Landar

Argor Mangiaroccia Con ancora il cadavere umano reso ormai una gelatina sotto gli zoccoli del mio prode bufalo mi osservo attorno, soddisfatto. La situazione ormai volge a nostro favore sono in arrivo altri umani armati e apparentemente pericolosi. Se il mio incanto ancora perdura ne estendo il potere ai nuovi alleati, nostri fratelli, tenuti in cattività forse dall'infanzia se non addirittura dalla nascita. Solo alla fine scorgo l'esile cucciolo che combatte come una furia, schivando quasi tutti i colpi, il suo sguardo e la sua agilità mi ricordano la ragazza che usava quei liquidi esplosivi. La ragione mi consiglia di tenerlo in vita, come fosse una figura importante, forse il figlio di Sir Lorenz o della nostra prigioniera. La rabbia ha però il sopravvento nonostante io non abbia ancora accettato la furia del canto di Wurrzag. "Guerrieri! Altri umani stanno arrivando. Ammucchiate i loro cadaveri al posto del portone e piantate le loro lance in modo da formare una linea di punte. La forza della natura che ho evocato forse resisterà fino al loro arrivo e noteranno le lance quando sarà tardi." Poi mi faccio largo tra i nostri orchi fino a cercare di raggiungere l'umano sul camminamento delle piccole mura con l'intenzione di colpirlo alzandomi dalla groppa di Azog per raggiungerlo.

Goril "Cer...caaate un aaantidoo...to." dico prima di cadere a peso morto come un tronchetto d'albero con ancora le armi in mano. DM

Soggetto K Senza perdere tempo mi affaccio dal portellone e urlo verso gli altri "Avanti salite." Quindi mi rivolgo al 'pilota', in mongolo considerando che ora vuole farsi comprendere da tutti come sembra già sapere quali sono le lingue che conosciamo "Se puoi, aspetta che siano dentro tutti prima di decollare o attivare altre cose strane..."

Keothi Lascio che Floki si scateni mentre decido di lasciarmi pervadere dall'emozioni trasmesse dalle parole di Gelon. Armato di spada e scudo, non dovendo affrontare giganti lascio partire un fendente contro l'ocro che mi ha ferito, senza preoccuparmi al momento di proteggermi ulteriormente con le magie. Silenziosamente, per non richiamare ulteriori nemici. DM

Isabela "Non saprei... ma ora che ho rischiato la mia pelle con le leve e queste manopole vediamo chi di voi tira fuori le balle per aprire quelle belle bacheca ricche di sbrilluccicose pietre e gemme." mi faccio da parte, portandomi ben lontana dalle vetrinette.

Goril Prima di sollevare il pollice verso Zeb, colpevole di un gesto inaspettato poso la mano, pesantissima sulla spalla di Ed che è venuto a soccorrermi. La lascio lì e usandola come appoggio faccio il cenno di intesa verso il chierico, per niente smorzato dalla reazione della simpatica ragazza di malaffare. "Stooo beeneee." dico quasi al rallentatore perché bene non sto per niente "Ee ade..eessssso?" biascico anche una domanda.

dovrei aver fatto.

Judith "Prendilo e usciamo." nello sguardo c'era gratitudine per quel che aveva fatto Victor. Richiamò ancora una volta l'attenzione del servoteschio quindi annuendo verso Omar "Lo capiremo da fuori. Ora muoviamoci." Attese col bolter carico pronta far fuoco per dare modo ai compagni di uscire in sicurezza. Scattò subito dietro l'ultimo.

Yenlui Con Kurt

errore mio! non so perché non avevo visto l'ultima riga

Pippo mi sa che ti è zompata la parte finale.

Benvenuto

Magnus "Karelia... Mossbauer è morto. A casa sua dubito troveremo i soldi. Inoltre come entriamo? Siamo già nei casini se ci facciamo vedere a casa sua peggioreremo la situazione. Servono altre soluzioni e se vogliamo quei soldi altre idee. E l'unica è il tempio. Abbiamo ancora le informazioni, grazie a te, ci sarà qualcuno che le vuole. A parte chi ci vuole anche morti." allargò le braccia.

Gudrod "Beh... io nell'attesa controllo non escano morti o demoni." e si mise a guardia del gruppo, pronto a staccare teste e corna.

Volpe Nera Lasciò il martello in mano al Capitano d'arme o l'ufficiale che si occupava degli ordini militare, cercò velocemente il combattente più formidabile a bordo della nave "Se non hai di meglio, questo martello sarà utile contro le creature delle tenebre." lo sguardo era però fisso sulla nave fantasma ammiraglia, una visione terribile. Terrore puro. Quasi tremante si diresse subito dal capitano "Puntiamo l'ammiraglia, diretta. Con questa nave e un'altra. E' possibile tentare una manovra per evitare il rostro proprio all'ultimo? Non subiremo l'impatto pieno, forse scivolerà lungo il fianco. Poi l'assalteremo. Non dobbiamo disperdere le forze ma puntare quella. Ne sono certo." Quindi urlò ai compagni "Abbiamo ancora quelle pozioni?" soprattutto rivolto a Tobias.

