Mezzanotte

Mi solletica l'idea di terminarlo su due piedi se prova a sfidare la mia autorità. Quindi risparmio il Fato .-D

"Tutto è puro, per i puri" declama a gran voce, sottintendendo che gli Esecutori di Eden sono così santi da trascendere il peccato. I loro intenti così puri che la colpa non può toccarli in nessun caso, qualsiasi orrore commettano. "Noi siamo i santi Esecutori di Eden" dice avvicinandosi con fare minaccioso al sacerdote che domina dall'alto della sua stazza "Rifiutare aiuto al mio Ordine è passibile di morte immediata, sappilo. Osi dunque sfidare il Guidizio della Voce?" "Bada bene a quello che dirai adesso, perduto, perché io, Galgano, sarò tuo giudice e giuria"

Ashikaga - Casa Miyazaki Una volante della polizia vi porta ad Ashikaga. A guidarla è Toaru, il collega di Yamazaki che vi ha già accompagnato alla centrale. Fortunatamente stavolta il suo odioso compare aveva di meglio da fare. L'agente vi scarica davanti ad un piccolo condominio, piuttosto lussuoso, e rimane ad aspettarvi in macchina. L'appartamento che vi interessa è quello della famiglia Miyzaki, al quinto piano dello stabile. La porta è aperta, anche se dovete piegarvi per superare i sigilli della polizia che vi sbarrano il passo. All'interno un giovane investigatore vi fa il saluto militare portando la mano tesa alla fronte seguito da un piccolo inchino. "Yamaguchi-san, Hououmaru-san, vi stavamo aspettando. Io sono l'investigatore di terza classe Kawaii Tsutomu. Il mio senpai, il detective di prima classe Marco Kawajiri è nel soggiorno" Tsutomu è la quintessenza del bishonen, il bel ragazzo dall'aspetto curato e un po' effeminato che sembra uscito dritto-dritto dalle pagine di uno shojo-manga, un fumetto per ragazze. I capelli sono corti, in perfetto ordine, tinti di marrone con lo chapatsu. Ma un lungo ciuffo ribelle gli cade negligentemente sulla faccia, nascondendogli parzialmente un occhio e dandogli un che da bel tenebroso. Porta perfino un minuscolo brillantino al lobo dell'orecchio sinistro, in sfregio al rigido codice di abbigliamento del corpo di polizia metropolitana. Nel complesso sembra più il seduttore in affitto di un host-bar che un poliziotto. Il tipo di mercanzia che alcune donne con il complesso del nii-san, del fratello maggiore, amano comprare per sentirsi corteggiate con quel vago ma piccante retrogusto di fantasia incestuosa sullo sfondo.

Atterra nella piazza e ignorando il vecchio depone Shino ai piedi dell'albero. "La mia compagna è stata ferita mentre combatteva per difendervi. Ha bisogno di riposo per guarire" non è una richiesta, e mentre lo dice studia il sacerdote.

Viene presa dallo sconforto e molla un pugno contro il terminale. Face The Fax era il suo piano B, la sua uscita di sicurezza. Non le rimane più niente ora. Niente amici. Niente soldi. La mano premuta contro lo schermo comincia a tremare. Niente droga. Presto non riuscirà neanche ad impugnare la pistola, a pensare lucidamente. Deve farsi o non sarà in grado di salvare nessuno. Neppure sé stessa. Si trascina verso l'Angelo, la suora veterana con i tatuaggi dei corpi speciali. Al fronte la droga scorreva a fiumi. Ai soldati di alcuni corpi innestavano una pompa automatica sotto l'ascella, un processore biomedico preprogrammato sceglieva cosa darti e quando, a seconda delle necessità. Così non sentivi la paura, la fatica, il dolore. La pietà. Non era affatto male combattere sotto trip. Il problema era dopo, quando l'effetto desensibilizzante finiva e ricordavi quello che avevi fatto. Allora ti sparavi un'altra dose. E ancora, e ancora, e ancora. Finché divenivi troppo pericoloso persino per la guerra. Da abbattere come un cane rabbioso. E se ti risparmiavano questa cortesia ti rispedivano a casa. Senza più guerra e senza più droga. Con quel poco che era rimasto della tua spregevole vita. Anche l'Angelo doveva esserci passato. Forse poteva capirla. "Avete del Clordiazepossido?" "Mogadon, Darkene, Rivotril, Lubalix, Noctamid, Doxans, qualunque cosa" Trema. Non aggiunge altro. Non ne ha bisogno; l'Angelo certo riconosce i terribili sintomi della dipendenza. Gliela legge in faccia. "Ti prego" aggiunge in un soffio.

"Sostiene di essere un dio?" "Mi perdoni, è persino più difficile che credere sia un alieno da un'altra dimensione" Fuyutsuki assume un'espressione volpina, quasi compiaciuta di averti colto in fallo, di aver smascherato una tua grossolana menzogna. "Un dio non si farebbe catturare da dei comuni mortali" "No, lei non è un essere divino" "Sappiamo che possiamo rinchiuderla ed ucciderla"

Leggendo bene la scheda di Amatsumara noto che è il suo Comportamento ad essere Tradizionalista, mentre la sua Natura è Visionaria. La Volontà si recupera assecondando la Natura, non il Comportamento.

