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Elon Musk contro WotC: dalla critica all'ombra dell'acquisizione?
Idea molto interessante con cui sono palesemente in disaccordo. Allo stato attuale X è una fogna a cielo aperto, la massima espressione della teoria del Dead Internet: è bot su bot, gente che cerca engagement copia incollando sempre gli stessi post, thread di materiale inutile, con un algoritmo pesante che ti nutre solo di cose che non vuoi vedere ed è difficile da addestrare altrimenti. Ma principalmente la differenza rispetto a un paio di anni fa sono i bot. È quanto di più lontano esista dall'idea di internet in cui sono cresciuto. Libertà di parola allo stato attuale non mi sembra. Se scrivi certi termini su X i tuoi post rischiano di essere shadowbannati. Per Musk "Cis" e "cisgender" sono parole dispregiative e il sito potrebbe segnalartele. Non è per il fatto che Musk ha un po' di problemi con le persone trans perché ha una figlia trans e la sua ultima ex ha come partner una persona trans? Oppure parliamo di come Musk si batta contro la censura ma ha accettato censure a X in Turchia e in India? O come abbia bannato casualmente gli account che riguardano le sue vicende personali? Parliamo di economia? I titoli di Musk sono (al momento, se vuoi un po' di beneficio del dubbio) in caduta libera. Se Twitter ha perso l'80% del suo valore, non è perché Musk puzza, ma perché il sito non funziona come prima, si è riempito di account che non esistono ed è come parlare coi mulini a vento robotici, e nessuno vuole più farci pubblicità sopra. Nintendo e Sony avevano integrazione diretta per Twitter: ciao, non c'è più. Aveva un brand e l'ha distrutto per non si sa quale motivo, cambiando nome ed estetica: questa cosa la Coca Cola l'ha sperimentata negli anni 80 con la New Coke, pensa cosa poteva succedere a Twitter. Ma vogliamo parlare di altro? SpaceX è in perdita. Tesla è in perdita. In cosa sta andando bene il fiuto finanziario di Musk, ultimamente? Anche andando oltre la politica, ci sono buoni motivi per essere titubanti. Inoltre, essere critici di una figura importante per una cultura non vuol dire disprezzarla. Gary Gygax era un uomo del suo tempo per molte cose, ma lo stesso possiamo dire per Walt Disney. Sia Wizard che Disney non oserebbero mai bruciare le effigi dei loro idoli: non è business.
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[Fabula Ultima] Pokémon Legends
Sì, ci siamo ufficialmente arenati. Come hack del sistema mi trovavo costantemente a cozzare contro le regole di Fabula Ultima, che sono sì fatte per RPG, ma non per RPG di stampo pokémon. Continua a sembrarmi strano che non ci sia un gioco decente che si adatti bene a Pokémon/Digimon/ecc.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
Siamo giunti a fine campagna! Tutto quanto quello che c'era da sbloccare è stato sbloccato, compreso l'ultimo archetipo (le "classi" di Vaesen), il Cacciatore di Vampiri. Che se, giustamente, volete fare una campagna in Romania, potrebbe essere utile. Stavo tergiversando per organizzare eventualmente l'avventura perché speravo che il pdf del manuale base rivisitato arrivasse a tutti e invece giustamente arriverà, l'anno prossimo, solo a chi pagato per il manuale base. E io non sono tra questi, perché lo consideravo di bassa priorità. Oh well. Però ho già scelto un Mistero adatto.
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Cosa C'è Di Nuovo su Kickstarter: Gates of Krystalia Late Pledge
Ho guardato le immagini e ho pensato: "Brrr, mi sembra melma fatta con l'IA". Incredibile, era proprio melma fatta con l'IA. So che sembro brutale, ma vendere manuali con immagini "prodotte" con l'IA è per me indifendibile. Non hai soldi per le immagini? E fai un kickstarter? C'è una contraddizione in termini. Se mi produci qualcosa con l'IA mi stai dicendo che non vuoi creare davvero qualcosa di tuo. Questo vale anche se hai prodotto qualcosa con l'IA e poi l'hai modificato. Questo mettendo da parte il genere di fantasy che si vuole ricreare, per cui ho di base poca stima.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
No, il gioco volutamente non dá risposte precise. È una versione alternativa dell'ottocento, ma la vero similitudine storica non è importante. Per una serie di considerazioni (tematiche, con la tecnologia che vince sulla tradizione, alcuni riferimenti storici) se volessi evitare la anacronia del gioco penserei più al tardo ottocento, dal 1880 in su. Guardate, se siete interessati proverei a fare una avventura test su forum. Molto limitata come scopo, solo per vedere come funziona su play by post.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
Sí, è più per strutturare il gioco che altro. Per esempio, gli XP si guadagnano a fine mistero O tra una sessione e l'altra. Ma la propria base nel castello che ottenete in qualità di eredi della società di cacciatori si aggiorna e costruisce tra un mistero e l'altro. Basta semplicemente dividere un arco narrativo in più parti per risolvere il problema, ma l'idea è che un'avventura duri una, due, tre sessioni.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
