questo, per il gruppo SERIO, e non per quello "cattivo" (vedasi il post TO per vendetta...anche se non ho scritto le 900000 motivazioni che mi spingono a tali cose) voleva essere un bel chiericozzo GOD, assolutamente non curatore (giusto se serve qualche "guarigione", ma non come cosa base) che oltre a controllare il territorio con i suoi incantesimi si diverte pure ad usare non morti piazzati ad hoc sul campo di battaglia per impegnare gli avversari. per ora siamo a liv5, quindi ancora niente di deciso e fisso...ed inoltre se chiedo posso cambiare i talenti quindi no problem
manuali TUTTI, compresi quelli di fearun, tranne arcani rivelati. ah, per i manuali in inglese dovete proprio darmi una mano ed essere precisi sennò non capisco hihihi
ALLINEAMENTO: caotico neutrale (facciamo un po quello che cacchio ci pare XD)
Spoiler:
per ora di cose pazze ne ho fatte parecchie in 2 livelli appena:
- provarci con una ninfa che continuamente provava ad accercarmi...ma io imperterrito le facevo un ritratto!
- sodo***zare con il RANDELLO!!! un lucertoloide che non voleva parlare nemmeno sotto "intimidire" del barbaro
- leggere le enteriora di un goblin e poi mangiargli il cuore in un dungeon
il tutto sotto lo schifo del resto del party che mi insultava in e fuori gioco
RAZZA: umano naturalmente, ma molto molto brutto (da BG è stato vittima della malattia "tocco sfigurante" ed è diventato piu brutto di un troglodita!
NOME: Uaar
CLASSE BASE: chierico
NOTE:
- età: 27 anni
- corporatura: massiccio, ciccione, deforme.
- allineamento: caotico neutrale
- converte energia negativa
FOTO:
Spoiler:
SCOPO:
Spoiler:
Acquisire sapere come fonte di potere; per dominare, controllare. Godere dei benefici della vita senza pagarne il prezzo, soddisfare la sua sete di conoscenza per usarla poi a suo vantaggio. Tutto finalizzato al fine ultimo: scoprire il segreto della deicità ed elevarsi alla pari di Oghma. In altre parole desiderio di conoscenza che ispira Uaar è nient'altro che il dominio della materia e la ricerca del piacere.
A ciò si unisce la ricerca senza fine del vero nome di un diavolo della fossa, con lo scopo di evocarlo tramite esso ed ucciderlo per vendicare suo padre. Unitamente, la sua ricerca a breve termine è votata allo scoprire una cura per la sua deformità, causata dalla malattia “tocco sfigurante”.
MODUS OPERANDI:
Spoiler:
Legale nei confronti dei torti subiti, non dimentica ne perdona, teso alla vendetta ed alla macchinazione per trarne non solo liberazione da tale sentimento, bensì vantaggio. Rispetta chi si batte per uno scopo e chi crede fermamente in qualcosa, è altresì votato solo ai suoi interessi, e qualunque cosa intralcia i suoi obiettivi non esita a punire ed abbattere il suo maglio per averne beneficio. Solidale e ben posto verso qualunque situazione o individuo da cui possa accrescere il suo sapere, sia per apprendere e raggiungere i suoi scopi, sia per migliorarsi come persona: reputa infatti la conoscenza acquisita come misura di un individuo (concetto ripreso dalla madre, che alla conoscenza lo ha educato sin dall’infanzia). È ben avvezzo alla musica e ama i cantori, i quali rappresentano la duplice figura del suo dio e quella del padre morto.
Reputa la vita fonte di beneficio e piacere, troppo da perdere anche un solo attimo o una sola occasione per sciocche regole morali; il suo senso di libertà è palesemente spiccato così come il suo scagliarsi verso le tradizioni e tutto ciò che è una limitazione al miglioramento dell’individuo.
