Tutti i contenuti pubblicati da simo.bob
-
Nuove Reclute (Gruppo 2)
Evinrude Goodbottle Dalla mia posizione cerco di richiamare l'attenzione del nostro nuovo compagno di avventure. "Ehi ser... Che aspetti? Siamo qui! La mossa della curcuma mette sempre un po' a disagio." @Alonewolf87 @SIIP
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Lo gnomo controlla il tomo e, osservandone il retro, riconosce i simboli incisi sulla pelle: sono molto simili a quelli che vide anni prima a Baldur's Gate, su quel tappeto nel palazzo del quartiere dei Bassifondi poco prima dell’apertura del primo Cerchio di Vuoto. Il triangolo equilatero rovesciato risalta sempre su tutti. Messo via anche questo tomo i tre continuano a controllare la scrivania e trovano, in un cassetto, alcune scarselle con diversi preziosi: un centinaio di monete d'oro, un sacchetto di diamanti e due blocchi di ambra grezza. A lato della scrivania invece Eldon trova un piccolo taccuino, con il nome di Michares sulla copertina. Al suo interno si trovano pagine e pagine di numeri legati a nomi di persone, beni o servizi. Sembra essere una lista di spese fatte da Michares che, da buon funzionario, teneva traccia di tutto. Nessun nome dice qualcosa ai tre, che però trovano tra le ultime pagine indicato "Groozor", con diversi pagamenti in monete e, a margine, una nota: "Lasciato borsa con chiave al dannato Ogre. Non uscirò finchè non avrà concluso l'Arco."
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
I libri vengono accuratamente riposti nella borsa, quindi il tiefling si avvicina alla scrivania. Nuovamente la ragnatela compare sopra al tomo centrale. Keidros e gli altri si avvicinano e cercano di capire come procedere, controllando i punti di ancoraggio dei fili, gli spazi liberi, eventuali reazioni della ragnatela alla vicinanza di altri oggetti, ma nulla accade. Quando poi Keidros si avvicina un pò di più, sporgendosi sulla scrivania per controllare meglio la parte più lontana dal bordo, Jebbeddo si accorge che i fili si ritraggono da lui, in particolare da una tasca. Controllando meglio, capisce che nella tasca era custodito l'anello con il marchio di Thogloron e che i fili sono resi visibili proprio da quello e che si ritraggono quando ci si avvicinano, liberando il manoscritto. Riescono così a recuperare anche il libro con il grande triangolo rovesciato in copertina.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Jebbeddo recupera uno ad uno i libri e li mette nella borsa finché non arriva a quello che, per descriverlo, potrebbe definire il Codex, visto che quella parola è l'unica immutabile nell'aspetto di quell'oggetto. Quando lo prende in mano appare come un tomo incredibilmente antico le cui pagine sembrano essere fatte di sostanza onirica, che mutano colore e consistenza ogni volta che vengono sfiorate. Jebbeddo tenta di sfogliare quell'artefatto misterioso ma quello che accade è che è il Codex a sfogliare Jebbeddo, o meglio quella è la sensazione che lo gnomo ha. È come se ogni pagina raccogliesse informazioni da lui, scandagliasse la sua mente e la sua anima per comprenderlo, adattando poi la sua forma e i suoi contenuti ai desideri e le ossessioni del lettore. In poche pagine a Jebbeddo sembra di aver scoperto diversi misteri per la cui spiegazione un ricercatore come lui darebbe anche la vita, ma allo stesso tempo si sente svuotato ed estremamente debole, tanto da vacillare per un istante.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Jebbeddo legge i titoli dei sei tomi più interessanti: - Litania del Vuoto, un grimorio rilegato in un cuoio chiaro con venature violacee. - Gli Antichi dal Profondo, un tomo con una spessa copertina in carta nera con un inchiostro che cambia colore a seconda dell'angolazione con cui lo si guarda. - Un insieme di lastre di metallo brunito legate insieme da anelli di metallo bluastro senza un titolo vero e proprio. - Il Corpus degli Arconti del Vuoto, più che un tomo vero e proprio una raccolta di fogli, pergamene, lastre e tavolette rilegate con uno spago dorato. - Un libro dal titolo in una lingua che nessuno dei tre conosce, con una fibbia che accoglie un lucchetto di bronzo aperto. - Il Codex, un oggetto che definire libro è un azzardo: la sua forma continua a cambiare non appena si distoglie lo sguardo così come la grafia con la quale è scritto, restando un libro solo quando osservato e diventanto un oggetto vivo alla periferia della vista.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
