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A caccia di ricordi [HIT - Alaspada]


HITmonkey

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Nel vederti trasformare in un drago, il Naga maschio resta palesemente stupito, forse si sta rendendo conto

dell'errore di valutazione fatto quando hanno deciso di attaccarti. Non si aspettava un simile livello di potere.

Ma è troppo tardi: le tue zanne perforano le carni della creatura, che scopri avere un sapore alquanto disgustoso.

Il Naga si svincola subito dal tuo morso, in pessime condizioni, e decide che per la sua sicurezza è meglio darsi alla fuga.

Quindi prende ad allontanarsi, alzandosi anche da terra.

La Naga femmina vede correre fuori dal banco di fumo il suo compagno, che batte in ritirata, e non capendo la situazione

attraversa il muro di fumo cercandoti con lo sguardo. Più in basso rispetto a lei non vede più l'elfo che aveva attaccato

poco prima, ma un grosso drago-artiglio. Anche lei è ovviamente sorpresa dalla cosa, e visto che non ha intenzione

di rimanere a combatterti da sola la vedi uscire subito dal muro di fumo e prende ad allontanarsi rapidamente anche lei.

Spoiler:  
Alaspada:

Trasformazione in Fang Dragon e attacco col Morso

TxC 1d20+20 = 26 COLPITO

Danni = 3d6+10 = 5+4+1 +10 = 20 DANNI

Risucchio di COS --> TS Naga = 1 naturale (fallimento automatico :doh:) --> 1d4 = 3 punti di COS risucchiati

Naga Maschio:

Round completo = terrorizzato cerca di allontanarsi - usa l'azione di ritirata (e non provoca AdO)

Naga Femmina:

Doppio movimento

_____________

MAPPA

https://docs.google.com/spreadsheet/ccc?key=0AlRDLW_bVCxJdHFuajV2VDRKVXlsZmNMREtQa0Z5RXc&usp=sharing

Entrambi i Naga volano, il Maschio si sta alzando da terra ed è quasi arrivato all'altezza della femmina che invece svolazza

a poca altezza rispetto alla formazione rocciosa sopra la quale si trova.

Entrambi si stanno ritirando, impauriti dal vederti trasformato in drago.

A te la scelta se inseguirli o meno.

Per ora c'è ancora il muro di fumo tra te e loro quindi non li vedi allontanarsi,

ma li puoi sentire, per cui capisci che lo stanno facendo.

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  • Risposte 53
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  • Ultima risposta

Uscendo rapidamente dal muro carico uno dei naga, cercando di bloccarne i movimenti.

@DM

Spoiler:  
Carico il naga più vicino appena esco dal muro e lo prendo in lotta.

Se riesco in tutto gli dico Potrei decidere di risparmiarti se mi dici esattamente cos'è successo qui, altrimenti credo che mi ciberò delle tue budella con alquanto piacere

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Spoiler:  
Riesci senza difficoltà a prenderlo in lotta e trattenerlo.

Vedendo i due Naga darsi alla fuga decidi di approfittarne, quindi rapidamente corri dietro al maschio, che è più vicino,

oltre ad essere quello messo peggio tra i due, e lo afferri saldamente tenendolo fermo.

«LASSSCIAMI! LASSSCIAMI!» grida terrorizzato il Naga dimenandosi inutilmente.

La creatura ascolta le tue parole, che non lo rassicurano nemmeno un po', ma ti risponde

«Cosssa è sssuccessso qui?? Io non capisssco!!... Lasssciami andare!»

La pronuncia biascicata delle S che hanno questi esseri è fastidiosa a sentirsi.

Nel frattempo la Naga femmina si allontana sparendo alla vista.

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@DM

Spoiler:  
Percepisco intenzioni ovviamente se necessario sia adesso che prima

Allora un ultima domanda e poi ti lascerò andare: sai chi può saperlo? Ti avverto una mossa falsa e ti trancio la giugulare serpentino.

