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[Dimensioni] Glennascaul (Cap 3)


mantis

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Arrivato di fronte al palazzo Flan ne scruta la struttura.

Il portale in legno è massiccio e decorato con motivi geometrici. Spunzoni di metallo affiorano dal legno, sopra lo stemma del vecchio casato è ancora visibile. Una croce di Luminens, dipinta su di un telo, pensola dalle dai due balconi al primo piano.

La costruzione in pietra è l'ultima di una schiera di case. Rispetto alle altre è però più alta, avendo in totale tre piani, con tre finestroni per ogni piano ad eccezione del primo, che ha invece due grandi balconi, sotto i quali, animali mitologici, oramai quasi completamente corrosi dagli agenti atmosferici, guardano minacciosi coloro che stanno sotto.

La finestra illuminata, che non ha inferriate o cose simili, è quella centrale al secondo piano. E' possibile scorgere la stanza, abbastanza grande, con i soffitti decorati. Ombre sembrano girovagare dentro di essa, con rumori di uomini che parlano tra loro. Ad un tratto un uomo appare alla finestra, come se sembra guardare fuori per qualche secondo, per poi sparire di nuovo. Flan lo riconosce come uno degli inquisitori che avevano incontrato il giorno precedente.

Il palazzo, che fa angolo con la via, ha anche un lato laterale, dove sono altre finestre buie, e un retro, che Flann non vede, essendo arrivato di fronte, dove non v'è traccia di celle o prigioni.

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*Mmmm. Bastardi inquisitori. E parrebbe proprio che ci sia un conciliabolo, lassù. Di che parleranno? Vediamo se la magia di Myrsus e Hurik è buona come sembra.*

Flann, muovendosi con cautela, si avvicina fino ad arrivare a ridosso delle mura. Posizionandosi spalle al muro, rimane immobile tentando di ascoltare...

Spoiler:  
Insomma, come avevo scritto nel post precedente. Naturalmente, parto dal presupposto che non ci siano guardie o garitte (con guardie) ai lati del portone! In caso contrario, avvertimi che edito.

Ancora qualche domanda:

Quanto è distante la casa più vicina dal palazzo? Mi riferisco sia al lato con l'ingresso sia alla via laterale. Che tipo di case sono? Signorili o povere? Di pietra o di legno? C'è una stalla o un capanno per gli attrezzi nei pressi, anche a distanza di qualche isolato?

La via laterale è illuminata? E se sì, come? Come sono fatte le finestre buie che mi hai descritto?

L'inquisitore che si è affacciato è uno dei subalterni o il cavaliere dai capelli grigi al comando del terzetto?

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Mentre Flan cerca di trovare una via per entrare nel palazzo degli inquisitori, Hurik e Quann cercano, invano, di capire dove può essersi nascosto il l'inquietante demone nel vicolo buio.

La loro ricerca viene interrotta quando, dal fondo della viuzza, luci e rumori di uomini sembrano venirgli incontro....

Spoiler:  

@Flan: il lato destro del palazzo è attaccato ad un'altra costruzione, più bassa e meno signorile, mentre il lato sinistro dà su una piazzetta dal quale partono altre vie tra cui una, più stretta e buia, che passa sul retro. In questa zona, come in gran parte di Aragrad, le case sono tutte in pietra.

La via che da nel retro è scarsamente illuminata. Non hai visto stalle o capanni contenenti attrezzi, perchè le porte sono tutte ben chiuse. Le finestre non illuminate sono normali finestre in legno a due ante, alte circa 2 metri e larghe 1,5. L'inquisitore che hai visto non ti sembra il capo del terzetto, ma piuttosto uno dei due subalterni, anche se non ne sei troppo sicuro.

@Hurik e Quann: cosa fate?

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Nella piccola viuzza di Aragrad, le luci degli uomini della ronda sembrano sempre più vicine. Hurik e Quann, sentono degli uomini urlare: <<Ehi, chi c'è laggiù?... Presto, andiamo a vedere...>> Alcuni di loro corrono veloci verso i due personaggi...

Spoiler:  

@Hurik e Quann: cosa fate? Gli uomini della ronda sono a circa 20-30 metri da voi. Quann è ancora invisibile.

@Flan: Tu cosa fai?

