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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Allora, dovrei e avrei voglia di rispondere a tutte le vostre questioni poste, ma in tutta sincerità non ne ho il tempo. Cercherò quindi di riassumere brevemente il mio pensiero, cercando nuovamente di riportare in carreggiata la discussione che continua a divagare su questioni affini, ma che non rispondono all'argomento del topic. Lasciamo quindi da parte il discorso delle CdP, per il quale rimango sulla mia posizione, e che voleva essere solo un esempio. La domanda è se interpretazione e ottimizzazione sono amici o rivali. Io sono convinto che siano rivali. Badate: non agli opposti, rivali. È ben diverso. Semplicemente perché entrambe cercano di portare acqua al proprio mulino. E so già quale sarà la vostra obiezione. Vi invito a rileggere il primo post di Idrahil, che forse ha riassunto molto bene la cosa. Il punto (2) rende palese che siano rivali, penso concorderete tutti. Da quello che ho capito invece quello che dite voi si riassume dal punto (1). Il fatto è che il motivo per cui sono spinto ad ottimizzare è un falso problema. Nel senso, la questione dipende dal "livello" a cui si svolge la campagna. Se il livello di sfida è alto, avrò bisogno di ottimizzare, se è basso non avrò bisogno di farlo. A tutti gli effetti, cosa cambia se il mio paladino fa 10 danni o 100 contro il malvagio demone? Nulla, se invece di essere un Balor sarà magri un Vrock. La vostra successiva obiezione sarà: "Sì, ma a me piace fare sfide di altissimo livello". Il problema sorge quindi nel momento in cui per ottimizzare (sempre allo scopo di interpretare) sono "costretto" a costruire build in cui le cose che prendo sono solo un mezzo a raggiungere il mio scopo. La domanda quindi è, ne vale la pena? Secondo me no. Io preferisco avere PG magari meno ottimizzati, ma coerenti in un ottica globale dell'ambientazione che risulta varia e caratteristica. Per questo sono rivali.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
L'ambientazione è predefinita, ma non è immutabile. Però sì, hai centrato il punto. L'ambientazione non è costruita intorno ai PG, l'ambientazione è tale a prescindere dalla loro presenza. Quello che possono fare i PG è cercare di influenzarla e apportarne alcune modifiche. Mi chiedo comunque, sono obbligato a dare ragione a voi altrimenti vengo additato come uno che rimane arroccato sulle proprie posizioni? E quello che sai fare è quello che sei. Uno può definirsi ed interpretare quello che vuole, ma nei limiti della coerenza. Se faccio un guerriero e interpreto come un mago, è un PG senza senso, perché in combattimento agita le braccia e balbetta senza fare nulla. Al contrario io posso fare un guerriero, un knight, un crusader o un paladino e definirmi samurai. Ma non è questo il punto. La questione è quello che si perde facendo, per esempio, la CdP del mago di collegio senza però avere nulla a che fare con nessun collegio. Guarda, fosse possibile, io giocherei sempre così, con i giocatori che non conoscono la scheda degli altri. E infatti anche con i gregari non rivelo mai cosa siano, lasciando il dubbio ai giocatori. Concordo che sia molto più diverente. Inevitabilmente e inconsciamente però, i giocatori sono portati a capire cosa sia il PG/PNG in base a quello che fa. Alzi la mano chi dopo aver visto un tizio che lancia intralciare e poi si tramuta in un'aquila non pensi "questo è un druido". Perché comunque quell'ottimizzazione sarà limitata dall'interpretazione. Due esempi già fatti: 1) Voglio giocare un paladino scemo in chiave comica. Farò il paladino con le padelle, interpretazione a mille, ma inevitabilmente ne risentirà l'ottimizzazione perché non mi fermo al 5° livello da paladino. 2) Voglio giocare l'ammaliatore di Ithiliond. Inevitabile l'interpretazione che potrei dare a quelle CdP verrà meno perché molte di essere mi servono solo ad ottenere un certo privilegio. Il paladino però non può stare in gruppo con dei malvagi. Inoltre potrei farti anche l'esempio di un gruppo dove 2 PG sono malvagi e sanguinari, gli altri due buoni e santi. Per forza di cose bisogna giungere ad un accordo. Come sospettavo. Ecco, per me non è così. Da me l'arcimago è una CdP a cui accedono si la maggior parte dei maghi potenti, ma solo dell'impero magico più forte del mondo. Solo loro sono riusciti a plasmare così la magia. Gli altri stati hanno altre CdP, compresi alcuni stati con potenti maghi, che non saranno arcimaghi, ma hanno accesso ad altre CdP. Questo è quello che io chiamo varietà dell'ambientazione. Allora, è il primo esempio che mi è venuto in mente e non ci ho riflettuto su. Come se vuoi che trovi una motivazione, perché il sapiente elementale è più genericamente un tizio che usa magia del freddo. Il frost mage lo vedo più come un mago dei ghiacci (intesa come ambiente), senza contare che ha un talento di requisito e un requisito di ruolaggio chiaramente con riferimento al nord.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Oh my god, dovrei rispondere a circa 20 quote, non me ne vogliate ma risponderò solo ad alcuni dato che altrimenti ricadiamo nel quote esponenziale di nuovo. E soprattutto cercherò di concentrarmi sul discorso vero del topic. Il PG è coerente magari con sé stesso, ma il PG vive e fa parte integrate di un'ambientazione che per me è una cosa importantissima (se non si fosse capito). Se sacrifichi la coerenza con essa, equivale a sacrificare l'interpretazione. E gli spunti interpretativi equivalgono ad interpretazione, perché il problema è quando devi "accampare una motivazione" per giustificare la tua progressione (sempre che tu lo faccia, altrimenti te ne stai proprio infischiando) Uhm, allora, io parlo così perché so di gente che faceva tutti i maghi evocatori incantrix...comunque sia ritorniamo sempre allo stesso punto. Il fatto che tu renda l'incantrix qualcosa di generico, sacrifica per forza l'interpretazione che avresti se la ruolassi. No, certo che non è necessario ricorrere alle CdP, posso ruolare la build da te postata e uno stregone con intrattenere allo stesso modo. Ma per rispondere alla domanda iniziale, ottimizzando mi creo problemi ad interpretare tutto quello che sono, quando magari un PG che fa solo una di quelle cose, fila molto più liscio e si può interpretare meglio. Però scusa, se il tuo PG "non è il modo in cui combatte", allora non puoi lamentarti di volere il PG vicino al concept. 