
Tutti i contenuti pubblicati da Pyros88
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Capitolo 6 - Il castello Naerytar
Daardendrien Shamash (platino stregone) "Lo so Bidreked. Facciamo buon viso e proseguiamo, ci sarà tempo anche per loro dopo Rezmir." gli sussurro in risposta cercando di consolarlo e tenerlo concentrato sulla missione mentre lancio una occhiata grata a Tahrun per il suo tempestivo intervento.
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Un Nuovo Inizio
Daisy (umana warlock) Absalom, porto
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Gemma di Gioco
Hiro Nakamura (samurai verde) Con Eri
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Capitolo 6 - Il castello Naerytar
Daardendrien Shamash (platino stregone) "Grazie, signore. Lode a Tiamat." rispondo in maniera formale e rispettosa, facendo un lieve inchino e dirigendomi alla porta seguito dagli altri per poi aprirla.
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I guadi del Celduin
Lifstan (bardiano guerriero) Le parole e lo sguardo severi e critici di Caranthiel nei confronti miei e di Beli, sono come un'altro duro colpo ma stavolta allo stomaco, l'ennesima delusione completamente a carico mio. Capisco bene il suo atteggiamento, abbiamo messo in pericolo la nostra vita, combattendo una battaglia inutile sotto moltissimi punti di vista, e deve essere molto preoccupata per le nostre ferite. Non ho parole per scusarmi e mi limito a restare, umiliato, in silenzio accettando che ci redarguisca. Poi ad un certo punto ci parla di qualcosa che necessiti del noi e che di molto coraggio, qualcosa che sembra, suppongo, doverci condurre altrove, probabilmente lontano da qui. Quelle parole sono come acqua fresca, la possibilità di allontanarmi da Valle, lontano dal fallimento e dalla possibilità di provocare ulteriore dispiacere alla mia famiglia, la possibilità di avere una qualche rivalsa che possa portare in dote alla mia famiglia ed al Re. "Non mi interessano i dettagli, possiamo pure partire domani stesso. Anzi sarebbe l'ideale." dico tetramente.
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Il futuro di Dawnstar
Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) "Per noi è tutto nuovo e strano. Prima eravamo umani ed ora siamo questo. Siamo stati attaccati da esseri come voi, come noi voglio dire, ma sono giunti in nostro soccorso degli avventurieri. Mentre loro li affrontavano, noi siamo scappati e non abbiamo più rivisto né gli avventurieri, né i ratti mannari. Quando poi ci trasformammo, dopo esserci nascosti in casa per alcuni giorni, ci siamo rifugiati nelle fogne perché avevamo intuito che voi foste qui e vagando abbiamo come sentito un odore, una traccia che abbiamo seguito fino a questo luogo. Nonostante il turbamento per la nostra nuova natura, desideriamo poter ricominciare e vivere questa nuova vita che ci è stata data e non restare soli contro il mondo ed i suoi pericoli. Non vogliamo essere attaccati da quegli stessi avventurieri che vennero in nostro soccorso." dico in tono supplichevole cercando di avvicinarmi ancora di più.
