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La legge di dungeons and dragons


rolasworrok

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Ci si sta focalizzando su regole e non regole... Ma secondo me non è importante ciò che è importante è riuscire a vedere al di fuori delle regole NEL MOMENTO DEL BISOGNO, cioè: se si vuole seguire le regole sempre ben venga, ma se ciò è limitante dobbiamo riconoscere questa pecca e non cercare mille girigogoli con mille manuali e magari non è ugualmente soddisfacente (dato che il ded non prevede tutto e il più delle volte squilibra il gioco, portando in svantaggio altri giocatori e mettendo in difficoltà il master con l'eventuale aumento o diminuzione del livello di potere) ma cercare di creare qualcosa, con logica e buon senso quindi divenendo esse stesse regole più o meno generali, più meno astratte, più meno meccaniche che si avvicineranno ai desideri del giocatore e del master.

Poi un'altra cosa riprendendo ciò che dice Bobon 123, il quale condivido pienamente ciò che dice, è che prima vi è l'esperienza e poi la creazione della classe, l'esperienza è interpretabile dal master e dal giocatore soggettivamente, il comportamento che il pg deve assumere e dovrà assumere è deciso soggettivamente dal master e dal giocatore e il manuale da solo delle direttive che possono essere anche abrogate o modificate a seconda dei bisogni o a seconda degli obiettivi. Quindi secondo quanto detto è inutile, inutile apposta senza dire che non debba essere fatto, parlare di ottimizzazione se prima non vi è un incontro col master e, a monte questo desiderio di regolare con leggi create dal giocatore e dal master che riguardano sul come e perchè si sta facendo un determinata classe (e altro non solo classe).

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Che il primo è giocabile e il secondo no, visto che l'Eternal Blade ha come prerequisito Bab +10.

E questo è probbilmente il post più sensato dell'intera discussione :-p

Il master of the nine ha bab a 3/4?

sì.

Se è per questo ha anche prerequisiti che un Warblade, o una qualsiasi altra classe, di livello 5 non può soddisfare. :P

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Ci si sta focalizzando su regole e non regole... Ma secondo me non è importante ciò che è importante è riuscire a vedere al di fuori delle regole NEL MOMENTO DEL BISOGNO, cioè: se si vuole seguire le regole sempre ben venga, ma se ciò è limitante dobbiamo riconoscere questa pecca e non cercare mille girigogoli con mille manuali e magari non è ugualmente soddisfacente (dato che il ded non prevede tutto e il più delle volte squilibra il gioco, portando in svantaggio altri giocatori e mettendo in difficoltà il master con l'eventuale aumento o diminuzione del livello di potere) ma cercare di creare qualcosa, con logica e buon senso quindi divenendo esse stesse regole più o meno generali, più meno astratte, più meno meccaniche che si avvicineranno ai desideri del giocatore e del master.

Premesso che logica e buon senso spesso e volentieri provocano alcuni dei peggiori aborti regolistici che la storia ricordi, puoi fare un esempio reale di ciò che dici?

Poi un'altra cosa riprendendo ciò che dice Bobon 123, il quale condivido pienamente ciò che dice, è che prima vi è l'esperienza e poi la creazione della classe, l'esperienza è interpretabile dal master e dal giocatore soggettivamente, il comportamento che il pg deve assumere e dovrà assumere è deciso soggettivamente dal master e dal giocatore e il manuale da solo delle direttive che possono essere anche abrogate o modificate a seconda dei bisogni o a seconda degli obiettivi.

Fai un esempio .

Quindi secondo quanto detto è inutile, inutile apposta senza dire che non debba essere fatto, parlare di ottimizzazione se prima non vi è un incontro col master e, a monte questo desiderio di regolare con leggi create dal giocatore e dal master che riguardano sul come e perchè si sta facendo un determinata classe (e altro non solo classe).

Quindi hai appena detto che prima di fare la propria build bisogna chiedere che manuali si possono usare.

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Ci si sta focalizzando su regole e non regole... Ma secondo me non è importante ciò che è importante è riuscire a vedere al di fuori delle regole NEL MOMENTO DEL BISOGNO, cioè: se si vuole seguire le regole sempre ben venga, ma se ciò è limitante dobbiamo riconoscere questa pecca e non cercare mille girigogoli con mille manuali e magari non è ugualmente soddisfacente (dato che il ded non prevede tutto e il più delle volte squilibra il gioco, portando in svantaggio altri giocatori e mettendo in difficoltà il master con l'eventuale aumento o diminuzione del livello di potere) ma cercare di creare qualcosa, con logica e buon senso quindi divenendo esse stesse regole più o meno generali, più meno astratte, più meno meccaniche che si avvicineranno ai desideri del giocatore e del master.

