Vai al contenuto

[Pathfinder] La Via della Luce


Krinn

Messaggio consigliato

@GM, Asmedine, Lieber

Spoiler:  
L'uomo di fronte a me non sembra minimamente intimorito dalla mia comparsa. Sotto la Maschera un'espressione di fastidio si dipinge ma, protetta dalla superficie d'avorio, non traspare all'esterno.

Mentre si volta lo osservo con maggior attenzione: ancora una volta non noto alcun genere di simbolo degli illuminati e soprattutto noto che non porta mano alle armi.

"Che non sia uno di loro?"

La diffidenza rimane però la via più sicura e di conseguenza rimango ad osservarlo, senza avvicinarmi, con l'ascia in mano.

Anche quando mi pone quella domanda rimango immobile, totalmente immobile, ad osservarlo da dietro il mio Vero Volto, senza rispondere. Ha detto il proprio nome, sempre che sia quello vero, senza esitazioni... quale stupido farebbe una cosa del genere? Non conosce il potere insito nei nomi? Di sicuro non gli sarà così facile conoscere il mio...

Dopo diversi secondi di silenzio, in cui noto la ragazza allontanarsi, convinta di potersi nascondere a me ed ai miei sensi, piego la testa da un lato, sempre con lo sguardo fisso in quello di fronte a me.

Sei un seguace del falso dio degli Illuminati?

Una domanda diretta, sempre con quella voce graffiata e distrutta dal dolore.

Inutile perdere tempo con tattiche e mezzucci... se fa parte di quei maledetti è meglio saperlo subito, in modo da porre fine alla sua vita in fretta e brutalmente.

La furia preme nel mio cuore, gridando per essere fatta uscire...

Sono quasi tentato di smascherare la posizione della ragazza ma mi trattengo. Sono praticamente certo che lei non faccia parte degli illuminati e finché io sono consapevole della sua posizione non vedo perché rischiare di metterla nei guai. Se preferisce rimanere nascosta che faccia pure...

Link al commento
Condividi su altri siti


  • Risposte 115
  • Creato
  • Ultima risposta

@ DM & Ausk

Spoiler:  
Con lo sguardo tra il torvo e il rassegnato seguo Abazilar alla porta tenendomi leggermente scostato e, soprattutto, zitto.

Quando la porta si apre per rivelare Ausk

*mamma, non mi ricordavo quanto fosse grosso*

e i suoi occhi si posano su di me non posso fare a meno di massaggirami il mento dicendo con voce timida:

"Ben trovato Ausk è sempre un piacere vederti"

ma è solo un attimo. Infatti il pensiero di quello che ci aspetta mi riporta in me

"Stavo giusto dicendo ad Abazilar qui quanto sono felice di partecipare a questa impresa.

Sono d'accordo con te,"

*e chi discute ancora con questo bestione*

"muoviamoci. Anche perchè bisogna fermarci un attimo a casa mia. Già che è di strada per il bosco."

Link al commento
Condividi su altri siti

Radura

Spoiler:  

Con la coda dell'occhio vedo con sollievo la ragazza allontanarsi da questo bruto, che a quanto pare non ha idea di calmarsi.

Tenendo lo sguardo duro e per nulla intimorito resto anch'io nella mia posizione, limitandomi ad allargare le gambe e mettermi in un posizione più consona a sostenere un combattimento. Non estraggo ancora l'arma, perchè non voglio dare nessun pretesto al bruto o mostrare paura

"Non capisco di cosa stai blaterando e quale sia il tuo problema con gli illuminati non mi interessa. Io sono qui perchè sto aspettando degli amici, quindi ti conviene mettere via quell'arma prima che essi arrivino. O sei forse un brigante che mira al mio oro?"

DM

Spoiler:  

Mi metto sulla difensiva totale.

Descrizione

Spoiler:  

Davanti a voi sta un ragazzotto robusto, dal volto semplice e ben abbronzato. I capelli biondi sono tenuti lunghi, quasi a voler nascondere il volto.