@Myrsus: E tu?

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*ma bene... quando ti serve un'uscita secondaria, hai la sfortuna che non c'è! e ora come posso fare per uscire senza destare sospetti? eh eh... trovato l'idea, semplice ma sempre utile...*

Myrsus dopo aver frugato alcuni secondi in una piccola borsa di cuoio legata alla cintura ne estrae una piccola pipa e del tabacco con cui la riempie, poi con passo sicuro e tranquillo, ma abbastanza rapido, si dirige alla porta della locanda dopo aver fatto un cenno di saluto all'oste, esce tranquillo, con le intenzioni di andarsi a fare una fumata in santa pace (almeno in apparenza...).

@mantis

Spoiler:  
appena all'esterno, mi muovo con passo spedito cercando hurik e il mostriciattolo, se per caso durante il tragitto sento delle voci che non appartengono ai miei compagni, ma sembrano appartenere ai "bifolchi" che erano in locanda, attuo un pò di 'terrorismo magico' , nel senso che creo un'illusione, che prenda la forma del demone di prima, solo grosso circa il doppio, e lo faccio correre davanti agli uomini di ronda spedendolo in un vicolo abbastanza buio nelle vicinanze, in pratica la mia illusione attraversa la strada davanti a loro correndo... (la formula dovrebbe risultare più o meno così: liv. 4 illusione credibile + int. 2 grandezza di un'Uomo + dist. 3 [20m] x1 come durata: tot. 18 (9*2) e.m. tempo di lancio 1 round (2 Round tempo di lancio normale...) [em raddoppiata, tempo di lancio dimezzato!]) :cool: ovviamente l'arcano che uso è fotomanzia...

la cosa l'avevo scritta un pò di tempo fà, ma se sono vicino a loro, e ci sono le condizioni per farlo mi metto all'opera... ;-)

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Mentre è in ascolto sotto la finestra, Flann si guarda intorno attentamente.

*Non si sente un accidente... e da qui non ho nessuna possibilità di trovare Mizar senza farmi scoprire. Mi serve un piano.*

Un'idea si affaccia, ardita ed avventata, prende forma e consistenza.

*E se...*

Invisibile, un sorriso si apre sul volto del silvano.

Pochi attimi dopo, il menestrello scivola silenziosamente verso la piazzetta a sinistra. Inavvertito da tutti, si infila nella buia e stretta stradina verso il retro del palazzo...

Spoiler:  
Scusate di nuovo per il ritardo...
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Infilandosi nel vicolo sul retro del palazzo, Flann si accorge subito che questo è meno illuminato e ancora più deserto. Anche qui vi sono diverse finestre buie in ognuno dei piani della casa. Sicuramente un posto più quieto per tentare un'eventuale sortita all'interno del palazzo.

Ci sono anche due grate piccole e strette alla base del palazzo, che probabilmente sono le finestre degli scantinati, dalle quale arriva il classico odore di muffa e umidità..

Dall'altra parte del paese, intanto, Myrsus andando alla ricerca dei suoi compagni, arriva nel retro del vicolo, dove sono Quann e Hurik, poco prima che la ronda di bifolchi faccia irruzione. Lo stregone riconosce l'ombra di Hurik poco più avanti, mentre di Quann, ovviamente, nessuna traccia...

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@Mantis

Spoiler:  

"maledetti bifolchi idioti, che non sanno fare altro che casini..." (myrsus lo dice a bassa voce e con un forte sarcasmo nella voce. probabilmente solo quann con il super-udito riesce a sentire la mia affermazione...) ovviamente lo dice solo se sente arrivare gli uomini di ronda....

Se ho tempo, e sento arrivare gli uomini di ronda, faccio quello che ho scritto nel mio post precedente, solo modifico leggermente l'illusione, si presenta come il mostriciattolo di prima, solo alto quasi 2m, coperto da un lungo mantello nero con il cappuccio sollevato, però mi servirebbe uno schizzo dell'area in cui siamo, per decidere da dove appare, e dove mandarlo... :rolleyes:

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*Ci mancavano solo i pazzi della ronda... Come se da soli non avessimo già i nostri problemi..*

A bassissima voce, prima che gli uomini arrivino da loro, Hurik si rivolte al suo compagno:

"Quan, so che mi senti... Farò finta di nulla con loro, come se fossi fuori a prendere una boccata d'aria... niente ca**ate...."

