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[Dalamar78] - Eroi, atto III - Mercenari


dalamar78

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  • Supermoderatore

Eberk

Peccato. E se volessimo avere informazioni più dettagliate potresti raccoglierle per noi dietro compenso oppure indicarci un posto dove trovarle?

E soprattutto dico con un spgghigno se volessimo mettere in giro delle storie denigratorie, una bella canzoncina per prenderli per i fondelli ci aiuteresti?

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  • Supermoderatore

Eberk

Perfetto, non sappiamo pero quanto ci fermeremo in città se fossimo partiti hai modo per contattarci magicamente.

Allora dai ragazzi cominciamo a comporre la canzone, qualcosa sulla falsa riga di "avido cupido, pavido stupido, zotico lepido, stolido trepido" dico iniziando ad intonare un noto motivetto

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Mentre pensate alle strofe da aggiungere alla vostra canzoncina una persona nota vi viene incontro.

Puono ciorno, amici miei! Anzi, puona sera! dice lo straniero che avete incontrato qualche ora prima, questa volta a voce un po' più alta, confidando nel fatto che il brusio generale, gli effetti dell'alcool e l'atmosfera da taverna distolgano le cattive attenzioni dalla sua persona.

Scusate il ritarto, ma sono stato trattenuto! Allora, sono ancora in tempo per offrirfi da bere e spiecarfi perchè tesitero la fostra compagnia? Ah, dimenticafo: il mio nome è Franl Lang! conclude con un sorriso, e guardando a turno i presenti in cerca di risposta.

@Tutti:

Spoiler:  
Ora che il cappuccio della mantella è appoggiato alla schiena potete vedere anche il volto dello straniero: sebbene la pelle del viso non mostri rughe o smagliature, la barba e i capelli ricci fra il castano e il biancastro suggeriscono un età non troppo giovane. Gli occhi chiari e l'aspetto generale gli conferiscono un'aria strana, un po' stralunata e paticolare
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resto molto colpito dalle parole del bardo, e subito mi acciglio, perdendomi tutto il resto del discorso tanto sono intento a fissare il dado che ho in mano, immerso nei miei pensieri.

-ecco perchè la volevano, no, non può essere...-

Solo l'arrivo dello strambo omino di prima mi distoglie un attimo dai miei pensieri.

Appena si presenta lo guardo alzando il sopracciglio, e aspettando una reazione degli altri prima di fare qualsiasi altra cosa

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Ehila'! Benvenuto! Ma certo accomodati pure, figurati se rifiuto una boccala di birra pagato! accolgo con calore Franzl... E speriamo che un po' di alchol ti aiuti anche a scioglierti un po' la lingua, sembra che te l'abbiano annodata con due o tre cappi! aggiungo esplodendo in una fragorosa risata accompagnata dall'altrettanto fragoroso sferragliare della sua armatura completa.

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Mmmmh, sono più centili di occi!

Ahah, non so quale data tell'anno sia quella a cui ti riferisci, due o tre, non ricorto proprio. Ma sono contento che la cosa ti faccia ritere, e sono contento di potermi unire al fostro tavolo! Ahah rido con complicità.

Allora forza, qualcuno ortini pure un ciro di pirra per tutti! Io meno mi rifolgo alla cente di qui e meglio è. Nel frattempo vi racconto tell'aiuto di cui ho pisogno. Un tifficile compito mi aspetta: ho finalmente trofato l'opiettivo dei miei studi, ma sono ostacolato... faccio una breve pausa per guardarmi intorno per due secondi, per assicurarmi di non avere occhi indiscreti puntati addosso.

... da una terribile...

ancora una breve pausa indagatoria

... und misteriosa...

... CINQUA!!!!!

Dopo aver concluso sgrano gli occhi, fissando con aria grave e solenne uno dopo l'altro i miei interlocutori, annuendo lentamente col capo per rafforzare l'impatto delle parole appena dette; resto in silenzio, attendendo reazioni.