L'avvertimento di Keidros sembra fondato perché, non appena lui si avvicina alla scrivania, sopra ai volumi compare come dal nulla, quasi svelata da una nebbia magica, una fitta rete di fili rossi sottilissimi che protegge i tomi. Dopo un attento studio i tre convengono che si tratti di una trappola in qualche modo resa visibile dalla presenza del tiefling: non appena si avvicina i fili compaiono, mentre svaniscono quando si allontana. Stessa cosa accade alla vetrina. A quanto pare la vicinanza di Keidros dissolve una qualche illusione che cela una libreria piena di tomi e pergamene singolari e dagli svariati argomenti, tutti sicuramente molto antichi.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
I tre tornano alla stanza precedente dove hanno lasciato una sola porta da esplorare. È in legno decorato con finiture di bronzo, di pregiata fattura. Al suo interno i tre scoprono una stanza principesca, uno studio con una scrivania centrale decorata e intagliata, un paio di poltrone in velluto blu e una elegante vetrina con cristalli e un paio di bottiglie. Sulla scrivania sono sparsi alcuni volumi, ma al centro c'è un grosso tomo rilegato in pelle nera con in copertina inciso grossolanamente un grosso triangolo rovesciato di colore blu acceso. Una grande finestra tonda con una illusione simile a quella dell'ingresso si affaccia su una valle innevata illuminata da un basso sole invernale.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Eldon scuote sconsolato la testa:'"Mai visto nulla del genere!" Keidros non ha avuto la forza di entrare, ma aiuta comunque a barricare. Non può fare a meno di dare un'occhiata dentro, un po' per caso, un po' per sfortuna, un po' per quella curiosità che accompagna spesso la paura. E quello che vede lo sconvolge forse anche più di quanto abbia fatto con suoi amici. Lo Shoggoth sembra sentire lo sguardo del tiefling su di sé e per un lungo, interminabile istante prima che la porta venga chiusa, tutti gli occhi malevoli della creatura si volgono verso Keidros, tutte le braccia si protendono verso di lui, tutte le bocche invocano in lingue aliene il suo nome. È un istante di cui gli altri neanche si accorgono, ma al tiefling sembra passare una vita. Scorge quello che si nasconde oltre al velo, quello che laggiù riposa e attende, qualcosa di infinitamente peggio dello Shoggoth, anche se questo può sembrare impossibile. Keidros rimane a fissare la porta chiusa mentre Eldon e Jebbeddo si danno da fare per barriccarla con tutto quello che trovano: mobili, armadi, sedie e pali. Poco prima di aver concluso Keidros si riprende, senza quasi che gli altri se ne siano resi conto.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Eldon supera Keidros e dà una sbirciata alla stanza. Sopprime con fatica un urlo che risulta in un verso strozzato che risuona nel silenzio come quello di un animale agonizzante. La creatura ha un fremito e sembra forse aver coscienza del fatto di non essere sola, ma vaga all'interno del cerchio magico di pietre, in cerca di qualcosa. L'halfing torna sui suoi passi, pallido e quasi tremante: "Che diavolo volevano farci con quello? Questo Culto vuole davvero il ritorno di questi esseri?" Anche Keidros si avvicina, ma la repulsione è tale che non riesce a superare l'anticamera. Dovrebbe sforzarsi e andare contro ogni istinto che gli chiede di allontanarsi per riuscire ad entrare e posare il suo sguardo sulla creatura. Eldon prosegue: "Là dentro... penso sia un Arco del Nulla. Ma nessuna traccia dei documenti. Chiudiamo quel coso là dentro e andiamocene, non voglio affrontarlo."