E vestito con dei pantaloni lunghi, degli stivali che gli arrivano al ginocchio, una camicia in lana pesante con delle maniche lunghe, e dei guanti anche'essi lunghi, tanto che è difficile scorgere della pelle nuda.

Sopra al vestiario porta occasionalmente una vecchia cotta di maglia, e data la stagione fredda uno spesso mantello verde.

Alle sue spalle fa capolino un'arma abbastanza ingombrante, composta da un'asta ed una testa che è a metà strada tra un piccone ed un martello. Chi ha una qualche conoscenza delle armi riconosce facilmente un Becco di Corvo o Bec de Corbin.

L'ultima particolarità di Lieber è forte profumo di lavanda che ha sempre addosso, particolare, per un ragazzo cresciuto in campagna come lui.

Link al commento
Condividi su altri siti

@Ausk, Mattias

Spoiler:  
"Va bene, ma vedi di fare in fretta."

Con una piccola deviazione dal sentiero che procede verso est, il trio passa vicino alla casa degli Agarth.

"Un minuto!" sussurra a Mattias, a indicargli di essere svelto.

Non appena il giovane è di ritorno, il gruppo raggiunge il limitare della foresta. Notano tutti e tre, mezza nascosta tra le fronde, la figura di una ragazza. Ausk e Abazilar la riconoscono facilmente.

"Ecco Asmedine."

La ragazza è una ventunenne di media altezza ed estrema bellezza, dai lunghissimi capelli corvini che le ricadono sulla schiena lisci e in qualche modo selvaggi. I suoi occhi sono cerulei, dolci ma furbi come quelli di un gatto. Al momento indossa un abito blu lungo, tipico di chi viaggia volendo tenersi pronto ad ogni evenienza, pieno di tasche e di fibbie grigie.

@Asmedine

Spoiler:  
Fai appena in tempo a nasconderti che dal paese arrivano tre persone, una delle quali riconosci essere Ausk. Gli altri due sono un uomo anziano che avanza servendosi di un bastone e ricoperto da un lungo mantello di cuoio che ti ricorda l'uomo intravisto al Grifone Nero, e un ragazzo magro e con la pelle scurita dal lavoro nei campi, occhi marrone scuro e capelli neri che sembrano più un cespuglio di rovi che non la testa di un uomo. Più nervoso che muscoloso indossa abiti comodi ma che non gli impacciano i movimenti. Abiti dai colori consueti ma disposti in modo strano, un po' a ricordare quelli dei saltimbanco di passagio (fortunatamente meno sgargianti). Non ha evidenti segni particolari o caratteristiche che lo facciano notare dalla gente.

Nonostante tu abbia cercato di trovare un buon nascondiglio, il trio si avvicina direttamente alla tua posizione.

@Lieber

Spoiler:  
Mentre state discutendo, dal villaggio arrivano altre tre figure, dirette verso una posizione appena a nord della vostra. Riconosci Abazilar, Ausk il cacciatore migliore del paese ed eccellente guida boschiva e Mattias figlio degli Agarth, noto in paese per il suo poco rispetto per la proprietà altrui e propensione per attirare i guai a sè.

Mattias Agarth è il tipico abitante di un villaggio rurale: magro e con la pelle scurita dal lavoro nei campi. Occhi marrone scuro e capelli neri che sembrano più un cespuglio di rovi che non la testa di un uomo. Più nervoso che muscoloso indossa abiti comodi ma che non gli impacciano i movimenti. Abiti dai colori consueti ma disposti in modo strano, un po' a ricordare quelli dei saltimbanco di passagio (fortunatamente meno sgargianti). Non ha evidenti segni particolari o caratteristiche che lo facciano notare dalla gente.

Ausk è alto circa 1,89 metri per 94 chili. La muscolatura è ben delineata, ma non eccessiva e, nonstante la stazza, il mezzorco è piuttosto agile. I capelli, neri e lunghi, ricadono lisci fino alle spalle, mentre i profondi occhi sono castano scuro. Dal labbro inferiore spuntano fuori due lunghi canini, mentre la bocca e il emnto sono incorniciati da un folto pizzo. Come ogni membro della sua razza, Ausk ha una carnagione verdognola, che lo fa spiccare tra tutti gli altri abitanti di Hilltop. Il cacciatore indossa un giaco di maglia, sopra il quale porta una tunica color verde scuro, mentre i calzoni e gli stivali sono entrambi marroni. Tramite delle cinture porta legate alla schiena una balestra leggera e una spada lunga. Un ulteriore cintura gli cinge la vita. A quest'ultima sono allacciate ben tre scatole di quadrelli per balestra e una piccola ascia.