@DM

Spoiler:  
Ovviamente se fa qualche mossa sospetta rendo realtà la mia minaccia :D
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Il Naga sembra ora credere che lo lascerai andare davvero, e si rilassa leggermente, smettendo di dibattersi,

tuttavia resta confuso alle tue parole, e non sa cosa risponderti, temendo il peggio

«Davvvvero... Io non capissssco... Cosssa dovrebbe esssere sssccessso qui??»

Spoiler:  
Se il Naga è confuso, è perché lo sono anche io devo ammettere :confused::

non ho ben capito a cosa ti riferivi con quel "cos'è successo qui?" xD

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...lascia stare. Mi pare chiaro che tu non sappia nulla...Ti chiedo solo dove trovare una città abitata da umani e/o elfi più vicina, dopodichè ti lascerò andare...

@DM

Spoiler:  
Ho messo alla prova il nemico incutendogli timore. Ti spiego: io non fidandomi di nessuno ho provato a vedere la risoluzione e l'effettiva conoscenza di me di questi naga. Capendo che volevano solo "mangiarmi", ho finito quindi solo per chiedere informazioni :). Spero che comprendi ciò che ho voluto dire :D
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«Ssssì... Ssssì... c'è un villaggio non molto lontano da qui... sssegui quesssta ssstrada nella direzsssione

dove già ssstavi andando... non potrai sssbagliare... per ssstrada è a meno di mezsssa giornata qui...»

il naga non ha braccia, ma vedi che punta lo sguardo nella stessa direzione di dove avevi visto il lontano colle roccioso

dietro al quale avevi visto del fumo non appena eri apparso in queste lande desolate.

Da qui non puoi vederlo, era lontano e l'avevi notato solo perché anche tu ti trovavi in alto, ma sei certo la direzione sia circa la stessa.

«Ora lassssciami andare! Ti ho detto quel che volevi lasssciami!»

esclama nuovamente il naga, tornando ad agitarsi nel timore che tu abbia già cambiato idea.

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Se scopro che nei prossimi attacchi ci sarete dietro voi non mi limiterò ad uccidervi: state attenti tu e i vostri compagni. Detto questo lo lascio andare e per il restante tempo dell'incantesimo volo verso il villaggio. Vado a quota bassa in modo da non essere notato. Quando sono abbastanza vicino (3-4 km) ritorno elfo e vado dentro.

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  • 2 mesi dopo...

Lasciato andare il Naga riprendi a volare rapido verso il villaggio oltre il colle.

La strada richiederebbe effettivamente mezza giornata di viaggio,

ma il naga non ha tenuto conto che tu stai volando, e difatti ci metti poco più di un'ora ad avvicinarti.

Una volta a 3-4 km circa torni nella tua forma normale di elfo e prosegui, fino a curvare oltre il colle roccioso.

Duecento-Trecento metri più avanti vedi delle basse mura di legno, oltre le quali le solite rade colonne di fumo.

Avvicinandoti ancora vedi che la strada arriva proprio alla porta del villaggio, dove un uomo sta di guardia.

Ti avvicini ancora e vedi che l'uomo più che una guardia sembra un poveraccio a cui hanno messo addosso

un'armatura malridotta, un elmo ammaccato in testa e una lancia in mano.

Sul lato destro delle mura di legno, vicino alla porta, c'è un cartello con scritto "Benvenuti a Lapesh".

Non appena ti vede la guardia sembra allarmarsi e mettersi sulla difensiva, sembra che il vederti lo spaventi.

Tuttavia trova il coraggio per parlare.

«Ehi... fermo là... Chi sei? E cosa ci fai qui?»

I modi dell'uomo sono decisamente poco formali, a confermare che probabilmente non è una vera guardia.

E' un'ometto sui 50 anni, scurito e raggrinzito dal sole cocente di queste terre, ma abbastanza robusto.

Sembra anche abbastanza intimorito dalla tua presenza, ma dopotutto sei un elfo alato e armato di tutto punto,

una figura che effettivamente può indurre timore nella gente più semplice e comune.

