Mezzanotte

Ora che ci siamo sono deciso a portare lo scontro fino in fondo.

Sì, certo. Anche se forse qualche accenno in più sull'ambientazione e magari sui bizantini giochi di potere delle casate non avrebbe guastato. Per altri boxed sono stati scritti poemi e mi spiace vedere quello dei poveri drow un po' sottotraccia .-D

Voglio tenere i danni al minimo. Non posso permettermi svantaggi adesso, serve la piena efficenza. Riduco tutto il possibile. Se prendo malus entro in fase e mi curo. E sì, probabilmente sarei scappato/scapperei se non avessi Shino al rimorchio.

Calma, non ho scritto da nessuna parte che è morta. Ma certo l'hai conciata maluccio

Mmm... paragonata agli articoli che l'hanno preceduta questa retrospettiva appare forse un po' frettolosa. La società drow è senza dubbio fra le più intriganti di tutto D&D.

Lo comprendo bene, ma avevo capito che anche tentando la fuga i nemici ci avrebbero inseguiti e forse ce l'avrebbero impedita. Mi è sembrato più confacente per i personaggi combattere che magari essere pugnalati alle spelle. Tutti i danni possibili. Se non lo anniento in fretta potrei perdere Shino. Mi scanso all'ultimo istante e rinnovo l'attacco.

L'armatura non è abbastanza spaziosa per alloggiare la spada con te, perciò la fai impugnare al Carapace. Il tuo spirito raggiunge quello del tuo Servo. Gheiri sta soffrendo, non sai se per via dei rapitori o per il fatto che, nel momento del bisogno, ti sei nutrito della sua anima. La profondità del suo dolore ti sconvolge. Capisci che se dovessi esigere più da lui non sopravviverebbe. Arranchi lungo il tunnel nell'armatura, lento e goffo. Guidare l'artefatto dei tuoi nemici alimenta una fredda rabbia: è la tua stirpe che gli ha insegnato i primi rudimenti su come costruire strumenti, ma per dominare il Creato, non per distruggerlo! Quando provi a salire sulla banchina, l'articolazione della gamba sinistra dell'armatura si blocca. Cadi a terra e tutte le luci dell'abitacolo del Carapace si spengono. L'Armatura diventa una massa inerte. Una prigione d'acciaio. Sprofondi nell'oscurità, unico rumore il respiro affannoso di Takeshi. Ronzio. Canale di comunicazione aperto. "Kuroko-san era mia amica" riconosci la voce della donna con la coda di cavallo. Ed è fredda e carica di odio. La immagini mentre stringe fra le braccia il corpo disfatto del Maggiore, circondata da cadaveri scomposti, nella galleria buia trasformata in mattatoio. Sibilo pneumatico. Un ago d'acciaio ti penetra nel collo. Dritto nella succlavia. Mortali. Gli avete insegnato bene. La droga è potente persino per un annunaki. Brucia le vene in un baleno. E tu scivoli in profondità, dove non c'è luce all'orizzonte. * * * Ti svegli in una cella disadorna, foderata da materiale isolante. Luci al neon coperte da grate sul soffitto. Nessuna finestra, nessuna porta visibile. Takeshi è nudo ed ha delle flebo infilate nelle braccia. Ti metti a sedere sul letto. C'è un grande specchio di fronte a te. "Sei pronto a parlare Soggetto 74?" La voce proviene da un altoparlante nascosto.

Deve chiudere il confronto con il beta velocemente, o Shino è spacciata. Carica un nuovo chakram. Stavolta cercherà di abbattere il Golia con un colpo solo. Ha letto ci è riuscito anche un ragazzino. Stava scritto in un libro, anche se non ricorda quale.

Allora inventati qualcosa per cui voglia tenermi in vita anche se faccio il cattivo ragazzo, perché l'idea base del pg era proprio quella. Mica sono "perduto" per nulla .-P Solo se riesco a tenerlo a distanza. Altrimenti prediligerei senza dubbio i danni visto che la mia compagna è in difficoltà. Per come la vedo io, sono un sacco di nemici per un personaggio e mezzo ...se noi non impersonassimo delle specie di favolosi cavalieri erranti senza paura

Non avessero la perfezione e la durezza del diamante, i suoi pallidi tratti verrebbero percorsi da una smorfia di disgusto per la nera marea che gli monta attorno. "Tieni a bada l'orda, Sorella, mentre io abbatto il beta" mormora all'orecchio di Shino deponendona delicatamente a terra. Il chiarore del plasma rischiara l'antica rimessa, mentre si condensa in un chakram di energia turbinante.

Sì, è in giro da tanto tempo. Questo aggiunge importanza alla sua lunga cerca. Che poi sul percorso faccia fuori gli Hekath e salvi qualche puro lo rende compatibile con gli interessi della Voce.