-
Nuove Reclute (Gruppo 2)
Evinrude Goodbottle Sorrido alla mossa di mio zio, riconoscendo l'incantesimo che più volte abbiamo usato durante le nostre battaglie. Entro quindi nella nebbia con un passo, nascondendomi in essa. @Alonewolf87
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Jebbeddo entra con cautela in quella che sembra una cantina o un ripostiglio. Una piccola anticamera lo porta in una spoglia stanza, ampia e alta, con pareti e pavimento molto grezzi. Addossato al muro, un cerchio di pietre irregolari e coperte di simboli estranei ad ogni alfabeto conosciuto riluce debolmente di azzurro. Appena all'interno del cerchio, immobile e sibilante, sosta una creatura mostruosa che scuote l'animo di Jebbeddo. Lo gnomo riesce in qualche modo a reprimere l'impulso di urlare e fuggire lontano da quell'abominio, ma deve distogliere più volte lo sguardo. Quello deve essere lo Shoggoth, una massa informe di carne nera e viscida, brulicante di occhi effimeri che si aprono e svaniscono, e bocche grondanti di bava che sussurrano lingue dimenticate. L'aria è densa del suo fetore alieno, e ogni tanto un tentacolo sfiora il limite del cerchio, sprigionando scintille azzurrognole. Una striscia di bava a terra fa supporre che la creatura si sia infilata nuovamente nel cerchio superandone la barriera magica, forse nel tentativo di tornare a quella che normalmente si può chiamare casa.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Eldon ci riflette un attimo, poi prova a ricordare quanto sa di questo tipo di incantesimi: "Credo che tra una settimana potremo nuovamente porre alcune domande al compianto Sandwisper. Ma portarlo con noi? Non è decoroso. E poi il corpo deve essere in qualche modo intatto. Temo che il viaggio di ritorno lo distruggerebbe completamente. Inoltre girare con un cadavere non so se sarebbe salutare, sia per il nostro fisico che per le attenzioni che potremmo attirare su di noi. Comunque questo posto è asciutto e salubre, il corpo sembra quasi mummificato. Lasciamolo qui, potremo sempre tornare nel caso in cui avessimo nuovamente bisogno." Poi pensa agli scavi: "La chiave magica mostrava il passaggio, senza di essa non si poteva trovare la dimora. E gli scavi seguono le vene della terra, probabilmente non hanno cercato in questa direzione. Forse l'Ogre ha trovato la chiave senza sapere cosa fosse. Forse il povero Michares era ormai folle, o l'aveva perduta. Poi Jebbeddo va verso la porta dalla quale arrivava il simbolo. Sembra però tutt'altro che la porta di uno studio, più quella di una cella o di una cantina. E' sicuramente aperta, solamente accostata, con il chiavistello dal lato dello gnomo violentemente spaccato, come se qualcosa ne fosse uscito con violenza.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
"Di là, nello studio di Zarelith." sono le ultime parole che provengono dal corpo. Dopodiché un ultimo sospiro debole conclude il dialogo, mentre il piccolo bacchetto di incenso si spegne.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Passa qualche istante carico di tensione in cui il corpo, immobile, sembra combattere per evitare la risposta, vincolato com'era in vita a qualche patto oscuro. Poi continua, lento e quasi affaticato. "I Cerchi di Vuoto sono la via attraverso cui torneranno gli Antichi."
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Ancora un filo di voce, ma questa volta più sicuro, proviene dal cadavere. "Sto cercando la conoscenza per liberare il Potere Antico."
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Il corpo ha quasi un tremito alla domanda, ma risponde con un sussurro. "Lo Shoggoth..."
-
Nuove Reclute (Gruppo 2)
Evinrude Goodbottle Felice di potermi confrontare un po' con i due, entro subito nel cerchio e dico all'istruttore: "Sarà un piacere imparare da voi. La questione della presa alle caviglie con due mani la terrò presente! Come posso chiamarti: istruttore, Norak, signore, vecchio... Forse vecchio meglio di no! Comunque, io sono pronto!" Mi piazzo a lato del cerchio, mi aggiusto un po' la sciarpa, piedi in posizione di guardia, peso sulle punte e talloni quasi staccati da terra, pronto a scattare.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Il cadavere rinsecchito resta nella posizione innaturale e con un filo di voce glaciale risponde: "L'entità...evocata..."
