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simo.bob

Circolo degli Antichi
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  1. Mi piace la gestione separata di testa corpo. Per le ferite al corpo potresti anche pensare alle "Lesioni", regola opzionale interessante. Il danno normalmente non lascia effetti persistenti. Questa opzione introduce la possibilità di lesioni a lungo termine. C'è una tabella con la descrizione dei vari danni (perdita piede, perdita arto...) a pag 272 del Master.
  2. Il mercante ci pensa su un attimo, poi illuminato propone una soluzione. "Immagino dobbiate portare la merce su una imbarcazione giusto? Il carretto poi andrebbe perso se non lo caricaste in stiva, cosa che credo difficile. Potrei prestarvi il mio, per un modesto contributo. Ho appena fatto il carico per il locale e non ne avrò bisogno per 3 o 4 giorni. Se volete, un paio di monete di argento e la gentilezza di dirmi dove lo lascerete ed è vostro. E' qui dietro, nella piazza alle spalle di questi edifici." Il locandiere parla proprio di Largo Serrato.
  3. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo Finalmente uno dei due nemici sembra crollare sotto i colpi combinati di tutto il gruppo. Il nano ora è in posizione di svantaggio, lento e lontano. Lascio quindi se ne occupino i miei compagni armati, guardandomi intorno temendo che tutto quel rumore attiri altre di quelle creature. "Presto, all'armeria, prima che ne arrivino altri."
  4. Eldon è convinto sia un ottimo piano e prosegue con qualche suggerimento. "Forse uno di noi potrebbe restare nel negozio e avvertire gli altri nascosti nel carro al momento opportuno. In questo modo attaccheremo con massimo vantaggio." Il locandiere torna poco dopo con tre piatti di terracotta, tre cucchiai di legno e una grossa pentola fumante. Apparecchia e riempie i piatti, quindi porta il vino e augura buon appetito.
  5. Felice di incontrare nuovi clienti inaspettati, il locandiere fa accomodare i tre a un tavolo laterale e porta subito del pane nero. "Vi porto subito lo stufato. Montone dei deserti, una ricetta di alcune tribù del sud per trarre il meglio da questo animale. E del vino, ovviamente." Essendo abbastanza appartati e con pochi commensali intorno, Jebbeddo può stare tranquillo di non essere ascoltato da orecchie indiscrete.
  6. Scusate il ritardo, giornate complicate con tanto di telefono smarrito. Rieccomi.
  7. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo I miei colpi non sembrano sortire nessune effetto, lasciandomi preda del mio assalitore anche dopo l'attacco magico di Azalea. Ma nuovamente qualcosa mi porta in salvo in un lampo. Un gemito disgustato mi scappa dalla bocca quando vedo la mano del nano mozzata stringermi ancora la caviglia. Con un intenso scrollone cerco di levarmela di dosso per poi concentrarmi sulla battaglia. Rivolgo la mia attenzione verso la creatura che stanno combattendo l'ufficiale e il pelle grigia, sussurrando in sua direzione una canzone dalle note discordanti che parla di dolore e sofferenza, sperando che faccia effetto su questi mostri ritornati dalla morte. @Hugin
  8. Benneb sembra tranquillizzarsi alle parole di Jebbebbo. La sicurezza dello gnomo nella buona riuscita della missione lo rassicura e gli strappa un mezzo sorriso. Lo gnomo intanto capisce che lo spazio ha parecchi anfratti in cui nascondersi ma abbastanza scomodi: sono le finestre e i portoni delle vecchie attività fallite e chiuse da tempo. Da li si può portare un attacco a distanza, ma con il rischio che i cultisti poi scappino per la via lasciata aperta. L'artigiano rifiuta cordialmente l'invito di Keidros, dicendo che deve preparare della merce e che non ha molto appetito.
  9. Il mercante è visibilmente preoccupato, ma sa di avere a che fare con la milizia cittadina e quindi sa di non poter rischiare troppo. "Largo Serrato è qui dietro. Quindi è qui che li prenderete? Per Waukeen spero davvero non facciate del danno alla mia attività. Devo dire a Kaled di restare a casa. Comunque venite venite, la porta che da sul retro è proprio qui." Accompagna i tre a una pesante porta in legno e ferro che spesso usa per far passare la merce più grossa. Davanti si apre Largo Serrato, una piazzetta con al centro un vecchio pozzo abbandonato, con tutto intorno magazzini e negozi chiusi o falliti. Effettivamente sembra il posto perfetto, senza vie di fuga e non frequentato. "Farò il possibile per portarli da questa parte. Di solito i clienti li ricevo da dove siete arrivati voi ma troverò il modo. Una volta usciti dal negozio sbarrerò la porta. E non voglio averci più nulla a che fare. Dannata sorte che me li ha fatti incontrare. Voi che farete?"