Fuyutsuki inarca un sopracciglio, bianco come l'ala di un gabbiano "Io sono agnostico" Ha i pugni sulle ginocchia, con le dita stringe il tessuto dei pantaloni. Qualcosa lo preoccupa. Forse è vero che sta rischiando molto per parlare direttamente con te. "Alcuni di noi pensano siate alieni provenienti da un altro mondo o dimensione"

Landar Grazie per averlo fatto notare, ma in questo caso direi di no. Avresti dovuto ruolare il tuo tradizionalismo, ad esempio presentandoti e accettando formalmente lo scontro come ha fatto il tuo sfidante. Il mio consiglio generale è prima valutare se non è meglio sbloccare qualche nuova Sapienza, ma fammi sapere cosa decidi. Nella situazione in cui ti trovi non sei nella condizione di ricavare informazioni precise senza l'uso di qualche potere.

Pippomaster , la situazione alla metro si è risolta e se vuoi puoi tentare qualcosa.

Attendi confuso fra una folla di curiosi. Le voci si susseguono senza sosta. Incidente, attentato. Operazione di polizia contro una rete criminale. L'unica cosa sicura è che hanno isolato la zona con un piccolo esercito. Se sospettavi ci fossero dei tuoi simili annidati nella metro, ora ne ricevi la conferma. Percepisci continue smagliature nella realtà: qualcuno sta usando in modo massiccio la Sapienza sotto di te in quella che, non fatichi ad immaginare, è una battaglia furibonda. Poi gli echi di potere si spengono e finalmente la metro viene progressivamente riaperta, polizia e forze di autodifesa cominciano a smobilitare. Sembra essersi tutto concluso. Un buon numero di mesti senza-tetto viene fatto salire su dei pulman e portato via. Ma la tua attenzione è attratta da un pesante cilindro di contenimento per rischi radioattivi e biologici trasportato a braccia da numerosi militari. Viene caricato su uno dei furgoni senza insegne, con la targa del Ministero degli Interni.

"Gli agenti che troverete non sono dei miei, perciò niente cose strane in loro presenza" si raccomanda l'Araldo. "E un'ultima cosa, Orditrice" "Spero tu capisca che non siamo i corpi che abitiamo" "Qualsiasi animosità o problema ci fosse fra Hououmaru-san e Shoei, deve essere dimenticato" "Loro non ci sono più, e noi non abbiamo responsabilità delle loro scelte" "Spero questo sia chiaro" "Ora che la vita di Miura-san è completamente nelle tue mani sono convinto non commetterai altri errori" Sorride, sapendoti in trappola. Ti ha appena ordinato di non farti condizionare dai ricordi di Rei che ti infestano la mente, ma userà tutto quello che aveva di caro per controllarti.

L'Araldo annuisce lievemente "stavolta ha ragione l'Orditrice, il nuovo caso ha la precedenza: il colpevole potrebbe essere ancora in zona" poi un sorriso astuto "ma non ti restituirò il distintivo, Hououmaru-san. Kumagai lo troverebbe sospetto, non credi?" "Vedremo in seguito. Per ora assisterai Lama degli Spiriti e prenderai ordini da lui, intesi? Ho già un paio di detective sul posto che attendono un tecnico della scientifica" "Il distintivo di Yamaguchi-san sarà sufficiente per condurre un'indagine discreta. Voglio essere tenuto informato: questo caso è estremamente delicato e di vitale importanza per il nostro futuro in questa città" Kaeros'nyn

Si dirige verso il Dromo. Lì Shino sarà ben accolta. Nessuno si metterebbe contro gli esecutori della Voce.

Non sei il primo della tua razza con cui hanno a che fare. Ti hanno riempito di droghe per tenerti buono e collaborativo in quantità tale da uccidere un normale essere umano. Ma non sanno che non siete tutti uguali: grazie al tuo sopraffino controllo del metabolismo ti liberi in un istante dei veleni con cui i mortali volevano sottometterti. Passano alcuni minuti, poi un pannello scorre silenziosamente di lato e nella cella fa il suo ingresso un uomo di mezza età in completo da impiegato. Il varco si chiude immediatamente alle sue spalle, senza lasciare traccia, e il salaryman apre una sedia pieghevole ad una ragionevole distanza di sicurezza dal tuo letto. "Fuyutsuki" si presenta l'uomo sedendosi "Sto rischiando la mia carriera per questo incontro a quattr'occhi" "Dietro lo specchio" continua, "c'è un gruppo di scienziati che muore dalla voglia di vivisezionarti" "Sappiamo che potete fare molte cose, ma nessuno di voi sopravvive se fatto a pezzi" Fuyutsuki ti studia con occhi penetranti. Ha uno sguardo strano. Sospetti che almeno uno dei suoi bulbi oculari sia artificiale. "Molti qui dentro vogliono solo scoprire come uccidervi meglio. Io ho idee diverse. Radicali" "Penso si possa collaborare. Almeno con alcuni di voi" "Questo fa di me il tuo unico alleato qui dentro. E l'unico che può tenerti in vita, se me lo permetterai" "Perciò faremo così: per ogni risposta soddisfacente che mi darai, io potrei rispondere ad una tua domanda" "Puoi iniziare con dirmi cosa sei"

