Mezzanotte

Senti un gemito di dolore, dall'altra parte della linea. "Rimettigli quella c*zzo di palla da tennis in bocca!" Urla Hotaka rabbioso, con il tono aggressivo e strafottente che spesso usano gli yakuza. "Ah, sì? Scusami Murakame-san, mi sono portato del lavoro a casa" "Sagamihara, dici? Quel buco d'inferno è del Ministero degli Interni. Pieno di roba avariata, se capisci cosa intendo." "Ascolta, te la trovo io della carne fresca. Dimmi solo il sesso e l'età che preferisci. Abbiamo appena ricevuto un carico dal sud-est asiatico. C'è di tutto, guarda, persino neonati. E se ti servono ragazzine incinte.. mi devi dare qualche tempo, ma lo dico ai ragazzi e le faccio preparare, eh?" "Roba sana, non teste marce come a Sagamihara. Diamine, tutto per il progresso della scienza medica, giusto?"

Non conosci il nome del senzatetto e non puoi leggere il suo futuro, perciò ti limiti ad osservare quello della stazione di Shinjuku dove ritieni si nasconda. Ti appiono immagini di camionette della polizia e militari in tenuta anti-sommossa. Sembra una retata, una caccia in grande stile. Poi vedi sangue e feriti, poliziotti e civili. Ci saranno vittime, se tutto questo si verificherà. Shichiro ti segue, ma non demorde. "Sei il mio kohai, è mio dovere proteggerti. Ma non posso farlo se mi nascondi la verità, Rei!" "Qualsiasi cosa tu stia facendo, ti supplico di fermarti. Il Sovrintendente è una persona pericolosa, può rovinarti in molti modi"

Nella sicurezza del tuo rifugio ti manifesti come un Mummu, un Signore della Forgia, un gigante di ferro brunito percorso da vene di metallo incandescente capace di maneggiare metallo fuso a mani nude. Plasmi la pistola dagli avanzi di metallo che hai raccolto frai i rifiuti in men che non si dica. Fabbrichi anche abbastanza proiettili per due ricariche dell'arma. L'oggetto è riuscito perfettamente, ma per quanto sia una copia mirabile della pistola del poliziotto rimane una normale arma da fuoco.

Landar Io ci sono andato alcuni anni fa. Bellissima esperienza. Prima volta per te oppure no? Chissà se e come è cambiata in questi anni. Buon viaggio!

è notte fonda ma hai un buon rapporto con Ywao Hotaka: gli hai fatto guadagnare parecchio. E il denaro non dorme mai. Perciò risponde al telefono ed è gentile con te. "Murakame-san! A cosa devo il piacere di questa chiamata?" Senti dei rumori in sottofondo. Gemiti strozzati e mugolii.

Acconsente. Arrivi per prima. Mentre lo aspetti davanti alla stazione di Akihabara guardi annoiata i servizi che vengono mandati sugli schermi della metro. "Barbone a prova di proiettile semina panico a Shinjuku" Sembra che un non meglio identificato senzatetto abbia aggredito due agenti di polizia nella stazione di Shinjuku questa mattina, cercando di rubargli le pistole. Vi è un breve filmato ripreso dalle videocamere in cui si vede uno degli agenti sparare ripetutamente all'aggressore e colpirlo, senza sortire effetti. E a te non pare che il rojo-seikatsusha indossi una veste antiproiettile. Viene mostrato anche un fotogramma ingrandito del volto dell'aggressore, preso dal filmato: vestiti trasandati, un uomo di mezza età dall'aspetto ordinario, capelli neri corti e occhiali da vista. Sulla Rete è divenuto virale: nei social impazzano fotomontaggi con la faccia del barbone sul corpo di Arnold Schwarzenegger. Barbonetor, lo chiamano. I comitati cittadini sono preoccupati per la sicurezza e chiedono lo sgombro della comunità di diseredati che abita la stazione. "Sesso, Musica e Messe Nere" Questo è lo scandalo del momento. Lee Yiruma, ricco, giovane e bellissimo pianista emergente noto per le sue sregolatezze sembra sia stato riconosciuto mentre, nudo e coperto di sangue, si allontanava da una villa piena di cadaveri. "Se vuoi che ti aiuti devi dirmi la verità, Rei" Shichiro-san, il tuo senpai, distoglie la tua attenzione dalle notizie che scorrono sullo schermo. Sembra molto preoccupato.