Diciamo che è più una codifica di uno stile di gioco e narrazione che una vera costrizione. In un modo o nell'altro scopri che c'è un problema, studi il problema, risolvi il problema e poi torni a casetta tua a Upsala. Un po' come gli heist di Blades in the Dark, diciamo (passami la semplificazione). Però sì, il gioco ha uno stile più episodico, ma come ci insegna X-Files e Buffy, anche negli episodi minori ci sono spunti di una narrazione più grande (in questo caso scoprire i misteri dietro la tua organizzazione). Non ho ancora comprato nessun manuale con una campagna di Vaesen, quindi non so come regga il gioco in più "episodi" che sono collegati tra loro.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
In italiano i manuali costano 60 euro il base, e tra i 40-50 gli altri. In inglese costano 47 il base e una 40ina gli altri manuali. Ora il manuale base è ovviamente scontato al 50%. In inglese (o svedese). I bundle del kickstarter sono convenienti, ma solo in bundle. Credo che al massimo risparmieresti una manciata di euro.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
Sono in una situazione simile, però ti direi che è molto meno complesso di mesi di lavoro. Prendiamo come esempio il manuale di ambientazione del Regno Unito. Rispetto al gioco base in Svezia, hai: - tre archetipi di personaggio in più, che però possono usare anche gli svedesi perché sono molto generali. - la descrizione della società di cacciatori di mostri inglese, che è effettivamente dove ci dovremmo concentrare per l'Italia. Nel nostro caso potrebbe essere una società di stampo neopagano, una cospirazione simil-carbonara o una società alla Giovine Italiana mazziniana. - qualche mostro in più, con regole per adattare i mostri svedesi al regno unito. I lupi mannari li abbiamo tutti, per intenderci, così come le ninfe e i fantasmi. Per l'Italia potremmo aggiungere cose come burattini magici, il monaciello, le strigi. Questa sarebbe la parte più complessa, ma visto che in genere ci si occupa di un tipo di mostro per mistero, e che i mostri adattabili sono già tanti, non è un lavoro che il GM è tenuto a fare a priori prima di iniziare una campagna. - tre avventure, con cenni su come adattarle alla Svezia. Se vuoi fare un tentativo con il tuo gruppo, sposta la sede della Società in una città della tua regione, prendi come riferimento il mistero introduttivo nel manuale base, che è incentrato su un mostro che non appartiene alla sola cultura scandinava, e voilà. Certo, un conto è avere tutto fatto e un conto doverlo fare tu, ma è uno switch relativamente indolore. Sarebbe comunque carino avere i dettagli sulla nostra zona.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
Io pensavo di prendere lo starter set e i due manuali nuovi. Ho il manuale base in PDF, credo che sopravviverò senza errata e correzioni varie (che immagino qualche anima pia prima o poi elencherà a parte). E spero sempre in un Mythic Italy o Iberia prima o poi.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
Se intendi Vaesen, non è affatto male, anche se ci sono alcuni punti del manuale da chiarire (da cui l'esigenza di una versione rivista del manuale). In soldoni, esistono due versioni diverse del sistema Year Zero Engine: uno di questi usa le riserve di dadi di Mondo di Tenebra memoria, quindi il gioco dovrebbe sembrarti abbastanza familiare. Si usano d6 e non d10, ma alla fin fine dovrebbe ricordarti qualcosa. Si tratta sempre di un sistema in cui tiri un numero di dadi pari alla somma di un'Abilità e Attributo, in cui guardi solo il valore più alto, e se ottieni almeno un 6 hai ottenuto un successo. Questo è quanto. Per certi versi è proprio un Mondo di Tenebra moderno, con regole più snelle. Allo stesso tempo, è uno di quei giochi moderni che codifica molto l'ambientazione. Per quanto le avventure si possano ambientare un po' ovunque, il gioco è tarato sulla società di cacciatori di mostri in rovina, che tu e i tuoi compagni state riportando in attività dopo l'estinzione, in Svezia, a Upsala, in un mitologico diciannovesimo secolo. Le regole non cambierebbero se lo ambientassi nell'Italia ottocentesca, ma avrebbe un feel estremamente diverso. Oltre al fatto che dovresti crearti i mostri da solo, perché sono praticamente tutti di derivazione scandinava. Inoltre, rispetto al Mondo di Tenebra dove uno dei problemi spesso era "ma cosa fanno i nostri personaggi?", in questo caso hai sempre una buona idea del ritmo di una sessione. Il gruppo gestisce la Società di cacciatori di mostri. Riceve una missiva per risolvere un problema legato a un mostro. Fa le sue dovute investigazioni. Risolve il problema. La cosa interessante è che i mostri non possono essere debellati con la sola violenza, perché da regolamento rischi che tornino e pure più incavolati di prima, ma ognuno di loro ha un segreto alle spalle per risolvere il mistero. Un esempio per non fare spoiler sui mostri del gioco: i fantasmi non possono essere uccisi, in nessun modo. L'unico modo per levarseli di torno è risolvendo i loro problemi. Se riuscissi a infliggere ferite a un gigante (cosa molto improbabile), il gigante non muore. Va via per tot giorni, e poi eccolo là di nuovo. È un gigante, cosa potranno mai fargli le nostre armi? Io l'ho trovato un ottimo spunto di riflessione su come trattare l'urban fantasy.
