Pyros88

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Non dobbiamo andarcene così lontano, solo riparare altrove al sicuro per poi tornare all'attacco. Qui siamo troppo esposti e circondati. Uccidere Rezmir non fermerà l'evocazione di Tiamat, anche se forse la rallenterà un po'. Avrei voluto eliminare anche quel cultista capo, mi sarei sentito più soddisfatto del risultato ottenuto. Dobbiamo finire quanto iniziato o sarà stato tutto vano." commento insoddisfatto e preoccupato.

Daisy (umana warlock) Absalom, porto

quanti giorni di viaggio ci vogliono? Le tre navi partirebbero lo stesso giorno ed avrebbero la stessa velocità di navigazione?

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Dannazione, ci è sfuggito. E di sotto si stanno barricando. Che facciamo? Decidiamo di rimanere qui ad aspettarli o proviamo ad andarcene?" dico alquanto irritato per la piega che la situazione sta prendendo e che mi sta dando la sensazione di essere un topo in trappola. Mi avvicino alla finestre alle spalle della scrivania dove Rezmir sedeva, il suo cadavere in mezzo alla stanza, dopo una rapida occhiata commento con fare incarto: "Forse potremmo tuffarci nell'acqua del fossato, però è davvero un bel salto e non ho idea quanto profonda sia." Tahrun scopre parecchi oggetti magici indosso a Rezmir, cosa che non mi lascia sorpreso dato quanto potente ed importante fosse. Nonostante la sorpresa e la superiorità numerica abbiano seriamente rischiato la pelle, Steeler soprattutto. Se non fosse stato per la luce di Bahamut non avremmo avuto scampo contro di lei. Il bardo intuisce poi che il pendaglio della mezzodrago è la chiave per disinnescare la trappola che sigillava il guardaroba, il quale contiene diversi oggetti interessanti anche se dall'apparenza ordinaria. "Non so se siano tutti oggetti magici e se infusi del potere di Tiamat o meno, ma in ogni caso conviene portarli via con noi in modo che non possano usati dal Culto del Drago. Alcuni inoltre potrebbero avere una qualche funzione a noi ignota e necessaria al rito per evocare Tiamat."

Lifstan (bardiano guerriero) Frashback con Robur Con tutti "Forza, quel vile non deve passarla liscia. Voglio vederlo strisciare come i serpenti che tanto apprezza." dico lasciandomi trasportare dalla rabbia e dalla frustrazione per la situazione e per il malessere dell'avvlenamento, il viso chiaramente sofferente ma con lo sguardo infuocato.

Lifstan (bardiano guerriero) Con gli altri, banchetto Avviso tutti dicendo che Re Bard e gli altri dignitari stanno già giungendo dal palazzo e che saranno qui a breve. Sentito quanto scoperto da Germonth, non posso fare a meno di voler inseguire il mercante avvelenatore. "Forza, dobbiamo acciuffarlo prima che sia del tutto alla macchia."

Lifstan (bardiano guerriero) Io e Robur, in città

Felix Carabàs (tabaxi spadaccino) Riusciamo dopo molta fatica e parecchie ferite e morsi, soprattutto i miei compagni, ad uccidere Facciarossa ma la furia e vigore dei mannari non terminano. La loro maledizione non si è sciolta con il capostipite della loro infezione e ciò ci sta mettendo seriamente in pericolo. Allora forse che sia il mannaro di grosse dimensioni ad esserlo oppure la fonte di tutto ciò è qualcos'altro? La mia attenzione ricade inevitabilente sul calice a foggia di mano, reliquia sacra del loro blasfemo culto, che ha mostrato di essere infuso di poteri o perlomeno di esserne un condotto. Rapido e risoluto mi muovo verso l'altare e con un violento colpo di spada cerco di romperlo sperando che questo basti ad annullare i suoi poteri e liberare i mannari dalla maledizione.

Lifstan (bardiano guerriero) "Re Bard e gli altri penso siano a palazzo, ma andrò subito ad avvertirli dell'accaduto e sincerarmi delle loro condizioni e della situazione generale a palazzo." rispondo a Beli e gli altri per poi aggiungere in tono asciutto, senza far supporre nulla: "Beli, non vedo il nano che guidava il tuo popolo nello scontro e che mi aveva sconfitto nella gara di lotta."