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I guadi del Celduin
Lifstan (bardiano guerriero) La mischia di una battaglia è qualcosa di tremendo, nulla a che vedere con ciò che ho affrontato fino ad ora. Di situazioni brutte ne ho viste parecchie, alcune davvero critiche, ma ho sempre dovuto affrontare combattimenti uno contro uno o quasi, con ampio spazio per muovermi ed agire. Combattere irregimentati è qualcosa di diverso, sei completamente addosso ai tuoi compagni, perfino dietro, e vieni investito da altrettanti nemici tutti ammassati, tutti che si intralciano a vicenda volenti o nolenti, colpi che arrivano non solo da chi stai affrontando, ma anche dai vicini, spesso per sbaglio intenzionati a colpire il tuo commilitone vicino o deviati da lui stesso. Vedo gli altri uomini coordinarsi, combattere ben conoscendosi e come una macchina oliata ed addestrata, io invece mi sento allo sbando e faccio fatica a vedermela con i miei avversari che non reputo certo pericolosi come gli uruk-hai che ho affrontato alcuni mesi fa. Ad un certo punto ricevo un colpo talmente forte dal campione beorniano del torneo lotta che non riesco del tutto a deviarlo e finisce contro la mia testa, subito la vista mi si tinge di rosso e bagliori balenano casualmente davanti ai miei occhi. Cerco di tenere duro e di a rialzarmi nonostante sia completamente stordito, ma sono i giudici a decretare, date le mie condizioni, che io non sia più abile a combattere e vengo portato via dal campo di battaglia. Mi sento nuovamente umiliato dal fato e dalle mie prestazioni, non riuscendo affatto a dimostrare qualcosa e a distinguermi se non per la mia ripetitiva e costante capacità di fallire. Forse è un bene che sia andato lontano da Valle, cosicché la vergogna per le mie mediocri capacità ed i miei fallimenti non affliggessero la mia famiglia e la rispettabile nomea che da sempre l'accompagna. Forse dovrei andarmene stasera stessa, senza guardarmi più indietro, decidendo di abbracciare definitivamente una vita altrove, in viaggio, perennemente straniero in terra straniera. Forse mio padre farebbe meglio a riporre fiducia nel suo figlio minore, ancorché ragazzino, piuttosto che in me. Evidentemente sono un fallito. "Hai ragione Beli. Non lo sono." dico tetramente mesto senza raccogliere la sua battuta ed anzi facendomi serissimo seppur perso fra i miei pensieri che vorticano confusi rimbombando vuoti nella mia testa ancora stordita dalla botta.
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Il futuro di Dawnstar
Felix Carabàs ( tabaxi duellante) "Chiediamo umilmente perdono per il disturbo che vi stiamo arrecando. Siamo qui per servire, signore. Siamo gente comune, ma sapremo essere utili. Non cacciateci, vi prego." dico avvicinandomi e facendo per prostrarmi ai suoi piedi.
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Un Nuovo Inizio
Daisy (umana warlock) Absalom, porto
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Gemma di Gioco
Hiro Nakamura (samurai verde) Con Eri
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Gemma di Gioco
Hiro Nakamura (samurai verde) Io ed Eri
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Gemma di Gioco
Hiro Nakamura (samurai verde) Durante la traversata approfitto di un momento in cui Eri è da sola appoggiata alla balaustra che osserva il mare e la costa, per appoggiarmi anche io abbastanza vicino da poter parlare in privato ma senza essere uno accanto all'altra.
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I guadi del Celduin
Lifstan (bardiano guerriero) "Vi aiuterò volentieri! È un privilegio combattere spalla a spalla con voi." dico ai soldati accanto a me.
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Un Nuovo Inizio
Daisy (umana warlock) Absalom, porto
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Il futuro di Dawnstar
Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Mi guardo attorno per essere sicuro non vi siano occhi indiscreti, anche da direzioni meno ovvie come il soffitto. In fondo mi sembra strano che la dimora del capo non abbia alcuna guardia a sorvegliare chi possa entrare, ma forse si sente al sicuro, circondato dal resto della comunità di mannari e dalle schiere di topi, tutti assogettati al suo volere. Appena siamo sicuri non vi sia nessuno faccio silenziosamente segno ai miei compagni di avanzare e a passo rapido ci dirigiamo verso la grande tenda centrale.
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Capitolo 6 - Il castello Naerytar
Daardendrien Shamash (platino stregone) "Interessante; non sarebbe affatto male riuscire a scovarne altre. Ci tornerebbero molto utili, ma è anche vero che non possiamo perdere tempo a setacciare tutto il castello. Prima di tutto occupiamoci di Rezmir, che dite?" commento lisciandomi il mento squamoso soto la maschera mentre rifletto su quanto detto da Snapjaw.
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Gemma di Gioco
Hiro Nakamura (samurai verde) "Concordo." mi limito a dire per poi congedarmi ed andare a dormire nella mia stanza. Il futon è mediocre, il tessuto ruvido ma perlomeno appare pulito. Mi infilo al suo interno dopo essermi tolto l'armatura e la katana che ripongo accanto a me, pronto a sfoderarla in caso una minaccia irrompesse nella stanza.