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«Mmh... bene...» esita l'ometto «Porti pazienza, ma non arrivano quasi mai viaggiatori da queste parti...

e ancor più rari sono arrivi di gente non proprio comune, come... insomma, si... mi perdoni... come lei...»

La guardia sembra comunque ora più tranquilla, dato che non mostri intenzioni bellicose.

«Non so cosa ti porta in queste terre dimenticate dagli dei, ma visto che sei qui: Benvenuto a Lapesh!»

Quindi batte un paio di colpi sul portone di legno e qualcuno da dentro lo spalanca.

«Entra pure...»

Procedi entrando nelle mura del villaggio e vedi che ad aprire le porte era un ragazzo adolescente

dai corti capelli scuri, che ti guarda con estremo stupore mentre entri, ma senza fare domande.

Appena sei dentro il giovane richiude le porte.

Ti trovi all'ingresso di quello che potrebbe sembrarti a prima vista un villaggio fantasma.

Una gran quantità di case di legno, malandate e alcune proprio diroccate si profila un po' ovunque.

La grande maggioranza delle abitazioni è evidentemente disabitata, e le piccole colonne di fumo

che avevi visto in lontananza le intuisci arrivare da quella che forse è la zona centrale del paese.

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Estremamente povero questo villaggio e immaginavo essere io una figura piuttosto stramba...forse avrei dovuto cambiare il mio aspetto in qualcosa di più simile a loro...

Viaggio verso il centro della città e le colonne di fumo, senza dare nell'occhio per quanto mi è possibile...

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Avanzando lungo la strada principale ti avvicini al centro città, più avanzi più inizia ad essere frequente la popolazione.

Questo paese deve decisamente aver vissuto tempi migliori dato che è effettivamente abbandonato in buona parte.

Lungo la via inizi comunque ad incrociare persone intente nelle loro mansioni quotidiani, tutta gente semplice e dall'aspetto comune,

tutti dalla pelle scurita dal sole, vestono abiti mal tenuti e tutti sono decisamente stupiti nel vederti camminare tranquillo per le loro strade.

Ai loro occhi devi apparire decisamente strano, e visto il luogo non puoi dar loro torto.

Alcuni dei paesani sembrano anche intimoriti, ma la maggior parte semplicemente cerca di distogliere lo sguardo e non fissarti troppo.

Come è facile aspettarsi sono i più piccoli ad essere i più curiosi e meno schivi, e infatti ogni tanto noti qualche bambino che cerca

di avvicinarsi furtivo per osservarti da più vicino, ma non appena si accorge che l'hai visto si volta e corre via ridendo.

Arrivi nella vera e propria piazza in centro città: un tempo probabilmente aveva un aspetto dignitoso,

ma ora pare essere soltanto un fantasma malandato e rinsecchito come il resto del luogo.

La piazza è l'unico luogo lastricato che finora hai incontrato, ma ormai anche la piastrellatura presenta i segni del tempo.

Al centro c'è una fontana alta un paio di metri, ora spenta.

Un cartello mezzo crollato su un edificio ben più grosso degli altri riporta "La Pietra Viola".

La struttura doveva essere di certo la locanda cittadina, ma ormai anche questa sembra essere chiusa e in disuso.

Dall'altro lato rispetto alla locanda vedi un piccolo negozietto senza insegne, che però è evidentemente aperto.

Non lontano dal negozio c'è l'unico edificio in pietra che hai potuto vedere finora, sul cui portone vedi intagliato

il simbolo di due spade incrociate. Forse la caserma cittadina. Lo stabile sembra in buone condizioni, ma nella tua

passeggiata fino al centro non hai mai visto guardie.

Per il resto vedi case, quasi tutte abitate qui.

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Quando entri nel negozietto non ci sono clienti e non vedi nemmeno un negoziante.

Davanti e attorno a te ci sono un bancone e degli scaffali pieni di utensili di uso comune fino ad attrezzi da lavoro.

Alcuni oggetti sembrano anche di buona qualità rispetto a quello che hai visto finora del luogo.

Niente di particolare o che attiri il tuo interesse comunque si trova qui dentro.