5 minuti è la parte in privato, quello che importa veramente è tutta l'interpretazione che ne scarturisce: persone che si conosco, legami che si creano, spunti per altre avventure ecc.. Mi sono espresso male. Intendevo dire che se la tua idea di PG è coerente, ci puoi creare intorno l'interpretazione e viceversa, se hai un'idea interpretativa, ci puoi costruire una progressione che sia decente. Certo entrambe sono in equilibrio, ma proprio per questo ottimizzazione e interpretazione sono rivali. Quindi cosa risponderesti a uno che vuole fare un paladino in un gruppo di malvagi? (non sono sarcastico, è una domanda seria) Perché non esistono vie di mezzo? Il mondo è solo bianco o nero? Certo che una dei due limita l'altra, è quello che sto cercando di dire dall'inizio. Beh certo, perché tu sputi queste sentenze perché hai giocato la mia campagna vero? Quindi come fai a non sapere che per il druido, il contatto con gli elfi ha spontaneamente dato sbocchi per altre questioni, dando quasi un motivo per lottare al suddetto druido, e una "casa" a cui tornare? La CdP è solo il mezzo, la ciliegina sulla torta. No, il mago della terra dei barbari non esiste e basta. Il fatto che venga da un luogo dove non esistono maghi e non c'è possibilità che ce ne siano rende la cosa senza senso. E i PG sono classi e CdP e tu interpreti quelle. Inevitabilmente se fai un mago non lo interpreti come un barbaro con la bava alla bocca, a meno che non sia un mago iracondo che, infatti, è una CdP.
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Veramente non è stato così per nessuno di loro... 1) La parte del contemplativo è durata più o meno una mezz'ora, il resto ha fatto lui con azioni tipo "mi metto a meditare" con visioni annesse e connesse. 2) Anche qui la parte è durata poco la parte iniziale, molto diluita nel tempo. Per dirti il patto lo ha fatto al 5° livello, nelle sessioni successive ha letto il libro per poi prendere la CdP al 6°. La riscossione del favore è stata fatta intorno al 12° e ha coinvolto tutto il gruppo che ha aiutato il bardo a restituire il favore. 3) Idem come sopra, non ha passato 4 ore a parlare. 4) Questa è l'unica quest in solitario che è durata a lungo. Sapendolo però, il tutto è stato fatto in una sessione in privato, durata per altro in game un paio di mesi, proprio per evitare che gli altri giocatori stessero a far niente. 5) Qui è entrato già con la CdP, quindi la parte interpretativa è stata fatta da BG A parte che la mia ambientazione non è home made, o almeno non di base, perché è una versione di Mystara "aggiornata" alla 3.5 e in cui sono inserite le CdP. Non concordo che il "pacchetto" possa rendere meno divertenti le cose. Che tu parta da un'ottimizzazione e ci costruisca intorno l'interpretazione o viceversa, le cose possono filare. Quello che non puoi fare è il suddetto mago della tribù dove non esiste la scrittura e il ninja occidentale quando il ninjutsu è altrove. Una eccezione, se coerente, è comunque fattibile. Ma ben venga una cosa del genere, è stata una buona idea. Quello che non accetto è "voglio fare il druido perché voglio fare un PG ottimizzato anche se non esistono druidi qui". Sì e no. Quelle che non sono presenti, posto che siano accettate, si possono cercare di adattare, mantenendole coerenti. Quindi non ti faccio fare il frostmage se sei un mago del sud solo perché hai il talento di requisito, magari puoi accedere al sapiente elementale che è qualcosa di abbastanza "libero". Se parliamo invece di CdP già ambientante ovviamente è più verso il no la cosa, ma magari anche qui un eccezione è fattibile. Beh, dalla build che hai proposto sembrava invece che questo aspetto non contasse. Comunque sia, naturalmente non concordo. Come fai a dire che non si sacrifica l'interpretazione che può scaturire da ogni singola di quelle 6 CdP, quando alcune le fai solo per i privilegi? Io non intrappolo nessuno. Solo il PG deve avere un percorso coerente senza saltare da una CdP all'altra senza motivo alcuno se non il "mi serve quel privilegio". Quanta interpretazione può scaturire da un dominatore mentale? Perché limitarle la CdP a un "prendo il primo livello per avere la telepatia" non vorrebbe dire sacrificarne l'interpretazione? Se fai così non sei un dominatore mentale, sei solo uno che ha la telepatia, vuol dire che te ne freghi dell'interpretazione annessa alla CdP. Allora è da valutare la cosa. Presupposto che le CdP non siano ambientate altrove, a me personalmente non piace l'idea del "volevo quella cosa" e basta, ma è possibile che la accetti. Considerazioni sparse: Per rispondere è necessario conoscere le premesse. Per esempio, se l'incantatrix è da ambientazione una cerchia ristretta di abiuratori, cosa dà il diritto ad uno qualsiasi di avere le stesse capacità? Poi non ha reso i personaggi PP, ma certo non li ha resi meno forti. Ha allargato ancora di più il divario con i non incantatori. L'appiattimento si ha nel senso generico dell'ambientazione. Se tutti gli arcanisti ci accedono, hanno tutti le stesse capacità. Come scusa? Quindi se sperimento un farmaco su 100 persone, 99 muoiono e 1 viene curata il farmaco per te funziona?
