Ora cercano di ritrovare le rovine della loro antica civiltà e riprendersi i corpi.
  • gli animali sono esseri interplanari che vengono da una dimensione parallela dove questa specie domina le altre/è l'unica senziente. Qui sono profughi che devono stare molto attenti a come si comportano.
  • gli animali sono frutto di un esperimento magico. Ora devono trovare un posto nel mondo ma non sarà facile.
Modificato da Pippomaster92
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2 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Forse alcuni famigli sono i veri maghi, e i "padroni" sono solo burattini nelle loro mani.

Uno degli spunti migliori! :-D
Anche perchè, se ci pensiamo bene, un mago assolutamente non ottimizzato (Int 10, capace di lanciare solo Trucchetti) già all'11° livello si ritroverà con un Famiglio più sveglio di lui (Int 11... e può arrivare a 15)!

2 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Ci sono possibili varianti: 

  • gli animali sono solo di una razza: gatti, topi, cani, rondini...una abbastanza diffusa e innocua.
  • ogni specie animale o quasi ha una manciata di rappresentanti senzienti, che fanno parte (per mandato divino?) di un consesso che delibera in merito ai rapporti tra razze animali...compreso l'uomo.
  • gli animali sono in realtà posseduti da un'antica loggia di maghi che sono riusciti a proiettare i loro spiriti nel futuro per sfuggire ad una catastrofe...ma si sono dovuti accontentare di un corpo animale. Ora cercano di ritrovare le rovine della loro antica civiltà e riprendersi i corpi.
  • gli animali sono esseri interplanari che vengono da una dimensione parallela dove questa specie domina le altre/è l'unica senziente. Qui sono profughi che devono stare molto attenti a come si comportano.
  • gli animali sono frutto di un esperimento magico. Ora devono trovare un posto nel mondo ma non sarà facile.

Personalmente preferisco la 2 e la 4. ;)

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Tra l'altro in Pathfinder esiste un archetipo da mago che si chiama Instructor e concede al posto della scuola di magia un "apprendista". Se si utilizzano le statistiche di un awakened (animale) alzando un po' l'intelligenza, è possibile dargli livelli di classe proprio con questo archetipo e refluffare l'apprendista come il "suo" mago.

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@Pippomaster92 Il 5° punto, invece, a me ricorda decisamente Brisby e il segreto di NHYM (un cartone della Disney che bisogna assolutamente vedere, secondo me). Mi piace molto l'idea di una società animalesca segreta che, per via di uno strano esperimento magico o scientifico, ha acquistato la capacità di pensare e organizzarsi degli umani.

Modificato da SilentWolf
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3 minuti fa, SilentWolf ha scritto:

@Pippomaster92 Il 5° punto, invece, a me ricorda decisamente Brisby e il segreto di NHYM (un cartone della Disney che bisogna assolutamente vedere, secondo me). Mi piace molto l'idea di una società animalesca segreta che, per via di uno strano esperimento magico o scientifico, ha acquistato la capacità di pensare e organizzarsi degli umani.

Lo conosco, anche se non è stata questa l'ispirazione in questo specifico caso.

Tra le fonti che mi hanno dato lo spunto cito "I gatti del Seroster", un romanzo per ragazzi letto anni fa (dove i gatti sono una società segreta che in certe occasioni della storia ha aiutato gli umani. Nello specifico, una razza di gatti "ancestrali" è più sveglia delle altre specie).

 

Ho pensato ad una variante del tema, applicabile anche ad ambientazioni più "classiche" nel panorama fantasy.
Una scuola di magia è alle spalle di una serie di atti criminosi, volti al recupero di artefatti/ingredienti. Le solite cose. Apparentemente i maghi stanno ordendo qualche malvagio complotto, e il gruppo dovrà sventarne i piani. 
Purtroppo, una volta affrontati e sconfitti i maghi, non si reperiscono dati o informazioni e i maghi in caso di cattura non sembrano sapere esattamente cosa li abbia spinti. Si prefigura, per i giocatori e personaggi più esperti, la possibilità che i maghi fossero sotto il controllo di qualcuno...ma chi sospetterebbe di un corvo, un gatto, un rospo e un topo?
I famigli, diventati intelligenti anche più dei loro padroni, hanno cominciato a studiare tomi arcani e hanno scoperto che è possibile scindere il legame con il mago senza perdere la loro capacità di ragionamento. lo hanno fatto, hanno celato la cosa, e ora usano i maghi per i propri scopi. 
Riuscire a distruggere una cellula della loro organizzazione è facile, ma trovare i capi quasi impossibile. 
Con il tempo (grazie a MattoMatteo per l'idea) uno o più di questi famigli potrebbe accumulare davvero molto potere. E diventare un patrono, associandosi come famiglio a giovani maghi ma a tutti gli effetti rendendoli a loro insaputa dei warlock. Offre infatti poteri incredibili, e rapidi da ottenere. Basta solo obbedirgli.

