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simo.bob

Circolo degli Antichi
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  1. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo La creatura sembra uscita dal peggiore degli incubi assetato di sangue. Il nostro sangue. Non sono mai stato così contento di avere un gendarme armato al mio fianco. Lo esorto ancora a colpire senza pietà quella che molto probabilmente una volta era un suo commilitone, continuando a canticchiare le parole della ballata. Quindi stendo la mano di fronte a me, come ad afferrare a distanza la creatura per il collo in un gesto teatrale ed esagerato, intimandole di fermarsi con il tono di voce più autoritario possibile. @Hugin
  2. Man mano che si avvicinano i due vedono quanta miseria è raccolta in quel posto: storpi, vecchi, malati. Tutta gente che per incapacità non riesce a mantenersi e campa giorno per giorno come meglio riesce. Il loro bersaglio si volta a osservarli quando sono a qualche metro dal lui, il volto in ombra nascosto nel cappuccio. Si muove lentamente, in modo da avere la porta alle spalle e, inaspettatamente, parla: "Così quello stupido uccellino si è fatto catturare. E ha cantato. Voi non siete della milizia. Cosa andate cercando? Spero non guai. Lo spero per voi."
  3. I tre continuano a farsi gli affari loro e lasciano passare la strana coppia. Jebbeddo si intrufola agilmente nel capannone mentre Keidros deve chinarsi e stringersi per passare nella stretta apertura. Una volta dentro i due capiscono il perchè quel piccolo gruppetto restava fuori a chiacchierare: quel magazzino puzza. E' praticamente un dormitorio, ci sono molte persone accampate in vari punti, al riparo alla belle meglio dagli elementi. Qualche debole fuoco scalda l'ambiente da arrugginiti secchi in metallo sforacchiati, riempiendo di fuliggine le superfici vicine. Vicino ad una porta, a sud da quanto riesce ad orientarsi Jebbeddo, c'è un singolo uomo incappucciato, in piedi a scaldarsi davanti a un fuoco più vivido degli altri. Una ventina di metri separa il tizio dai due.
  4. I tre fuori dal magazzino stanno chiacchierando tra loro e sembrano davvero farsi gli affari loro. Solo all'ultimo, quando Jebbeddo e Keidros, il gruppetto sembra accorgersi di loro, salutandoli con un cenno e facendo loro posto nel caso volessero scaldarsi anch'essi al fuoco. Continuano a parlare tra loro, principalmente di lavoro: a quanto pare un paio di navi con grandi carichi di merce arriveranno a breve e ci sarà un grande bisogno di manovalanza. Non hanno armi o armature in vista e sembrano davvero dei poveri sfaccendati.
  5. La trovata dello gnomo lì rende decisamente meno vistosi in quell'ambiente. Qui armature scintillanti ed equipaggiamento da avventuriero sarebbero risultati davvero fuori luogo. Così bardati invece i due riescono a passare come dei comuni nullatenenti e non destano sorpresa nell'aggirarsi sul Molo Vecchio. Keidros individua il magazzino: un grosso stabile decadente, finestre rotte e porte sbarrate. Tre sfaccendati si scaldano ad un fuoco li fuori, senza badare di uno sguardo ai movimenti intorno al magazzino. L'unico accesso sembra essere il largo portellone da cui passavano le merci un tempo, ora corroso dal tempo e gli elementi, parzialmente aperto verso l'interno da cui balugina qualche fuoco.
  6. Il capitano è soddisfatto della disponibilità dei due. Dopotutto sono stati ingaggiati per la sicurezza della nave e questo è sicuramente pane per i loro denti. Fa quindi chiamare Skat e, con lui chiedete meglio al ladro dov'era il randez vous. Il ragazzino, nel suo comune un pò stentato e sgrammaticato, spiega meglio quale sia il magazzino dell'appuntamento, un vecchio stabile in legno sul Molo Vecchio, zona presa da rifugio spesso per barboni e accattoni. Il mezzelfo dovrebbe essere alla porta sud, "a scaldarsi vicino al fuoco"; queste le sue parole. Eldon è ancora fuori gioco, quindi Jebbeddo e Keidros dovranno cavarsela da soli. Di buono c'è che i gendarmi stanno lontani da quel posto e che non c'è una sorveglianza più stretta come nel resto del porto.
  7. Esco dalla cella e mi piazzo dietro al grosso orco che sicuramente sa il fatto suo in combattimento ed inoltre è il primo ad aver riconosciuto la creatura. L'unico armato però risulta essere il militare, così lo incito come meglio posso, utilizzando i versi di un vecchio ballo da osteria che racconta di uno scontro tra acerrimi nemici, adattandone le strofe alla nostra situazione. "Attacca, attacca, attacca, maresciallo sei un campione, il non morto nella terra tornerà sì signore". Quindi inizio ad insultare la creatura e la sua putrida anima con improperi per i quali dopo mi scuserò con le signore presenti. @Hugin
  8. Il ragazzo trema e continua ad annuire alle parole di Jebbeddo. "Lo giuro, lo giuro ho detto tutta la verità. Eravamo solo noi due. E se volete vengo con voi al magazzino, sarò la vostra guida." Interviene il capitano che apprezza l'intervento dello gnomo. "Andate a vedere cosa c'è al magazzino. Voi due e basta, senza fare troppo rumore. Il ladruncolo resta qui. Non ho in mente alcun mezzelfo ma manderò una missiva a Cookie per avvisarlo. Non voglio i gendarme sulla mia nave, ci siamo intesi?"