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
Confermo. I problemi che mi sono trovato di fronte io quando ho masterizzato il pbp proprio con voi tre (ohibò), sono stati: - Non essendoci una società di Bestie (fino alla player's guide a cui non avevo ancora accesso), c'è poco incentivo a far incontrare Bestie tra di loro se non si conoscono già, oltre a quelle che fanno parte del "party". Che poi anche lì, l'incentivo è più meccanico, perché le Bestie sono già abbastanza forti da sole rispetto a gran parte delle altre creature del mondo sovrannaturale. - I nemici del manuale base sono solo gli Eroi, cioè umani più che umani, ma sempre umani. Quindi o sono in gruppo, o sono facilmente debellabili. Gli altri nemici sono Bestie in diverso grado di evoluzione, e basta. Per me il problema era risolvibile perché conosco gran parte delle Cronache quindi sapevo che mostri strani mandarvi addosso (i vostri nemici del primo arco narrativo, se ricordo bene, erano un vampiro Mekhet Morbus, un demone dell'Inferno, un Prometeo in Flux, uno strumento abissale, dei Beshilu e un changeling traditore, una Cambogia praticamente). Però se non hai accesso al cross-over, non hai neanche modo di creare i nemici. Non buono. Deviant, che è l'unico gioco nuovo dopo Beast, non ha questo problema perché già nel manuale base hai tipo centinaia di poteri, per cui ricreare i mostri di un altro gioco è semplicissimo, ma in Beast la situazione era molto più limitata. - Siete Bestie ma si vede poco l'aspetto di Bestia. Solo uno di voi sei era entrato nella Tana, perché entrare nella Tana è troppo difficile, ma allo stesso tempo è praticamente un game over per il nemico. - Le Bestie sono immuni agli elementi della Tana e possono imporli sulla scena, ma non ci sono regole su come alcuni di questi irrompono sulla scena. E molti sono squilibrati. Puoi creare un inferno in terra appena è buio? I vampiri vengono evaporati in tre secondi.
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Offerta 7th sea 2ed
Quello che so di 7th Sea dipende principalmente dalla prima edizione, ma quello che so della seconda si riassume in: regolamento carente per quello che vuole creare, meglio usare i manuali per portare l'ambientazione in un altro regolamento più appropriato, o per essere usati per il regolamento (ormai vetusto) della prima edizione. Inoltre, considerando che il gioco ha portato alla bancorotta la casa produttrice originaria prima di arrivare alla Chaosium, gli ultimi manuali sono scritti ed editati in modo abbastanza frettoloso. Di base a me l'ambientazione piaciucchiava abbastanza ai tempi della prima edizione (della seconda so poco), ma fu anche uno dei giochi maggiormente vittima del metaplot anni 90, con rivelazioni tipo "la magia che hai sempre usato? In realtà è responsabile dell'apertura del mondo dei demoni verso il nostro e questo ti rende un cattivone". Elementi che potrebbero far lasciare l'amaro in bocca a un giocatore completamente all'oscuro di questi segreti di ambientazione (che sono segreti anche per il GM all'inizio).
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
A tal proposito consiglio anche Even If You Slit My Mouth, che è la versione slice of life un po' commedia romantica di questo concept, in cui i protagonisti sono letteralmente leggende urbane, il cui potere varia in base a quanto è popolare la loro leggenda. Insomma. Beast the Primordial. Un possibile problema è che c'è molta sovrapposizione tra Beast e Changeling. Entrambi si basano storie che si fanno creatura, ovviamente senza il mondo di fata di mezzo per Beast. È che Changeling quello che vuole esprimere lo fa meglio, ha una tematica molto più tosta e definita, mentre Beast più fumosa a causa di scelte editoriali last minute. Nel mio famoso limitato tempo libero sto continuando a scrivere il mio gdr retroclone delle Chronicles of Darkness, che ormai sta diventando una bestia (ah!) a parte. Non sono ovviamente arrivato ai manuali delle singole creature, ma un sacco di elementi di Beast mi piacciono e li riciclerei per gli altri mostri. Le regole sul nutrirsi sono perfette per Vampiri, come le Bestie influenzano la realtà e impongono la loro sulla nostra è una buona ispirazione per Maghi e così via. Un peccato per lo scheletro di Beast che tiene insieme tutti questi elementi, che poteva reggere meglio. L'idea del crossover è stata fallimentare e toglie spazio ad approfondimenti sulla società delle Bestie. Le flaming wars su Beast hanno fatto impallidire le guerre sulle edizioni di Dungeons and Dragons.
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
Anche se facessero una terza edizione delle Chronicles, non credo proprio che toccherebbero Beast neanche con un bastoncino. Troppe controversie dietro, eppure un bel gioco per me dietro c'era, se trattato in modo decente. Cose come i personaggi che sono a tutti gli effetti dei racconti che cercano di rendersi più popolari, l'inversione del classico racconto con la lotta contro l'eroe e anche i singoli gruppi di personaggio (ero molto interessato dagli Inguma, che erano letteralmente gli incubi dovuti alla paura dello straniero e sconosciuto). Però è stato buttato giù dalle controversie legali molto gravi dell'autore, da alcuni problemi di regole, da un editing confusionario e dalla costrizione al crossover con gli altri giochi, riducendo i possibili antagonisti a quelli delle altre linee. Ci sono stati dei tentativi nei manuali successivi, ma troppo poco e troppo tardi. Contate che ci sono alcuni forum in cui di Beast non si può parlare. No, non credo lo vedremo più. Changeling The Lost invece è uno dei giochi migliori mai fatti dalla White Wolf, e ha avuto tempo di splendere nella prima edizione. La seconda ha avuto molto meno materiale, ma aveva anche meno bisogno rispetto ad altre linee di subire un remake. Anche Deviant e Geist vengono bene come linee più limitate, perché essendo molto modulari i materiali aggiuntivi devono essere principalmente composti da nuove regole e poteri. È la chiusura di Mage che mi dà fastidio. Essendo il più vicino allo stile del Vecchio Mondo di Tenebra (tanta ambientazione, tanta tanta tanta storia*, un numero enorme di antagonisti e fazioni) c'è sempre spazio per un manuale in più. E vabbè, è andata così. * c'è un'ambientazione nel Neolitico. C'è davvero tanta storia.