-
Nuove Reclute (Gruppo 2)
Evinrude Goodbottle La mossa di sEr Monnezza mi lascia un attimo perplesso. Avrei mille domande ma mi sembra giusto restare in silenzio ed aspettare che i due finiscano il muscolare scambio di affetto. Al soprannome dato al mio nuovo compagno di viaggio sghignazzo sotto ai baffi, lanciando un'occhiata divertita a mio zio e ripetendo sottovoce quel buffo epiteto che, so già, potrei usare di nuovo una volta presa un pò di confidenza col combattente.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Eldon annuisce alle parole di Jebbeddo. "Non sappiamo che volto abbia Sandwisper, ma prima di procedere possiamo chiedere direttamente a lui." E detto questo si posiziona sopra il cadavere, estrae un piccolo bacchetto di incenso, lo accende e lo posa a terra lasciando che la sua fragranza avvolga il corpo. Quindi salmodia qualche parola reggendo il simbolo di Urogalan e descrivendo in aria con l'altra mano alcuni simboli sacri. Poco dopo il cadavere si anima con un sospiro che sembra provenire dal profondo degli abissi. Eldon dice ai due: "Abbiamo cinque domande, non sprechiamole."
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Jebbeddo osserva l'anello e conferma che si tratta proprio del simbolo del Costruttore. Eldon ragiona un pò sul ritrovamento e poi dice ai suoi amici: "Questo potrebbe essere la conferma della presenza di Sandwisper qui. Ma questo posto sembra abbandonato da un pezzo. Avrà trovato quello che cercava o avrà fatto una brutta fine?" Keidros prosegue per la porta nord. Una volta aperta svela un corridoio poco illuminato che sfocia in una stanza ampia piena di scaffali e mobili devastati insieme al loro contenuto: preziosi cristalli, quadri, specchi, legni pregiati, tutto distrutto. Qualcosa sembra aver cercato invano in quel deposito, distruggendo tutto quello che trovava davanti. Sotto una pila di detriti Eldon trova un cadavere rinsecchito dal tempo, con il collo girato in una posizione innaturale e le vesti bruciacchiate in diversi punti. E' un uomo sulla cinquantina dai capelli bianchi chiusi in un turbante rosato con su un simbolo che Jebbeddo ha già visto, quello di famiglia presente a casa di Sandwisper a Cimbar. Keidros intanto nota un passaggio seminascosto nell'angolo nord ovest che però porta ad un muro, mentre Jebbeddo vede un'altra porta a sud da cui proviene un sibilo inquietante e ritmato.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Keidros rovista tra le cose abbandonate nella stanza. I vestiti sono di buona fattura ma non eccezionalmente eleganti, come quelli di un borghese in viaggio. Subito non trova niente di utile, ma quando sposta una comoda blusa in panno un tintinnio attira la sua attenzione: in una tasca trova un piccolo anello in metallo azzurro con una pietra blu scuro intagliata a punta di lancia incastonata al centro. Con sua enorme sorpresa scopre il simbolo di Thogloron il Costruttore del That inciso sul gioiello. Jebbeddo intanto constata che entrambe le porte non sono chiuse a chiave e non sembrano avere trappole attivate sopra.
-
Nuove Reclute (Gruppo 2)
Evinrude Goodbottle Felice mi avvio seguendo i passi della nostra compagnia. "Sono davvero curioso di sapere come funzionano queste cose. Ma queste missioni vengono in qualche modo ricompensate o sta solo al buon cuore dei membri dell'ordine? Avevo un amico, Elija, che non aveva capito come funzionano queste cose e finiva sempre per pagare chi aveva aiutato. Fortuna che aveva sempre parecchi pezzi d'oro nel borsello, non avete idea di quanti gliene ho visti donare." Rivolgendomi alla ragazza continuo: "Voi è tanto che siete qui? Da dove venite? Come vi siete conosciuti?" Infine rispondo a Justerini: "Certo certo, ho carboncini, inchiostro e penne, pergamene, gessetti, filo di lana per stimare le lunghezze. Per i coboldi so che non sopportano le caramelle balsamiche che ci dava sempre la zia, odiavano il mio alito quando le mangiavo!"