È altresì angosciato dal concetto della morte e al poco tempo concesso agli umani; cerca quindi modi per superare tale limitazione con il fine di raggiungere la deicità. Ma il suo rapporto con la morte, o meglio con la non-morte, non si ferma qui: reputa infatti come meri strumenti per i suoi scopi coloro che hanno superato la soglia della vita e raggiunto uno stato di non-vita. Ciò rispecchia la sua educazione alla vita negromantica, e il suo pensiero è la traduzione degli eventi su di lui abbattutisi: il legame con la non morte è infatti riconducibile non alla malvagità ma a mero “egoismo”.
STORIA:
Spoiler:
capitolo 1 – nasce nella regione de Le Valli da due genitori umani: padre bardo e madre archivista, devota ad Oghma; spiccata la vocazione alla conoscenza dei suoi vecchi, vocazione che passeranno al figlio, infatti se dal babbo riprende la caoticità e lo spirito di libertà, da entrambi deriva la fama di conoscenze. Fin da piccolo viene educato in un certo modo, vivendo con la madre presso il grande tempio di oghma. Qui cresce, impara e si vota alla divinità patrona della città.
capitolo 2 – Passavano gli anni, e cresceva, solo con la madre ma sempre circondato da più persone: sacerdoti per lo più, ma soprattutto viandanti e cantori di tutte le terre che giungevano presso le Valli e venivano ivi accolti, secondo lo spirito della divinità. Vede il padre di rado, per brevi ma intensi periodi, quando egli torna dai suoi viaggi e si prodiga verso il figlio di raccontare ogni dettaglio delle sue avventure. Di lui invidia molto la libertà e la possibilità di esplorare il mondo. Durante le sue assenze tra l’altro, più volte la madre riceve incessanti visite da parte di un losco nobile della città, Sir Beltazor, alla cui corte oppone secchi rifiuti.
capitolo 3 – All’età di 21 anni la svolta. Un giorno imprecisato uno dei tanti viandanti, un bardo amico del padre e con lui arrivato, accolto nel tempio finisce per infettare con la malattia "tocco sfigurante" la comunità. Passano pochi giorni di incubazione, e poi scoppia il pandemonio. Tutta l'allegra famigliuola viene infettata, assieme a molti altri: la malattia si protrae per la città a vista d'occhio. Uaar diviene brutto, deforme, ciccione e ricoperto completamente di pelo, con una pelle marronastra. Peggio anche a molta altra gente in città...tra cui Beltazor. Questi, alla ricerca di una cura, sfrutta i suoi nefasti poteri per stringere patti con malvagi esterni nella speranza di farsi curare. Ogni patto però, con queste creature, ha un rovescio della medaglia e prima o poi bisogna agare il prezzo dovuto.
capitolo 4 – La città, ancora a stento ripresasi dall’epidemia, si trova di fronte ad una minaccia più terribile. Secondo i patti, tre anni dopo il patto, la creatura con la quale Beltazor era sceso a patti sarebbe tornata per riscuotere il suo pegno: anime.
L’essere comincia la sua opera di distruzione seminando morte ovunque; vane le resistenze a lui mosse; trai pochi coraggiosi, il padre di Uaar che per difendere il figlio cade gloriosamente sotto gli occhi del ragazzo, pietrificato dalla scena. È poi la madre a sottrarlo da morte certa per portarlo al sicuro mentre il tempio veniva distrutto. Dopo poche ore, tutto finisce, e la metropoli si risveglia da una notte terribile semidistrutta, a contare le sue vittime, all’ignaro che la causa di tutto ciò fosse Beltazor. La madre prende il figlio con se, e oramai senza più una dimora viene accolta a braccia aperte, con suo disgusto ma buon viso a cattivo gioco, dal nobile. In cambio di “amore” da parte sua, il viscido promette, mentendo, di provare a curare anche il ragazzo dalla deformità. Egli in questi anni apprende sia dalla madre, che non gli lascia dimenticare quanto appreso, la fede in Oghma e la vocazione alla ricerca di conoscenza, sia dal necromante tanto che si avvicina, affascinato, anche a tali arti.