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
La sintesi è questa (per tutti, non so quanto sai): la White Wolf, che non esiste più come entità unica perché ufficialmente assorbita dalla Paradox, dà in licenza le Chronicles of Darkness (e altre cosine, come Exalted) alla Onyx Path. Gli autori della Onyx Path quando vogliono scrivere un manuale devono fare richieste alla casa madre. La casa madre non risponde più alle richieste. Della seconda edizione delle Chronicles infatti sono usciti, oltre i manuali base per ciascuna linea, solo una manciata di supplementi per linea. Anche perché i supplementi vendono di meno, ma ok, servono anche per rimpolpare il pubblico e fare pubblicità al manuale base. Quindi certe linee sono state più o meno portate a compimento, per esempio gli autori di Vampiri il Requiem sono riusciti a fare quasi tutto quello che volevano fare, ma altre sono rimaste monche. Per esempio gli autori di Maghi il Risveglio e di Deviant volevano (e potevano) scrivere molto altro. Il livello è tale che gli stessi autori "ufficiali" si stanno rivolgendo alla piattaforma Storyteller Vault per pubblicare "in proprio" i manuali che avrebbero voluto pubblicare se avessero ricevuto l'ok. Questo vale anche per Vampiri stesso, perché ok che la linea è quasi completa, ma c'è sempre qualcosa da sistenare. Questo fa pensare a tutti gli effetti che l'edizione, a meno di rinascimenti futuri, sia finita. Contate anche che il sistema, anche se con la seconda edizione di più o meno dieci anni fa, ha uno scheletro di venti anni, che scricchiola se non si sa come gestirlo (troppi vantaggi, per esempio, di cui un sacco inutili). Altro elemento che fa pensare che la linea sia abbandonata, è che la stessa Onyx Path ha deciso di mettersi in proprio, creando il proprio gdr urban horror fantasy, Curseborn, con il suo regolamento di gioco proprietario, che è sempre basato su quello delle Chronicles. Che andrebbe anche bene, ma a me non piace (nè l'ambientazione nuova, nè il regolamento). Ehi, almeno si possono giocare tutti i mostri o quasi già dal manuale base. Ne dovrei parlare prima o poi, ma come vedete mi si crea un backlog di cose da scrivere.
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
Scadenza: giovedì 21 novembre 2024 Questa volta la Free League ci presenta un Kickstarter per due manuali di Vaesen - Nordic Horror Roleplaying, il gioco di orrore e fantasy di cacciatori di mostri ad ambientazione norrena ottocentesca del sistema di gioco Year Zero Engine, di cui si è già parlato qui. Dopo alcuni manuali di avventure e l’approfondimento sul Regno Unito Mythic Britain & Ireland, con Mythic Carpathia i nosti cacciatori di mostri si spostano dal profondo nord leggermente più in basso, verso l’Est Europa. La società di investigatori del mistero ha una sede a Praga, e da lì sorveglia le città, le profonde montagne e le oscure foreste delll’Europa Centrale e Orientale. Da Praga ci si sposta in Ucraina, a incontrare Baba Yaga, o direttamente in Transilvania, dove ci aspetta una creatura misteriosa sconosciuta ai più, il Vampiro. Il manuale presenterà più di una dozzina di nuovi mostri da aggiungere a quelli base (con altri in arrivo se sbloccati con i pledge), tre avventure collegate, la descrizione della Società a Praga e, se sbloccata con i pledge, una mappa di Praga in questo folkloristico diciannovesimo secolo. Con City of My Nightmares si torna in Svezia, non troppo lontani dalla Uppsala del gioco base. È un manuale di campagna, composta di quattro avventure ambientate nella gotica capitale Stoccolma, dove una serie di efferati omicidi sta rischiando di gettare la città nel caos e di scoperchiare le origini della vostra società di cacciatori di Vaesen. La campagna può essere ambientata anche in altre città (principalmente Praga e Londra di cui sono già o saranno presto disponibili manuali di approfondimento), e include una mappa approfondita di Stoccolma, sempre se sbloccata con i pledge. In più, con questa campagna di Kickstarter si può preordinare anche lo Starter Set in versione boxed set della versione base di Vaesen, con regole condensate, d6 personalizzati, una avventura introduttiva , schede di personaggi pregenerati e, se sbloccato con i pledge, il Codex Vaeseniana, un manuale abbreviato con i Vaesen da presentare ai giocatori come accessorio di gioco. Per finire, è stata annunciata una versione rivista del manuale base di Vaesen - Nordic Horror Roleplaying, con correzione di errori, semplificazione di regole e chiarificazione di alcuni elementi di gioco. Non è una vera e propria seconda edizione, in quanto completamente compatibile con i manuali precedenti, è unicamente una edizione riveduta e corretta, approfittando degli anni di esperienza. I Livelli di pledge sono i seguenti. Il costo non comprende la spedizione (ma visto che siamo in Europa, siamo tra quelli che pagano di meno). I manuali sono in inglese o svedese (of course): Starter Set (26 €). Solo in versione fisica. City of My Nightmares (35 €). Sia in versione fisica che PDF. Mythic Carpathia (38 €). Sia in versione fisica che PDF Digital Bundle (38 €): City of My Nightmares e Mythic Carpathia in sola versione PDF. Core Rulebook (43 €): Il manuale base sia in versione fisica che PDF. Rusalka Bundle (61 €): City of My Nightmares e Mythic Carpathia in versione fisica e PDF. Strigoi Bundle (78 €): Starter Set, City of My Nightmares e Mythic Carpathia in versione fisica e PDF. Baba Yaga Bundle (138 €): Starter Set, Schermo del GM, Manuale base, un set di dadi in più, City of My Nightmares e Mythic Carpathia in versione fisica e PDF. Small Retailer Bundle (259 €): Starter Set, City of My Nightmares e Mythic Carpathia in cinque copie per i soli rivenditori. Big Retailer Bundle (432 €): Starter Set, Schermo del GM, Manuale base, City of My Nightmares e Mythic Carpathia in cinque copie per i soli rivenditori. Mythic Bundle Carpathian Nightmares (466 €): Starter Set, Schermo del GM, Manuale base, un set di dadi in più, City of My Nightmares e Mythic Carpathia, il proprio nome nello starter set e un quadro firmato e numerato da Egerkrans, l’artista principale del gioco. Link al Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/1192053011/mythic-carpathia-and-city-of-my-nightmares-for-the-vaesen-rpg Visualizza tutto articolo
