Chi si diverte col paladino si divertirà anche a giocarsi le ovvie conseguenze che tale estremo allineamento comporta. Non si tratta neanche di accusare di cercare scappatoie, perché vie traverse non ce ne sono (anche se la guardia grigia...oddio...).
Forse non ho capito bene, ma un punto cruciale del paladino mi è sembrato uno dei nodi che molti non riescono a sciogliere.
Il "dire sempre la verità" del paladino. Spesso si fa l'equazione "dire la verità" con dire "caro avversario, adesso io ti punirò".
No. Il paladino può anche tacere fatti e informazioni che favorirebbero il male. Può agire in modo discreto, senza teatralità.
Sembrerà strano, ma il paladino, di classe, ha l'incanto per occultare l'allineamento (mi pare sia suo che anche di altri).
Che ce l'ha a fare il paladino se poi lo si interpreta preavvisando il nemico di una settimana?
Neanche la divinità più LB pretenderebbe da un paladino l'impossibile. Se è riuscito a salvare delle vite rispettando il codice, la divinità non guarda a quelle che non ha potuto salvare. Guarda se il paladino ha fatto tutti gli sforzi per salvare il salvabile, rispettando l'onore e la bontà d'animo che gli è richiesto.
Posso comprendere che il paladino, dopo aver visto di non essere riuscito a risparmiare dalla morte qualche vita, sia affranto.
Buttiamola più sull'iperbolico. Devi scegliere (devi, non hai altre possibilità) tra salvare una vita o un'intera nazione fatta di gente di ogni razza, lingua, età e ceto sociale.
Io dico che ponderare un minimo lo si fa.
L'unico paladino codardo è quello che non ha le palle per fare una scelta coraggiosa e portarne il fardello. Quello sì, ha fallito.