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I guadi del Celduin
Lifstan (bardiano guerriero) Sembra che la mischia finale preveda uno scontro a gruppi, anche se non mi è chiaro cosa vogliano fare. Non credo un vero combattimento, sarebbe davvero troppo pericoloso. Gli altri miei compagni non sembrano intenzionati a partecipare, ma per me è troppo importante questa celebrazione e le opportunità che mi ha dato per distingurmi e che finora non ho colto al meglio delle mie capacità. Gli uomini di Valle si raccolgono naturalmente attorno ad Elstan, così come i nani dela montagna attorno a quello che mi ha battuto nella lotta, ed altri gruppi si formano a seconda della provenienza e dei legami e conoscenze fra i partecipanti. Mi piacerebbe mettermi a capo di un gruppo e battere tutti, ma non conosco nessuno al di fuori dei miei compagni e dei miei concittadini. Inoltre combattere contro il gruppo di Valle non mi sembra molto patriottico, così come non mettermi sotto la guida di Elstan, primo capitano di Valle e che ha indubbiamente mostrato quanto sia valoroso e capace. Decido così di unirmi agli altri uomini di Valle, salutando il capitano con un sorriso fiero.
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Un Nuovo Inizio
Daisy (umana warlock) Absalom, porto.
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Il futuro di Dawnstar - topic di servizio
Per il momento penso vada bene avanzare. Magari un test ei percezione ovviamente e stealth, ma credo siano sottointesi dalla situazione.
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Gemma di Gioco
Hiro Nakamura (samurai verde) "Va bene, vediamo quanto riusciamo a ricavarne e se così possiamo permetterci di non dover lavorare come equipaggio per tutto il viaggio."
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Capitolo 6 - Il castello Naerytar
Daardendrien Shamash (platino stregone) "Beh dopotutto è di Snapjaw, e non abbiamo alcun diritto di impossessarcene. Inoltre mi sembra un combattente valido, me farà buon uso contro Rezmir, no? Se porterai la testa di Rezmir al villaggio otterrai molto onore." dico a bassa voce agli altri per poi rivolgermi al lucertoloide e sondando le sue intenzioni, potrebbe non averle le scaglie per lanciarsi in una impresa tanto pericolosa; finora ha giocato la carta del prigioniero costretto ad ubbidirci che un po' lo tutela nel caso le cose vadano male, ma questa decisione potrebbe cambiare tutto.
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I guadi del Celduin
Lifstan (bardiano guerriero) Partecipo alla gara di lotta confidando non solo nella mia forza manche nella mia reattività. Certo non lotto a mani nude da parecchio tempo ma ancora ricordo bene le giornate di allenamento e di addestramento con il mio tutore militare e gli altri cadetti. Le prime fasi della competizione sono abbastanza facili per me, ma è quasi in finale che devo dare tutto me stesso lottando all'inverosimile per battere proprio il mio maestro, Erland, un avversario certo un po' invecchiato ma dal fisico perfettamente allenato e forte della sua lunga esperienza. L'incontro è lungo e duro ma alla fine riesco a prevalere, seppur non capisca bene come. "Stai sbagliando ragazzo. Non arriverai in finale se continui così." mi bisbiglia lui quando scendiamo dal ring. Lì per lì non capisco cosa voglia dirmi e l'arroganza della vittoria e dell'accesso alle fasi finali mi induce a leggere le sue parole come la astiosa critica di un insegnante che ha perso contro il proprio allievo. Lo vedo assistere al resto della competizione in attesa di capire chi sia il mio avversario nelle fasi finali che poi scopriamo essere un nano della Montagna Solitaria. Salgo sul ring pensando di poter contare sulla mia superiorità fisica per schiacciare il nano dall'alto della mia statura ma durante la lotta mi rendo conto di aver speso troppe energie nell'incontro con Erland e di non riuscire più a dare il massimo. I miei muscoli iniziano a bruciare fin dall'inizio dell'incontro e sento che non riescono a resistere a lungo alle prove di forza contrapposte. Inoltre pensavo di poter avere la meglio sul nano grazie alla mia superiorità sia in statura che in corporatura, ma le gambe del nano sembrano due pilastri di roccia rispetto alle mie. Il mio