Ambientazione "a caso", pg: umano Lama iettatrice da biclassare con negromante del terrore
"Fin dabambino, Alfons Etrom è sempre stato perseguitato dalla sfortuna, piccoli incidenti, coincidenze, sembrava tutto contro di lui, finchè un giorno la sfortuna non gli salvò la vita. Stava lavorando come al solito all'agenzia di pompe funebri di famiglia, quando, inalando i fumi di un nuovo preparato per imbalsamazioni, svenne cadendo dentro una bara. Il padre, un vecchio becchino quasi cieco, non si accorse che nella bara oltre la salma c'era anche il corpo del figlio, così senza troppi complimenti òla sigillò con un pesante coperchio di legno. Passò ... quanto? Ore, giorni? Alfons non lo scoprì mai. quando rinvenne, resosi conto della sua condizione, scardinò il legno del coperchio a calci e pugni, poi urlò il nome di suo padre. Nessuno gli rispose. Uscì dal laboratorio, e si guadagnò l'aria fresca, aria colma dell'odore della morte. Mentre giaceva chiuso nella bara, qualcuno, o qualcosa aveva ucciso tutti gli abitanti del villaggio, la sfortuna gli aveva salvato la vita, ma a quale prezzo? Istintivamente Alfons portò la mano ad una tasca, dove teneva l'anello destinato alla sua amata, aveva sempre rimandato il momento della dichiarazione, ma quel giorno, prima di cadere nella bara,si sentiva pronto. Ora lei giaceva nella polvere, la chioma rossa come il sangue, il corpo freddo come pietra. Piangendo ed imprecando portò il cadavere della ragazza al tempio del villaggio. Prese a pugni le statue degli dei fino a rompersi le nocche, gridò bestemmie fino a perdere la voce mentre fuori dal tempio si addensavano le tenebre e il vento iniziava a soffiare più forte, poi semplicemente crollò a terra, esausto. Qualcuno, lo ascoltò. Dalle tenebre uscì una voce. C'era ancora qualcuno di vivo oltre a lui "Vattene e torna domani quando il sole sarà morto, e lei sarà ancora tua". Alfons guardò il corpo della sua amata poi guardò nelle tenebre. Non ci pensò molto ed annui con un cenno del capo. La voce parlò ancora "Ogni desiderio ha un costo". "Lo so..." sussurò Alfons accarezzando le rosse ciocche che ricadevano sul volto morto. Poi, ubbidendo alla voce si alzò. Quando stava per varcare la soglia del tempio la voce gli parlò un ultima volta. "Non vuoi sapere il prezzo del tuo?". Alfons si girò verso le tenebre. "Sono disposto a pagare il prezzo più alto, qualsiasi esso sia" Detto questo sparì nella notte. Il giorno seguente Alfons lo passò dormendo, il sonno tormentato da orribili visioni, sogni alieni di freddo e morte. Al tramonto si recò al tempio. Qualcuno aveva acceso delle candele, e al centro del tempio stava lei, vestita da sposa. Con il cuore in gola, Alfons le si avvicinò, senza accorgersene aveva preso in mano l'anello. "Si" si limitò a dire lei. Poi lo baciò. Le sue labbraerano fredde come una tomba. Passarono dei giorni felici, alternati a notti di sogni di follia. E nei sogni Alfons riceveva degli ordini. Con la sua amata al fianco cominciò ad imbalsamare uno ad uno i corpi di tutti gli abitanti. Ci mise un'anno. Un anno felice, un anno d'amore, nel quale provò senza riuscirci a scaldare il freddo corpo della sua sposa. Quando anche l'ultima salma fu pronta, il cielo si oscurò ancora, riempiendo gli spazi tra le stelle di un paesaggio alieno, visioni, che schiacciarono a terra Alfons annichilendolo con la loro irreale follia. quando riaprì gli occhi il villaggio era vuoto, al posto della sua sposa solo l'anello che lui le aveva dato."
Purtroppo la campagna è "a caso" ottenuta incollando avventure prefabbricate alla buona, quindi dubito che il background si rifletterà in qualche modo nella campagna.