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Intelligenza, Saggezza e Carisma... nel roleplay


jazar

Messaggio consigliato

Sul manuale base è spiegato brevemente come un PG più o meno saggio o intelligente dovrebbe essere interpretato, ma quando si gioca è abbastanza raro vedere un giocatore fare roleplay secondo queste caratteristiche "caratteriali".

Mi chiedevo se esisteva un'espansione che spiegasse meglio come usare praticamente Intelligenza, Saggezza e Carisma durante l'interpretazione. :rolleyes:

Ad esempio, qual'è la sciocchezza tipica che commetterebbe un PG con Sag. 8? E uno che ha 6? E uno che ha 4?

Non ci sono manuali in cui viene fatto un esempio di personaggio con Intelligenza o Carisma 7, da prendere come riferimento per chi volesse fare un buon roleplay?

E se un PG stupido (int. 5) ha un'interpretazione da intelligente, il master dovrebbe impedirglielo o no?

E se un PG geniale (int. 18+) commette una serie di cavolate, il master dovrebbe "aiutarlo" o no?

Rispondete numerosi :-D

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Principali partecipanti

Mi chiedevo se esisteva un'espansione che spiegasse meglio come usare praticamente Intelligenza, Saggezza e Carisma durante l'interpretazione. :rolleyes:

Ad esempio, qual'è la sciocchezza tipica che commetterebbe un PG con Sag. 8? E uno che ha 6? E uno che ha 4?

Non ci sono manuali in cui viene fatto un esempio di personaggio con Intelligenza o Carisma 7, da prendere come riferimento per chi volesse fare un buon roleplay?

che io sappia no...e spero vivamente che sia così...sarebbe come "uccidere" il roleplay se si limitasse a cose riportate su un manuale. questi punteggi (alti o bassi che siano) possono avere un'infinità di modi diversi per essere interpretati e quindi riportarli su un manuale sarebbe assolutamente limitante. se invece cerchi semplici esempi penso che la descrizione stessa delle caratteristiche possa aiutarti in questo senso.

E se un PG stupido (int. 5) ha un'interpretazione da intelligente, il master dovrebbe impedirglielo o no?

il master non glielo può impedire. ma, se come me, concede punti esperienza anche per l'interpretazione ne terrà conto. se fai un personaggio in un certo modo e poi lo interpreti in un altro perhè lo hai creato così? :confused:

E se un PG geniale (int. 18+) commette una serie di cavolate, il master dovrebbe "aiutarlo" o no?

idem come sopra.

bye bye......:-D

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che io sappia no...e spero vivamente che sia così...sarebbe come "uccidere" il roleplay se si limitasse a cose riportate su un manuale. questi punteggi (alti o bassi che siano) possono avere un'infinità di modi diversi per essere interpretati e quindi riportarli su un manuale sarebbe assolutamente limitante. se invece cerchi semplici esempi penso che la descrizione stessa delle caratteristiche possa aiutarti in questo senso.

Mi riferivo a degli esempi per rendere l'idea... non a dei modelli rigidi da seguire, sarebbe impossibile.

Ad es. se un PG parte in missione dimenticando di comprare le frecce (capita se il giocatore è distratto da cose più importanti), se ha sag. 4 allora non ha scuse... se ha sag. 18 magari il master gli concede di comprarle in quel momento, come se lo avesse fatto il giorno prima in villaggio.

il master non glielo può impedire. ma, se come me, concede punti esperienza anche per l'interpretazione ne terrà conto.

Non può secondo te, o non può secondo manuale?

A mio avviso, come un PG con forza 6 non può spostare un macigno che impedisce il transito, anche se il giocatore che lo interpreta è madaglia d'oro di sollevamento pesi, così un PG con Int. 6 non può trovare la soluzione ad un complesso enigma matematico anche se il giocatore che lo interpreta è laureato in fisica-nucleare.

Altrimenti ci sarebbe una discriminazione tra caratteristiche fisiche (forza, destrezza e costituzione) e caratteristiche mentali (intelligenza, saggezza e carisma).

Ma questa è una mia opinione. Mi chiedevo se ciò fosse avallato anche in un manuale.

se fai un personaggio in un certo modo e poi lo interpreti in un altro perhè lo hai creato così? :confused:

I punteggi vengono dai tiri di dado, non li decido io.

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Sul manuale base è spiegato brevemente come un PG più o meno saggio o intelligente dovrebbe essere interpretato, ma quando si gioca è abbastanza raro vedere un giocatore fare roleplay secondo queste caratteristiche "caratteriali".

Mi chiedevo se esisteva un'espansione che spiegasse meglio come usare praticamente Intelligenza, Saggezza e Carisma durante l'interpretazione. :rolleyes:

Ad esempio, qual'è la sciocchezza tipica che commetterebbe un PG con Sag. 8? E uno che ha 6? E uno che ha 4?