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1) Nulla da dire infatti, a maggior ragione se aveva anche ruolato la cosa. Non è che non si possono fare multiclasse. 2) Perché ha dovuto fare l'incantatrix, per poi interromperla proprio perché PP? Poteva non prenderla e il PG era bello lo stesso e non perdeva spunti interpretativi. 3) Sui primi tre nulla da dire, per un mago/psion è la progressione da fare. Mi sfugge la necessità del dragon prophet. 4) Niente da dire neanche qui, soprattutto se il taumaturgo è stato fatto in tutti e 5 i livelli. Come vedi non sono un talebano, a patto che ci siano motivazioni valide. Tutto il discorso che fai ha senso solo se si costruisce la campagna man mano. Se la campagna non prevede un oriente, sono il primo ad adattare ninja e samurai per l'occidente. Ma è una premessa sbagliata, perché il discorso che faccio si riferisce ad un'ambientazione ben strutturata e solida, dove la maggior parte delle cose sono già "decise". Quindi in suddetta ambientazione, non ti faccio fare il ninja solo perché vuoi che il tuo ladro possa fare furtivi diventando invisibile (a meno ovviamente di un viaggio in "oriente" per apprendere il ninjustu), come i PG orientali si limiteranno alle classi della zona (samurai, monaco, ninja, wu jen, sciamano, ma anche quelle del MdG escluso magari mago (perché c'è il wu jen), stregone, druido (c'è lo sciamano) e bardo). Eh lo so, non avremmo discusso 5 pagine se no. Però lo stesso vale per te, a me non vale come giustificazione per ammettere quell'accozzaglia. Sì, ma la parte tecnica diventa tale che è necessario chiudere un occhio su certe cose interpretative, e viceversa se uno fa lo stregone e basta dovrà rinunciare alla telepatia e altre cose.
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Questo però presuppone che tu veda le CdP solo come un insieme di capacità utili all'ottimizzazione, facendo a mio avviso perdere loro di significato interpretativo per quanto ribadito nelle ultime 5 pagine. A parte che ovviamente non faccio fare quest per recuperare il guano di pipistrello per la palla di fuoco, quante CdP e quindi miniquest vuoi che ci siano? Se va bene c'è una CdP a PG, quindi sono in numero veramente esiguo. Inoltre miniquest può essere semplicemente farsi insegnare da qualcuno. Ti faccio l'esempio col mio gruppo attuale e le loro CdP: 1)Chierico/contemplativo: per altri motivi è andato dal sommo sacerdote della sua divinità (una specie di buddha) che gli ha insegnato a meditare e a instaurare un forte legame con la divinità. 2) Bardo/burattinaio: ha fatto un patto di sangue con un tizio che gli ha fornito le conoscenze per animare i burattini. Questo ha dato poi lo spunto per un'intera avventura in cui ha dovuto ripagare il favore fattogli da questo tizio. 3) Stregone/Sapiente elementale: è una CdP molto "libera", quindi non avrebbe dovuto fare granché. Inizialmente voleva concentrarsi sulla terra, ma poi si è creata uno spunto interessante quando è stato riportato in vita da un essere affine al freddo/acqua (uno spirito naturale molto potente) e alla fine si è focalizzato sul freddo. 4) Druido/ruathar: in realtà non era particolarmente interessato alla CdP, ma dal momento che per "passare il tempo" e per ampliare le conoscenze sulla natura, ha passato del tempo con gli elfi, ne ha approfittato per aiutarli e diventare loro "amico". 5) Mago/guerriero/Incantaspade: voleva fare un gish, siccome eravamo già ad alti livelli, ha scelto l'incantaspade e ha inserito il PG facendolo provenire dalla regione in cui sono presenti questi maghi/guerrieri. Come vedi queste cose hanno permesso o di fare spunti per avventure, o semplici aggiunte di flavour che però danno un senso al fatto che uno intraprenda il cammino della CdP. La libertà c'è, ma circoscritta. Se non hai particolari pretese di provenienza, puoi sceglierla in base al PG e al concept che più hai in mente. Non ricordo se ho già fatto questo esempio, ma lo ripeto perché mi sembra esplicativo: se voglio fare un PG che provenga da una regione "barbara" simile alla mongolia di Gengis Khan, di cultura nomadica dove non esiste la scrittura, non posso pretendere di volere fare un mago. Farò uno stregone. Se voglio fare un mago sceglierò uno stato magocratico magari, dove ci sono grandi scuole di magia. Se non c'è questa limitazione, uno teoricamente potrebbe fare un mago che proviene da una cultura dove non esiste la scrittura, il che è insensato. Oppure potrebbe volere fare un ninja e/o samurai, quando la cultura "orientale" è da tutt'altra parte. Non ha senso, le arti di quelle discipline saranno circoscritte al corrispettivo orientale della regione. Quello che penso Idrahil volesse dire è che alla fine del bardo non ha nulla in realtà. È solo un insieme di classi e CdP che fa una certa cosa, e che puoi fare altrettanto con uno stregone.