Isabela "Certo ora è ben differente. Vogliamo provare usando lo stesso metodo? A partire dal cristallo muoviamo le leve che rappresentano i pianeti che sempre più sono lontani: vediamo..." Mi metto a studiare le leve e inizio Aballon il cavallo Castrovel il verde Golarion Akiton il rosso Verces cerco accuratamente Eox Triaxus il vagabondo Liavara "Mi piace Liavara. Dove sta dove sta... mmm" Bretheda, questo sembra piacermi meno Il messaggero e infine lo Straniero Aucturn

Gudrod Si riaffacciò da una delle scaffalatura sentendo Mia fare un altro nome. Portò la mano alla fronte "Un altro mago da schiantare? Non ne posso quasi più. Sarà solo per gloria anche questa volta?" pensava alla ricompensa ormai, ricca. Doveva ancora parlare con i preti del suo culto, raccontare ciò che aveva visto e vissuto. Quel che avevano distrutto. Era deciso a farlo. O quello o oro, quantomeno una pioggia di corone.

ok bisogna mettersi al lavoro

Goril Mi guardo attorno, l'espressione stralunata non più per l'orrore ma per la sensazione. Faccio una fatica immensa a muovere i piedi mentre cerco un appoggio. Ascia e scudo non scivolano dalle mani ma quasi di schianto, finita la resistenza, mi butto sul primo appoggio che trovo. Anche il tavolo dove era steso quell'abominio incompiuto che ora giace a terra diviso in due. Faccio fatica anche ad aprire bocca... provo a fare una battuta ma non riesco. Paralizzato quasi sul posto.

Judith Non se la sentiva di ripetere le parole degli altri accoliti seppur sapeva bene che l'Imperatore era schierato con loro e li proteggeva. L'oscenità delle parole pronunciate da Victor avevano fatto scomparire l'illusione o il demone stesso? Freneticamente si mosse, osservando Ludovicus a terra ma non carbonizzato come appariva. Si guardò addosso, non sentiva più il calore e il dolore ma non comprendeva se le ferite fossero reali o meno. Cercò traccia del demone.

Serenamente 🙂 La pausa estiva per altro è anche fisiologica.

Keothi "Ora o mai più." sussurro guardando soprattutto Floki che so bene non vede l'ora di sbranarli letteralmente. Faccio capire che evidentemente gli orchi hanno notato qualche cosa di strano alle loro spalle, proprio nella nostra direzione. Arretrare per permettere loro di avvinarsi è rischioso, arriverebbero organizzati.

Isabela Con mooooolta attenzione procedo verso il cristallo come stessi camminando su di un pavimento di spine. "Dunque uomini. Io non me la sento di staccare di netto queste condotte dal cristallo, tuttavia potremmo tentare con quelle leve. Leve ovunque in questa torre, oppure le valvole che forse sono un tantinello più sicure. Certo mi chiedo per quale motivo un sistema di sicurezza tale se poi è possibile disattivarlo semplicemente girando delle manopole o tirando delle leve così... accessibili." sistemo la bandana che tiene a bada i miei capelli "Che ne pensate?"

Volpe Nera La tempesta passò come era giunta fortunatamente evitando di lasciare strascichi negli uomini a bordo. Le isole ormai erano in vista, questo significava che ormai erano giunti a quasi 3/4 del loro viaggio. Il Kai stava lucidando la propria spada, con sempre accanto l'artefatto più prezioso del Magnamund dal quale mai si era separata e per il quale fortunatamente mai nessuno aveva anche mostrato curiosità. Quando era ancora intendo a bagnare la cote un grido della vedetta lo fece sobbalzare. Navi... certamente nemiche. Quindi i signori delle tenebre avevano trovato alleati in grado di cingere d'assedio il Sommerlund anche da mare. Passò per un'ultima volta la pietra sulla lama e poi si sollevò per avvicinarsi al bordo e vedere meglio. Pronto a combattere. Alla vita il martello d'argento -se non ebbe modo di trovare altri in grado di brandirlo a dovere- alle spalle la Spada del Sole del sole avvolta nei panni, tirata fuori in quel momento dalla custodia.

Caramon Ignorò la risposta di Porthios, il guerriero in cuor suo sapeva che aveva ragione seppur forse si sarebbe potuto far meglio se davvero erano bravi come sostenevano. Lo seguì con lo sguardo mentre si allontanava poi si lasciò convincere dalla eco delle parole di Tika. Stavano già inabissando Fizban di domande, in effetti era l'elemento più curioso di quella combriccola. Caramon evitò di aggiungersi al coro ma era pronto a dare il giusto sostegno al vecchio che in verità appariva provato. Silenziosamente si accostò alla scena ma dalla parte di Fizban.