Pyros88

Cerchiamo di usare al meglio i nostri elementali, il mio fa un attacco intrappolare che TS su Tempra quindi su uno forte come Bandou è inutile, su una incantatrice come Relyk potrebbe essere la cosa più utile. Se avete elementali che fanno fare TS su caratteristiche mentali o perlomeno su destrezza se non sono possibili quelle, credo sia il più adatto per minacciare Bandou.

Hiro Nakamura (samurai verde) Flashback Cerco di stare calmo di fronte a quanto detto del vile individuo riguardo ad Eri, ma non riesco a tacermi fino in fondo e mi limito ad ammonirlo con uno sguardo glaciale e bruciante allo stesso tempo "Se sguaineremo le lame, sarai il primo che verrò a cercare." Momento Attuale Con questi mercenari è inutile parlare e le loro aspirazioni sono un pericolo per il futuro del Giappone. Dobbiamo fermarli e permettere alla sacerdotessa di agire liberamente. Non c'è nient'altro da dirsi, carico come un fulmine Bandou concretizzano la mia promessa e dando sfogo al mio desiderio di punirlo sfoderando la mia lama soltanto una volta a ridosso di lui, la lama che brilla di un verde acido lucido, quasi liquido. Allo stesso tempo comando mentalmente il mio elementale di strisciare verso Relyk per cercare di avvinghiarla ed intrappolarla nelle sue membra fangose.

Daisy (umana warlock) Absalom, porto

Gli elementali agiscono allo turno dell'evocatore giacché li abbiamo già al nostro fianco?

Me lo sono perso fra le troppe notifiche. Rispondo domani mattina.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Decidiamo di iniziare le ricerche dello scomparso partendo dalla locanda e battendo le possibili strade che avrebbe potuto percorrere per arrivare a casa. Sempre che si sia diretto a casa. Comunque la locanda rimane il punto più ovvio da dove iniziare le ricerche e ci dirigiamo subito lì. Lungo la strada incappiamo nei sanguinosi esiti di uno scontro in strada fon diversi morti e feriti. Un folto gruppo di agenti si sta occupando di transennare la zona, tenere a bada i curiosi e trattenere alcuni individui della stessa risma di quelli a terra. Brutte facce, gente poco raccomandabile. Che sia stato un regolamento di conti fra bande rivali?. "Già, queste cose non accadono a Lantan. Waterdeep è una città davvero sorprendente, arriva dritta al cuore in tante maniere diverse." commento seguendo il paragone di spirito appena pronunciato dal nano.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Bene, allora potete curarci qui alla luce del sole. Ogni luogo è adatto finché si è sotto lo sguardo radioso di Lathander, giusto?" dico in tono rispettoso ma arguto, usando lo stesso concetto espresso dal Maestro dell'Alba per giustificare di non aver bisogno di andare altrove per essere curati. Non voglio lasciare soli i mannari, chissà cosa potrebbe accadere senza la nostra supervisione e mediazione.

Hiro Nakamura (samurai verde) "Prima della spada le parole. Così deve essere." commento con rigore sentendo comunque aliene quelle parole, provabilmente dovute all'influsso dell'omamori.

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Esimio Maestro dell'Alba, saranno anche dei mannari, ma erano tutti vostri concittadini prima. Sanno ancora parlare, hanno una coscienza, i ricordi della vita precedente, indossano indumenti ed utilizzano strumenti. Sono quindi tutto fuorché delle bestie; cerchiamo di parlarne come persone che hanno contratto una malattia a causa della inefficenza e del disinteresse tipici del governo precedente verso la gente comune. Cosa che il nuovo governo sicuramente non è intenzionato a replicare. Giusto signor Jelad? I Coltelli del Popolo sono certamente meglio."

Emmett Lathrop (gnomo artefice) "Ah è così che si chiamano?" commento capendo che il nano si stia riferendo a che quei piccoli esseri alati. "Non ero a conoscenza della loro esistenza, che sapete dirmi su di loro?" chiedo poi al mastro birraio con curiosità avvicinandomi a lui per non interrompere gli altri e Volo.

Ermett Lathrop (gnomo artefice) "Su con la vita signor Volo, vedrete che non sarà successo nulla al vostro amico. Quando vi siete salutati eravate ancora al Drago Infilzato? Eravate da soli od in compagnia di altri che potrebbero sapere cosa sia successo a Floon?" chiedo cercando di trasmettere un po' di serenità all'uomo in evidente commozione e che forse ha anche alzato un po' il gomito.

Hiro Nakamura (samurai verde) Eri propone di allontanarsi dal resto fel gruppo prima che possa assistere allo scontro imminente ed evitando così il rischio di liberare i propri poteri. Le intenzioni di per sé mi sembrano buone però temo possa accaderle qualcosa che la induca a togliersi quegli anelli e liberare la natura primigena. Sto per ribattere cercando di trovare un compromesso quando lei, a termine del suo discorso, si avvicina improvvisamente a me e mi bacia. La cosa mi lascia completamente di stucco fra la sorpresa e l'emozione Eri a quel punto corre nella foresta senza voltarsi indietro, vorrei fermarla per cercare una soluzione migliore di questa, ma sono ancora stordito da quanto accaduto ed Eri scompare fra la vegetazione. "Beh, andiamo." non sapendo bene che dire e percependo lo sguardo di tutti su di me dopo quanto appena successo

Daisy (warlock umana) Absalom, porto

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Meglio evitare di affrontare altre di queste creature. Inoltre, essendo un rospo gigante, non vorrei avesse una qualche importanza simbolica per gli uomini rospo." commento a bassa voce

Daisy (warlock umana)

Ci posso provare io che non ho quel problema. Certo non ho la considerazione che hai tu che sei della città, ma di meglio non si può fare.