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Non per dire, ma forgotten come detto da Dracomilan non è un'ambientazione che si adatta alla cosa. Io non parlo mica di quelle 4 gilde in croce, intendo che se fai uno stregone amante del freddo, non fai il frostmage a meno che tu non sia nel profondo nord, magari con una miniquest per carpirne i segreti. Inoltre non mi torna come sia andata a finire la seconda giocata: se i giocatori hanno scelto le CdP consapevolmente, è inevitabile che il gruppo si sia diviso. Come è inevitabile se fai un gruppo con buoni e malvagi, specialmente se c'è di mezzo un paladino. Se fai un gruppo di bravi e buoni e un giocatore vuole fare un malvagissimo adoratore di demoni, non può lamentarsi se in breve finisce male e, nella migliore delle ipotesi, se ne va dal gruppo. Idem per PG di stati in guerra fra loro. La "colpa" in questo caso è dei PG, non del sistema delle CdP. Uhm, no intendo proprio ottimizzare, infilare in ogni livello qualcosa di utile, a dispetto poi che il complesso sia più o meno forte del classico druido di 20°. Voi mi insegnate che per il PP bastano mago/chierico/druido coi manuali base, e non sto parlando di quello. Questo volere mettere tutto il possibile per arrivare al PG più vicino al proprio concept, dovrà con tutta probabilità sacrificare l'interpretazione.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Potrei mettermi per l'ennesima volta a rispondere ad ogni singolo quote, ma mi sembra inutile continuare a discutere di aria fritta con ognuno che ribatte sulle proprie posizioni ignorando bellamente la domanda posta dal topic. Gli unici che l'hanno fatto sono tamriel, thondar e Saito. Al primo mi viene spontaneo chiedere: dici che ti sei divertito con le CdP libere, ma hai provato anche il contrario? La mia è ambientazione è "viva" anche grazie alla distribuzione ponderata delle CdP. Forse in maniera minore, ma anche esse influenzano le cose e il solo spostarsi da un posto all'altro fa capire che il mondo non è per nulla tutta uguale. A thondar ho ben poco da dire, rigetta persino l'idea che l'ottimizzazione possa dover sacrificare l'interpretazione, probabilmente abbiamo due concetti diversi di interpretare. Con Saito invece non concordo, per quanto già detto entrambe costringono l'altra a sacrificarsi più o meno in quantità. Che non si debba esagerare l'una con l'altra è implicito, anche se in realtà dipende sempre da come si decide di giocare. Se voglio fare un gruppo di PP, non mi limito nell'ottimizzazione. Se voglio fare un gruppo di poeti, ogni PG declamerà ogni volta che parla. Ergo: quello che dici è già noto, ma ti sfugge il passaggio in più della rivalità reciproca. Se io voglio fare un paladino decaduto e povero che combatte con le padelle, inevitabilmente non potrò fare un PG performante. Se io voglio fare un paladino (che di paladino ha molto poco) ipercombizzato probabilmente striderà un po' l'interpretazione nell'interpretare le altre tre classi e quattro CdP.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Ma come non ho risposto? O non hai capito tu la risposta, o non ho capito io la domanda. La domanda era "qual è il problema?" e ti ho spiegato qual è, non vedo motivi per cui liberalizzare le CdP possa migliorare le cose. Evidentemente a) non hai letto il punto uno e due i PG fanno parte dell'ambientazione, quindi non vedo perché debbano essere speciali. Sì, magari hanno accesso a qualcosa in più, ma non per questo se ne devono sbattere di ciò che è il resto del mondo. Che tutto dipenda dal master è ovvio ed è già stato detto più volte, come è ovvio che se un DM mi fa giocare in un mondo dove posso fare quello che voglio, farò quello che mi pare. Che poi trovi la cosa banalizzante e povera di significato è un'altro paio di maniche ed è solo un mio problema. La risposta comunque non è quella, non mi "dà fastidio perché il Master sono io", ma perché sono un mezzuccio per portare all'ottimizzazione a sacrificio dell'interpretazione. Potere si può fare tutto. Che poi peggiori le cose è un altro discorso. Se vuoi leggerla così la sostanza non cambia, mi pare però che concordiamo sulla risposta da dare al titolo di questo topic. Che sia l'ottimizzazione o l'interpretazione ad essere sacrificata dipende da che punto di vista vedi la cosa e cosa ti interessa di più. A me interessa l'interpretazione, quindi limito l'ottimizzazione dei PG. A te interessa l'ottimizzazione, quindi piuttosto sacrifichi l'interpretazione. Però a questo punto non venitemi a dire che permettere l'ottimizzazione selvaggia migliora l'interpretazione perché "faccio il concept più vicino a quello che voglio". Sì forse posso crearmi la fama di quello che fa fuori l'avversario con un colpo, e farlo effettivamente. La questione del topic è se le due cose sono rivali, cosa a cui ho risposto affermativamente. Che preferisca l'interpretazione è palese, ma non ho mai detto che sia superiore all'ottimizzazione. Ho detto che un accorgimento come quello delle CdP migliori l'interpretazione, quello a cui controbatto e chi dice "eh, ma anche se non è così si migliora l'interpretazione". E non è vero, non ho trovato motivazioni valide per cui sia così.