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Cosa c'è di Nuovo su Kickstarter: Vaesen - Mythic Carpathia e City of My Nightmares
Scadenza: giovedì 21 novembre 2024 Questa volta la Free League ci presenta un Kickstarter per due manuali di Vaesen - Nordic Horror Roleplaying, il gioco di orrore e fantasy di cacciatori di mostri ad ambientazione norrena ottocentesca del sistema di gioco Year Zero Engine, di cui si è già parlato qui. Dopo alcuni manuali di avventure e l’approfondimento sul Regno Unito Mythic Britain & Ireland, con Mythic Carpathia i nosti cacciatori di mostri si spostano dal profondo nord leggermente più in basso, verso l’Est Europa. La società di investigatori del mistero ha una sede a Praga, e da lì sorveglia le città, le profonde montagne e le oscure foreste delll’Europa Centrale e Orientale. Da Praga ci si sposta in Ucraina, a incontrare Baba Yaga, o direttamente in Transilvania, dove ci aspetta una creatura misteriosa sconosciuta ai più, il Vampiro. Il manuale presenterà più di una dozzina di nuovi mostri da aggiungere a quelli base (con altri in arrivo se sbloccati con i pledge), tre avventure collegate, la descrizione della Società a Praga e, se sbloccata con i pledge, una mappa di Praga in questo folkloristico diciannovesimo secolo. Con City of My Nightmares si torna in Svezia, non troppo lontani dalla Uppsala del gioco base. È un manuale di campagna, composta di quattro avventure ambientate nella gotica capitale Stoccolma, dove una serie di efferati omicidi sta rischiando di gettare la città nel caos e di scoperchiare le origini della vostra società di cacciatori di Vaesen. La campagna può essere ambientata anche in altre città (principalmente Praga e Londra di cui sono già o saranno presto disponibili manuali di approfondimento), e include una mappa approfondita di Stoccolma, sempre se sbloccata con i pledge. In più, con questa campagna di Kickstarter si può preordinare anche lo Starter Set in versione boxed set della versione base di Vaesen, con regole condensate, d6 personalizzati, una avventura introduttiva , schede di personaggi pregenerati e, se sbloccato con i pledge, il Codex Vaeseniana, un manuale abbreviato con i Vaesen da presentare ai giocatori come accessorio di gioco. Per finire, è stata annunciata una versione rivista del manuale base di Vaesen - Nordic Horror Roleplaying, con correzione di errori, semplificazione di regole e chiarificazione di alcuni elementi di gioco. Non è una vera e propria seconda edizione, in quanto completamente compatibile con i manuali precedenti, è unicamente una edizione riveduta e corretta, approfittando degli anni di esperienza. I Livelli di pledge sono i seguenti. Il costo non comprende la spedizione (ma visto che siamo in Europa, siamo tra quelli che pagano di meno). I manuali sono in inglese o svedese (of course): Starter Set (26 €). Solo in versione fisica. City of My Nightmares (35 €). Sia in versione fisica che PDF. Mythic Carpathia (38 €). Sia in versione fisica che PDF Digital Bundle (38 €): City of My Nightmares e Mythic Carpathia in sola versione PDF. Core Rulebook (43 €): Il manuale base sia in versione fisica che PDF. Rusalka Bundle (61 €): City of My Nightmares e Mythic Carpathia in versione fisica e PDF. Strigoi Bundle (78 €): Starter Set, City of My Nightmares e Mythic Carpathia in versione fisica e PDF. Baba Yaga Bundle (138 €): Starter Set, Schermo del GM, Manuale base, un set di dadi in più, City of My Nightmares e Mythic Carpathia in versione fisica e PDF. Small Retailer Bundle (259 €): Starter Set, City of My Nightmares e Mythic Carpathia in cinque copie per i soli rivenditori. Big Retailer Bundle (432 €): Starter Set, Schermo del GM, Manuale base, City of My Nightmares e Mythic Carpathia in cinque copie per i soli rivenditori. Mythic Bundle Carpathian Nightmares (466 €): Starter Set, Schermo del GM, Manuale base, un set di dadi in più, City of My Nightmares e Mythic Carpathia, il proprio nome nello starter set e un quadro firmato e numerato da Egerkrans, l’artista principale del gioco. Link al Kickstarter: https://www.kickstarter.com/projects/1192053011/mythic-carpathia-and-city-of-my-nightmares-for-the-vaesen-rpg
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
L'ho letto di molto recente, e mmmm non ne ho avuta una bella impressione? La vedo come un'occasione sprecata, più per il tono scelto che per altro. Anche perché quel genere di horror, con persone, in genere normali, vittime di mutazione non verrà ripreso in modo così completo dalla (EX) White Wolf per oltre 30 anni. Parlo di Deviant the Renegades, che è l'ultimo gioco delle Chronicles of Darkness. Letteralmente l'ultimo. Fine. Caput. Dovrei scrivere un approfondimento, perché è ovviamente passato in sordina.