Spoiler:  
Siccome hai la penalità "Wasting" dell'oracolo, ho aggiunto rughe e bubboni alla tua descrizione, in particolare quella del volto che è parzialmente scoperto. Gli unguenti possono farti profumare diversamente come preferisci, ma a meno di interventi più diretti o magici, la pelle appare vecchia e malata quali che siano gli accorgimenti cosmetici. Per consistenza ti chiederei di editare e aggiungere quel dettaglio anche nel tuo post, visto che è (e deve essere) abbastanza visibile.

@Khitan

Spoiler:  
Mentre state discutendo, dal villaggio arrivano altre tre figure, dirette verso il luogo dove la ragazza si nasconde. Una di esse è un anziano signore che avanza su un bastone e coperto da un lungo mantello di cuoio, un giovane ragazzo e un mezzorco come te.

Il ragazzo ha l'aspetto del tipico abitante di un villaggio rurale: magro e con la pelle scurita dal lavoro nei campi. Occhi marrone scuro e capelli neri che sembrano più un cespuglio di rovi che non la testa di un uomo. Più nervoso che muscoloso indossa abiti comodi ma che non gli impacciano i movimenti. Abiti dai colori consueti ma disposti in modo strano, un po' a ricordare quelli dei saltimbanco di passagio (fortunatamente meno sgargianti). Non ha evidenti segni particolari o caratteristiche che lo facciano notare dalla gente.

Il mezzorco è alto circa 1,89 metri per 94 chili. La muscolatura è ben delineata, ma non eccessiva e, nonstante la stazza è piuttosto agile. I capelli, neri e lunghi, ricadono lisci fino alle spalle, mentre i profondi occhi sono castano scuro. Dal labbro inferiore spuntano fuori due lunghi canini, mentre la bocca e il emnto sono incorniciati da un folto pizzo. Come ogni membro della sua razza, Ausk ha una carnagione verdognola, che lo fa spiccare tra tutti gli altri abitanti di Hilltop. Il cacciatore indossa un giaco di maglia, sopra il quale porta una tunica color verde scuro, mentre i calzoni e gli stivali sono entrambi marroni. Tramite delle cinture porta legate alla schiena una balestra leggera e una spada lunga. Un ulteriore cintura gli cinge la vita. A quest'ultima sono allacciate ben tre scatole di quadrelli per balestra e una piccola ascia.

@Tutti

Spoiler:  
Spoiler:  
questo è l'ultimo spoiler, lo metto per non minare la linearità del post per chi può leggere gli spoiler precedenti, ma da qui in poi potete scrivere senza spoiler, finalmente! Il gruppo è riunito!

"Buonasera, Asmedine. Sono felice che siate presente all'appuntamento... cosa sta succedendo?"

L'anziano signore saluta la ragazza che si era nascosta ad osservare la situazione, e si accorge della presenza degli altri due individui, a quanto pare intenti in un'animata discussione.

"Lieber! Chi è?"

Nove metri davanti a voi sta un ragazzotto robusto, dal volto semplice e ben abbronzato, che mal nasconde le rughe e i bubboni di cui è tempestato. I capelli biondi sono tenuti lunghi, quasi a voler nascondere il volto.

E' vestito con dei pantaloni lunghi, degli stivali che gli arrivano al ginocchio, una camicia in lana pesante con delle maniche lunghe, e dei guanti anche'essi lunghi, tanto che è difficile scorgere della pelle nuda.

Sopra al vestiario porta occasionalmente una vecchia cotta di maglia, e data la stagione fredda uno spesso mantello verde.