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Supponendo di stare parlando di CdP non bannate, ma semplicemente presenti solo in certe zone, le possibilità avverse sono: 1) Voglio fare un PG di una certa nazione, ma con questa CdP presente solo da tutt'altra parte. Ok, se ne può parlare, se la cosa regge si può adattare. 2) Voglio fare un PG con questa CdP, ma non voglio che sia legata ad una gilda/organizzazione/altro. Idem come sopra, se ne può parlare, se la cosa regge si può adattare. 3) Voglio fate un PG con questa, questa e quest'altra CdP anche se ognuna è presente solo in tre posti completamente slegati. No, no e poi no. Perché anche se a livello di potenza è inferiore al druido di 20°, perché i PNG dei tre posti sono limitati a una sola, e tu puoi fare quello che ti pare? E di conseguenza: cosa impedisce agli altri giocatori di chiedere la stessa cosa, facendo capitolare la distribuzione ponderata delle CdP?
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Dubbi del Neofita (11)
Quel "un livello negativo" in entrambe le descrizioni in inglese è "a negative level", non "one negative level". Quindi per entrambi è da intendersi ogni volta che si infliggono livelli negativi, che sia uno o siano 10 (dello stesso attacco).
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Interpretare lo puoi fare sempre e comunque con qualsiasi PG. Quello che cambia è la coerenza del PG nell'ambientazione. E non vedo come un mondo in cui tutti i PG di un certo tipo hanno le stesse capacità possa migliorare l'interpretazione. 1. Volevo concedervi il beneficio del dubbio con quella frase. La verità è che viene sempre fatto per ottimizzare e apre SEMPRE la strada all'ottimizzazione. Non ho mai sentito di nessuno utilizzi 4 CdP e 4 classi solo perché fanno flavour. 2. Certo, le eccezioni per buone ragioni vanno bene. Ma primo non deve diventare la regola, e secondo deve essere un mezzo per spunti interpretativi, non per ottenere capacità che fanno comodo. È il fine che cambia. 3. E quindi siamo giunti alla risposta alla domanda iniziale. Interpretazione e Ottimizzazione sono rivali? Sì, perché per ottimizzare puoi essere costretto a sacrificare una parte interpretativa.. Questo è ovvio, è anche sempre il DM che concede le CdP. Cos'è, allora se un PG fa una CdP il DM dovrebbe evitare di usarla? Il punto non è se una singola persona sta facendo le cose in maniera è diversa di un'altra giungendo alla stessa cosa. È che tutti fanno cose apparentemente diverse, ma curiosamente giungono alle stesse cose, che guardacaso sono le migliori. E dico questo perché ho letto di gente che dice che nel suo mondo tutti i maghi sono evocatori con gli stessi incantesimi, tutti i ladri assassini ecc... Allora, se voglio fare sperimentazioni di strane build è un conto. Se voglio giocare qualcosa di serio e coerente un altro. Forse c'è un motivo per cui certe cose sono fattibili solo con millemila classi. Veramente, credo di avere fatto ogni concept che avevo in mente senza bisogno di intaccare la coerenza dell'ambientazione. Sì, magari non sparavano fulmini dal sedere, ma solo dagli occhi. Sono io che ho la fantasia limitata, o siete voi che siete incapaci di ideare costruzioni che non siano circensi? 1. Vedi la risposta a Drimos 2. Quindi anche tu concordi che vuol dire sprecare spunti interepretativi, per quanto a te non importi. Ecco di nuovo la risposta alla domanda Interpretazione e Ottimizzazione sono rivali? Sì, perché per ottimizzare puoi essere costretto a sacrificare una parte interpretativa.. 3. Vedi la risposta all'altro quote. Uhm, sì l'ho fatto. Ho giocato ambientazioni del genere, non è che parlo per senito dire. Di solito quando parlo di qualcosa lo faccio su qualche base e non per supposizioni. Quindi fa comodo ingnorare che già un manuale con una manciata di CdP consigli di limitarne l'uso? E giusto per capire, c'è un manuale che consiglia di prendere 2 o 3 CdP per migliorare le cose? Gli esempi che hai fatto sono come secondo me dovrebbero essere la cosa. Con il libero accesso sarebbe invece: lì ci sono i maghi rossi, lì ci sono altri maghi, si chiamano maghi della notte, ma fanno le stesse cose dei maghi rossi. Lì per la strada c'è un mago, ma fa la stessa cosa dei maghi rossi. Io sono un mago, e faccio la stessa cosa dei maghi rossi. Il mio cane è un mago, e fa la stessa cosa dei maghi rossi. Perché dovrebbe essere così scusa? Mi sembrava chiaro che "faccio parte della gilda X" non vuol dire che ho la CdP X. Rispondo direttamente a questo perché quanto prima si basa su un presupposto sbagliato. Hai un riscontro della CdP nella meccaniche del gioco