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Dragons´ Lair

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Bellerofonte

Circolo degli Antichi
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  1. ...le tue armi sono sempre con te, qualsiasi cosa accada. Arsak continua a sussurrarti: "Ho sentito qualcosa. Nella boscaglia che ci circonda, c'è qualcosa...o qualcuno." Ma qualsiasi cosa sia - sempre se c'è - la cosa non sembra tangere Arrigo, che continua a sonnecchiare come nulla fosse.
  2. Pollice in su per l'artefice: "Staj nu babbà" Procedete sulla strada per Wikro, anche stavolta facendo attenzione a non attirare attenzioni quando circumnavigate il villaggio; tornati sulla strada, sapete che altri cinque giorni vi separano da Agula, l'ultimo aggregato di goblinoidi prima del lungo tragitto che vi separa da Debark. Un giorno a metà strada tra i due insediamenti decidete di fermarvi nei pressi di un rado boschetto, dove tu e Arsak passate del tempo a raccogliere spezie, bacche, frutta e selvaggina che serviranno a sfamare te e Arrigo per la prossima settimana. Quando di sera tornate dalla vostra battuta di caccia, Arrigo ha terminato la sua invenzione: una borsa capace di contenere molta più roba in uno spazio contenuto. E' notte, ormai. Dormite sonni profondi mentre Arsak fa la guardia - lui d'altronde deve meditare solo due ore, grazie all'anello che porta con sé. Venite svegliati di soprassalto dal capitano che vi strattona, sussurrandovi: "Randal! Svegliati, presto!"
  3. @Sandrine @Fortunale Il capitano della Speranza torna sul ponte per aiutare gli uomini della sua ciurma a sistemare a bordo ciò che la città di Lalibela vi ha donato. Le tre damigelle intanto cinguettano tra loro, come al solito esenti dai lavori manuali più pesanti.
  4. "Tra ventitré giorni circa, se procediamo spediti" sostiene Arsak "Dovremmo arrivare a Debark, una città portuale elfica. Altrimenti potremmo accamparci durante il cammino; voi avete ancora bisogno di mangiare, e le provviste non dureranno a lungo. Io e te, Randal, possiamo andare a caccia mentre Arrigo fa ciò che deve fare."
  5. Barbara segue Sandrine, lasciandosi accompagnare sopra coperta. @Sandrine @Fortunale
  6. Ho sessione lunga quest'anno, 25gen-25mar 😮
  7. Come avrete sicuramente notato, ultimamente il ritmo dei miei post è calato leggermente causa periodo esami. La situazione tornerà stabile entro fine marzo. Nel frattempo cercherò di farne almeno 1-2 al giorno.
  8. L'incantatrice impiega circa un quarto d'ora per analizzare Tiberius, dando poi una rapida occhiata a Nero. "Le circostanze sono insolite per entrambi." commenta, poi rivolgendosi al capitano. "Con il vostro permesso, vorrei trasferire entrambi i pazienti a palazzo, dove potrò cercare una cura e nel mentre documentarmi sulla loro fisiologia. Per quanto riguarda i vostri uomini, l'Osteria della Spelonca qui al porto dovrebbe fornire abbastanza spazio per tutti...e la vostra interprete possiede conoscenze sufficienti per fare da tramite, anche se qui nella città bassa pochissimi parlano l'elfico. Dovrete cimentarvi con il Comune." Tamara sembra molto più sbrigativa - ma mai meno cortese - ora che ha visitato l'elfo, il suo interesse catalizzato da quell'esemplare unico di elfo proveniente da un altro mondo. Hanno entrambi le orecchie a punta, ma chi dice che siano davvero identici dal punto di vista biologico? Se deste a Naesala un elfo proveniente dall'est, siete certi che si comporterebbe allo stesso identico modo. Barbara, dietro di voi, chiede gentilmente il permesso di parlare all'ospite di bordo, che acconsente. "Capitano, potrei suggerire di concedere una licenza agli uomini finché lady Tamara non troverà una cura per gli infermi? Ventura vorrebbe mappare l'isola, Sigbjorn sembra inquieto e il resto di noi non vede civiltà da mesi. Milady, quanto tempo pensate che richiederà la cura?" la lady replica: "Le membra di quest'elfo sono vive, ma la sua anima è altrove. Potrei impiegare settimane per reperirlo, ovunque egli si trovi. Per quest'altro, invece..." dice, indicando Nero "Non sono sicura di avere i mezzi per destarlo." Poi guarda Besnik, come in attesa di un suggerimento. "Volevate parlarmi in privato, capitano?"