Daisy (warlock umana) Absalom

Hiro Nakamura (samurai verde) Raggiungo gli altri ritrovando anche Eri, ancora emotivamente provata. Non so se abbia detto loro qualcosa o meno, nel dubbio decido di lasciarmi coinvolgere nella faccenda parlando di tutt'altro: "Con i cavalli abbiamo risolto, ce lo terrà ancora per un po'. Voi a che punto siete invece?"

Hiro Nakamura (samurai verde) Da solo

Hiro Nakamura (samurai verde) Con Eri

Riverwind (umano barbaro/ranger) "Ma la chiave potrebbe essere qui." dico guardando confuso il kender.

Hiro Nakamura (samurai verde) Con Eri

Lifstan (bardiano guerriero) Ulteriore colpo di scena, quello che tutti credevamo essere il povero Lockmand, si rivela essere il giullare di corte. Il motivo della sua recita è inspiegabile anche se la teatralità dell'apertura del forziere era sicuramente nelle sue corde. Ma che fine ha fatto il marcante? Questa è la domanda che io ed altri ci poniamo, mentre ai dubbi si sommano i primi sospetti. Che ci sia lui dietro tutto questo? Un tesoro da far gola all'avidità di tanti uomini, me compreso ahimè, al punto da accettare di prestarci alla violenza e mettere in gioco le nostre vite e quelle degli altri. In tanti sono rimasti menomati, fra tutti i popoli, e dove non è arrivata la spada, è giunto il veleno, indebolendone altrettanti. Solo ora capisco quanto siano stati ciechi. Questo sembra a tutti gli effetti un attacco ai Popoli Liberi e a Valle, deve esserci la mano dell'Ombra. "Fortunatamente Re Bard e gli altri reali non hanno partecipato al banchetto." mi limito a commentare mentre cerco Elstan, il campione beorniano e quello nano.

Daisy (warlock umana) Absalom, porto

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Snapjaw, dove diamine sei finito? Vedi di darti una mossa, non ti abbiam dato quel pugnale per niente. Usalo!" rimbrotto aggressivo al lucertoloide codardo.

Daisy (umana warlock) Absalom, porto

Hiro Nakamura (samurai verde) Con Eri

Hiro Nakamura (samurai verde) Con Eri

Riverwind (umano barbaro/ranger) Sconsolato dal constatare di dover affrontare altre ombre, Riverwind strinse la propria spada nell'unica mano che gli rimaneva e si gettò verso le ombre menando un deciso fendente contro una di esse prima che essa potesse agire.

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Forza, Bidreked; occupati di Steeler. Tutti gli altri con me. State pronti ad usare il vostro soffio contro i nemici appena apriranno la porta." dico agli altri incitandoli ad agire e a non perdere la concentrazione.

Hiro Nakamura (samurai verde) Con Eri

Lifstan (bardiano guerriero) La situazione si fa grave quando oltre ai serpenti la gente inizia a stare molto male, alcuni persino accasciandosi a terra e perdendo consocenza. Pure io non mi sento affato bene, ma sono ancora in grado di muovermi ed agire. Con tutta questa gente in queste condizioni deve essere stato un avvelenamento, probabilmente nel cibo e nelle bevande del banchetto. Dannati, la pagheranno, chiunque essi siano. Non faccio a tempo ad impugnare la spada per difendermi dai serpenti, intenzionato a raggiungere la zona delle cucine, che però vedo Germonth e Robur. Subito accorro verso di loro per sincerarmi delle loro condizioni e proteggerli dai serpenti. Poi li prendo per la collottola ddi vestiti e con grande sforzo ed altrettanta determinazione, li trascino via al sicuro. "Lady Caranthiel, fa qualcosa per loro! Che gli succede? È veleno vero?" la imploro estremamente preoccupato per le loro condizioni, soprattutto di Germonth. "Avete qualche sintomo, lady Caranthiel? E tu Beli? Stai bene?" aggiungo subito sopo per sincerarmi che non stiano troppo male e possa evitare di pensare che stiano per subire la stessa sorte.