Se incontro un tizio che sparisce nelle ombre mentre lo sto guardando, ho il riscontro di una CdP (assassino? ombra danzante?). È non avendolo che c'è nessun riscontro di nulla. Potrebbe essere qualsiasi cosa quel ladro. Non hai capito. Tu come thondar non sei obbligato perché non c'è uno che ti punta la pistola alla testa pronto a spararti se non giustifichi tutto. Per quanto mi riguarda puoi anche giocare Gelstat di 20° contro coboldi zoppi e ciechi con 1DV. Varietà non vuol dire interpretazione migliore. Come si dice, meglio pochi, ma buoni. L'aspetto tecnico può avere riscontro interpretativo. E anche con te arriviamo alla conclusione con una risposta alla domanda iniziale: Interpretazione e Ottimizzazione sono rivali? Sì, perché per ottimizzare puoi essere costretto a sacrificare una parte interpretativa.. La strada rapida e semplice che io sappia porta al lato oscuro. Uno non potrebbe decidere di dire: ehy, c'è un'ambientazione, voglio che il mio PG c'è un combattente, c'è questo stato miltarista/religioso, c'è questo ordine di cavalieri che combattono i demoni, perché non faccio un cavaliere di questo ordine? Ehy guarda, questo ordine è caratterizzato da questa CdP. Magari la faccio, magari no. Finché non si esagera e regge nell'ambientazione, non c'è nulla di male certo. E non sarebbe ancora meglio se i due che agiscono in modo diverso hanno anche schede diverse? Magari il mago pacifista invece di avere tutte le combo del mago irascibile avrà altre classi/cdp. ------------ Scusate il post chilometrico, ma seguendo l'idea di 3 di voi sono arrivato alla stessa risposta alla domanda iniziale, qualcosa vorrà dire.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Io non ho ancora letto né sentito UN motivo valido per cui, rendere le CdP "libere" migliori le cose del punto di vista interpretativo e dell'ambientazione. 1. No, ma in linea teorica non limitare le CdP porta all'esagerazione. Perché permetterlo quando si possono sfruttare per caratterizzare l'ambientazione? 2. Non ho mai obbligato nessuno al monoclasse, puoi fare anche tre classi e due CdP, ma devi avere un motivo ulteriore dal "voglio fare un PG che fa questo e quello". 3. Non è un reato, ma non porta benefici interpretativi, è utile solo all'ottimizzazione. P.S. Il punto 0 mi porta al punto 3 e viceversa, continuo a non vederci una motivazione. A parte che il discorso verge più sulle CdP, questo si può applicare anche alle classi... Nessuno ti obbliga a giustificare che perché il tuo ladro ha preso dei livelli da guerriero, ma perché non approfittare della cosa per dire che in quel periodo si è addestrato, ha fatto il mercenario, si è unito ad una milizia, ha fatto il gladiatore o altro? Privare le classi e CdP volutamente dei loro spunti interpretativi perché "è solo un insieme di dati tecnici" o "non riesco a giustificare coerentemente la cosa ma mi interessa la capacità X", porta solo all'appiattimento dell'ambientazione, un grigiore dove tutti sono tutto. Che vai di qua o di là non cambia niente perché trovi sempre arcimaghi e assassini. La gilda si caratterizza ANCHE in mille altri modi, perché privarsene di uno portando anche altri benefici? Il PG sa che cosa temere perché sa dell'esistenza dei famigerati "qualcosa". Che si chiamino squadra della morte, Gestapo o gilda della mano d'ombra è indifferente. Fine. Che poi il giocatore sospetti, sappia o scopra che nella gilda della mano d'ombra ci siano assassini o che l'ordine del grifone abbia PNG con la CdP del cavaliere protettore è una cosa implicita. E perché mai? La gilda può essere caratterizzata da entrambe le cose. Perché banalizzare la parte della CdP? Solo perché ti serve fargli avere quel privilegio? Io credo creare un PG/PNG anche senza quel dato privilegio. A parte che l'idea della "miniquest" mi sembra troppo generalizzante. Dipende di che cosa parliamo, se è una gilda/organizzazione/ordine alla luce del sole c'è il fatto società. Magari basta fare domanda, magari devi fare la gavetta, magari devi dimostrare la tua buona fede con un compito. Comunque per rispondere alla tua domanda ovviamente non sei obbligato a prendere la CdP. Vuoi unirti alla gilda? Fallo, qual è il problema. Anche perché a me sembra chiaro, e qualcuno l'ha voluto sottolineare, che in una gilda di ladri magari non sono tutti ladri. E in che modo "faccio la CdP" perché mi serve questo privilegio forte per diventare uguale a mille altri migliora le cose? E chi a detto che deve essere fatto subito prima del livello? Non può in anticipo e poi studiarlo quando può? E perché l'intero gruppo non potrebbe essere coinvolto anche nel caso la CdP sia limitata ai maghi di Thay? E fare tutti i maghi uguali dal punto di vista tecnico in che modo migliora le cose? Possono avere anche BG e personalità, ma combatteranno allo stesso modo con le stesse capacità. Ma come, il manuale non incoraggiava al contrario?