capitolo 5 – Passano anni ma di una cura nessuna traccia e allora la donna capisce di essere stata presa in giro. Cerca quindi di costrigere il necromante a curare il figlio dopo anni di “servigi”... questi, bastardo e oramai persino stufo del suo vecchio oggetto di desiderio, rivela di essere stato curato dai poteri dell’essere malvagio che ha poi in cambio distrutto la città e, tra gli altri, ucciso il marito di lei. Ella quindi, furibonda, ingaggia un duello con il negromante: i poteri di entrambi erano grandi, e i due si elidono a vicenda, ma alla fine la archivista vince e uccide il viscido nobile, ma a prezzo della sua stessa vita. Il ragazzo, impotente, si trova qundi, oramai adulto, solo.
capitolo 6 – Preso dalla disperazione per la morte della genitrice vaga per le terre delle valli per lungo periodo, schifato dalle genti per il suo aspetto, fino a che la rabbia ha il sopravvento sulla disperazione. Infine, entrambe si placano e in lui rimane un gran senso di solitudine. Intraprende un viaggio senza fine, privo oramai di una dimora e di una famiglia, verso l’ignoto accompagnato oramai solo dalla sua libertà e dalla sua sete di conoscenza. Tali viaggi, lo porteranno infine verso le Marche d’Argento, nell’estremo nord di Fearun, in pieno territorio di guerra.
CARATTERISTICHE:
for 12
des 16
cos 16
int 18
sag 18
car 15
il master ci faceva titare 5d6 e rititare gli 1... poi però in compenso ogni mostro è puntualmente potenziato e rifattissimo (es: lucertoloidi con 30 pf e piu quando noi eravamo a liv3...)
BUILD e TALENTI
01 - chierico1 [anima pia - fortuna degli eroi]
02 - chierico2
03 - chierico3 [abilità focalizzata (con religioni)]
04 - chierico4
05 - chierico5
06 - oracolo divino1 [volontà di ferro]
07 - viandante mistico1
08 - oracolo divino2
09 - oracolo divino3 [lucky start]
10 - oracolo divino4
11 - contemplativo1
12 - contemplativo2 [Third Time's the Charme]
13 - contemplativo3
14 - contemplativo4
15 - contemplativo5 [dominio spontaneo (inganno)]
16 - contemplativo6
17 - contemplativo7
18 - contemplativo8 [???]
19 - contemplativo9
20 - contemplativo10
DOMINI: (divinità oghma)
- base: fortuna e inganno
- da oracolo divino: oracolo (non è a scelta)
- da contemplativo: viaggio e ??? (uno tra conoscenza e charme)
PUNTI FORTI:
- i domini e gli incantesimi di dominio, sicuramente (ho a disposizione cose come: fermare il tempo, metamorfosi in un oggetto, teletrasporto e la sua versione superiore, momento di pregniscenza...roba non da poco! l'unica cosa che manca è contingenza!!)
- la "fortuna". ritiro l'iniziativa una volta al giorno, e due volte al giorno ritiro 1d20
- la CA. sommo il carisma grazie al viandante mistico, la DES è alta e sommerò la SAG grazie ad una cintura del monaco. ci aggiungiamo anello di protezione, bracciali dell'armatura e amuleto armatura naturale e stiamo facile facile sopra i 40 senza armatura a liv20 (10 base + 6 des + 6 car + 9 sag + 8 bracciali + 5 amuleto + 5 anello = 49!!! ps: caratteristiche supposte a liv20)
- RI sicuramente...vogliamo parlarne?
- altro che vi sovviene???
DUBBI:
- 1 - è in qualche modo migliorabile la build?
- 2 - l'ultimo talento? creare incantesimi contingenti ci puo stare? magari girare con fermare il tempo contingente addosso non dovrebbe far schifo... il problema è: che condizione metto??
- 3 - tattiche da usare a livelli bassi?
- 4 - tattiche da usare a livelli medi?
- 5 - tattiche da usare a livellii alti?
- 6 - ultimo dominio da prendere?
- 7 - consigliate skill trick? se si, quali?
- 8 - altri consigli?