Qui è possibile implementare la storia in praticamente qualunque ambientazione in cui i maghi hanno famiglia animali, e non sarebbe per nulla difficile da inserire. Viceversa, intere razze di animali senzienti non sono adatte a tutte le storie.

(Fonti di ispirazione: La Trilogia di BartimeusLa Notte dei DesideriL'accalappiastreghe per citarne qualcuno)

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Questa idea mi è venuta di colpo, qualche ora fa, e la inserirò all'interno della mia ambientazione (di cui avete avuto un assaggio tramite le Culture Umane nella sezione Homebrew).

Qualche tempo fa, girovagando su Internet, ho potuto osservare alcuni post che illustravano quali caratteristiche eventuali alieni potrebbero trovare estremamente disturbanti o pericolose negli umani. A parte le solite scemenze sulla volontà, la creatività, la capacità degli umani di avanzare velocemente ecc., quello che mi ha colpito è stato un post sulle capacità fisiche che gli umani possiedono e che non pensiamo affatto siano straordinarie. Siamo abituati a pensare che noi esseri umani siamo deboli in confronto ad altre creature della nostra stessa taglia, ma il post spiegava chiaramente che c'è qualcosa in cui gli umani sono superiori a quasi tutti gli animali: la resistenza sulle lunghe distanze, e la capacità di recuperare dalle ferite. Fino a quel momento, non mi ero mai fermato a riflettere perchè, per esempio, se un cavallo si spezzava una gamba durante una corsa non poteva più correre. Voglio dire, non mi sono mai rotto una gamba, ma so che dopo un mese o due si aggiusta, mentre per il cavallo, apparentemente, è una ferita irrecuperabile. Gli umani, in breve, hanno una resistenza alle ferite e una capacità di recupero che quasi nessun animale possiede.

Da qui l'idea: gli umani non sono stati creati da qualche divinità, ne si sono evoluti da antichi primati. Gli umani derivano da una specie molto più pericolosa: il troll. O almeno un proto-troll, una creatura che io immagino come una sorta di enorme scimmione (se avete presente i troll di Skyrim, ecco, più o meno quelli, solo molto più grandi). Come sia nata questa creatura è un mistero. Forse è originaria di un altro piano. Forse è una mutazione magica di qualche bestia primitiva. Fatto sta che questa creatura abitava gran parte del mondo conosciuto grazie alla sua capacità di guarire velocemente da qualsiasi ferita. Tuttavia, a un certo punto, alcuni di questi proto-troll sono stati separati dal resto della specie e costretti a vivere in un ambiente molto più difficile e povero di risorse. Inizialmente, hanno cominciato a collaborare tra loro per ottenere il cibo. Poi, ma mano che le risorse venivano consumate, l'incredibile capacità di rigenerazione comincia a diminuire. Perchè anche se la capacità di rigenerare le proprie ferite è comoda, consuma un sacco di nutrienti (perchè i troll vengono spesso descritti come creature voraci e insaziabili? Da qualche parte la ciccia per guarire le proprie ferite devono tirarla fuori!), quindi la capacità di guarire a una velocità spaventosa viene limitata per impedire al corpo di morire di fame. Man mano che le risorse diventano sempre più scarse, il proto-troll comincia a perdere massa muscolare e a diventare sempre più piccolo... fino a che smette di essere un troll e diventa un essere umano. Non più dotato della forza e della rigenerazione del suo antenato, ma più adatto a un ambiente sempre più povero di risorse, e molto più intelligente per compensare la mancanza di potenza fisica e resistenza.