  10. Jebbeddo prende nota mentalmente di ogni punto cieco, zona vantaggiosa e angolo d'ombra sul percorso vicino alla locanda del Polveroso. Una volta poi accertatosi di essere da soli, pronuncia la frase a Benneb che si volta, stupito e forse spaventato. "Ameno, ma i morti non se ne accorgeranno..." Sembra preoccupato e cerca di fare mente locale su qualcosa che sembra sfuggirgli. "Non sono ancora arrivati. Ho già detto al Kej-hab che non farò altro, ho già messo a rischio la mia vita fin troppo. Sapete dove e quando trovarli, ma ora lasciatemi in pace." L'interno del locale è come il suo proprietario: polveroso. I banchi da lavoro hanno uno spesso strato di polvere che ne nasconde il colore originale, gli attrezzi e il materiale da lavorare sono anch'essi tutti impolverati. Toccando qualsiasi cosa si lascia un'impronta. La polvere è quella del legno e del ferro, lavorati per creare attrezzi da cantiere: raspe, scalpelli, sgorbie, martelli, cazzuole e mille altri.
  11. L'oste ringrazia e si ripromette di informarli nel caso in cui gli venissero in mente altre informazioni utili per loro. Eldon è già pronto per ripartire, desideroso di fare ammenda per le sue mancanze con le sue azioni. I tre si dirigono verso la zona in cui Benneb ha la sua bottega. Man mano che si avvicinano al porto le pattuglie diventano sempre più presenti, come avevano già notato. Quasi in ogni momento almeno una coppia di militari è visibile da qualsiasi strada o vicolo i tre stiano percorrendo. L'atmosfera è comunque rilassata e le vie pulite, malgrado si noti che questa zona è meno ricca di quelle visitate in precedenza. Ospita botteghe e magazzini degli artigiani che producono la maggior parte degli attrezzi necessari ai cantieri navali come fabbri, falegnami, maniscalchi, tagliapietra, ognuno con la sua specializzazione. In breve individuano il negozio del Polveroso, grazie alla mappa mostrata dall'ufficiale. La strada affianco al canale è sicuramente l'unica percorribile con dei carretti, mentre tutti gli altri vicoli sono stretti e ingombri di merce varia, inservibili da chi non fosse a piedi. Vicino al locale di Benneb c'è da un lato la bottega di un giovane alto e biondo, molto diverso dalla popolazione tipica del posto e più simile agli abitanti del nord, che vende stufati e zuppe ai mercanti e ai lavoratori, mentre dall'altro lato c'è un bottaio che prepara tutto il necessario per rifornire i mercantili di botti per gli alimenti necessari per il viaggio. Benneb è davanti al negozio, ricoperto di uno spesso strato di polvere e fuliggine, che saluta un cliente appena accontentato con un cesto di placche di ferro per giuntare travi.
  12. Eldon è visibilmente contrito. Sa di averla rischiata grossa ma non si aspettava sicuramente una reazione così dura da parte della milizia. "Si, un pasto e una buona birra mi rinfrancheranno sicuramente. Non sono stati molto cortesi e temevo mi torturassero per estorcermi informazioni sui cultisti delle paludi che, a quanto pare, sono davvero mal visti in città. Ho solo chiesto a qualche chierico se ne conosceva qualcuno, per informarmi sui loro riti legati alla morte. Ma devono averlo riferito alle guardi che mi hanno preso e portato in cella. Grazie per avermi salvato." Poco distante si fermano a un chiosco che vende pannocchie al burro e straccetti di maiale alla birra, mangiano con gusto alla luce confortante del sole, quindi tornano alla taverna, accolti come di consueto dai sorrisi cortesi delle locandiere.