"Tempo o no sono deluso anche da te, Lama degli Spiriti" ribatte severo l'Araldo "avresti dovuto impedire alla neberu di commettere sciocchezze" Poi, sentendo l'affermazione del Maligno, la sua smorfia si accentua "A quanto pare conoscevi la posizione dei documenti anche prima, Orditrice, ma abbiamo visto tutti a cosa ti ha portato" "No. Non ci saranno altre stupide azioni frontali. Faremo calmare le acque invece. Voglio che Kumagai creda di avermi di nuovo in pugno. Ha bisogno di me, e questa cosa che ci lega può funzionare in entrambe le direzioni" Si assesta nella poltrona e vi osserva, gomiti sulla scrivania, dita intrecciate davanti alle labbra, perfettamente a suo agio: un brivido involontario vi corre lungo la schiena. Perché è questo il potere dei Diavoli: conoscere sentimenti, desideri, ambizioni, ed usarli per controllare tutto e tutti. "Ora ho un compito più urgente per voi" dice prendendo una elegante penna e scrivendo un indirizzo su di un pezzo di carta. "Si sta diffondendo un nuovo stupido gioco virale fra i ragazzini delle medie di Tokyo: è detto Onikooru, Chiamademone, o qualcosa del genere. I sociologi del dipartimento dicono che è tutto normale: esplodono dozzine di mode legate al paranormale ogni anno che vengono dimenticate dopo qualche mese" Spinge il foglio verso di voi. "Il problema è che questa sembra funzionare veramente"

Ah, be', bo'? intendi da quanto il personaggio è stato svegliato? Direi non è stato fra i primissimi (Sandii è andata in guerra prima). Probabilmente è stato svegliato per rimpolpare le fila che si andavano assottigliando, ma potrebbe essere in giro da parecchio, alla ricerca di notizie sull'amata.

"Ci sono modi diversi di servire" "E la Voce non può vedere le cose come facciamo noi, sul campo" "Galgano" si presenta a sua volta. "L'obscura invece si chiama Sei e ci odia, direi con qualche motivo visto che viene braccata come un animale rabbioso" Afferra la mano e attira Shino a sé, premendo il corpo contro il suo. "Ma come ho detto lei è solo mia, e tu mi devi molto" La solleva fra le braccia, come se fosse senza peso "Vieni. Hai bisogno di un posto tranquillo dove sintonizzarti" dice prima di dispiegare le sue ali di pura energia e condurla fuori dall'abisso.

Sì, ho aggiustato il tiro. Il fatto che sia stata risvegliata prima del personaggio e che -probabilmente, non ne siamo certi- sia caduta in battaglia, permette alcune implicazioni interessanti credo. Si può anche fare. La mia preoccupazione principale era che la tizia non la uccidesse mentre fuggiva.

Si frappone fra l'obscura e la cacciatrice. Vuole che scappi. "Lasciala andare" dice alla donna ferita. "Ti ho salvata. Mi devi la tua esistenza" "E lei" indica la ragazza in fuga "è solo mia" Sandii, perché mi hai abbandonato?

Il maggiore Kuroko urla. Assorbi la sua fede condita di dolore. La cosa ti piace. Hanno distrutto quello che stavi costruendo. Qualcosa di bello. è giusto che soffrano. Anzi, devono farlo di più. Non ti sentivi così dalla Sconfitta. Quando gli angeli ti hanno costretto assieme ai tuoi fratelli ad assistere alla distruzione delle meraviglie che avevate realizzato sulla Terra. Non è stato l'Abisso a farvi impazzire, ma la tortura di quello straziante spettacolo. Quando l'ultima delle vostre Opere fu distrutta, gli Artefici saltarono di propria volontà all'inferno, invocando un oblio che non vi fu mai concesso. Il tuo ruggito di rabbia ha la voce del tuono. La mortale perde sangue dal naso e dalle orecchie, i timpani in frantumi, come la tua anima. Allenti la presa. La lasci cadere come un sacco di rifiuti, non importandoti nulla della sua ignobile vita. Un attimo dopo hai di nuovo la forma dell'insignificante Takeshi Masamune, il barbone. Nudo ti arrampichi nel Carapace che si chiude come un guscio attorno a te. C'è un meccanismo che permette solo ad un pilota registrato di guidare il mostro, ma tu sai come aggirarlo. Non pensi di poter andare lontano nel tuo stato. Forse non ti importa.

Il Santo Perduto entra a sua volta in fase. Attraverserà il corpo della hyonos usata come scudo e si rimaterializzerà alle spalle all'obscura, colpendola con il chakram di plasma.

"Ne dubito, visto come ti sei comportata in una situazione così delicata" osserva criticamente l'Araldo. "Ho detto che ti avevo sospesa. Che tu e il tuo senpai avete agito di testa vostra" "Non so se Kumagai mi abbia creduto. Immagino di no. Pensa voglia liberarmi di lui, cosa per altro vera, ma il punto è un altro" "Ora dovrò strisciare ai suoi piedi e dargli tutto quello che vuole per blandirlo" Inspira profondamente, "no, questa non è una tua vittoria su di me, ma una sconfitta per entrambi" "Ora dovrò sospendere Miura-san. Forse consegnarlo per proteggere te, Orditrice. Un dono di pace per i macellai della Kumagai-gumi" "Mi spiace. So che Miura-san è sposato ed un buon agente" "Ma questo è il prezzo dei nostri sbagli. Un carico di esistenze distrutte" Ora il suo tono diventa più velenoso, insinuante "Strano tu non lo avessi previsto, Veggente. O forse sì?" Forse per il Maligno Miura-san è sacrificabile. Non lo dice, ma sai che lo sta pensando.