Alle sue spalle fa capolino un'arma abbastanza ingombrante, composta da un'asta ed una testa che è a metà strada tra un piccone ed un martello. Chi ha una qualche conoscenza delle armi riconosce facilmente un Becco di Corvo o Bec de Corbin.

L'ultima particolarità di Lieber è forte profumo di lavanda che ha sempre addosso, particolare, per un ragazzo cresciuto in campagna come lui.

Il suo interlocutore è un mezz'orco ma fondamentalmente le uniche cose che potrebbero darlo a vedere sono il colore della pelle tra il bronzeo e l'olivastro e la stazza decisamente imponente. Questo non solo perché i suoi tratti sono più umani che orcheschi ma prevalentemente per la maschera che gli copre il volto. Questa è una maschera d'avorio, perfettamente liscia, priva di ogni genere di connotati, con due fessure per gli occhi e delle scanalature verso il mento che la fanno assomigliare alla stilizzazione di un teschio.

Dietro alla maschera dei capelli castano scuro gli scendono, lunghi fino sotto alle spalle, in una serie di rasta, dreadlock e trecce disordinati e voluminosi, ricoperti di perle, monili, lacci e ossicini.

Il petto è pressoché nudo, coperto da una giacca di pelle conciata malamente, senza maniche ed aperta sul fronte. I muscoli sono torniti e preponderanti. Alle gambe, anch'esse visibilmente muscolose, porta un paio di pantaloni sgualciti, anch'essi mal conciati e rattoppati in più punti, di un marrone scuro. I piedi sono nudi. Quello però che più si vede e che probabilmente più colpisce gli altri sono le ustioni. La maggior parte della pelle visibile infatti è percorsa da cicatrici da fuoco, pelle raggrinzita e cicatrizzata, annerita. Il braccio destro è interamente ricoperto da queste ustioni, così come metà del petto. Nell'altra metà e sul braccio destro sono meno presenti ma comunque ancora ben visibili. In mano porta un'enorme ascia bipenne con il manico ricoperto di tacche.

Link al commento
Condividi su altri siti

visto che ho dovuto fare in fretta, quando ariviamo al limitare del bosco ancora mi sto allacciando le fibbie dell'armatura, però mi ricompongo in fretta appena noto la fanciulla.

*Fiiii. E questa sarebbe la figlia del vecchio amico? La cosa si fa sempre più interessante.*

Ma la voce di Abazilar mi riporta all'ordine prima ancora che possa aprire bocca. Quando nomina Lieber mi volto per cercarlo e finalmente lo noto.

*Ecco l'appestato. E non è solo. Loro devono essere l'altra faccia della moneta.*

Con una smorfia faccio un passo di lato e finisco di sistemare il mio equipaggiamento.

Link al commento
Condividi su altri siti

Quando vedo arrivare il vecchio erborista mi rilasso un attimo, ma non tolgo gli occhi di dosso al pazzo con l'ascia.

Mi rivolgo ad Abazilar

"Non ho idea di chi sia, è uscito dal bosco urlando qualcosa a proposito degli illuminati, ascia in mano. Credo sia un brigante o forse un pazzo.."

Link al commento
Condividi su altri siti

Come una ladra colta con le mani nella marmellata, senza neanche voltare la testa, sbarro solamente gli occhi e li giro verso il trio, in leggero imbarazzo.

"Buona sera...", rispondo alzandomi e cercando, nel movimento, di far scivolare i capelli davanti al viso per nascondere il rossore che probabilmente mi si è diffuso sulle guance.

"Sono arrivata poco fa...", dico avvicinandomi e cercando di farmi sentire solo dai tre appena giunti. "Loro erano già qui e la situazione non mi sembrava buona, ma non potevo andar via."

"Come immagino... saprete...", concludo indugiando e lanciando qualche sguardo dubbioso agli altri due.

Link al commento
Condividi su altri siti

Le parole dell'uomo con quella strana arma mi convincono del tutto. Non fa parte degli Illuminati... non devo ucciderlo. Se così non fosse sentendomi chiamare il suo dio "Falso" mi avrebbe probabilmente attaccato a vista. O almeno questo è quello che mi è sempre capitato.