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Dell'importanza dell'arte nei manuali
Più di qualcuno di voi ha tirato fuori l'argomento AI. Se è per una cosa tra amici, vi capisco e lo accetto. L'ho fatto anche io. Però di base, tornando all'argomento arte, se mi trovassi immagini fatte con l'AI in un prodotto mi sentirei francamente insultato. Piuttosto che l'AI preferisco i muri di testo, ma avrete capito che io non conto. Ho giocato su preview di gdr su google docs, praticamente. L'AI su un prodotto di GDR professionale (o comunque a pagamento) è una mancanza di rispetto. Se non vuoi pagare qualcuno per farti "i disegnetti", ma vuoi essere pagato di rimando per il tuo prodotto, be', cambia hobby. Le lettere e i numeri inesistenti, o i dadi che sembrano sfere, o tutte le persone affette da polidattilia sono dei "bug" (prossimamente feature!) delle immagini fatte con l'IA. Quando (come voi! Non vi sto insultando giuro) mi sono rivolto all'IA per fare cose tra amici, mi sono poi rivolto alle mie scarne abilità di Photoshop per risolvere queste imperfezioni. E per rendere comunque mie le immagini, anche se un minimo. C'è un vantaggio nell'autoproduzione: è improbabile che io arrivi a produrre un manuale cartaceo, quindi questi limiti sono meno importanti. Esistono molti siti che permettono il print on demand, ma nel mio caso è, oltre che prematuro, fuori dalle mie prospettive. Specie perché conoscendomi sarei la persona che fa uscire millemila versioni beta prima del prodotto concluso. Early access eterno, diciamo. Ah, la copertina di Traveller. Per me è un capolavoro di design. Ma credo che ormai avrete capito che sono per il minimal. Anche Vampiri... la copertina iconica, quella della rosa sul marmo, è stata un ripiego dell'ultima ora di una foto fatta al volo. Ma nessuno si ricorderebbe la copertina scelta in origine, e avrebbe venduto sicuramente meno.
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
A me fa sempre sorridere come su questo punto siamo per certi versi contrari, ma poi ci ritroviamo comunque d'accordo. Perché quella che spesso viene chiamata cancel culture è sempre esistita, solo che venivano cancellate le persone sbagliate. Sempre parlando della White Wolf, ci sono stati per anni dei letterali pedofili tra gli autori (freelance). Per decenni. Lì la cancel culture ha lavorato benone. Con un leggero ritardo, ma ha lavorato. Viva la cancel culture, ti vendo anche il mio primogenito. È che 30 anni fa alcune cose venivano fatte passare. Himmler è stato trasformato in un vampiro in Berlin by Night, ma ehi, è così stupido che fa ridere. Tutti li hanno presi in giro anche all'epoca per questa (e altre!) simpatiche scelte, ma quello che mancava era la cassa di risonanza di internet. Oggi sarebbero stati distrutti. In genere ci si cancellava per altre cose, come le guerre di edizioni, che io ho vissuto sempre anni dopo, perché sono finito incastrato in questo strano ambiente nel 2005, quando ero alle medie e Vampiri la Masquerade era appena concluso. Che fortunello. E anche all'epoca si parlava di come interi clan fossero solo stereotipi di gravità variegata. Solo che pesava meno. Giovanni italiani mafiosi? Va be, noi ci siamo abituati. Può passare. Fallo ora* un clan di etnia rom che ha come debolezza "devono per forza compiere crimini". Non è una questione di woke (che per me rimane uno spauracchione), ma di "mmm qua forse ci dovevamo pensare di più". Oltre che razzista, il concetto iniziale del Clan Ravnos banale. E infatti che clan è andato in fiamme ed è stato rivisto completamente in revised, pescando da tradizioni indiane? Ci hanno provato. Ora diremmo che "si sono autocensurati", "si sono cancellati da soli". E lo stesso penso di alcuni manuali in generale della Black Dog. Non razzisti, ma puerili. Ora verrebbero cancellati per alcune cosine (ma da entrambi gli schieramenti, destra sinistra eh). In Freak Legion hai un potere che spoiler per "ommioddioqualcunopensiaimbambini" Considerando che quello è un potere accessibile anche ai giocatori (che però sono antagonisti), questo per me non è profondità di gioco, è edgelordismo puro. Che storia ci racconti con una cosa simile. Per cui ritengo la linea di demarcazione tra quanto sia edgelord e quanto sia "investigazione dell'animo oscuro" molto sottile. Non dico che non si possa fare, ma dei paletti sono importanti. E questo non include il disclaimer di Freak Legion che dice "this book is gross", che è il supplemento in cui sinceramente hanno rinunciato a ogni pretesa oltre a "fate quello che vi pare con gli strumenti che vi diamo". È effettivamente difficile scrivere di horror. A volte ci sono riusciti. A volte no. A volte non funziona per tutti perché ognuno ha le proprie sensibilità e bollini rossi. C'est la vie. Ho tergiversato di nuovo? Ho tergiversato di nuovo. *Stato attuale delle cose: i Ravnos non sono di etnia rom, e sono costretti al nomadismo perché dopo la morte dell'antidiluviano hanno un quasi letterale fuoco dentro che li brucia se non stanno fermi. Nessun riferimento alla cultura nomade precedente. Eliminata completamente. Tu puoi considerarla cancel culture? Per me è semplice codardia. Si poteva fare qualcosa di buono con i Ravnos precedenti (e ci avevano provato nella versione del ventennale di Dark Ages). Ma così ha deciso l'autore di quel manuale, che è anche l'autore principale dell'edizione revised. Non credo ci siano state richieste dall'alto.