Hiro Nakamura (samurai verde) "Allora procediamo e chiudiamo questa storia una volta per tutte. Liberiamo l'ultima sacerdotessa."

Daardendrien Shamash (platino stregone) "Spero di no, amico mio. Intanto pensiamo a curare le tue ferite. Ci occuperemo più tardi delle malattie, mentre per il veleno penso che se tu ti senta bene non debbano avertelo iniettato o perlomeno non a sufficienza o te ne saresti già accorto." dico al compagno ramato cercando di rincuorarlo tenendo comunque d'occhio i dintorni che si perdono nel buio crescente oltre la ristretta area illuminata intorno a noi. Posso ben vederle zampettare fameliche nel buio, bestiacce maledette. Master

Se ho capito bene si segui il mio piano, dovremmo poter scappare se ritroviamo la strada nei tunnel per la segheria abbandonata, no? Quella da dove eravamo rientrati una volta fuggiti dalla città. Da lì potremmo raggiungere i boschi e quindi i druidi. Meglio uscire però prima dell'alba, quando è ancora buio ma una volta allontanati ci sarà luce.

Emmett Lathrop (gnomo artefice) Sono tutto intento a lavorare al mio congegno quando un verso bestiale mi scuote e sento il nerboruto locandiere lanciare l'allarme per l'arrivo di un troll. Dal pozzo spunta l'imponente e minacciosa figura di un troll circondato da un folto gruppo di esseri volanti dalle ali membranose alcuni di essi attaccati a lui. Subito i volatili si sparpagliano per il locale aggredendo i commensali ed uno si attacca a me, piantando il suo becco accuminato nel mio braccio prima ancora che podsa mettere mano alla corta daga che porto al fianco per sicurezza personale. Il mio primo istinto è quello di staccarmi subito di dosso lo strano uccello ma Thodrak mi rassicura dicendo di potersene occupare lui così come di tutti gli altri sparpagliati nel salone. Decido quindi di bersagliare il Troll mettendo alla prova una polvere magica in grado di rendere più chiaramente percepibile chi ne viene ammantato e rallentare un po' la propria reattività. Afferro il sacchetto e cerco di impolverare il troll ma la creatura è davvero agile, nonostante gli spazi per lei ristretta e gli avversari che la attorniano, fra cui il locandiere ed alcuni miei compagni, e riesce ad evitare il grosso della mia polvere evitendo di venirne influenzato. Ad ogni modo la creatura ha vita breve, uccisa dal possente locandiere, noto ex avventueriero, e bruciato dalle fiamme sacre di Shelatan affinché non rigeneri più. Il locandiere si complimenta con noi e nonostante lo ringrazi, sento di non meritare granché i suoi complimenti non avendo fatto nulla ed anzi essendo ancora vivo grazie all'intervento dei miei compagni. La ferita inflittami dal volatile mi fa molto male e cerco di fermare il sangue che cola da essa, ora che l'uccello non è più attaccato, ricavando una benda di fortuna da uno dei tovaglioli puliti del nostro tavolo. Di lì a poco si presenta un individuo stravangante nei modi e nel vestiario, si presenta come Volothamp Geddarm. A quanto racconta è un uomo dalle molte sfaccettature e qualità, una persona a quanto pare affermata e famosa, ma io proprio non ne ho mai sentito parlare, però il nostro compagno halfling sembra sapere bene chi sia guardandolo con una certa sorpresa e forse ammirazione. A questo punto sono molto curioso e vorrei fare molte domande all'uomo ed al perché sia così noto, perlomeno da queste parti, ma subito ci propone un lavoretto giusto per noi che però sembra più una richiesta d'aiuto. Un suo amico è scomparso, forse rapito, e lui spera che noi saremo capaci di trovarlo forse perché abbiamo con noi Greenbottle che sembra quel sembra ma certo non vuol dire che sia un criminale o che abbia a che fare con loro. O magari sì, non lo conosco bene, ma non amo dare giudizi basati solo sull'aspetto e l'estrazione sociale. Tralasciando questa questione l'uomo sembra davvero preoccupato ed io ho intenzione di aiutarlo, non tanto per il sacchetto sonante che ci ponesul tavolo come ingaggio, ma perché mi fa piacere essere d'aiuto e penso sia una buona occasione per mettere alla prova le mie invenzioni. I miei compagni iniziano a porgli delle ottime domande ed io resto educatamente ad ascoltare molto interessato alle risposte così come all'uomo.

Daisy (umana warlock) Absalom, porto.

Hiro Nakamura (samurai verde) "Sarà uno scontro duro. Conviene evocare anche gli altri elementali. Ci serve tutto l'aiuto possibile." propongo al resto del gruppo.

Riverwind (umano barbaro/ranger) "Forse sarebbe meglio sonno. Così non rischi di finire cotto a puntino assieme agli insetti." commentò il barbaro di fronte alla volontà del piccolo compagno di fare da esca.

Lifstan (bardiano guerriero) "Vuol dire che potrebbe esserci qualcuno che si ritenga signore o governatore di quei luoghi con il quale dovremo confrontarci? In tal caso una vostra lettera ufficiale potrebbe permetterci di essere maggiormente presi in considerazione ed assistiti nell'apportare le difese del ponte." commento riflettendo sul da farsi. "Qualora quella persona o persone non riconoscano l'estensione del vostro volere fino a Celduin. Quali sono le vostre direttive?"

Felix Carabàs (tabaxi duellante) "Qualcuno deve comunque andare a fermare i Coltelli o non avremo comunque modo di uscire da qui sotto. Gli unici che possono azarsarsi ad uscire dall'incantesimo della sacerdotessa siamo io e Kosef; ce ne occuperemo noi."