Sto per aprire nuovamente bocca per parlare quando un altro trio di persone sopraggiunge, uno dei quali mezz'orco come me. La richiudo quindi, rimanendo nuovamente in silenzio, limitandomi ad ascoltare le parole degli altri. La ragazza si mostra ed a quanto pare l'attenzione di tutti si sposta su di me. D'altronde cos'altro potevo aspettarmi? La reazione alla mia vista è sempre quella...

Non sono un brigante ne un pazzo... la mia voce, roca e graffiata per il fumo e le fiamme che l'hanno distrutta anni orsono, è tranquilla mentre parlo anche se è chiaramente udibile una base di rabbia, come una bestia incatenata nel profondo della mia gola.

Qualcuno di voi si chiama Abazilar per caso?

Ancora una volta non mi perdo in inutili chiacchiere. Sono venuto per avvisare il gruppo del pericolo che corrono e per uccidere qualche prete... se queste persone non c'entrano con i miei obiettivi non ho motivo di perdere il mio tempo con loro.

Link al commento
Condividi su altri siti

"Va tutto bene, Asmedine. Noi siamo in cinque e lui è da solo, non può farci nulla."

Il vecchio con il bastone si avvicina alla figura mascherata, restando a circa una dozzina di metri da essa.

"Dipende da chi lo cerca e per quale motivo."

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi siedo ai piedi di un albero vicino al gruppo, per poi osservare tutti i presenti. *Maledizione... ci mancava solo questo teatrino... non potremmo parlare mentre camminiamo?!*. Rifletto in silenzio sulla situazione, mentre porto la mano alla cinchie sulla schiana e sgancio la balestra, per poi armarla con un quadrello. *Ormai è buio, e noi siamo qui fermi a far rumore. Meglio essere preparati nel caso dovesse arrivare qualche bestiaccia affamata.*

Link al commento
Condividi su altri siti

Vedo Ausk prendere la sua balestra in mano

*Questo di sicuro calmerà quell'esagitato, chissà quando si deciderà a deporre quell'ascia.*

Aspetto in silenzio che Il vecchio erborista risolva la faccenda con quello strano tipo, a disagio. Ogni tanto guardo la ragazza di traverso dato che non la conosco.

Link al commento
Condividi su altri siti

Rimango ancora in silenzio per alcuni secondi, cercando di calmare la furia che sento premere dentro di me. Ormai le parole dell'uomo in armatura non le ascolto nemmeno più. Non è un Illuminato e continua a ritenermi una minaccia, nonostante non lo abbia ancora attaccato e non abbia nemmeno alzato l'arma. Pensa davvero che se fossi un brigante mi sarei mostrato così?

Mi rivolgo invece al vecchio.

Lo vuole sapere un messaggero che porta notizie di un pericolo ma se non è tra voi chi sto cercando allora penso che non dovrei perdere tempo...

Non sono stupido, ho capito che l'uomo che sto cercando è proprio il vecchio... o almeno uno della sua scorta, ma non mi piace il suo atteggiamento. Troppo sicuro di sé...

Link al commento
Condividi su altri siti

*vedo che si comincia presto*

Notando che Ausk arma la sua balestra e avendo fiducia nelle suo giudizio

*d'altronde quella volta è riuscito a beccarmi*

approfitto della distrazione dello sconosciuto, abbastanza concentrato su Abazilar, per comincaire a muovermi (non visto, si spera) in modo da portarmi alle sue spalle.

Durante il tragitto controllo i dardi nascosti nelle maniche.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il vecchio si guarda attorno, lasciando passare qualche secondo in cui tende l'orecchio e osserva gli alberi attorno. Inarca un sopracciglio e riprende a parlare.

"Curioso, pensavo fossi un inquisitore per comparire dal nulla in questo modo, ma a quest'ora staremmo già discutendo con le spade quindi evidentemente non lo sei.

Non ricordo di averti mai incontrato, straniero, ma ascolterò ciò che hai da dire."

Vedendo che alcuni stanno preparando le armi, il vecchio fa loro cenno di calma con una mano.