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  • Supermoderatore

Eberk

ma in che ci siamo cacciati...cerchiamo di levarci di torno costui in fretta

Spillo al nuovo venuto un boccale di birra dal nostro barilotto poi ne ordineremo dell'altra. Intanto vorrei chiederle da dove viene il suo accento è particolare e, senza offesa, un po difficile da comprendere.

E cosa sarebbe l'obbiettivo dei suoi studi e questa "cinqua"?

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Fisso con sguardo confuso il nano quando mi domanda perplesso il significato delle mie parole.

Conto quindi le dita delle mie mani, e poi esclamo.

Setta, non cinqua! Questa è la parola che usate foi! Una setta mi ostacola! Ma cominciamo tall'inizio: io sono uno stutioso di storia e di magia antica. Fengo tal lontano Ket, un paese oltre le terre dello scuto, molto più lontana anche ti Greyhawk. Granti sono i monti tella mia terra, e solite le mura telle sue città talle imponenti torri. Sono partito in cerca di testimonianze tella fecchia guerra che si svolse qui secoli e secoli fa e che campiò il volto di tutto il continente. Ho vacato e cercato, chiesto a saggi anziani, visitato piplioteche, castelli, e dopo mesi e mesi le mie ricerche mi hanno fatto intifituare una torre molto antica, appartenente a un arcimago che fu molto influente secoli fa, e che si trofa ficino a Hawburgh, poco tistante ta qui.

Mi ci sono recato, pieno ti speranze e ti aspettatife, ma purtroppo una folta arrifato ho visto che la torre non era disapitata come cretefo: alcuni uomini erano lacciù, e armecciafano con il materiale della torre!!! Ah, ero talmente sconfolto dallo spreco di lasciare quel materiale di una crande importanza storica in mano a quelli zotici che lo manecciafano come si maneccia una zappa in un campo, che dopo pochi minuti che li spiafo mi è scappato un cemito!

Inutile tire che sono stato scoperto, e constretto a fuccire. E ora eccomi qui, tesiteroso di tornare lacciù, esplorare la crande torre e fendicarmi ti questa maletetta quatt... setta telle Asperità Composte! dico, indicando nella direzione in cui credo che si trovi la torre e serrando poi la mano in un pugno.

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Mentre gli altri acquisiscono informazioni sull'ordine ascolto senza proferir parola.

Continuo a bere il mio vino ogni tanto rabboccando anche il bicchiere del bardo.

Egli però ci lascia senza darci alcuna informazione su dove potremmo ritrovarli.

Ma ecco che...per nulla per caso si siede al nostro tavolo il soggetto con lo stranissimo accento!

CIAO AMICO! Ti aspettavo con ansia!

Io mi chiamo Gerbo Aleslosh Bern, piacere di conoscerti.

Dicci pure, sono curiosissimo di...sentirti parlare!

Gli dico in maniera entusiasta ed amichevole, invitandolo a sedersi, poi ascolto la sua storia.

BWAHAHAHAHA! Amico, tu sei il soggetto più strano e pieno di sorprese che abbia mai conosciuto.

Vedete amici nani? Mai disdegnare una chiacchierata con una persona singolare!

Adoro il tuo accento!

Quindi caro Franzl forresti un cruppo per tornare a federe meglio cosa fanno e cercare di prendere gli occetti?

Ma di cosa si sta parlando, precisamente?

Gli chiedo cercando di imitare seriamente il suo accento.

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il mio scetticismo si trasforma ben presto in disinteresse per il nuovo uomo arrivato al tavolo

-secondo me è venuto solo per prenderci in giro-

penso, riniziando a tirare i dati, e annuire sapientemente ad ogni risultato.

Stavo fissando con particolare interesse due dadi che avevo appena lanciato

-quattro e due, interessante- sussurro sottovoce, come se da questi numeri potessi trovare risposta a una domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto.

Quando il tono di voce di Eberk che pronuncia l'infausto ordine mi distrae da tutti gli schemi mentali che stavo elaborando, riportandomi alla discussione.