  13. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo Con disappunto non ho ancora finito di constatare il mio fallimento con la creatura che sta attaccando i miei compagni che un altro orrore si frappone tra me e la libertà. Quel dannato nano mercante, quello per colpa del quale sono finito in questa dannata prigione, si è risvegliato dalla morte. E morte doveva sicuramente essere perché nessuna creatura può resistere a quelle ferite. Ma com'è possibile? La caviglia mi duole e istintivamente lancio un grido di allarme ai miei compagni, sperando nell'aiuto di qualcuno. La mia stazza non mi consente sicuramente di competere in forza con quella stretta disumana. Tento ad ogni modo di liberarmi, cercando di svicolare dalla presa del nano, aiutandomi usando la torcia presa nelle celle come mazza sull'arto avvinghiato alla mia caviglia. @Hugin
  14. Anche per me procedi così che è molto più interessante.
  15. L'ufficiale sorride, contento di aver trovato validi alleati. "Dite al Polveroso questa frase, capirà. Le paludi sono un luogo ameno, almeno per i morti. E ora andate, che il Guerriero sia con voi. " Detto ciò congeda i tre, indicando con un gesto a una delle guardie di accompagnarli fuori.
  16. "L'angiporto è pesantemente sorvegliato dai miei uomini. Proprio perchè zona di facile fioritura per la malavita, stiamo particolarmente attenti a sopprimere ogni piccolo accenno di illegalità e disordine. Ma..." L'ufficiale si ferma un attimo a pensare. Si alza dalla sua scrivania e va a rovistare in un archivio alle sue spalle, emergendone con una pergamena in mano che srotola su un piano di lavoro e mostra ai tre. "Questa è la mappa dettagliata di quella parte della città. Il punto più facile dove potrete incontrarli prima che arrivino da Benneb è il Mercato della Pulce, qui. Faranno qualche piccolo acquisto, quindi si dirigeranno dal nostro mercante, passando sicuramente vicino al CanalMagro: le altre vie sono troppo strette per far passare i carretti. Il Polveroso è qui. Dalla porta sul retro si accede ad una comoda piazzetta chiusa, Largo Serrato." Soppesa nuovamente le parole, elaborando una strategia. "Diciamo che potrei fare in modo di sgomberarvi e rendervi isolata quella piazza. Ma il resto sta a voi."
  17. L'ufficiale è visibilmente sollevato. Non si aspettava che la soluzione a quel suo problema cadesse dal cielo. Fa cenno a una delle guardie e gli chiede di andare a recuperare il prigioniero, restituendo tutto l'equipaggiamento meno la solita tariffa per l'alloggio nelle "camere della guardia". "Ebbene signori questi sono i patti. Lui è libero di indagare finchè vuole, a patto che nessuno dei maledetti cultisti esca dalla città. E c'è un'altra regola: niente caos per strada. Voglio un lavoro pulito, senza schiamazzi, senza palle di fuoco in piazza. La città deve continuare la sua vita senza accorgersi del vostro piccolo incarico. Siamo d'accordo?" Dando per scontato l'accettazione dei termini da parte dei due, il Keh-jab continua, fornendo tutte le informazioni necessarie per trovare i cultisti. "Quei dannati commerciano con qualcuno in città, anche se cercano di farlo di rado e preferiscono rimanere rintanati nelle loro paludi ad adorare i loro idoli sacrileghi. Fortunatamente uno dei mercanti ha capito di avere a che fare con loro e ci ha informati. Li sta rifornendo da un paio di mesi di piccole quantità di materiale da cantiere: attrezzi, scalpelli, leve, mazze. Ora hanno chiesto un quantitativo di merce molto più cospicuo, probabilmente perchè si fidano del nostro informatore. Arriveranno in città tra due giorni, probabilmente dalla porta est. Abbiamo una descrizione sommaria che spero possa esservi utile. Saranno almeno in quattro alla guida di due carretti. Incontreranno il mercante nella zona sud est della città, nell'angiporto laddove gli artigiani riforniscono i cantieri navali di attrezzature. Non sappiamo se alloggeranno in città. Sta a voi decidere come e dove agire, ma sappiate che uno scontro per le strade sarà punito dai miei uomini come se non avessimo mai stretto questo accordo. Ah, il mercante è il Polveroso Benneb. Avete qualche domanda?" Mentre conclude, Eldon arriva nella stanza scortato da una guardia, con uno sguardo colpevole rivolto verso i suoi amici.