Ovviamente, in altri ambienti lo pseudo-troll ha seguito un percorso diverso, trasformandosi nei vari tipi di troll che esistono attualmente. E ovviamente, nessuno si ricorda delle origini poco dignitose degli umani, visto che sono passati millieni, forse milioni di anni da allora. Ma qualcosa dell'antico antenato troll ancora scorre nel sangue dei suoi discendenti, ed è possibile risvegliare quel qualcosa, garantendo parte della forza e della capacità rigenerativa all'altrimenti debole essere umano...

L'ultima parte è solo un modo in cui potrebbe essere possibile spiegare perchè gli umani, che sono sempre i "meno speciali" tra i vari umanoidi, possono competere con orchi, nani e elfi. Ma non è obbligatorio in realtà, è un modo per usare quest'idea in un'ambientazione diversa dalla mia (che ha una cosmologia e una mitologia sua che non è applicabile ad altre ambientazioni).

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L'idea è interessante!

Ci tengo a precisare che allo stato di natura rompersi una gamba è letale (potenzialmente) anche per l'uomo. Noi siamo animali da branco in grado di creare strumenti evoluti e capaci di ragionamenti teorici. Ergo aiutiamo un compagno ferito nutrendolo e magari steccandogli la ferita. Un cavallo non può fare lo stesso (in particolare poi i cavalli hanno difficoltà a bilanciare il peso su tre gambe se la quarta si spezza)

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@Shape:

Idea molto intrigante! Tra l'altro credo di aver letto anche io quella lista di cui parlavi; lì, se non sbaglio, gli umani venivano paragonati, proprio per la loro insistenza, agli orchi!
Un'altro paio di spunti che ho letto lì, e che mi tornano in mente adesso sono:

  • Alcune delle sostanze di cui ci nutriamo sono irritanti o comunque poco salutari; caffè, te e cioccolato contengono alcaloidi (rispettivamente caffeina, teina, e teobromina), vale a dire sostanze affini a quelle presente in certe droghe (non parliamo poi della nicotina contenuta nel tabacco!). Altro esempio: pepe, peperoncino e rafano sono piccanti come difesa, per evitare di essere mangiati dagli animali... che, invece, è proprio il motivo per cui noi li usiamo!
  • Ci esponiamo volontariamente alle radiazioni solari, provocandosi lesioni alla pelle (abbronzatura)... questa seconda idea, per esempio, potrebbe indicare che discendiamo dalle piante!
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Ok, qui passo alla vecchia battuta...e se gli umani in realtà fossero Dire Halfling (per chi non è anglofono: Umani Crudeli)?

Gli halfling sono, come stereotipo, praticamente umani campagnoli abbastanza pacifici e tranquilli. Vivono un po' più a contatto con la natura, più che altro in un ambiente rurale. Non vivono poi in modo troppo diverso dagli umani standard, ma la loro razza è un po' più longeva.

Gli umani di contro sono considerati più aggressivi e "crudeli". Sono più massicci, con arti più allungati e muscolosi: in un confronto fisico non c'è storia per un halfling e un umano. Inoltre la minor durata della vita umana può essere ricondotta all'eccessiva aggressività: nemmeno troppo tempo fa studi su cavie hanno dimostrato che un eccessivo livello di adrenalina nel corpo può danneggiarlo, e che quindi i topi più aggressivi (in cui era stata indotta aggressività agendo artificiosamente sul livello ormonale) vivono di meno.

 

Questo apre anche la strada ad una lunga serie di disquisizioni biologiche sulle razze fantasy più comuni. Per esempio, le donne nane spesso hanno la barba: è perché hanno un alto livello di testosterone? Questo a cosa è dovuto? Forse un tempo i nani erano una razza molto aggressiva, oppure le femmine erano lasciate da sole una volta avuta la prole e dovevano essere forti e robuste per sopravvivere.

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3 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Ok, qui passo alla vecchia battuta...e se gli umani in realtà fossero Dire Halfling (per chi non è anglofono: Umani Crudeli)?

Gli halfling sono, come stereotipo, praticamente umani campagnoli abbastanza pacifici e tranquilli. Vivono un po' più a contatto con la natura, più che altro in un ambiente rurale. Non vivono poi in modo troppo diverso dagli umani standard, ma la loro razza è un po' più longeva.