-cosa studi? e dove si trova questa torre?!-

dico con veemenza, ignorando eventuali domande già fatte

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Acc... sì, mi sono confuso un'altra folta: Ferità Nascoste! Così ho sentito che si chiamafano, fra loro. Prafo. Li conosci? Ne hai sentito parlare? faccio a Eberk.

Esatto, amico Acerbo! Ho intenzione di formare un cruppo e tornare alla torre. Non mi interessa cosa facciano quei tannati: io sono uno storico, non un ficilante o che altro. Mi interessa solo accedere alla torre e ai suoi.... contenuti. Non so ti preciso cosa ci sia, ma di sikuro qualcosa di molto, molto interessante per i miei stuti. Qualche tiario, qualche occetto magico, qualche rafficurazionen... Fedremo! Non ho fisto cranchè mentre spiafo. Per rispondere a te infece: io mi occupo... fediamo... come spiecarlo a... cente inesperta? Ticiamo che studio la storia und la macia, e come qeste cose si influenzano a ficenda. Storia e macia sono come il sole e la luna... come la luce e l'ompra: una è strettamente influenzata dall'altra. Un po' come una cota che si morte il cane, chiaro? spiego, disegnando un cerchio con le mani per spiegare il concetto.

Ecco: io foglio capire questi meccanismi ti influenza, analizzare come si manifestano e come si possono sfilp... sful... sfiluppare!

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  • Supermoderatore

Eberk

Stringo con forza il boccale quando il nuovo venuto conferma i miei sospetti.

Ha la mia attenzione mastro Franl e, come si suol dire tra noi nani, hai la mia ascia, anche se nel mio caso è un martello. Non posso parlare per gli altri ma io sicuramente sono disposto ad accompagnarti a queste rovine e dare una sonora ripassata a quei maledetti. Ammetto che di tutto il resto della faccenda non mi interessa affatto, ti aiuteremo in cambio delle informazioni, certamente, ma per il resto sentiti libero di fare quello che vuoi, non mi immischierò.

Bene ragazzi, sembra che abbiamo finalmente una pista. Pronti ad andare a spaccare qualche ****?

Mastro bardo, lei sa nulla di queste rovine di cui parla il nostro farfugliante amico?

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Per tutta risposta il bardo afferra la sua lira, iniziando una https://www.youtube.com/watch?v=0noh0ofg_Z8, accompagnandola poi con le parole

Quattro valorosi furon chiamati

All’avventura da tesori ammantati

Partiron da Ashabenford con i cavalli al galoppo

Una calda sera d’estate ma il destino voleva troppo

La torre del mago cercarono

Ma nella nebbia la morte trovarono

La loro missione era scontata

Rubare il tesoro da una terra malata

Nessuno dei quattro fece ritorno

L’abbraccio della morte gli fu intorno

E mentre io canto le loro gesta

Qualcun altro forse perderà la testa

Ma l’importante è ricordare

Che il tesoro non può aspettare

Quindi valorosi cosa aspettate?

C’è un tesoro da ritrovare!

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Ma che caz...? ascolta allibito l'eloquente racconto di Franzl, chairamente non capendo una sola parola di quello che sta dicendo, tant'è che ci rinuncia piuttosto presto, riprendendo invece a bere e soprattutto accompagnare la muscia del bardo battendo piedi e mani.

Ragazzi io non ci sto capendo una mazza di quel che dice, e tantomeno so di che ta parlando, quindi poi magari mi fate un riassunto va bene? La torre del magooo... nebbia morte trovaronooo.. cerca in qualche modo di star dietro alle parole del bardo ripetendole frettolosamente subito dopo.

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seguo attento le parole dello straniero mentre mi rigiro i dadi in mano.

Non distolgo lo sguardo da lui mentre Eberk da il suo consenso, nemmeno mentre il bardo canta la sua canzone.

-qualsiasi cosa, purchè non metti le mani sugli artefatti che mi interessano- penso

Dopo aver ignorato anche le parole di Torgal arraffo di scatto il mio boccale pieno di birra e lo bevo in un sorso.

-Se andate a quella torre, io ci sono.-

Dico con fermezza, dopo aver bevuto, sbattendo il bicchiere sul tavolo.

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