Il tuo collega ti risponde subito, preoccupato. Dice che ha provato a scoprire perché il Sovrintendente ce l'ha con te, ma senza successo. Ti implora di dirgli la verità. Solo così potrà aiutarti.

Solo se fai incazzare le persone giuste! .-D

Poco sorprendentemente accetta di venire da te, nella tana del lupo. Hai un po' di tempo libero prima del suo arrivo.

Le macchine sono chiuse, e anche volendo rubarne una avresti bisogno di tempo per provare a farle partire. Provi a seminare i tuoi inseguitori. Sfrecci fra le auto parcheggiate in una corsa trafelata finché non riaffiori in superficie e fai perdere le tue tracce nella pioggia.

"Se Sumire ti cerca, Sumire ti trova" dice semplicemente la ragazza, intendendo che non ha bisogno di scrivere messaggi su di una stupida lavagna. "Magari non viene sola" aggiunge dopo un attimo, in quella che sembra una non tanto velata minaccia. Dal canto tuo, certo sai dove trovare loro. Dopo averla rassicurata sulle tue intenzioni ti allontani. Sumire rimane ad osservarti: quando i neon sfarfallano i suoi occhi si illuminano di rosso. Sembra che nessuno ti insegua, forse persino i keikan della metro esitano a spingersi così in profondità, nelle viscere della stazione. Ma hai una brutta sensazione. Torni al tuo rifugio e ti senti nuovamente al sicuro.

Sumire, se hai ben capito è questo il nome della ragazza o qualunque cosa essa sia, sembra combattuta fra aperta ostilità, una buona dose di diffidenza e un'insopprimibile curiosità. I tuoi modi umili e rispettosi la blandiscono abbastanza da farla avvicinare a te. Annusa i tuoi vestiti e ti gira intorno con fare nervoso, facendo piccole smorfie. "Sumire ha sentito gli spari" "Verranno gli uomini blu. Forse anche quelli neri. Per il bakemono." "Verranno per lui e troveranno noi. Baka bakemono!" "Ci cacceranno per colpa tua" "Devi consegnarti a loro e tenere la bocca chiusa" "O perderemo la nostra bellissima casa per colpa tua!" "Masamune-san capisce, sì?"

"Sa a cosa faccio la guardia?" "Mostri" "Perciò spiacente, ma non faccio entrare nessuno che si presenti di notte e senza uno straccio di autorizzazione" Si stringe nelle spalle e torna nella sua guardiola, lasciandoti dalla parte sbagliata del cancello, sotto la pioggia.

Latarius Se controlli scopri che il tuo account è bloccato. Shichiro ormai è il tuo unico alleato nella polizia.

La detective sembra felice di sentirti. Ti chiede se hai tempo per prendere un caffè con lei.

Provi a metterti in contatto con Aki, ma non è raggiungibile.

L'aria sembra vibrare in modo impercettibile attorno alla figura della ragazza, come se fosse permeata da una straripante vitalità. Hello Kitty si muove a quattro zampe. Si pianta in mezzo al passaggio e rimane accucciata, a guardarti fisso. "La Gai'nan dice tu non cacci, noi non tocchiamo" "Tu diverso, strano. Forse utile persino, sì?" Percuote il lineoleum consumato con i pugni, due volte. "Ma questa casa nostra, nostra!" "Non sei invitato, bakemono!"

Sistemi la questione con il custode offrendogli un bel po' di contanti. Quello è felice di accettare. Torni dalle modelle, ma sei preoccupato. Non sei sicuro che pagare qualcuno basterà a tenerti fuori dai guai. E poi cosa diavolo sta accadendo?