  9. Arrigo guarda i cavalli e poi guarda te. "Tinimm 'nu bell rozzulo, e vulissa fabbricà na borsa senza pisata." ...a fatica riesci a capire che vuole creare qualcosa come una borsa conservate vista la grossa quantità di roba che vi siete portando dietro; per ora è tutto equidistribuito sui cavalli, ma il modo più sicuro sarebbe in effetti di tenere tutto dentro un unico posto. Arsak ignora completamente il significato dell'espressione dialettale, abituato a capirci poco o niente ha smesso da un po' di chiedere traduzioni; ti risponde: "Cinque settimane circa." la strada è lunga.
  10. "L'onore è mio, contessa. Capitano, d'ora in poi sono al vostro servizio per qualsiasi necessità. Ho ricevuto l'onorabile compito di emissaria per conto degli Altissimi." quando l'elfa compie il primo passo sul pontile mobile che collega la Speranza al molo, ogni anima nei paraggi si sposta per concederle tutto lo spazio che necessita. Ventura si mette sull'attenti, Barbara si inchina in tutta la sua solennità, Sigbjorn incrocia le braccia e si sposta a ridosso della balaustra. L'intera ciurma è in silenzio, togliendosi eventuali cappelli e chinando leggermente la testa in segno di rispetto. "Vorrei vedere gli infermi." commenta, con Barbara che si prodiga immediatamente per farle strada sottocoperta. I suoi piedi nudi accarezzano le scale in legnoscuro fino nella penombra, dove Nero fissa il vuoto seduto su un secchio e Tiberius è addormentato in un sonno profondo ormai da un mucchio di giorni. Tamara si concentra su quest'ultimo, accarezzandogli la fronte con una mano che emette luce bluastra pulsante. @Sandrine
  11. "No, non è roba nostra. Abbiamo preso la strada a sud, quella dove vi abbiamo incontrati." I tuoi strumenti aprono la cassa in meno di quattro secondi ed il clack che ne segue ti rende fiero dello scassinatore provetto che sei diventato. All'interno della cassa trovi uno scatolo di legno anonimo ricolmo di monete d'oro, insieme ad un contenitore in cuoio cilindrico al cui interno sono conservate alcune pergamene magiche, una verga ed una piccola fiala di liquido che Arrigo riconosce all'istante. L'Avernusiano mette mani nei fogli decifrando rapidamente le geometrie e la calligrafia, elencandoti proprietà magiche e significato di ognuno degli oggetti presenti nella cassa. "Randàl, m'immaggin ca 'sta caruana era di 'nu neguziaru." cioè che sembra ciò che resta delle scorte di un mercante. "Stav a penzà" continua Arrigo "Ca teng na certa idea intr'a capa. Si mi putiss dà 900 e chille monete e si putimm arricrià ppe nu juorno, fussa na cosa bona..." novecento monete d'oro ed un giorno di riposo? Arrigo ha in mente di creare qualcosa.
  12. Un baule di legno, bloccato da una serratura arrugginita. Arrigo lo tira fuori da sotto il carro sfasciato e lo mette proprio in mezzo alla strada, per poi scrollarsi la polvere il terriccio dalle mani battendole tra di loro.
  13. Il capitano ti guarda come se la tua domanda fosse in qualche modo sarcastica. "Sì, Randal, so cos'è un acciarino, grazie..." Arrigo nel frattempo cerca tra le macerie e ti porta un pezzo di straccio che puoi facilmente usare come miccia per dar fuoco ai cadaveri; tu e Arsak attendete insieme che i corpi vengano consumati completamente dal fuoco, assicurandovi che non torneranno mai più ad infestare le strade, ora che avete concesso loro l'eterno riposo. "Abbiate pace." commenta il capitano. Arrigo invece dà la sua benedizione alla pira e poi torna alla carovana, armeggiando tra le assi di legno divelte e spostando una ruota del carro distrutta. Come un cane da tartufo per le monete d'oro, cerca di tirar via dalla catasta una vecchia cassa immersa per metà nel terreno. "Uagliò! Aggia truvat 'nu trisòro!"