Poi un'altra cosa riprendendo ciò che dice Bobon 123, il quale condivido pienamente ciò che dice, è che prima vi è l'esperienza e poi la creazione della classe, l'esperienza è interpretabile dal master e dal giocatore soggettivamente, il comportamento che il pg deve assumere e dovrà assumere è deciso soggettivamente dal master e dal giocatore e il manuale da solo delle direttive che possono essere anche abrogate o modificate a seconda dei bisogni o a seconda degli obiettivi. Quindi secondo quanto detto è inutile, inutile apposta senza dire che non debba essere fatto, parlare di ottimizzazione se prima non vi è un incontro col master e, a monte questo desiderio di regolare con leggi create dal giocatore e dal master che riguardano sul come e perchè si sta facendo un determinata classe (e altro non solo classe).

Non colgo il senso del post. Vuoi dire che bisogna concordare le regole col dm? Questo mi sembra ovvio.

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Il ded è un gioco di comunità e si basa proprio su questo (buon senso) e l'osservare le regole dei manuali non preclude l'uso del buon senso, anzi!

Esempi non posso farli rimando a un concetto astratto dalla conciliazione che lega appunto il master col giocatore e i giocatori, ma attenzione l'astrattezza poi interpretazione diviene una regola superiore alle regole del manuale, un concetto che sta a valle. Riguardo alla domanda dei manuali: se leggerli primo o dopoo rimando a ciò che ho scritto precedentemente; riassumo dicendo che prima vi è la conoscenza generica del regolamento poi l'idea del giocatore e del master su quali siano i loro desideri e poi cercare di metterli in pratica, con 1 vecchie regole: non modificate o modificarle, evolverle nel caso in cui siano limitanti 2 creare nuove regole nel caso in cui non vi sia nessun regolamento che soddisfi i desideri. Questo però vale per ambientazioni, fenomeni e elementi più o meno grandi ecc...

A volte, relativamente molte volte, la fantasia viene limitata dalla fiscalità. Dovremmo invece che la seconda non intralci la prima ma che invece la favorisca.

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Il ded è un gioco di comunità e si basa proprio su questo (buon senso) e l'osservare le regole dei manuali non preclude l'uso del buon senso, anzi!

Quindi le regole sono da utilizzare o no?

Fino ad ora hai quasi detto di non utilizzarle a priori, mentre ora mi dici che non sono poi così male...

Esempi non posso farli rimando a un concetto astratto dalla conciliazione che lega appunto il master col giocatore e i giocatori

Un discorso di cui non si è in grado di fornire esempi concreti mi pare quanto meno campato in aria.

non modificate o modificarle, evolverle nel caso in cui siano limitanti

Le regole limitano per loro stessa natura ed è per quello che vengono utilizzate, che devono essere utilizzate.

Non dico altro, per ora, se non che non condivido neanche la metà del discorso, ma anzi sono fermamente convinto che fare come qui viene consigliato sia il modo migliore per distruggere l'esperienza di gioco che si può trarre da D&D.

Senza contare che se modifichi tutte le regole di D&D (o di un qualsiasi gioco) allora non stai più giocando a D&D ma a qualcosa di diverso quindi il discorso resta campato in aria, ma lasciamo stare.

EDIT.

A volte, relativamente molte volte, la fantasia viene limitata dalla fiscalità

È stato detto più volte che le regole non hanno nulla a che fare con l'interpretazione o la fantasia utilizzabili durante una sessione o la preparazione della stessa.

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non hai letto bene quello che ho scritto. Le regole sono da utilizzare, ma che non siano limitatrici nel momento in cui si senta il bisogno da parte del giocatore e del master di assecondare un desiderio. Che la troppa fiscalità non limiti ma assecondi un desiderio, limitare quindi la libertà altrui, i desideri altrui nel momento in cui intralci la libertà del master e degli altri giocatori, la cui libertà stessa a questo punto diventi limitatrice non espressione di desiderio (limitando di fatto il giocatore stesso), quindi non limitare i desideri guardando un regolamento scritto fine a se stesso ma di contro utilizzarlo in positivo non in negativo e negando i desideri nel momento in cui diventino negativi e non positivi... L'esempio non lo posso fare perché dovrei teorizzare la psicologia di due soggetti, una determinata fattispecie, e le conseguenze che scaturiscono. Potrei farla ma sarebbe un po lunghina penso di aver espresso ampiamente questo concetto in modo molto articolato.

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Le regole sono da utilizzare, ma che non siano limitatrici nel momento in cui si senta il bisogno da parte del giocatore e del master di assecondare un desiderio

Il mio "desiderio" è sparare palle di fuoco da 43d6 danni al livello 2, ma le regole mi dicono che fireball non la posso lanciare prima del livello 5 e che al massimo fa 10d6 danni.

Però lo desidero veramente tanto...