Gli umani di contro sono considerati più aggressivi e "crudeli". Sono più massicci, con arti più allungati e muscolosi: in un confronto fisico non c'è storia per un halfling e un umano. Inoltre la minor durata della vita umana può essere ricondotta all'eccessiva aggressività: nemmeno troppo tempo fa studi su cavie hanno dimostrato che un eccessivo livello di adrenalina nel corpo può danneggiarlo, e che quindi i topi più aggressivi (in cui era stata indotta aggressività agendo artificiosamente sul livello ormonale) vivono di meno.

Questo vale solo al di fuori di Dark Sun però.

Comunque le teorie sul perché una data razza fantasy sia così dipendono solo ad esclusivamente dalla divinità. Per esempio, non è affatto impossibilie che le nane abbiano la barba perché Moradin ha deciso così. In molte ambientazioni però gli umaninon non sono stati creati, e non hanno divinità che proclamano di averlo creati... quindi si posso fare certo magheggi. 

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30 minuti fa, Ji ji ha scritto:

È difficile inserire in una stessa ambientazione sia l’idea delle razze create dagli dei sia l’evoluzione naturale senza fare un mostruoso pastrocchio.

Mmmm... perchè? Immagino ci sia un buon motivo per cui dici questo, ma onestamente non riesco a visualizzare quale sia la difficoltà. O almeno, non lo trovo più difficile di un centinaio di altre cose legate al worldbuilding.

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2 minuti fa, Shape ha scritto:

Mmmm... perchè? Immagino ci sia un buon motivo per cui dici questo, ma onestamente non riesco a visualizzare quale sia la difficoltà. O almeno, non lo trovo più difficile di un centinaio di altre cose legate al worldbuilding.

Di solito le razze create dagli dei nascono già completamente evolute, "perfette" e immobili.

Ovviamente è possibile far interagire le due opzioni con il concetto di disegno intelligente.

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13 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Di solito le razze create dagli dei nascono già completamente evolute, "perfette" e immobili.

Ovviamente è possibile far interagire le due opzioni con il concetto di disegno intelligente.

Non vedo il problema di razze completamente evolute e "perfette" insieme a razze che si sono evolute per conto loro. E non capisco perchè debbano essere immobili. Il fatto che una specie sbuchi fuori così in un momento x del tempo non vuol dire che dopo y tempo sia rimasta identica. Possono succedere migliaia di cose nel frattempo.

Forse dipende sol dal fatto che per creare un mondo e una storia che abbia senso devi pensare a diecimila cose diverse e io ormai sono abituato, ma non mi sembra più difficile di progettare qualsiasi cultura che abbia un minimo di verosomiglianza. Buona parte delle religioni già prevede che gli uomini siano stati creati da un essere superiore, renderlo vero non cambia molto.

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47 minuti fa, Shape ha scritto:

Non vedo il problema di razze completamente evolute e "perfette" insieme a razze che si sono evolute per conto loro. E non capisco perchè debbano essere immobili. Il fatto che una specie sbuchi fuori così in un momento x del tempo non vuol dire che dopo y tempo sia rimasta identica. Possono succedere migliaia di cose nel frattempo.

Forse dipende sol dal fatto che per creare un mondo e una storia che abbia senso devi pensare a diecimila cose diverse e io ormai sono abituato, ma non mi sembra più difficile di progettare qualsiasi cultura che abbia un minimo di verosomiglianza. Buona parte delle religioni già prevede che gli uomini siano stati creati da un essere superiore, renderlo vero non cambia molto.

Di solito nelle varie mitologie vere o fittizie gli dei creano una razza e questa compare così come è stata pensata dal nume. 
Quindi, Moradin ha fatto i nani così come sono (a sua immagine) e i nani non sono più cambiati da allora. Poi non è del tutto vero, perché i duergar si sono distaccati in seguito...ma in generale è un topos abbastanza comune. 

Come ho già detto, poi, è perfettamente possibile utilizzare vari espedienti per far coesistere l'evoluzione e la presenza di divinità che creano razze a volontà: è la teoria del disegno intelligente, per cui Moradin potrebbe aver voluto creare una razza di proto-nani dai quali si sono originati i nani attuali. Magari i duergar sono un ramo cugino, distaccatosi all'origine e rimasto sottoterra in profondità. 