Non ci sono manuali in cui viene fatto un esempio di personaggio con Intelligenza o Carisma 7, da prendere come riferimento per chi volesse fare un buon roleplay?

E se un PG stupido (int. 5) ha un'interpretazione da intelligente, il master dovrebbe impedirglielo o no?

E se un PG geniale (int. 18+) commette una serie di cavolate, il master dovrebbe "aiutarlo" o no?

Rispondete numerosi :-D

Guarda solitamente quando capitava d' interpretare caratteristiche sotto l 8 si doveva necessariamente apportare un qualche cosa per simboleggiare un numero cosi basso.

Nel caso di un int minore di 8 si parlava con tempi dei verbi sbagliati o discorso diretto in terza persona , evitando frasi troppo complicate e termini arcaici come succiare invece di succhiare ...

"Prima di dopo, questo falciagrano ti fa diventare fieno per i suoi cavalli grassi"

(esempio banale di una ipotetica situazione di un ottuso contadino adirato per chissa cosa)

La caratteristica piu difficile da interpretare, non è tanto la carisma ma la saggezza.

Riportandoti sempre gli esempi del mio ex gruppo in pensione, avendo una saggezza minore di 8 si tendeva a infarcire i dialoghi con proverbi reali o inventati sul momento, ma senza una ragione apparente, inoltre una chicca è il non capire i dotti linguaggi di nobili o araldi dalla parlantina facile e colta.

Poi per delle caratteristiche mentali alte (e con alte intendo che superino il 15-16) era tutto a discrezione del giocatore che muoveva il suo personaggio, d' altro canto non si puo certo costringere qualcuno a essere piu intelligente di quel che si dimostra nella realtà :mrgreen:

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Secondo me le caratteristiche più difficili da interpretare sono Carisma ed Intelligenza.

Per la Saggezza, un personaggio con un punteggio basso sarà poco perseverante, senza una grossa forza di volontà, che cambia sovente idea magari (il contrario se avrà un punteggio alto). Si tratta, a parer mio, di tratti che un buon giocatore di ruolo saprebbe comunque inserire nella personalità del proprio pg.

Ben diverso, secondo me, il caso di Carisma e Intelligenza, perchè riflettono i tratti del giocatore che difficilmente sono mutabili o mascherabili (a meno di non incontrare dei "maestri" del GdR). Mi spiego con degli esempi:

Un giocatore che come persona è introverso, timido, remissivo difficilmente potrà calarsi nei panni del leader, del pg dotato di alto magnetismo personale. Di contro, una persona estroversa, portata per natura al comando si troverà in grosse difficoltà nell'interpretare un pg con basso Carsima, perchè dovrebbe fare violenza su un lato spontaneo del suo carattere.

Analogamente con l'Intelligenza, penso si sia capito per evitarvi altri esempi :lol: ...

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Ben diverso, secondo me, il caso di Carisma e Intelligenza, perchè riflettono i tratti del giocatore che difficilmente sono mutabili o mascherabili (a meno di non incontrare dei "maestri" del GdR). Mi spiego con degli esempi:

Un giocatore che come persona è introverso, timido, remissivo difficilmente potrà calarsi nei panni del leader, del pg dotato di alto magnetismo personale. Di contro, una persona estroversa, portata per natura al comando si troverà in grosse difficoltà nell'interpretare un pg con basso Carsima, perchè dovrebbe fare violenza su un lato spontaneo del suo carattere.

Ma è proprio in questo che sta il gioco di ruolo :-D

Il gioco di ruolo non sta solo nel "background" del proprio PG ( che fin troppo spesso è una boiata galattica per giustificare razze e classi assurde combinate fra loro), il gioco di ruolo è sopratutto interpretare quei numeretti che stanno su quel pezzo di carta; farli diventare qualcosa di reale, di tangibile, non solo delle caratteristiche atte a "usare" delle meccaniche di gioco a proprio vantaggio!

Per il comportamento che dovrebbe tenere un DM concordo con jazar!

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Ma è proprio in questo che sta il gioco di ruolo :-D

Tecnicamente hai ragione (:-D ), ma pensa ad una persona timida e introversa per natura, che proprio non ci riesce ad imporsi sugli altri, non ha la lingua sciolta, non ha la battuta pronta, e chi più ne ha più ne metta.

A questo punto o è un drago del GdR e riesce, quando gioca, a calarsi in un suo ideale "alter ego" che è diametralmente opposto al suo carattere reale, oppure (cosa secondo me molto più probabile) sarà remissivo anche quando gioca, anche se il suo pg ha un carisma elevato.