Per un attimo ha la visione di una farfalla inchiodata da un perfido entomologo. Sono i geni dell'hekath che la contaminano a farla agire così? Persino lui conosce modi più pietosi di uccidere. Più puliti. La vista di una compagna torturata in quel modo orribile è troppo per lui. Senza neanche comandarlo coscientemente orbite di plasma incandescente si materializzano attorno ai suoi polsi. "Pensi di poterci sconfiggere entrambi?"

La ragazza si chiama Juja Kawakami ed ha sedici anni. Essendo minorenne per la legge giapponese è sprovvista di documento di identità. I suoi genitori sono impiegati di banca e aderiscono entrambi alla setta. Gli altri sembrano sconcertati dal tuo comportamento, ma rispondono alle tue domande. Sono tutti rispettabili professionisti: medici, avvocati, analisti finanziari. La loro leader, la donna con il camice, è la fondatrice del culto. Si chiama Aki Azumisara ed è una bio-chimica di una certa fama a quanto sembra.

Yamazaki rivolge ad Akihiro uno sguardo malevolo ma stavolta, forse per la presenza del compagno, in qualche modo si trattiene da aggiungere altre profanità. "Aspetterò che anche il tuo cadavere scorra lungo il fiume, topolino da laboratorio" si limita a profetizzare. "Perdonate il mio collega" si intromette Toaru-san guidando con sicurezza la volante fra le macchine posteggiate "non tutti i prescelti comprendono appieno la grandiosità della missione che sono chiamati a svolgere" Parcheggiate l'auto e poi venite condotti, attraverso ascensori e piani pieni di scrivanie con impiegati al lavoro, fino all'ufficio del gran capo. "Shoei-sama non è l'essere detestabile che credete che sia. Non più almeno" continua il poliziotto. "Può apparire troppo orgoglioso ed autoritario, ma è qui per proteggere questa città. E vi ha chiamato perché ha bisogno di aiuto, anche se forse non lo ammetterà mai" Poggia la mano sulla maniglia della porta e attende qualche istante prima di aprirla, farvi accomodare e richiudervela alle spalle. "è la guida di cui avevamo bisogno. Perciò spero vi unirete a noi" * * * Shoei il Diavolo, l'Araldo, l'Ingannatore, è alla sua scrivania da dirigente. Vi scruta da dietro gli occhi dell'ometto sgraziato che possiede. "Mi ha chiamato Kumagai in persona" inizia, tetro in volto. "Ora, cosa dovrei fare di voi?"

Landar

Fanno come dici. Forse pensano di poterti guadagnare alla loro causa, per quanto assurda sia. La Terra non ha bisogno di folli che vogliono premere sull'acceleratore della fine del mondo. Ci sta andando già addosso, sparata come un treno. Ti siedi davanti ad un tavolino da campo con carta e penna, la ragazza accanto a te, in silenzio. Finché non resiste più. "Sei veramente il Diavolo?" ti chiede innocentemente.

Ignora la voce lontana. Guai. Odia questo mondo, la sua puzza. L'umanità sporca, contaminata, che conduce esistenze miserabili fra i rifiuti di un'era ormai lontana, in attesa di una fine ineluttabile. Quelli come lui sono come netturbini qui. Mandati a spazzare il marcio che si accumula negli angoli bui, senza posa, sperando di salvare il salvabile e nulla più. Lo hyonos odia questo mondo in rovina ed odia lei, eppure qualcosa nel suo essere vibra vedendola gettarsi nell'abisso. Non fosse composto di materia inerte, avesse ancora un cuore, è certo perderebbe un colpo vedendo sparire la ragazza nell'oscurità sottostante. è abominevole, eppure ha scorto Sandii nell'obscura. La sua Sandii, mandata in guerra prima di lui, caduta e mai più tornata. Folle pensare qualcosa di lei sia sopravvissuta in questo mondo e in quella forma. Oppure no. In fondo il suo mondo è il sogno, e la realtà che ora percorre un incubo in cui esseri come lui possono abitare golem di polvere, muoversi fra frequenze che li rendono immateriali e far danzare piccoli soli di plasma incandescente fra i campi magnetici. Persino un buco nero non distrugge completamente l'informazione che divora! Dunque non è poi così assurdo pensare che Sandii, o qualcosa di lei, sia sopravvissuta in qualche modo alla sua fine. Nell'hekath che l'ha sconfitta, consumata e che poi ha contaminato l'obscura. Deve sapere. Deve farla ricordare. Anche se è tutto ciò che odia. Ora sarà più difficile. Sa di essere seguita. Probabilmente sta cercando di attirarlo in una trappola. Non gli importa. Spiega le sue ali di energia e la segue nell'abisso.