  18. Sul volto dell'ufficiale si allarga un sorriso divertito. "L'halfing, Goodbottle si. Ha raccontato praticamente tutta la storia della sua famiglia al povero Karlán, che lo aveva in custodia. Mi spiace avervi fatto preoccupare ma abbiamo dovuto trattenerlo per accertamenti. Dovrebbe essere liberato a breve. Ha chiesto in giro informazioni sugli adoratori del dio coccodrillo. È stato fortunato a non beccare la persona sbagliata, poteva finire molto male. Combattiamo quei degenerati da sempre ma non riusciamo a scaricarli. Potremmo sfruttare questa situazione. Il vostro amico sembra interessato al loro culto ma per ragioni di studio. Vi diremo dove potrete incontrare qualcuno dei loro, sappiamo che verranno qui per reperire qualche materiale. Nessuno di quei dannati selvaggi deve lasciare la città. Cosa ne dite?"
  19. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo Gli artigli della creatura mi sfiorano ma fortunatamente resto illeso dopo il suo brutale attacco e, senza capire bene come, mi ritrovo più lontano, a distanza di sicurezza dalle fauci sanguinanti di quella immonda bestia. Cerco di infondere coraggio e fiducia nel maresciallo, spronandolo con i versi di un canto di guerra spesso sentito dalle bocche dei soldati della guardia cittadina, quindi tento nuovamente di bloccare la creatura come fatto con il nemico precedente dalle celle, tendendo la mano in sua direzione come ad afferrarla e trattenerla. @Hugin
  20. L'oste è sinceramente dispiaciuto per quanto Jabbeddo gli sta dicendo. "Spero davvero che riusciate a trovare il vostro amico. Vi consiglio di dirigervi alla sede della guardia a chiedere informazioni, prima di tutto. Si trova non lontano dalla biblioteca, lo riconoscerete dagli stendardi con il simbolo della guardia fuori dalle porte. Se ha commesso qualcosa di illecito potrebbe essere stato trattenuto per la notte in una delle loro celle. Se non fosse così potrebbero averlo spostato al Lamento di Lys, le prigioni a nord, sul mare. Ma spero vivamente per lui che non sia così. Quel luogo raramente restituisce qualcuno allo stesso modo in cui è entrato." Senza indugio i due ringraziano per le informazioni e si avviano verso il palazzo indicato dall'oste. All'ingresso vengono accolti da un paio di guardie in divisa che li indirizzano dal Kej-hab che gestisce le celle. L'uomo, un attempato soldato, ormai lontano dai campi di battaglia da tempo, li accoglie dopo qualche minuto di anticamera. "Mi scuserete ma ho poco tempo, quindi... di cosa avete bisogno?"
  21. La serata passa tranquilla ma di Eldon nessuna traccia. La mattina dopo gli oste servono una abbondante colazione e purtroppo non portano novità riguardo all'halfling: non lo hanno visto e non hanno novità da riportare ai due.
  22. I due escono preoccupati in cerca di Eldon che già il sole è calato e i lampioni sono stati accesi dai lucifori, inservienti che passano per le strade a mantenere accese alte fiaccole nelle vie principali per illuminare gli spazi pubblici, altro fantastico prodigio di una città così meravigliosa per chi ci abita e chi ne può godere. Al tempio di Anhur vengono accolti da un giovane cadetto che li accoglie incuriosito vista la tarda ora. Alle loro domande su Eldon risponde che l'halfing è stato visto ma ha lasciato il tempio dopo un pasto frugale con i suoi compagni di fede. Era interessato in particolare modo ad un rito di ricordo dei valorosi caduti in battaglia. Non sa però dire dove si sia diretto.
  23. Gli oste non sono molto a conoscenza dei particolari riti a cui è interessato Eldon e non sanno dare particolari informazioni ai due, se non indicare il tempio di Anhur, un edificio militare al centro della città, molto simile a un fortilizio dalle lunghe feritoie al posto delle finestre. Quando sentono invece parlare di Sebakar si rabbuiano. "Shhh, non fatevi sentire. Quei degenerati delle paludi non sono assolutamente ben visti qui in città. Non cercateli, non parlatene con nessuno tra le mura se tenete alla vostra libertà." Arriva ora di cena, ma di Eldon ancora nessuna traccia.
  24. Una volta in locanda i due vengono accolti dalla solita atmosfera piacevole. Di Eldon però non c'è traccia. Gli oste non sembrano averlo visto in giornata.
  25. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo Preoccupato dai segni di Neldor mi preparo, pronto a tentare nuovamente di bloccare uno di quei mostri come fatto poco prima dalle celle. Con i nervi a fior di pelle a causa della tensione aspetto seguo i movimenti degli altri. @Hugin
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