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Mi riferivo a degli esempi per rendere l'idea... non a dei modelli rigidi da seguire, sarebbe impossibile.

bene ;-)

Non può secondo te, o non può secondo manuale?

per certe cose non può secondo me, ma certe altre le prende in considerazione già il manuale (la forza)

A mio avviso, come un PG con forza 6 non può spostare un macigno che impedisce il transito, anche se il giocatore che lo interpreta è madaglia d'oro di sollevamento pesi,

vedi dopo :-p

così un PG con Int. 6 non può trovare la soluzione ad un complesso enigma matematico anche se il giocatore che lo interpreta è laureato in fisica-nucleare.

beh, l'inovinello è un caso particolare. non è prettamente basato sull'intelligenza, piuttosto sulla saggezza. ma in generale è dato da un colpo di intuizione che chiunque può avere (comunque se ne è già parlato cu un altro topic, cercalo se ti interessa ;-)). come dicevo sopra il DM interviene solo nel caso non conceda px per l'interpretazione, perchè se non il giocatore non se ne accrogerebbe mai (questo può accadere se un personaggio con int 4 parla con linguaggio forbito o cose simili).

Altrimenti ci sarebbe una discriminazione tra caratteristiche fisiche (forza, destrezza e costituzione) e caratteristiche mentali (intelligenza, saggezza e carisma).

infatti interpretare caratteristiche fisiche è più facile perchè il limite o la dote è una cosa fisica ed è facile capire se si può o non si può (l'esempio dello spostamento è anche preso in considerazione dalle regole), mentre per le caratteristiche mentali la cosa è divesa perchè non c'è un modo univoco di interpretarle.

bye bye.....:-D

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Tecnicamente hai ragione (:-D ), ma pensa ad una persona timida e introversa per natura, che proprio non ci riesce ad imporsi sugli altri, non ha la lingua sciolta, non ha la battuta pronta, e chi più ne ha più ne metta.

So perfettamente di cosa parli, visto che io sono un tipo abbastanza introverso.

Quello che dico io è che quantomeno bisogna provarci, ed è compito di tutti ( sopratutto del master) ricordarsi che, al di la delle capacità individuali, bisogna pensare e agire come personaggi che interagiscono tra loro, quindi andare oltre i normali "ruoli", e interpretarne altri. Da cui "Gioco di Ruolo".

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Per quanto riguarda le caratteristiche più alte delle facoltà del giocatore.....di solito noi facciamo un test caratteristica. Se un mago con int 18 si trova davanti ad un indovinello, e il master vede proprio che non ce la fa a risolverlo, si tira su d20+bonus INT, se il punteggio è soddisfacente si risolve in questo modo.

Naturalmente saranno meno xp alla fine della giornata...

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Il problema in effetti non è da sottovalutare...

Tuttavia...

Io lo lascerei completamente nelle mani del DM... cioè ogni uno gioca coe gli pare... poi sarà il Dm a dire (mano a mano durante il gioco o di volta in volta prima delle nuove sessioni) quali cose un Pg con intelligenza bassa (ad esempio) può e non può fare...

Gli indovinelli inoltre li lascerei fuori da questo discorso... (ma se ne è giàò parlato di questo... ;-))

;-):wizard:

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IMHO è una mancanza della Wizard non dare modelli di riferimento a cui ispirarsi secondo queste caratteristiche mentali.

Per 2 motivi:

1) Non tutti nascono bravi rolepalyer. Alcuni hanno bisogno di una guida per non eccedere in un senso o nell'altro.

2) Per motivi di bilanciamento.

Ad es., se un Guerriero distribuisce i punti in 20 in For. e Cos., e si mette 4 in Sag. e Int., perchè tanto il suo scopo è menare e basta, non dovrebbe stupirsi se quando mette la mano al fodero, due volte su tre s'è dimenticato la spada a casa.

x Sagramor

Sono daccordo quando dici che per un giocatore timido è impossibile interpretare un PG carismatico.

Il bello di un GdR è nell'ebrezza di essere diversi da quello che si è in realtà... se proprio non ci si riesce, il master dovrebbe cmq premiare la buona volontà. Ma anche questo dovrebbe essere specificato in un qualche regolamento, perchè non tutti i Master ci arrivano.

x Zelgadiss

Proprio perchè le caratteristiche mentali sono soggette a sfumature e a interpretazioni, il manuale avrebbe dovuto essere più preciso in tal senso.

Così come l'allineamento comporta una linea di condotta non rigida ma indicativa, così avrei voluto sapere qual'è il comportamento tipico di un PG con Int. 18, poi con 14, 10, 6, etc.. bastavano due righe per ogni caso.

E se il roleplay di un PG Legale Buono impedisce di sterminare un asilo per il gusto di farlo, così un il roleplay di un PG con Carisma 7 impedirebbe che il PG sia affabile e brillante con gli altri.

x Uomo Del Monte

Questa soluzione mi ricorda un po' Baldur's Gate/Neverwinter Nights lol :D

Per quanto come Master premierei senza riserva chi abbia l'abilità di ingarbugliare al volo parole e concetti come hai fatto tu, il problema secondo me è più nei gesti che nelle parole.