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Dell'importanza dell'arte nei manuali
Nello scrivere a tempo perso (molto perso, ma sono così le passioni) il mio GDR urban fantasy, mi ritrovavo a pensare. Ok, so scrivere. So documentarmi. So rubicchiare regole a millemila altri giochi che se le sono rubate anche tra di loro. Insomma, il gioco sarà giocabile, in un modo o nell'altro. Una cosa che però assolutamente non so fare è, in soldoni, disegnare. Nonostante i GDR siano un hobby di immaginazione, alla fine della fiera quelli che ci troviamo in mano non sono solo manuali, sono anche piccoli artbook. Decine e decine di artwork. Ma servono davvero tutti questi disegni? È un libro, è un manuale. Deve essere chiaro, leggibile, ben impaginato. Non di rado mi sono trovato a pensare "mazza che brutto sto artwork, sarebbe meglio senza". Quanti manuali escono dopo un'infinità di tempo perché i disegni sono dei veri e propri colli di bottiglia. Sì, gli artwork possono aiutare a immedesimarci, ma a volte sono dei veri e propri riempitivi. Servono per l'atmosfera? Non ne sono pienamente convinto. Ci sono giochi che hanno fallito perché gli artwork dicevano una cosa, e il testo andava in direzione opposta. Un layout particolare, entro certi limiti, mi dà anche di più di un'immagine. Parlo di molti giochi della OSR, che spesso usano immagini di dominio pubblico ma poi puntano tutto sull'impaginazione. Ci ragionavo anche perché mi è arrivato oggi (dopo mesi di ritardo, colpa mia) il manuale di Brindlewood Bay. Sì, gli artwork ci sono ma non sono in mezzo, a dividere il testo, a lato delle pagine. Sono armonicamente tra un capitolo e l'altro, a pagina piena. Se non ci fossero, non mi mancherebbero, perché il manuale senza di loro è a tutti gli effetti un libro senza troppi orpelli. Ma funzionano. D'altro canto a me piacevano molto i loghi delle fazioni come i clan di Vampiri o simili. Ci sono stati supplementi in cui sono state introdotte fazioni senza loghi e devo dire. Mi mancava più il logo che vedere il banale esempio di un membro di quella fazione disegnato. Non posso vivere senza. E ci sono autori che sono quasi sinonimi (anche se non ne conoscete il nome) con certe ambientazioni. Brom con Dark Sun, DiTerlizzi per Planescape, Tim Bradsheet per Vampire the Masquerade o John Cobb per Wraith the Oblivion, ad esempio. Ok, più che una discussione è diventato uno sfogo. Cosa ne pensate? Vi interessano effettivamente gli artwork o vivreste senza? Da creatore di gdr indie per passione, che quindi non si aspetta di cavarci un euro, il discorso per me è complesso. Sono diviso.
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
Il problema è che è quando ultimamente hanno fatto gli edgelord che hanno fatto i buchi. Cioè, non mi sembra che gli ultimi tentativi siano un modo per, che so, indagare la società, fare una critica, usare l'orrore come catarsi. È solo un modo per spararsi le pose e fare i fighi. "Noi facciamo i duri e crudi per impartirvi una lezione". Una delle prime controversie è stata proprio all'inizio della 5e di masquerade, in una demo. Uno dei personaggi pregenerati era una Ventrue con requisito di sangue "minorenni". Uuuh. Incredibile, me la faccio sotto. Siete i più forti. Queste cose non mancavano neanche nelle vecchie edizioni, eh. Mezzanotte lo sa, c'era un'intera sottosezione delle vecchie linee che si chiamava "Black Dog" in cui finivano tutti i manuali troppo rischiosi, troppo maturi anche rispetto agli altri. Si andava dalle cose puerili edgelord per il gusto di esserlo, al manuale di cui ho parlato prima della Shoah. In genere erano i manuali sui cattivoni. Alcuni venivano anche bene.