L'incredibile vitalità del golia stava divenendo seccante: in genere nessuno resiste così a lungo ai suoi attacchi. Fortunatamente Shino è riuscita a tenere a bada gli alfa, anche se a caro prezzo. La riprende fra le braccia e spicca nuovamente il volo, prima che qualche altro nemico giunga a sbarrargli la strada. "Sei stata valorosa" le sussurra piegandosi su di lei e le loro labbra, senza volerlo, quasi si sfiorano tanto sono avvinti.

"Quello" dice l'Araldo con un lieve cenno del mento verso la foto del ragazzo mutilato "nella zona di Kanda, due settimane fa" "Non sono sicuro si tratti della stessa cosa. Vi mando ad indagare sul nuovo caso per scoprirlo" Kaeros'nyn

Lancia l'ennesimo chakram di plasma.

Si tratterebbe di eventi futuri, ma va bene.

L'indirizzo non dice niente ad entrambi: si tratta di un'abitazione di Ashikaga, un centro a nord-ovest di Tokyo. "Non lo so. Per questo voglio che voi due indaghiate" Shoei vi studia dall'alto delle mani giunte "Posso solo dirvi è che nelle ultime settimane c'è stata una preoccupante esplosione di violenza giovanile. Il Governo controlla i principali mezzi di informazione e sta tentando di nascondere la cosa per non causare allarme. Ma non controlla sufficentemente la Rete e presto potrebbe scatenarsi panico e psicosi. Buona parte delle vittime sono ragazzini delle medie. Quello che avete fra le mani è l'ultimo caso segnalato. Risale a pochissime ore fa" "Il fatto che frequentino la scuola non è l'unico legame fra le vittime. Molte di loro partecipavano a qualcosa detto Chiamademone, una moda o un gioco virale che si sta diffondendo fra i ragazzi come un incendio estivo" "Al momento abbiamo poche informazioni e nessun testimone attendibile: tutte le persone coinvolte tendono a sparire, impazzire o morire in modo atroce" Estrae da una cartella una foto a colori e la getta sul tavolo. Raffigura un ragazzino di forse tredici, quattordici anni. Non ha più la faccia e tiene i bulbi oculari che si è strappato dalle orbite nel palmo delle mani aperte, abbandonate sul ventre, come se li offrisse alla fotocamera del coroner. Il ragazzino sembra morto. Sperate che sia morto. "Se siamo noi oppure no è ininfluente" commenta freddamente l'Araldo, "sta diventando un'epidemia" "Alcuni mortali ci danno già la caccia, nell'ombra. La nostra migliore difesa contro di loro? Far credere al mondo che non esistiamo" Preme il dito sulla foto "Ma se non fermiamo questo, ed in fretta, cominceranno a cercarci sotto i sassi. A vederci ovunque" "Guardate questa immagine e ditemi che il male non esiste" Picchia il polpastrello grasso sull'agghiacciante ritratto dell'orrore, con forza "A chi pensate daranno la colpa di tutto questo? Allo stress? Ai cartoni animati diseducativi?" "No. Niente di questo mondo può spingere un ragazzino di tredici anni a strapparsi gli occhi e mangiarsi la faccia" "Ma alcuni di noi, appena arrivati, sì" Latarius

Landar Sì. Ma potrei dire che, dato che te l'hanno sparata dritta nell'arteria, la droga ha fatto effetto troppo velocemente, mettendoti KO prima che tu potessi reagire. Ian Ricevuto.

In qualche modo la hyonos ha respinto l'orda. è tempo che anche lui chiuda lo scontro. Un turbine di plasma accompagnato dall'acre puzza di ozono fende l'aria in un colpo mortale, ionizzando l'aria al suo passaggio.

Meccanismo interessante questo. Ma il golia dovrebbe essere già mezzo maciullato. Per massimizzare il vantaggio avrei dovuto farlo durante il primo turno per levarmelo subito dai piedi. Ora secondo me è un po' sprecato.

Shino non può più aspettare, perciò sposta la sua fredda attenzione sugli alfa cercando allo stesso tempo di non perdere di vista il golia, che seppur pesantemente menomato può ancora nuocergli. In bilico fra le due minacce carica un nuovo chackram e lo lancia contro gli alfa. Se calibra bene il tiro fenderà un bel po' di filamenti e magari riuscirà persino a colpire due bersagli con un colpo solo.

Ora che ci siamo sono deciso a portare lo scontro fino in fondo.