avversario ha la meglio su di me ed io esco dal ring con l'autostima sotto i piedi, i suoi. Cerco Erland e lo trovo lì con lo sguardo severo a giudicarmi dalla platea degli spettatori, il suo sguardo mi ricordo i tempi del mio addestramento e di come fosse un tutore severo ma giusto. Vado a sedermi accanto a lui, sapendo che non riceverò certo delle parole di conforto ma piuttosto una tagliente analisi dei miei errori. "Non mi hai dato ascolto Lifstan." "Non è che tu sia stato proprio chiarissimo." "Beh che ti aspettavi? Sei un uomo ora, sei cresciuto, e come tale devi imparare a stare sulle tue gambe. Cosa che quel nano sa fare meglio di te e non l'hai capito." "Che volete dire, maestro?" "Che non puoi pensare di affrontarlo come se fosse un bambino che puoi dominare forte della tua altezza e forza soverchianti. I nani sono di una fibra diversa dalla nostra, hai pensato di avere di fronte un nemico più debole, cosa che non è affatto o non sarebbe arrivato alle fasi finali. Inoltre non hai minimamente pensato che così basso avrebbe avuto un baricentro più stabile del tuo e questo ti ha indotto a lottare nel modo sbagliato, favorendolo. Infine hai speso troppe energie contro di me. Vincere una battaglia è importante ma ha poco senso se poi si perde la guerra perché si ha subito troppe perdite. Quando ho capito che anche provando a batterti sarei arrivato troppo stanco all'incontro successivo, ti ho lasciato la vittoria. Speravo almeno tu avessi ancora abbastanza energie, ma così non è stato. Eri fiacco durante l'incontro, Lifstan. Devi imparare a gestirle meglio, usa di più la zucca anche mentre usi i muscoli." "Avete ragione, maestro. Devo imparare ancora molto da voi." "Non da me, io ti ho insegnato tutto quel che so. Adesso il tuo maestro è il mondo la fuori, ed è un maestro ben più intransigente di me. Ma questo già lo hai capito no? Devi averne già passate parecchie di lezioni da quando sei partito come messaggero del Re. Si vede che sei cresciuto molto." "Sì, avete ragione, maestro." "E chiamami Erland. Sei diventato uomo, e servi il tuo Re, tanto quanto me; e mi hai anche battuto. Direi che ti sei ampiamente guadagnato il di diritto di trattarmi da pari." "Sì, maestro... Erland" rispondo stavolta con tono scherzoso e cordiale, per poi correggermi e dire il suo nome con un sorriso carico di stima e stringendogli l'avambraccio che mi offre. "Però io ti chiamerò di tanto in tanto ancora "ragazzo", sono pur sempre più vecchio di te, Lifstan." aggiunge scherzosamente al mio stesso modo sorridendomi. Seguiamo il resto della fase finale della gara senza dire altro, avendo già detto tutto Osserviamo con attenzione il match che deciderà il vincitore della competizione fra il nano che ho affrontato ed un imponente beoriano di nome Gerold, il quale ha presto la meglio sul nano letteralmente scaraventato nel fiume. "Vedi quello è un lottatore di tutt'altro livello. Nemmeno nella mia forma migliore, anni fa, sarei riuscito a batterlo, ma non è detto che tu non ci riesca fra dieci anni al prossimo torneo, però dovrai impegnarti fin da subito.". Io annuisco in silenzio riflettendo su ciò ed applaudendo come tutti il vincitore.
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Gemma di Gioco
Hiro Nakamura (samurai verde) "La custode ci terrà i cavalli per un mese, in cambio di 15 monete, altrimenti li venderà. È già passata più di una settimana da quando siamo partiti da Toba. Rischiamo di tornare a Toba da Miyazaki troppo tardi e con i cavalli venduti. Perlomeno se facessimo scalo a Toba potremmo passare da lei e prolungare l'accudimento dei cavalli al giusto prezzo. Ad ogni modo io ho 71 monete, penso che più o meno tutti siamo sulla stessa cifra. Di sicuro non potremo fare il viaggio fino a Miyazaki da ospiti od aiutando solo nelle operazioni di carico e scarico, dovremo inbarcarci come equipaggio vero e proprio. Per Toba possiamo anche solo limitarci alle operazioni di carico e scarico, non ci prenderanno molto tempo e nel frattempo uno di noi potrà occuparsi dei cavalli e di cercare una nave che ci porti a Kyushu come equipaggio." commento dopo le giuste riflessioni, seppur un po' divaganti, di Newton.
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Un Nuovo Inizio
Daisy (warlock umana) Absalom, porto