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
Allora, contesto. Mark Rein Hagen vive in Georgia (non lo stato americano). Tecnicamente non è colpa sua, ma la faccenda ha preso direzioni grottesche, specie perché vive in Georgia. È stato usato come fantoccio cui addossare le colpe di un passaggio del manuale della quinta edizione sulla Camarilla. In un capitolo si descrive la situazione in Cecenia, dove, in real life, le discriminazioni contro la comunità LGBT sono particolarmente violente e repressive. Anche se il governo ceceno nega che esistano persone LGBT in Cecenia. Però li tortura e uccide. È una vecchia tattica. L'idea dell'autore era di fare discutere questa situazione in prima persona (punto di vista fallibile e menzognero) a un vampiro, che reputa queste epurazioni una copertura di vampiri. Un complotto per governare lo stato. Per poi spiegare la vera situazione in un paragrafo, cosa davvero succede in Cecenia. Gli editori cosa hanno fatto: hanno tolto il paragrafo di spiegazioni e hanno modificato la spiegazione del vampiro così che sembrasse in terza persona e quindi un dato di fatto del setting. Risultato finale: da manuale i vampiri ceceni usano i media per parlare delle persecuzioni contro le persone LGBT della Cecenia per coprire il fatto che stanno governando brutalmente la Cecenia. Le persecuzioni ci sono lo stesso, ma il fatto che se ne parli è colpa dei vampiri. Ed è comunque colpa loro. Spiegare eventi importanti storici come legati a vampiri o altre creature è una cosa che la vecchia white wolf ha sempre fatto. Al Capone è un vampiro. Alan Turing è un mago ucciso dalla Tecnocrazia. Alcuni nazisti (veri) sono stati resi vampiri (banale e di cattivo gusto anche trenta anni fa, ma va be). Però c'erano delle regole. Tipo, l'olocausto è causato dagli umani in primo luogo (c'è un manuale molto tosto di wraith sull'argomento). E gli eventi storici in atto non si toccano subito. Tipo, 9/11 non è colpa di maghi e fatine. Se ne parla, ma ci si prova con garbo. Questa faccenda della Cecenia avrebbe dato inizio alla controversia, ma sarebbe rimasta inter nos tra fan di rpg. Una cosa un po' da edgelord, usiamo una tragedia attuale per vendere libri, magari la scriviamo anche male. Non è lo spauracchio del politically correct che ha portato all'incidente, perché in altre controversie simili non ci sono stati tanti problemi. Il problema è che Vampiri è popolare anche in Russia, e la Cecenia è satellite russo, e in Cecenia ufficialmente tutto questo non succede. Quindi il problema è che si è negato il negazionismo ceceno. E la Russia è intervenuta. Quando sta storia ha avuto risalto in Russia, Rein Hagen in qualità di ideatore del brand si è preso la colpa non volontariamente e anche perché, ripeto, vive in Georgia ma ha anche lui discusso dei pogrom in Cecenia, è diventato persona non grata in Russia e il centro dell'incidente diplomatico. Risultato conclusivo: la Paradox assorbe completamente la White Wolf, i manuali non vengono più prodotti in modo indipendente ma su licenza cambiando spesso direzione e linea editoriale (si vede), vengono fatte saltare un po' di teste. Tutto questo poi doveva essere un tributo dell'autore del paragrafo originale a un suo amico gay vittima di torture in Cecenia. Poi Rein Hagen ha anche altre idee politiche opinabili, ma non credo abbastanza per essere epurato. PS: Quel passaggio sul manuale è stato cancellato.
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La nuova edizione -italiana (NeedGames)- di Werewolf: l'Apocalisse
Ti ho già risposto in DM ma forse scrivere in pubblico più aiutare altre persone. Io ho letto la versione inglese, e ho seguito discussioni su siti esteri, quindi non ho niente da dire sul lavoro degli autori italiani. Ma non mi sento assolutamente di consigliare questa edizione di Licantropi. Già avevo tantissime remore per la quinta edizione di Vampiri, principalmente per questioni sia di cambiamenti di ambientazione che per scelte di regolamento. Però per quanti riguarda vampiri si poteva discutere: io ho sempre preferito Requiem, e chi mi conosce nonostante le mie morti saltuarie lo sa, però non ho mai disdegnato Masquerade. Nonostante il vecchiume, visto che comunque è un'ambientazione di trenta anni fa e per molte cose si vede, Masquerade funziona. Preferisco l'edizione del ventennale, ho sempre sperato che la svecchiassero, non mi è piaciuto come è stata svecchiata, ma va bene. Licantropi l'Apocalisse non è stato svecchiato, è stato svuotato. Come è stato svuotato anche Hunter: The Reckoning (solo che HtR lo conosciamo in 4 in Italia, quindi fa niente, nessuno è affezionato dai). Non c'è stato un ammodernamento dell'ambientazione, si è solo tolta ambientazione, si sono rese informazioni fumose, perché tanto ci pensano i GM a riempire i buchi, o magari dei manuali futuri. Ci sono scelte di reboot che sono state fatte per motivi specifici. Certi nomi sono stati cambiati per cause politiche (Fianna è anche un nome di un partito irlandese), mentre Uktena e Wendigo sono nomi di tradizioni di indigeni d'America che molti indigeni d'America non vogliono si usino a caso (specie Wendigo). Motivo per cui c'era un consulente sulla diversità, solo che sto consulente per la diveristà non è mai stato ascoltato davvero, e online si è alzato un polverone quando ha deciso di dire quanto gli era accaduto. In sintesi, ogni possibile motivazione culturale dietro le tribù è stata slavata per non creare troppi turbamenti. Cosa che da una parte capisco, ma dall'altra non era poi così difficile dire "questa tribù ha radici in questa cultura, ma". Crea dramma, c'è tensione quando si va oltre gli stereotipi. E invece no, tagliamo. E poi c'è un'intera tribù che da alleata è diventata nemica perché, sempre trenta anni fa, una sua cospirazione interna eretica era di estrema destra di ispirazione nazista. E invece di a) ricordare che questa cospirazione era stata debellata due edizioni fa e b) usare questo elemento come spunto di narrazione (come era anche prima, eh), si è deciso di c) rendere tutta la tribù nemica. Eravate fan dei Get of Fenris? Spiacente, siete estremisti anche in un gioco di estremisti ecoterroristi. È importante essere aggressivi in un gioco di licantropi, ma non troppo! Bleh. Mi rendi sempre triste, ma nonostante la seconda edizione di Licantropi i Rinnegati sia un gioiellino, sì, è una delle linee delle Cronache di Tenebra che ha venduto meno. Dati alla mano. Peccato, perché c'è molto dietro, specie dopo la riedizione. Hanno omesso Rein Hagen perché ha creato un incidente diplomatico con l'intera Federazione Russa. That's it.