- Variante Spontanea
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Variante Spontanea
Pensavo fosse sottointeso che rimanesse sempre entro il limite di incantesimi conosciuti dalla classe. Sennò uno fa uno stregone che è stato 5 anni a ricercare incantesimi e conosce mille incantesimi. Beh, il mago è mediamente più forte dello stregone infatti. Comunque ci sono CdP, varianti e talenti per conoscere incantesimi in più.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Tu consideri solo due opposti: solo una CdP e tutti fanno quella, o tutte le CdP e tutti fanno quella e quell'altra. Il mio pensiero sta nel mezzo, cioè una scelta limitata dall'ambientazione e dalla CdP. Che poi l'unica cosa che limita, oltre il PP, è che se faccio una tale CdP magari non posso fare anche le altre 2 che volevo fare perché sono ristrette ad altri posti. Interrompere a metà magari sì. Fare un livello di qua e un livello di là è fare quel cacchio che si vuole solo per fare la combo. Qui entra in gioco l'onestà intellettuale del giocatore. Se mi prendi un solo livello da dominatore mentale, non ci credo che lo fai perché focalizzi le tue capacità di ammaliamento e poi cambi idea, è solo per avere la telepatia. E questo mi pare scontato. Non solo: il master può venire incontro al giocatore se gli offre una motivazione valida sul perché possa accedere alla CdP senza i "requisiti d'ambientazione". Sì è limitante. È un male? Non vedo perché. Le ragione dell'utilità di avere la CdP ristretta a pochi individui l'ho già spiegata. Ok, devo aggiungere un "solo" perché non prendiate alla lettera le cose? Se un mio giocatore mi dice: "guarda, voglio fare il mago rosso perché è forte e mi piacciono le sue capacità, però non mi va di fare un mago malvagio e/o siamo dall'altra parte del mondo è mi sembra impossibile unirmi alla gilda e/o non voglio essere legato alla gilda" Se ne può parlare e arrivare ad una soluzione. Ha rubato i testi, è un pentito, o magari è giunto alle loro stesse capacità per una via totalmente diversa. Resta inteso che non si può fare sempre o comunque, altrimenti perde di senso. Inoltre se come dite voi mi dice "non me ne frega niente della parte interpretativa, voglio farlo solo per sparare fulmini dal deretano", ovviamente si attacca. A logica scorre certo, ma ripeto, non continuiamoci a prendere in giro quando c'è gente che fa un livello da esorcista solo per prendere lo scacciare, un livello da combattente orso solo per entrare poi nel warshaper e via discorrendo. E lascia perdere l'esempio dell'università, perché quello che fai non è non seguire un corso, ma cambiare università per fare tutt'altro. Studi informatica, dopo 2 anni fai medicina, dopo un anno fai lingue. A parte che, come ho già detto, questi "paletti interpretativi" migliorano la caratterizzazione dell'ambientazione e quindi del gioco. Se veramente non fa differenza che tu sia questo o quell'altro, perché non fai solo classi pure? Perché questi "PG che voglio fare" sono sempre volti all'ottimizzazione e mai al flavour di dire "sono un cacchio di ammalliatore che vuole dominare chiunque, e quindi faccio il dominatore mentale fino alla fine? Perché devi fare il PG più forte possibile che ha 800 danni e può sconfiggere il boss finale in un round e poter dire "ho vinto il gioco"?
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mago in volo
Come detto da primate è una variante che al posto del famiglio ti dà un compagno animale (meno potente di quello del druido naturalmente)
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Costo oggetti magici e suggerimenti (3)
Dato che i bracciali dell'arciere rendono teoricamente competenti anche nell'arco gigante o altri archi esotici, direi proprio di sì. Ah, però questo è un parere, la regola non c'è non essendo un oggetto creato con regole specifiche.