Finito il discorso, con aria tranquilla il giovane si mette ad aspettare l'arrivo degli uomini della ronda.

Spoiler:  
Scusate tutti... Proprio non ho potuto rispondere ultimamente... Scusate ancora
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Dopo una rapida ricognizione, Flann non trattiene una smorfia di disappunto.

*Al diavolo. Nessun facile accesso, nessuna porta di servizio. Più che un palazzo, si direbbe una fortezza. E neppure le case qui intorno sembrano suggerire una facile soluzione.*

Di malavoglia, il menestrello rivolge la sua attenzione alle grate all'altezza della strada.

*Che fetore. Parrebbe proprio che non ci sia altro modo... beh, vediamo cosa si può fare qui.*

Le sue abili mani cominciano a tastare ed a saggiare la resistenza delle sbarre, cercando un modo per entrare...

Spoiler:  
Mantis, dimmi tu che check ti devo fare.
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Avvicinatosi alle sbarre, Flann prova a muoverle per vedere se qualcuna di loro, dato l'età del palazzo, è più debole e sta per cedere. Sicuramente la forza non è il requisito su cui egli ha puntato sin da ragazzino... e le sbarre non intendono cedere. Anzi sembrano proprio ben salde ai loro muri di pietra.

Dopo qualche tentativo però, Flann sente qualcosa all'interno in fondo alla grande stanza. Un respiro di una persona, poi dei passi... <<C'è qualcuno laggiù?>> Esclama una voce silenziosa.

Flann ha un attimo di panico, poi riconosce immediatamente la voce di Mizar e tira un respiro di sollievo.

________________

Intanto, nel vicolo, gli uomini della ronda si avvicinano a Hurik velocemente, illuminandolo con le loro torce. <<Che diavolo ci fai tu qui?>> Dice uno di loro con tono minaccioso. <<Guardate come è vestito, sembra uno stregone!>> Grida un altro. <<Fermo lì o ti facciamo a pezzi!>> Sentenzia ancora uno della banda.

Gli uomini, circa una dozzina, accerchiano Hurik velocemente, guardandolo con aria minacciosa e compiaciuta, mentre Myrsus è ancora lontano e nell'ombra per essere scorto e Quan osserva invisibile poco dietro.

Spoiler:  

@Myrsus: Tu cosa vuoi fare? Procedi con l'incantesimo? L'area è un vicolo largo 3 metri e lungo una trentina. Tu sei all'angolo che da verso l'entrata della locanda.

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*Finalmente un po' di fortuna!*

Accertatosi rapidamente di essere solo nel vicolo, il silvano si avvicina alla grata e sussurra in risposta:

"Ssst, Mizar. Non fare rumore! Sono io, Flann. Un uccellino ci ha avvertito che eri qui e così ho pensato di venire a vedere come te la passavi."

Una breve pausa, poi il menestrello riprende a parlare, con voce quasi inudibile.

"Sono contento di sentirti vivo... spero che quei bastardi non ti abbiano strapazzato troppo. Cercheremo di farti uscire, ma per farlo abbiamo prima bisogno di qualche spiegazione da parte tua. In effetti, il tuo messaggio ci ha lasciato un po' sconcertati."

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L'estralo si muove lentamente tra gli uomini della ronda facendo attenzione a non fare rumori sospetti ed osservando se qualcuno porti delle armi.

*Speren che no vedin voe di sanc, no mi plasares fai mal par nuie.

Speren che Hurik al sedi brâf cun lis peraulis e vadin vie subite! Chel diaul al'è ančhemò cà atôr!*

Poi si posiziona il più vicino possibile a quello che sembra il più minaccioso, pronto ad intervenire in caso sia necessario aiutare il compagno.

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*Bene.... hanno proprio voglia di attaccar briga... Di male in peggio*

Con aria tranquilla, per quanto può, il giovane si rivolge al gruppo che lo ha accerchiato:

Qualcosa che non va gente? Ho forse sbagliato a starmene fuori stasera? Un po' d'aria non la si nega a nessuno spero...