Il custode tira su con il naso. Chiaro non è felice di stare a parlare con te, sotto la pioggia. "Abbiamo i nostri medici qui" dice "Torni domani. Quando giungerà l'autorizzazione la farò entrare"

Il vostro camminare vi ha riportato vicino alle macchine. "Parole bizzarre per un essere che un tempo muoveva pianeti" dice il Messaggero aprendo il vano posteriore del furgone. Ora puoi vedere che il mezzo è pieno di agenti in tenuta da battaglia. Shoei sale con loro. "Sarà una ottima prova per saggiare la tua utilità alla Causa, Kaeros'nyn" "Senza dimenticare il prezzo di un possibile fallimento" Yamazaki scocca un bacio nella tua direzione, prima di saltare a bordo assieme al suo padrone. Certamente a lui non spiacerebbe occuparsi di te. In men che non si dica i mezzi partono, lasciandoti sola, a respirare la polvere nel capannone ormai deserto.

La metro è piena di videocamere, ma ora sono l'ultimo dei tuoi pensieri. Corri per i passaggi della stazione, svoltando corridoi, schivando i rari passanti ancora assonnati. Salti dei tornelli e ti lasci scivolare lungo scalemobili. Istintivamente ti spingi verso i livelli inferiori. Giù, sempre più giù. Infine ti fermi a rifiatare. Il poliziotto non ti insegue più, devi averlo seminato. Ti guardi intorno. Sei in una specie di corridoio di servizio, sporco, i neon mezzo fulminati che sfarfallano intermittenti. Non conosci questa parte della stazione. Qualcuno è piegato su di un mucchio di rifiuti. Una ragazza male in arnese, capelli lunghi e sporchi, corpo minuto. Indossa un berretto di lana sfondata di Hello Kitty. Sta leccando il coperchio di una lattina. Lo getta via e con dita nervose si netta la bocca. Ha l'aspetto di una rojo-seikatsusha, uno dei disperati che vivono nella metro, ma tu sospetti sia qualcos'altro. Gira la testa di lato per osservarti, il volto mezzo nascosto dai lunghi capelli luridi. "Sumire pensa tu non dovresti essere qui, Bakemono"

Il detective Tomoe prende appunti "controlleremo" dice. "Per ora il suo passaporto verrà bloccato e dovrà avvisarci se ha intenzione di lasciare la città" Li accompagni alla porta e Aika ti consegna il suo biglietto da visita. Quando lo giri ti accorgi che sul retro ha aggiunto a penna il suo numero privato. Di nuovo solo chiami il portiere di notte e gli offri un bel gruzzolo.

Ovviamente. Flagelli e Maligni sono state le Casate più scelte in questa partita.

"Non sono tenuto a dirti altro, neberu" risponde infastidito il Messaggero con un gesto perentorio della mano. Chiaro che è nauseato da quell'aspetto del suo ospite e non ne vuole parlare oltre. "Sei una detective, trovare cose dovrebbe essere il tuo lavoro" "No, l'ospedale Ashikaga non mi dice nulla, perché?"

Il manuale non è chiarissimo a tal proposito. Ad un certo punto, ad esempio, viene descritta la scena del Grande Dibattito in cui gli angeli si radunano in un favoloso palazzo sulla Luna, ma il demone che la racconta avverte il suo interlocutore umano che è soltanto una rappresentazione di comodo. All'epoca del Paradiso la realtà non era esclusiva come ci appare oggi e gli elohim potevano benissimo avere la forma di principi fisici, fenomeni luminosi, fluttuazioni dei campi magnetici. Certo essendo esseri quasi onnipotenti potevano scegliere la forma che più gli aggradava. Dopo essersi ribellati però iniziarono a possedere corpi umani un po' perché erano irresistibilmente attratti dagli uomini, un po' perché avevano perso il rapporto -ed il potere- che gli discendeva da Dio ed erano divenuti completamente dipendenti dalla Fede dell'umanità. Sì. Anche perché le legioni erano miste e ci si poteva trovare un po' di tutto. I Flagelli sono molto rispettati dagli altri demoni e assieme ai Namaru fornivano spesso i Caduti di più alto rango all'esercito. Molta. Le Fazioni offrono valori e filosofie di vita in cui i demoni possono riconoscersi, o organizzazioni a cui possono unirsi per proteggersi. Alcuni Caduti però stanno per conto loro e si dichiarano neutrali o cambiano bandiera come meglio gli conviene. Considerando anche che molti dei loro capoccia sono ancora all'inferno direi che alcuni di loro fanno come gli pare. Certo fare i cani sciolti può essere difficile e pericoloso. I Luciferiani e i Terreni in particolare tendono a reclutare altri demoni in modo aggressivo.