Mentre ti guardi attorno, dal retrobottega entra un'umano sui quaranta con indosso abiti semplici ed un grembiule da lavoro,

rimane basito per qualche istante, fissandoti, poi si riprende e con aria comunque stupita ti chiede.

«Benarrivato... ehmmm, straniero?... In cosa un umile artigiano come me può essere utile ad un essere tanto prestigioso»

Mentre ti parla ti squadra da capo a piedi, decisamente colpito dal tuo aspetto appariscente e ricco.

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  • 3 settimane dopo...

Salve...sono entrato più che altro per osservare qualche vita nella città, che mi sembra cosi silenziosa. Non vorrei sembrare troppo curioso, ma cos'è successo? Mentre gli faccio questa domanda guardo attorno i suoi oggetti, fingendomi interessato più a loro che alla risposta alla mia domanda.

Il destino mi avrà mandato qui? Ci sarà qualche indizio? Tanto vale provare, sarà un pugno di mosche ma mi sentirò meglio!

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  • 2 settimane dopo...

«Uh, beh... è silenziosa perché ormai non è rimasta molta gente, come forse avrà visto... Da quando le miniere sono state chiuse, vent'anni fa,

l'economia locale è crollata vertiginosamente, e la gente ha pian piano iniziato a lasciare questo posto, che ormai non aveva molto da offrire...

Siamo ormai sull'orlo dello sfascio totale... il cibo scarseggia, le materie prime anche di più in questa terra dimenticata dagli dei...

entro un altro anno anche noi, ultimi rimasti, saremo costretti ad andarcene...»

Il negoziante sembra raccontarti queste cose con un mezzo sorriso di accettazione per le cose che ti ha detto.

«Ma... le interessa qualcosa?...» chiede cambiando discorso nel vederti guardare in giro per il locale.

«...se posso aiutarla in qualche modo... chieda pure...»

Spoiler:  
Il negozio è una sorta di piccolo emporio, puoi trovare quasi tutto ciò che è di uso comune + attrezzi e utensili da lavoro di sorta.

Le cose più pregiate che puoi trovare in questo buco di negozio sono Attrezzi Perfetti di vario tipo.

Niente che possa realmente interessarti comunque.

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  • 1 mese dopo...

Il negoziante prende la moneta stupito per il gesto, e ricambia il tuo saluto con un gesto un po' imbambolato mentre esci.

Fai per rimetterti a dare un'occhiata in giro per il paesino malandato, ma quando sei fuori dal negozio, dopo pochi metri vedi uscire

un uomo anziano dalle porte della "Pietra Viola", la locanda dall'altro lato della piazza rispetto a dove sei.

Non baderesti al vecchio, se non fosse che sembra proprio diretto verso di te, a passo lento e un po' zoppicante,

ma mantenendo comunque una postura dignitosa.

Mentre ti si avvicina vedi che il vecchio porta una incolta barba grigia non troppo lunga, pochi capelli grigi in testa,

la postura è ben eretta nonostante ti sembri avere almeno 70 anni. Gli abiti che indossa non sono particolarmente eleganti,

ma ti sembrano un po' più puliti e ben tenuti rispetto alla media di quel che hai visto dai pochi cittadini incrociati dal tuo arrivo fino ad ora.

Una volta che ti è arrivato abbastanza vicino il vecchio fa un piccolissimo inchino, evitando movimenti eccessivi per la sua età.

«Ben arrivato a Lapesh, straniero...» è chiaramente curioso del tuo aspetto e i suoi occhi corrono su e giù per la tua figura mentre ti parla.

«...io sono Ivan Brostock, il Podestà del paese... beh... di quello che ne rimane, ormai... sembri essere molto lontano da casa...

ho visto elfi in vita mia, ma mai con un aspetto come il tuo... con chi sto parlando? E cosa ti porta in questo luogo disperato?»

Spoiler:  
Il vecchio non si fa problemi a darti del tu anche se non ti conosce, forse per via dell'età.

Il Podestà è in pratica una carica come quella del Sindaco in queste terre.

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