  14. Il sole si innalza definitivamente in cielo, riscaldando l'aria ancora timidamente fredda reduce di una notte particolarmente umida. Attraversate la città già viva da un bel po', dove gli elfi nel bel mezzo delle attività mattutine notano di meno la presenza di estranei nella loro Lalibela, tutti presi dalla fretta, dando la parvenza che siano in ritardo per qualche cosa. Anche se avete l'amaro in bocca a causa dello strano incontro avuto con i regnanti, le vetrine dei negozietti della città vi mettono di buon umore; accanto alle botteghe più comuni, come calzolai e panettieri, di tanto in tanto spuntano negozi di ninnoli ed oggettistica di fronte ai quali siete tentati di fermarvi. Più volte vi capita di notare come gli artigiani e commercianti facciano largo uso di aiuti magici; non sono rare le scope che spazzano da sole, le cassette che levitano, luminarie prive di combustione all'interno degli spacci più grandi. Il vostro cammino vi porta fino alla banchina, di fronte il molo della Speranza. La Lucente Signora, accompagnata da un seguito di guardie d'élite, sta portando casse di viveri ai vostri compagni. Quando giungete nei pressi, Asvig è il primo a farsi avanti. "Capitano. Mia signora. L'elfa aspetta voi per chiedervi il permesso di salire a bordo. Hanno portato rifornimenti."
  15. Una doppia sferzata, una a destra ed una a sinistra, e i non-morti cadono giù come birilli. Arsak non ha un graffio, mentre i tuoi vengono istantaneamente curati dalla cintura. La situazione si placa, con Arrigo che porta i vostri cavalli verso di voi. "C'aggia success?" chiede curioso, vedendo i corpi degli elfi tumefatti da giorni e giorni di putrefazione. "Lui si chiamava Ruslan. Lui invece Nershat. Li abbiamo persi durante la ricerca di lord Iskander, prima che vi trovassimo. Un attacco di non morti organizzati a sud, sulla strada tra Lalibela e Corissa." Arsak è visibilmente turbato. Sospira nervoso, poi si avvicina alla carovana distrutta e prende alcune assi frantumate per farne una pira improvvisata nel quale impila i corpi sistemandoli uno accanto all'altro. Mentre termina i suoi preparativi, ti chiede: "Puoi controllare se trovi qualcosa per accendere il fuoco, tra quei detriti?"
  16. "Sì, erano miei uomini. Facciamo ciò che dobbiamo, Randal." Arsak si mette in posizione di combattimento, aspettando come te che siano i non-morti ad avanzare per primi. Il capitano sa perfettamente come attaccheranno, e blocca l'attacco puntato verso di lui, contrattaccando all'istante e colpendolo ad una gamba. Tu non sei così fortunato; non riesci a schivare il colpo bruto, che infrange la debole difesa dei kukri abbattendosi su di te. Ma non demordi: metti insieme tutto ciò che sai dei non morti e tenti una tattica efficace. Due colpi rapidi attraverso i pezzi dell'armatura recidono la carne dov'è più debole; quando l'ex cavaliere torna all'attacco, i suoi attacchi sono molto più lenti ed impacciati. Li schivi senza fatica.
  17. Arsak rimane affascinato dalla luce che emani; i non morti ne vengono investiti e iniziano a bruciare dall'interno, disintegrandosi in polvere ardente. Ai lati della strada, nascosti nell'erba alta, altri cadaveri animati nascosti tra le frasche vengono investiti dalla luce accecante e distrutti anch'essi. Capisci che c'è qualcosa di strano: quei cadaveri messi a saccheggiare la carovana non erano lì per caso, ma fungevano da esca affinché gli altri potessero circondare i malcapitati. Sai che i non-morti di quel calibro non hanno queste capacità intellettive, devono essere stati guidati da qualcuno. Due soldati in armatura spuntano fuori dall'erba, più possenti e ben armati di quelli che hai appena distrutto. Le loro insegne sono di Fort Adigrat, ma i corpi putrescenti ti fanno sospettare che non è rimasto più nulla degli elfi che erano una volta. "Ma quelli...!" Arsak sembra conoscerli. I soldati iniziano ad avvicinarvi, mettendosi sulla difensiva. Il capitano stringe la spada, pronto a contrattaccare.
  18. La chiave del gigante vi porta ai piani inferiori, fuori dalla magione, in direzione della città. Iniziate a scendere la scalinata alberata, inerpicandovi nelle stradine che vanno a sud, verso il porto. Se l'oggetto funziona, vi sta facendo fare la strada che avete compiuto per arrivare al palazzo, ma al contrario. @Sandrine
  19. In tutta risposta alla tua domanda, Arsak sguaina la sua spada lunga e si sistema il buckler sulla mano sinistra. "Senza esitazione." ed inizia ad avanzare verso i non-morti. Arrigo lega i cavalli e si sistema in un angolo, divertito da ciò che tu e il capitano potreste fare insieme. Anche se vi avvicinate, i non-morti non sembra vi abbiano notato.

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