Che la troppa fiscalità non limiti ma assecondi un desiderio, limitare quindi la libertà altrui, i desideri altrui nel momento in cui intralci la libertà del master e degli altri giocatori, la cui libertà stessa a questo punto diventi limitatrice non espressione di desiderio (limitando di fatto il giocatore stesso), quindi non limitare i desideri guardando un regolamento scritto fine a se stesso ma di contro utilizzarlo in positivo non in negativo e negando i desideri nel momento in cui diventino negativi e non positivi...

Che?

Meno filosofia e più fatti, gentilmente. Prendi una situazione tipo e applicale qualunque cosa tu abbia scritto lì sopra, comprensibilmente.

L'esempio non lo posso fare perché dovrei teorizzare la psicologia di due soggetti, una determinata fattispecie, e le conseguenze che scaturiscono

Va benissimo anche una versione semplificata.

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No aspetta, qui stiamo arrivando al ridicolo. Come detto da Maldazar le regole esistono per limitare, fornire confini entro i quali muoversi. Rendere le regole aggirabili "per desiderio" è una colossale cavolata. Le regole possono essere piegate e modificate, ma lo si fa tendenzialmente pre campagna e trovando un comune accordo tra giocatori e master. Le homebrew sono una cosa decisamente utilizzabile, ma solo se sono sensate e bilanciate (e non tipo voglio poter evocare i solar a mozzo, nuotare nell'acido e uccidere tutti con lo sguardo). Detto ciò.qualche esempio aiuta, perché stai facendo una confusione inumana (e mettiamoci poi che i tuoi post sono di difficile lettura).

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Una scoperta sensazionale, miei cari: un tempo credevamo che il power playing fosse una cosa per i giocatori "ragionereschi", persi dietro a calcoli e calcolini di minmaxing, anche se presto ci accorgemmo tutti di come il power player spesso sapesse solo pietire il master. Poi arrivarono i giochi narrativi, dove il power playing era alla portata di un istrione o di un retore.

Ma mai, prima d'ora, avevo visto la giustificazione del power playing su base religiosa.

Non riesco seriamente a capire come mai il power playing in un mondo di fantasia (dove si dà per scontato che i personaggi agiscano facendo carta straccia di un certo numero di comandamenti mosaici, fra l'altro, uccidendo e impossessandosi dei tesori altrui) dovrebbe essere legato al rispetto della fede cristiana; che poi, mi chiedo, al rispetto della stessa da parte del giocatore o da parte del personaggio? Se un giocatore tira un 1 sul TS contro il soffio del drago e gli scappa un moccolo il suo PG perde istantaneamente tre livelli? L'inserimento di un personaggio uber in salsa cristiana è volto forse a impedire le bestemmie attorno al tavolo?

Boh, seriamente: mi auguro che sia solo una grande farsa, perché siamo arrivati all'assurdo con tutte e tre le prime lettere maiuscole.

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Siete ancora qui? Ok, era davvero uno di quei topic, torno più tardi.

Seriamente, di cosa si sta discutendo? Ho letto tutto e perso il filo tipo dodici volte.

@FeAnPi: nonostante non abbiano entrambi l'avatar l'autore originale della discussione e quello della fede cristiana (che credo fosse ironico) sono persone diverse.

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Ok ho appena finito di leggere il tutto e purtroppo, spero a causa dei postumi con cui mi sono alzato, non ho capito una mazza. Se non che si ripetono ormai le stesse cose da tre pagine. Mitico.

Beh, nemmeno l'op è in grado di spiegarsi con esempi, quindi non sei l'unico a trovarti in questo stato, sei in abbondante compagna, anche se non tutta ottima :D

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Miseria, grazie di avermi fatto notare l'errore, Drimos. Così imparo a postare appena sveglio (e dovrei svegliarmi prima, lo so). Peraltro, ormai siamo all'assurdo più assoluto. Dunque devo capire come si dice sedere in urdu, perché questo è quello a cui siamo giunti.

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[nota=]Cerchiamo di non degenerare andando off topic/spammando. Se l'argomento del topic è poco chiaro, invito cortesemente rolasworrok a cercare di spiegarsi meglio, in caso contrario evitiamo di spammare che tanto non porta a niente di costruttivo e risparmiamo tutti un sacco di tempo. Grazie ^ ^[/nota]

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Le regole sono da utilizzare, ma che non siano limitatrici nel momento in cui si senta il bisogno da parte del giocatore e del master di assecondare un desiderio. Che la troppa fiscalità non limiti ma assecondi un desiderio, limitare quindi la libertà altrui, i desideri altrui nel momento in cui intralci la libertà del master e degli altri giocatori, la cui libertà stessa a questo punto diventi limitatrice non espressione di desiderio (limitando di fatto il giocatore stesso), quindi non limitare i desideri guardando un regolamento scritto fine a se stesso ma di contro utilizzarlo in positivo non in negativo e negando i desideri nel momento in cui diventino negativi e non positivi... .

Per fare quello che dici esistono i giochi di Narrazione, e inoltre c'entra poco o niente col discorso dell'ottiizzazione

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