E detto questo si mette in attesa della risposta di qualcuno di loro...

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Flann

All'udire il compagno di viaggo Mizar tira un sospiro di sollievo: <<Sia lodato chi sta in cielo! Speravo che quel ragazzino non mi tradisse.... Non so come tu abbia fatto a diventare invisibile, ma mi gioco quello che vuoi che sento odore di stregoneria. Se gli inquisitori ci scoprono siamo già sul rogo tutti e due....

Ora però ascoltami perchè non c'è tempo. Gli inquisitori si sono accorti che in questo villaggio c'è qualcosa che non gli torna ed hanno bisogno di un capro espiatorio. Hanno portato via Bram, non so dove però. Faranno lo stesso anche con me, non gli è andata giù di quel cadavere che trasportavamo. L'unico modo per evitare questo è fare intercedere il barone, per questo vi ho detto di andare lì e credo che qualcuno di voi dovrà farlo se volete rivedermi ancora.

Cercate del barone e ditegli che Mizar de Bernande, della famiglia de Bernarde di Lumismia è stato inguistamente rinchiuso dagli inquisitori e che ha importanti affari da proporgli. Siate convincenti!>>

Detto questo Mizar prende qualcosa dalla sua mano e lo porge al menestrello: <<E' l'anello della mia casata. Con questo crederà a ciò che gli direte...>>

L'oggetto, alla luce del buio sembra risplendere di una luce propria. E' di ottima fattura, con una pietra verde e squadrata incastonata nella raffinata montatura d'oro. Nella pietra sembra essere inciso un lupo rampante bianco.

_________________________

Altri

La dozzina di vigilantes si fa attorno ad Hurik sempre più minacciosi. Uno di loro, quello barbuto che parlava nella locanda, si fa avanti: <<Straniero hai fatto un grande errore a farti vedere in giro a quest'ora. Sai chi stiamo cercando o ti è sfuggita questa cosa? Se forse tu il responsabile di quello che accade in questi tempi nel nostro villaggio? Parla! Chi sei e da dove vieni, e sii sincero o domani mattina ti impiccheremo nella piazza del paese come il più meschino dei briganti.>>

Detto questo, dopo un po' di mormorio generale, tutti tacciono per sentire la risposta...

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"A quanto pare non solo fate la ronda, ma avete deciso di fare giustizia su chiunque, senza distinzione di sorta... Un po' troppo esagerata la cosa, non trovate?"

Il giovane si prende un attimo di pausa.

"Comunque non temete. Sono qui da pochi giorni, quindi non credo che io sia il vostro problema. E se la mia presenza vi disturba, vi assicuro che sono solo di passaggio. Sono la scorta personale di un mercante. Ci siamo fermati solo durante il viaggio.

Solo che a sapere che qui era pieno di guai, evitavo volentieri.

Piuttosto, chi state cercando in particolare? A quanto ho sentito in taverna delle vostre discussioni, eravate arrabbiati un po' con tutti ma con nessuno in particolare..."

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<<Con chi siamo arrabbiati non deve interessarti, straniero. Ora mi ricordo, eri con altre persone nella taverna. Dove sono ora, sono andati tutti a letto e tu avevi voglia di farti un giretto per le strade di Aragrad? Ah, ah.... >> Continua il loro capo con l'approvazione e lo scherno di tutti...

<<Se fossi in te me ne starei buono buono dentro il letto. Questi sono diventati posti pericolosi. Ma dimmi, tutte queste cicatrici che hai sulla testa chi te le ha fatte? Eh?>> Dice sospettoso... Poi interviene uno dei bifolchi: <<Io due giorni fa, mentre tornavo ad Aragrad, ho visto uno ferito come lui che correva verso la strada per Lumismia con gli occhi spiritati, ve lo avevo detto no? Si! Era simile a quest'uomo, molto più magro e spaventato però. Sembrava indemoniato e correva come se scappasse da qualcosa. Tu sai di chi sto parlando, straniero? Era tuo amico?>>

Le accuse di questi uomini colpiscono l'attenzione dei tre avventurieri, come se la persona di cui parlano sia una loro conoscenza e a un tratto gli torna in mente la brutta avventura avvenuta due sere prima lungo la strada per Aragrad........

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