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Secoli bui IV


darteo

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Vesper Fledermaus

Taccio e nulla dico. Brandisco Pioggia e mi volto intorno, osservando verso ogni direzione della stanza, temendo imboscate o peggio.

Ascolto le parole degli altri ma non interagisco. Non voglio far trapelare la mia presenza, qualunque cosa ci stia aspettando.

Master

Spoiler:  
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da dietro la sala del trono si sente un ruggito profondo e rimbombante. L'intero castello trema per qualche secondo, poi di nuovo quella voce; inizio a spazientirmi di voi! Avete già incontrato mio fratello? Il drago dalle scaglie nere? Ditemi; vi ha già ucciso? Avete già visto i vostri occhi? Vi siete già resi conto che il vostro cuore non batte più?

Quando la piaga degli spettri ha raggiunse questa città tornai alla vita, ma il mio corpo e il mio spirito è intrappolato dietro questa gabbia!

@Vesper

Spoiler:  
osservare 13+13 = 26 non vedi nulla di particolare nella sala del trono, oltre a quello che avevate già visto

@Evor

Spoiler:  
Raggirare 15+7 = 22

Prova contrapposta 31+7 = 38

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Il ruggito mi coglie di sorpresa, addirittura tutto il castello si mette a tremare. Rimango paralizzato dal terrore quando la voce torna a parlare. "Mio fratello"..? Merd*! Questo significa un altro drago penso mentre la mia mano scatta a controllare le palpitazioni sul collo. Dobbiamo saperne di più...non voglio far la fine di quegli spiriti...o del re...

Mi volto nuovamente verso i miei compagni, ogni traccia di furbizia sul mio viso è scomparsa.

Mestamente sussurro ​..andiamo?

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Re Walorf spalanca gli occhi.

Il nano tossisce rumorosamente, poi inizia a respirare a fatica, infine si calma e solo ora fa caso a voi. Dai suoi movimenti, capite che il re è in qualche modo intrappolato se non addirittura "fuso" con il trono. I suoi occhi sono quegli di una persona stanca (oltre ad avere i colori tipici degli spettri). Chi siete? Chiede

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Mi giro di scatto verso il re. Cosa?! Ma non era morto?? Mi avvicino lentamente a lui e gli parlo sottovoce re Walorf? Siamo mercenari al suo servizio...cosa è successo qui? Continuo a stare all'erta temendo che il re diventi improvvisamente ostile e mi preparo a contrattaccare nel caso. Lascio che siano gli altri a parlare con il drago per ora.

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dopo che il drago scappa ci rendiamo conto di quello che ci ha fatto, come è possibile ci ha uccisi senza che nemmeno ce ne accorgessimo e quale abbietta forma siamo venuti a vivere? non siamo ne vivi ne morti....

Nel frattempo un altra voce si fà sentire, un altro drago il fratello di quello che già ci ha attaccati dice che forse può aiutarci ma è imprigionato a questo punto tanto vale rischiare peggio di così non possiamo arrivare mi avvicino alla "prigione" del drago per mostrarmi a lui.Mentre mi muovo anche il re sembra "tornare in vita " e ci domanda chi siamo ci penseranno i miei compagni a rispondere alle sue domande...

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Re Walorfh è addolorato mentre inizia a raccontare; i morti uscirono dalla terra, senza preavviso. Migliaia di cadaveri animati dall'odio assalirono la mia eterna città. Non solo nani, con loro c'erano anche razze alte; umani, elfi, orchi ...tutti riuniti nella non-morte.

Quando pensavamo che l'incubo avesse raggiunto il punto più profondo della disperazione, dalla terra comparì un ultimo non-morto, il drago. La bestia sembrava comandare l'esercito dei morti viventi, e chiunque veniva ucciso da lui diventava uno di loro, accrescendo così l'orda di non-morti.

Lui mi uccise, e quando mi risvegliai ero uno di loro ...ma la mia mente e il mio volere erano rimasti intatti. Non ero sotto il suo controllo, o spinto dalla fame di carne viva.

Fin dal mio risveglio mi sono ritrovato fuso nel mio trono, condannato a fissare le ombre di quelle che un tempo era la mia Hammertown. Ora sono il cadavere di re di un città di macerie.

Walorfh resta in silenzio per qualche secondo, poi continua; Nodistamorg! Così si chiama la bestia, il signore dei draghi d'ombra, capostipite di tale stirpe. La bestia ha preso possesso di un'orda così grande di spettri da ricoprire intere pianure, non ho idea di dove voglia marciare e di cosa voglia fare!

Dietro la sala del trono c'è Draren, mio alleato e amico.

E' il fratello di Nodistamorg, ed è il capostipite dei draghi delle profondità, anche lui è stato ucciso e reso non-morto ...e anche lui, come me, conserva la sua volontà e la sua mente. Draren ora è imprigionato in una gabbia che non può essere rotta, ma lui conosce una via per uscire dalla città, chiedete al drago di mostrarvela e uscite da questo posto maledetto, almeno voi uscite da qui.

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Ascolto attentamente le parole del re. La situazione è peggiore di quanto immaginassi.

E sia...andiamo a parlare con questo drago. E spero vivamente che conosca anche un modo per farci tornare normali... seguendo Kurgan, mi dirigo verso la stanza in cui si trova Draren.

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Vesper Fledermaus

Sento una goccia di sudore arrivarmi fino al petto, partendo dal mento e scivolando lungo il collo. Mi porto la mano destra verso essa, ne distendo il palmo sul torace e non sento...non sento nulla. Gli occhi mi si spalancano. Tutto....tutto finito? Mi domando, e perdo il contatto con quello che mi succede intorno. Le figure si mescolano, le sensazioni si perdono. Perfino Pioggia mi cade di mano, battendo contro il pavimento, rumorosamente.