L'unico problema nel far coesistere una razza evoluta e una razza comparsa dal nulla potrebbe stare nella coerenza. Perché un dio vorrebbe far evolvere i propri "figli" invece di crearli già perfetti? Una spiegazione potrebbe stare nelle convinzioni e idee che muovono la divinità, un'altra nello scopo della razza creata. Tornando a Moradin, egli potrebbe aver fatto i nani imperfetti in modo che potessero migliorarsi da soli nel tempo, diventare più robusti e sopravvivere grazie alla selezione naturale. Una sorta di "test". 
Gruumsh invece potrebbe aver creato gli orchi così come sono, del tutto disinteressato ad un'ipotetico miglioramento futuro: sono uno strumento di distruzione e funzionano già benissimo così.

 

Questo potrebbe aprire la strada ad un'ambientazione dove la dicotomia ragione-istinto sia fondamentale. 
Legge VS Caos, Civiltà VS Barbarie.

Da un lato divinità della ragione che hanno creato alcune razze già perfette, razionali, ottimizzate. Non necessariamente robot, ma probabilmente umanoidi immutabili e votati all'ordine. Dall'altra parte delle barricate gli dei del caso hanno dato vita ad esseri primitivi e imperfetti, ma in grado di migliorarsi. 
Il trick dell'ambientazione è: chi vincerà alla fine, e chi lo farà resterà fedele ai propri principi?
Infatti alla lunga gli esseri imperfetti potranno migliorarsi tramite la selezione naturale e mutazioni positive ed eguagliare o superare la razza perfetta...ma a quel punto potrebbe assestarsi a sua volta nell'immobilità, in pratica unendosi alla fazione avversa.
Viceversa, i figli degli dei della legge potrebbero incorrere nella necessità di un cambiamento, istigato dalle entità del caso...unendosi quindi alla loro schiera. 

 

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Questa è sicuramente una premessa interessante per una storia. Ma io, anche fossi una divinità allineata con l'ordine, non creerei mai una razza senziente "perfetta" che non può cambiare. I motivi sono principalmente due:

  1. La perfezione non esiste. Ci si può avvicinarsi ma mai raggiungerla. Qualsiasi illusione di poter creare una creatura perfetta è, appunto, un illusione.
  2. Se non sono perfettamente onnisciente, non posso prevedere qualsiasi possibilità e problema che la mia creazione dovrà affrontare. Quindi non possono fornirgli una risposta per ogni problema, quindi oltre a non essere perfetta, devo pure stare attento, perchè ogni volta che si trovano davanti a un problema che non avevo previsto, verranno distrutti a meno che non intervenga personalmente.

E' molto meno faticoso semplicemente progettare la mia razza "perfetta" in modo che se incontra un problema che non avevo considerato, può semplicemente adattarsi invece di dover intervenire personalmente ogni volta che succede qualcosa di inaspettato. Se sono una divinità dell'ordine farò in modo che siano cambiamenti utili ma che non influenzino così tanto la loro forma/mentalità, se sono una divinità del caos posso fregarmene (il che potrebbe spiegare perchè, per esempio, esistono Elfi con ali e branchie, ma non nani simili. I nani più estremi hanno, cosa, qualche incantesimo da lanciare un paio di volte al giorno e un colore di pelle un po' strano? E' un cambiamento molto meno esteso e invasivo).

Inoltre, ma questa è una mia opinione, le divinità spesso e volentieri sono più limitate di quanto pensiamo. Si, hanno fenomenali poteri cosmici, ma i loro fenomenali poteri cosmici derivano dal loro potere divino e questo, a sua volta, dipende da quelli che in D&D si chiamano Domini. Una divinità della guerra ragione sempre in termini di guerra, e quando affronta un problema che non includa combattere, potrebbe avere difficoltà a visualizzare una soluzione alternativa. 

Questo ovviamente se consideriamo le divinità come rappresentazioni fisiche di un concetto e non come, per esempio, esterni molto potenti che hanno il controllo su un qualche aspetto della realtà. Tipo gli dei greci.

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