Ad esempio, se Mr. Sag. 6 entra in taverna e

1) Non ritiene opportuno legare il cavallo allo steccato fuori, e questo dopo un po' si mette a gironzolare per il villaggio.

2) Si siede al bancone posando a terra e in bella mostra il suo sacco straripante d'oro, e mentre beve la sua birra, uno accucciato dietro gli frega il sacco.

A meno che il giocatore non è masochista o veramente amante del buon roleplay, ste cose non le farebbe mai... perciò il Master secondo me dovrebbe "costringerlo" a fargliele fare ogni tanto.

Caso inverso:

Mr Sag. 18 entra in taverna e

1) Allenta la cinghia della sella del cavallo che ha legato allo steccato fuori, così uno che cerca di fregarglielo cadrebbe **** a terra dopo qualche metro.

2) Usa il riflesso del boccale di birra (che sarà in ferro o rame) per controllare chiunque si avvicini furtivamente alle sue spalle.

A meno che il giocatore non è veramente geniale, queste cose non le farebbe/direbbe sempre e comunque in ogni circostanza, anche perchè si farebbe delle paranoie assurde.

Così se dovesse succedere che tentano di fregarlo in qualche modo, il Master potrebbe concedergli quelle azioni come se fossero state precedentemente dichiarate dal giocatore, anche se il PG si è comportato esattamente come Mr Sag 6 di prima.

Non so se rendo l'idea :D:rolleyes::cool:

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Già...... e se anche il master (con tutto il rispetto) non ha né INT 20 né SAG 20?

A parte gli scherzi, il miglior modo per me per gestire queste cose è....divertirsi.

Se possiamo capire cosa comporti avere un PG con FOR 10 rispetto ad uno con FOR 20, non possiamo realmente comprendere a pieno, e difficilmente un altro può farlo, cosa significhi avere INT 20 o SAG 20. Ammesso poi e non concesso che si arrivi a capire alcune, questo si, caratteristiche del fatto di avre un certo punteggio alto o basso, come detto, se il giocatore non riesce a "recitare" tale caratteristica?

La base è che ci si debba divertire e lascerei che, se proprio dobbiamo far risaltare le differenze di punteggio, lo si faccia in determinati casi ove veramente il giocatore e/o il master possano dall'"esterno" dire o fare qualcosa o per le prove da d20.

Se proprio un giocatore molto timido e introverso, e con poca dialettica avesse deciso di interpretare un bardo simpatico e gioviale, con la parlantina facile....se proprio proprio non riesce ad interpretarlo un minimo, gli si consiglierà magari di fare un mago introverso e riservato :-D

ciao

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premetto che non ho letto tutte le risposte, ma per come la vedo io, le caratteristiche servono solo per la parte numerica-regolistica del gioco, e non devono in nessun modo influire sull 'interpretazione del personaggio IMHO

:banghead: E quindi trovi che non rappresentino niente? trovi che einstein abbia intelligenza 2, ma che abbia sculato come un diavolo durante gli esami di fisica? Ma dai! :lol:

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:banghead: E quindi trovi che non rappresentino niente? trovi che einstein abbia intelligenza 2, ma che abbia sculato come un diavolo durante gli esami di fisica? Ma dai! :lol:

no, mi sono spiegato male... apparte l' esempio di Einstein che è fuffa, voglio dire che se ho intelligenza 9, il master pone un enigma, e io come persona lo so risolvere, di sicuro non faccio finta di niente perchè il mio PG ha intelligenza 9....

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Su questo non ci piove, ma è già stato specificato che gli indovinelli sono eccezioni, o sbaglio? ;-)

chiedo scusa, ma come ho detto non avevo letto i precedenti post :-D

cmq continuo a sostenere che le caratteristiche ci sono più per il lato regolistico, e da punto di vista interpretativo, apparte casi eccezzionali (leggi punteggi bassissimi) non sono da tenere in considerazione:-D imho

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chiedo scusa, ma come ho detto non avevo letto i precedenti post :-D

cmq continuo a sostenere che le caratteristiche ci sono più per il lato regolistico, e da punto di vista interpretativo, apparte casi eccezzionali (leggi punteggi bassissimi) non sono da tenere in considerazione:-D imho

Secondo me stiamo dicendo tutti la stessa cosa. Ovvero, salvo le eccezioni dovute a punteggi bassissimi, punteggi leggermente sotto la media dovrebbero rappresentare solo un occasione per creare situazioni divertenti.

In effetti siamo tutti qui per divertirci e, visto che nessuno ci paga per interpretare, non ha senso frustrarsi per colpa di un punteggino... ma quel punteggino non va neanche ignorato del tutto.

Insomma : la verità sta nel mezzo :-D

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