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Lentamente superate la sala trono. Vesper viene incoraggiato dai suoi compagni a camminare.

Oltre il trono si apre una seconda stanza, dalle dimensioni titaniche, molto alta e molto spaziosa ...e completamente immersa nel buio. Non riuscite a vedere il lato opposto della sala. Solo dopo una decina di metri dall'entrata però, si innalzano una fila di sbarre di metallo spesse come antiche sequoie. Oltre la gabbia si sente un respiro, poi dei passi pesanti che fanno tremare il pavimento. La prima cosa che vedete del drago, sono i suoi occhi brillare nel buio: completamente neri e con l'iride rossa e piccola, perfettamente tonda (come i vostri ormai). In seguito, compare l'intero muso, il torace, le zampe anteriori e le ali del drago. E' completamente nero, e le sue scaglie sono numerosissime, piccole e irte. Sembrano essere affilate come lame. Si irradiano tutte da un punto per poi puntare in ogni direzione, verso l'esterno. All'altezza delle tempie, partono all'indietro due corna spesse e torte, che compiono una spirale sul proprio asse.

Il resto del corpo non riuscite a vederlo (nonostante riusciate a vedere perfettamente nell'oscurità) ...inoltre, parti del drago visibili a voi si celano di continuo nel buio per poi tornare visibili. In questo modo, l'intera belva risulta "sfumata" nei contorni, evanescente nella forma.

Allarga le ali, enormi, maestose, per afferrare le sbarre. Comprendete tutto il suo desiderio di uscire. Ogni cellula del corpo sembra volersi protrarre verso voi.

Dunque... dice finalmete, mostrando i denti in segno di ira ...anche voi portate questi occhi!

Le sue parole sono cariche di rabbia, rancore ma anche compassione, del resto sia lui che voi sta patendo lo stesso strazio.

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Mi avvicino di qualche passo al drago, ammirandone la maestosità compressa nella gabbia.

Proprio così...re Walorfh ci ha spiegato cos'è successo. Faccio una pausa e inspiro. Forse tu ne sai qualcosa di più? Dato che Nodistamorg è tuo fratello, forse conosci un modo per farci tornare normali?

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lentamente il drago scuote la testa come per dire "no".

Mi dispiace... continua a parlare ...ma non si può tornare indietro. Non esiste una resurrezione per chi porta questi occhi. In questa regione del mondo, voi... noi, siamo chiamati "spettri". In realtà, il nome più appropriato è "progenie di Kamaschar"...

Spoiler:  
non c'è bisogno di fare prove conoscenze per sapere chi è Kamaschar.

E' il signore dei draghi rossi, il loro padre creatore. La bestia più potente che il mondo abbia mai visto. Vive da molto tempo nel vulcano Vecrato, nell'angolo a sud-ovest del continente. La lava, col tempo, si è solidificata sul suo corpo, conferendogli un secondo carapace di ossidiana. Il suo aspetto quindi è di un enorme dragone nero.

...perchè in vita, questi non-morti furono uccisi da Kamaschar in persona.

Ma... alcuni di loro acquistano qualche potere una volta risvegliati; nulla di particolare, alcuni volano, altri vedono nel buio... ma mio fratello ottenne un dono terribile: chiunque venga ucciso da lui, diventa uno di "loro". Quindi, anche se Kamaschar non vi ha colpiti, lui è indirettamente la causa della vostra nuova "condizione".

Mio fratello ha il potere di comandare i non morti ...voi siete immuni a lui perchè conservate ancora una volontà ...ma avete idea di quanto possa essere enorme l'esercito che può creare?

Voi in vita non cacciavate gli spettri?

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quindi è vero quel drago ci ha "uccisi" e poi ci ha "resiscitato"..... come è possibile tutto ciò come può una creatura avere così tanto potere?

Quel drago deve aver sicuramente fatto uso di qualche oscuro potere arcano,come al solito la magia crea soltanto problemi al mondo...

Guardo il drago e dico tuo fratello può creare questi non morti e li controlla... ma lui è controllato a sua volta da qualcuno? oppure sta mettendo su quest esercito per una su battaglia ? per quale motivo sta facendo questo?

E comunque si, abbiamo combattuto con questi spettri... non diamo loro la caccia,almeno per ora, ma li abbiamo combattuti..

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La risposta del drago mi atterrisce. Come temevo. Siamo morti. Non c'è più niente da fare...

Le parole di Draren mi rimbombano nella testa, sembrano provenire da molto lontano. Ritorno in me quando Kurgan inizia a parlare. Esatto, cacciavamo gli spettri per conto del Re... Maledizione! stringo forte i pugni Non avrei mai dovuto accettare questo incarico! La rabbia e la frustrazione per la mia nuova condizione si impossessano di me.

Dobbiamo vendicarci... dobbiamo distruggere quel f*ttuto b*stardo! Giuro sugli dei che lo trascinerò negli inferi!

Alzo la testa per guardare in faccia Draren. Il mio sguardo è infuocato, colmo d'odio.

Nodistamorg...dove lo trovo?

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Vesper Fledermaus

Raccolgo Pioggia dal terreno e, quasi tremante, mi accingo a seguire gli altri nel proseguo del cammino, avvicinandomi a mia volta al drago. Pur nella mia diffidenza, mi fermo a distanza sufficientemente prossima per poter ascoltare tutto il discorso, in modo tale da comprendere quanto più possibile circa la nostra nuova condizione e le possibilità di ritornare come prima.

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