Link al commento
Condividi su altri siti

Nonostante i tentativi del tizio che sta con il vecchio di aggirarmi in segreto, visto che è proprio di fronte a me, me ne accorgo e sotto la Maschera un sorriso si fa strada.

Disprezzo è ancora nascosto dietro di me e non temo attacchi da quella parte. In fondo è sempre stato abile nello sfondare toraci...

Continuo a dare la mia attenzione a quello che finalmente si è rivelato essere Abazilar.

Inquisitore? il disprezzo e l'odio, assieme ad una punta meno velata di rabbia, si possono sentire chiaramente nella mia voce graffiata al pronunciare quella parola Il mio odio per quei miserabili è pari solo al mio disprezzo per le loro stupide credenze...

Nonostante tutto non mollo l'ascia, limitandomi a rilassare il braccio che la sostiene in modo che la lama tocchi terra, in un segno che per i miei standard è abbastanza chiaro di non belligeranza. Con la mano libera vado ad estrarre la lettera, macchiata di sangue, che ho strappato dal cadavere dell'inquisitore e la lancio verso il vecchio.

Gli Illuminati sanno della vostra piccola riunione ed hanno intenzione di venire a rovinarvi la festa. Da un eretico all'altro ho presunto fosse giusto avvisarvi... nella parola "eretico" si può leggere una sottile punta d'ironia compiaciuta.

Link al commento
Condividi su altri siti

Nel mio sguardo, dapprima interrogativo nei confronti dei due stranieri ora si fa strada la confusione.

Non resisto e mi rivolvo abbastanza sgomento direttamente ad Abazilar

"Che significa Eretico? e quel sangue? Vuoi forse dire di avere ucciso un inquisitore? E perchè?"

Lo sguardo ora dardeggia tra il vecchio, la lettera e il mezz'orco

Link al commento
Condividi su altri siti

Il gesto di Abazilar seguito dall'abbassarsi dell'ascia mi convincono che non ci sia immediato bisogno di me. Comunque resto in guardia mentre completo la mia manovra di "accerchiamento".

Dalla mia posizione non posso vedere la lettera. Ma sento chiaramente e una parola in particolare mi colpisce.

*Inquisitori*

*INQUISITORI??*

"Inquisitori? Cosa ci fanno qui gli inquisitori? E perchè mai dovrebbero cercarci? E' forse colpa sua?"

Il mio guardo puntato direttamente veso Lieber rende immediatamente chiaro a chi mi riferisco.

"Cosa facciamo adesso?"

Link al commento
Condividi su altri siti

Vista l'agitazione che sale negli altri appena vengono nominati gli inquisitori, deduco che qui siano quasi tutti a rischio -sicuramente il bruto che ne ha ucciso uno lo è-, e non posso rischiare anch'io.

Per prima cosa, mentre parlano, prendo dalla tasca il biglietto lasciatomi da Abazilar e lo riduco nel maggior numero possibile di brandelli, che poi getto via sparpagliandoli. Nel peggiore dei casi potrei dire di non avere alcun rapporto con queste persone -cosa che per altro è abbastanza vera- e non ci sarebbero prove del contrario.

"Sentite...", dico poi, indietreggiando lentamente nella direzione di Hilltop e con un sorriso tra l'ingenuo e il preoccupato, "mi pare di sentire odore di guai con l'Inquisizione qui, e vorrete perdonarmi, ma è proprio qualcosa di cui farei a meno in questo momento, quindi non vi dispiacerà se vi saluto..."

Link al commento
Condividi su altri siti

Mi alzo da sotto l'albero e mi avvicno al gruppetto. Tengo sempre in mano la balestra, ma puntata verso il basso, in modo da far capire di non avere intenzioni bellicose. "Anche io sono confuso. Mi era stato chiesto di fare da guida per rintracciare certi fiori rari. Nessuno mi aveva parlato di eretici o Illuminati..." Il tono della mia voce è impostato ma severo "...ma invito tutti a mantenere la calma e fare meno baccano possibile. Siamo di notte. In un bosco. Non vorrei mai che qualche orso o un branco di lupi ci venisse a fare visita per via del chiasso che fate."

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.


×
×
  • Crea nuovo...