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Le date su tutte le missive sono molto antiche, risalgono tutte ai primi decenni dell'anno 1000, il che vuol dire, ricorda Jebbeddo, che all'epoca la biblioteca era parte del collegio di magia, distrutto nel 1370. La curiosità dello gnomo contagia anche il suo amico halfling che lo aiuta a studiare meglio la documentazione: i libri consultati vengono appuntati su un foglio insieme agli argomenti trattati e ai nomi interessanti che spuntano nelle conversazioni. Addirittura un membro della antica famiglia Elthorne sembra aver avuto rapporti di tipo commerciale con il mago, svendendogli di malavoglia dopo pesanti pressioni alcuni artefatti che erano in possesso della famiglia e utili agli scopi di Zarelith. Molte missive sono semplice corrispondenza tra il giovane mago e un gruppo chiamato "Società Indipendente Studi Storici e Religiosi" che sembra avesse sede a Cimbar e si occupasse si indagare diversi aspetti della società del Chessenta e degli antichi imperi. Eldon esterna le sue valutazioni: "Questo posto è antico, a quanto pare. Forse Sandwisper ha scoperto la presenza di questa dimora in qualche documento ed ha voluto impadronirsene. Se sia lui che il mago erano legati al culto potrebbe aver senso, forse era alla ricerca delle vecchie conoscenze e poteri di Zarelith." Dopo aver concluso lo studio della corrispondenza, Jebbeddo si avvicina alla porta, sincerandosi che sia sicura. Ripensando all'ingresso capisce che chi ha creato quelle illusioni non può essere lo stesso che ha attivato quella banale trappola. Ad ogni modo la porta successiva si apre senza problemi, rivelando un elegante corridoio con fiaccole accese e quadri alle pareti. Sembra sempre di stare in una dimora nobile di una città molto importante, decorata, pulita, opulenta. I tre trovano una porta aperta sulla sinistra che da su quella che sembra una dispensa: al suo interno cibi ormai tanto vecchi da essere secchi e quasi mummificati, qualche bottiglia di vini e liquori, vestiti eleganti e da viaggio, ma nulla di interessante o utilizzabile. Proseguendo arrivano ad un'altra stanza: originariamente sembra fosse una sala da pranzo, ma deve essere recentemente stata riorganizzata grezzamente: un pagliericcio comodo ma raffazzonato giace su delle panche, i resti di piatti usati per i pasti, vestiti abbandonati in un mucchio a terra; una persona ha bivaccato qua per parecchio. Due porte si affacciano su questa stanza, una a sud e una a nord, entrambe chiuse.
-
Mondo Oscuro - La Resistenza
Jebbeddo è stupito dalla bellezza dell'effetto creato nella stanza. Tutto è tenuto pulito e ordinato da un incantesimo molto simili alla prestidigitazione che regolarmente riordina mobilio e suppellettili, mentre le false finestre che in realtà sono semplici pareti hanno un potentissimo effetto di illusione permanente che riesce addirittura a simulare i suoni del golfo lontano e la leggera brezza di mare quando si sta a poca distanza. In un piccolo scrittoio Eldon scova un paio di missive che lo lasciano basito. Il destinatario non è Sandwisper, come c'era da aspettarsi, ma sulle lettere è riportato il nome di Zarelith Aundar, il creatore degli Archi del Nulla che secoli prima era molto noto nella regione. I tre perdono un pò di tempo e scoprono qualche dettaglio sulla vita del mago misterioso. Tutti i suoi rapporti erano abbastanza distaccati e in qualche modo inquietanti: non ci sono elementi specifici che saltano all'occhio, ma il quadro complessivo dipinge una persona isolata che usava gli altri a suo vantaggio, spingendoli a fare ciò che voleva con velate minacce e facendo leva sulle loro debolezze. Spesso ci sono contatti con vecchi lavoranti della biblioteca per questioni di poco conto come la ricerca di libri di storia, cronache ma anche mappe e alberi genealogici.