- Variante Spontanea
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Commenti tipo? Mi pare intuile cercare di giustificare la singola CdP. Il problema non è che non si può concedere il mago rosso senza la fatica o il deterrente di legarsi alla gilda, è l'eccesso di concedere tutto senza restrizione che porta allo snaturamento della CdP. Che prestigio se nel farla se tutti lo possono fare anche solo se gli va? Il punto è che se tutti hanno accesso a tutti, non dici nemmeno "ommioddio, quel tizio usa le mie stesse tecniche", dici "ah questo tizio usa la tecnica che si nasconde nelle ombre? Anche io, il mio amico, il mio vicino, il mio parente che abita dall'altra parte del mondo, mia nonna e il mio cane lo fanno, e allora?" A dire il vero no, l'ho scritta male. Era più un "il mago ha la maturità di capire che è inutile fare grandi combizzamenti, perché le sfide sono alla sua portata anche se prende più roba flavour". Sì, ma se lasci libero sfogo alle cose, Se fai l'assassino intraprendi un percorso, se vuoi puoi interromperlo, ma non farmi credere che non prosegui più con la classe perché "ti sei redento" o qualche altra scemenza, semplicemente puoi ottenere di più da altro, a dispetto di ciò che sia. Della serie, la gente che dice "voglio un paladino, però poi decado perché faccio la guardia nera". Ripeto, non prendiamoci in giro. Non fai il mago rosso perché è flavour o per un mega spunto interpretativo. Lo fai perché ha capacità interessanti. Su questo ho già risposto sopra. Vuoi fare che i maghi rossi nella tua ambientazione sono maghi erranti con la passione dei tatuaggi? Che siano una gilda di paladini del bene? Vuoi che tu abbia rubato i testi dei maghi rossi e usi la loro magia contro di loro? Ok, ma qualche caratteristica deve esserci. Anzi, qualche CdP deve avere qualche caratteristica, altrimenti tutto è per tutto per tutti e perde di significato. Se era una frecciatina i maghi rossi esistono, ma Idrahil non lo sa
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Rischio di essere il DM meno esperto del mondo
Per la creazione dei PG io uso eTools, ma è in inglese. Altri software non ne uso. P.S. Dai un'occhiata alle 10 verità del master in firma
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mago in volo
Se vuoi cavalcare qualcosa piuttosto prendi la variante del famiglio che di ta dà un compagno animale. Il problema è che a meno di accordi col DM, non ci sono animali volanti di taglia media prendibili... Un alternativa sarebbe anche prendere il talento autorità e qualcosa come un pegaso o un ippogrifo come gregario.
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Personaggio di "supporto"
Spero che il chierico sia un tank e/o che il samurai non sia quello del perfetto combattente... Comunque per il supporto potresti pensare ad un altro chierico incantatore, altrimenti un mago. Oppure un mago3/chierico3/teurgo mistico5 con incantesimi di supporto da entrambe le classi.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Dai, non prendiamoci in giro. Se faccio il mago rosso esterno alla gilda non è perché voglio fare mega-intrighi interpretativi, è perché mi interessano i privilegi, ma non me ne frega nulla della gilda. Se sei un cacchio di mago qualsiasi e mi giustifichi il mago rosso con una delle opzioni da te indicate sono il primo ad acconsentire. Non è che comunque ogni CdP deve essere per forza una gilda/organizzazione, ma almeno limitata ad alcune zone. Che poi, mica per tutte...qualcosa come il ladro acrobata potrebbe essere solo individui solitari particolarmente abili nelle acrobazie... Meh, insomma. Per me c'è la metà del gusto se anche io so fare le stesse cose dei nemici. Non c'è il gusto di "ommioddio quello sa fare quella cosa che io non posso fare". Io ne trovo almeno altre due: e. Si decide di comune accorto che non si fanno grandi combizzamenti, quindi magari il mago prende incantesimi puoi flavour che forti f. Me ne frego che il mago è più forte, io nel mio piccolo mi diverto lo stesso Diavolo, io ho giocato almeno 10 sessioni con nel gruppo un paladino decaduto...non una guardia nera eh, proprio un giocatore che è entrato con un paladino caduto in disgrazia alla ricerca di redenzione. Al contrario, il fatto che sappia combattere è l'unico "vincolo" di interpretare un guerriero. I lati interpretativi sono infiniti: soldato, guardia cittadina, spadaccino solitario, samurai, gladiatore, cavaliere errante, guarda del corpo ecc... Non ho mai detto che tutto deve essere limitato ad UNA sola cosa. Gli assassini possono essere in più regioni o anche nella stessa per ragioni completamente differenti. Magari una è una gilda criminale, una è la squadra della morte di un regno malvagio e l'altra sono gli 007 di uno stato militaristico. E nemmeno è obbligatorio che siano tutti assassini, però resta il tratto distintivo di quella gilda/organizzazione. Se però lasci tutto libero per tutti, perdi il gusto del caratterizzazione. Ovvio che il PG non va in giro a dire "io sono un'ombra danzante", ma l'ombra danzante si traduce con la capacità di nascondersi e muoversi nelle ombre. Come ho detto, se ti da fastidio l'idea di legarti ad una gilda, puoi caratterizzarla in altro modo. Se però in tutte le regioni di tutto il mondo tutti i ladri sono assassini, perché è ovvio che è una bella classe, non ha molto senso.
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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?
Ecco Kimimaro ha chiarito benissimo quale fosse il mio pensiero. Il problema è che da quello che ho capito loro vogliono interpretarlo come dovrebbe essere. A loro non frega niente della CdP di per sé, ma solo di ciò che ottengono di essa. La motivazione è "giocare il PG che vogliono", ma guarda caso è sempre volto al combizzamento.