  9. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo Il silenzio rotto solo dai gorgoglii inizia a darmi davvero i brividi. Fortunatamente il maresciallo acconsente ad aprire le celle. Afferro le chiavi al volo "Grazie amica mia." dico ad Azalea mentre le mie mani sbloccano rapide la serratura. Spalanco la porta e poi, facendomi da parte, faccio un cenno elegante per far uscire per primi i miei compagni di cella. Intanto sulle labbra inizia ad affiorarmi una canzone che canticchio a bassa voce cercando le parole giuste per spezzare quel silenzio preoccupante.
  10. Il capitano sembra soddisfatto di come Jebbeddo sta conducendo l'interrogatorio. Prende la palla e inizia a torchiare il giovane ladro. "Ragazzo la tua situazione sta peggiorando, come un vascello colpito da una cannonata sotto la linea di galleggiamento. Le possibilità sono...diverse. Sta a te decidere come proseguire la navigazione. Prima: mi racconti tutto, mi descrivi e trovi chi ti ha assoldato, mi dici dove dovevi consegnare la refurtiva, mi dici chi ti ha contattato. TUTTO. E tu sopravvivi. Salpi con noi, fai il mozzo andata e ritorno e, se sei fortunato, tra meno di un mese sei di nuovo qui, avrai imparato qualcosa e soprattutto sarai ancora tutto intero. Seconda: mi racconti tutto, ma mi tocca faticare e ti strappo le informazioni con la forza. Non è detto che sopravvivi ma, nel caso, resti sul vascello e lavori come mozzo finchè lo riterrò opportuno. Terza: non parli. E diventi cibo per i pesci. Non subito, un pezzo alla volta. Allora, cosa decidi? Il capitano è estremamente calmo e dà l'impressione di elencare una semplice lista della spesa più che la serie di atroci futuri possibili per il povero ragazzo. Per nessun istante si può dubitare che non attuerà quello che sta dicendo. Prima che il ragazzo possa rispondere Skat irrompe nella stanza. "Capitano la informo che ho appena mandato via i gendarmi. I due cadaveri in acqua sono stati recuperati, i nostri marinai hanno testimoniato che volevano salire con la forza e che abbiamo dovuto reagire. Non ci saranno ulteriori indagini." Sta per uscire quando aggiunge: "Ah, mi hanno chiesto se eravamo in qualche modo legati alla ragazzina appena trovata sgozzata in un vicolo qui vicino. Ovviamente ho dichiarato di non saperne nulla. Sono andati via soddisfatti." Quando il giovane sente della ragazza uccisa scoppia a piangere, mettendosi le mani tra i capelli. Tra un singhiozzo e l'altro racconta. "La ragazza, era in Vico del Chiuso della Rana? Dovevamo incontrarci lì con quell'uomo. E se qualcosa andava storto ci vedevamo al Molo Vecchio, secondo magazzino. Non so chi è l'uomo mio signore. E' alto, chiaro di capelli, forse mezzelfo. Fa paura, ma ha promesso di darci 100 pezzi d'oro se avessimo preso il più possibile dai bauli. Secondo me non gli interessava la roba rubata, solo il danno. Lo diceva Maila. Vi ho detto tutto, lo giuro signore, lo giuro..."
  11. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo Spettro di palude? La prima cosa che mi viene in mente è una vecchia ballata cantata per i piccoli halfling che parla di un mostro che si aggirava per le paludi in cerca di bambini monelli, "uno spettro di palude, gorgogliante e puzzolente, che ti prende ti prende se non ti comporti bene." Mi accodo subito alla richiesta di Neldor, non mi piace restare in gabbia in questa situazione. "Il nostro compagno di avventure ha ragione, maresciallo. Penso sia meglio per tutti aprire le celle."
  12. Il ragazzino sembra spaventato ma, malgrado le sue contraddizioni, continua a non parlare liberamente. Ha difficoltà ad esprimersi correttamente e spesso fa lunghe pause per spiegare al meglio i concetti. "Mio signore c'era anche il mistico che dici tu. Ma lei non ha preso niente perchè doveva proteggermi. Solo io ho aperto un baule e preso la scatola. Non so altro, non so chi sono i marinai che dici."
  13. Il ragazzo, sentendo nominare i due marinai, strabuzza gli occhi e prova a dire qualcosa. "Miei signori vi prego, ascoltate. Mi dispiace per quello che ho fatto, ma la paga era buona e la missione sembrava semplice. Un uomo ha pagato molto bene. Voleva che rubavo il contenuto dei bauli. Ci ha dato alcune boccette per essere invisibili e ci ha detto tutto della nave: la conosce molto bene. Dovevamo concentrarci sui bauli, "Concentrati sui bauli" mi ha detto più volte. E io si che mi sono concentrato. Abbiamo fatto succedere la rissa al molo per distrarvi e siamo entrati giù invisibili. Maila...cioè...quello che ha detto lo gnomo...il mistico arcano...ha fatto preparare anche qualche siringa di droga per stendere qualcuno che ci vedeva. Io dovevo solo concentrarmi sui bauli, ma non ho portato via nulla, è tutto qui. Ve lo giuro."
  14. Il cambusiere si adopera per far rinvenire Eldon. A quanto pare è stato drogato con una pesante dose di un qualche narcotico. Bisogna fargli bere un decotto di erbe e tenerlo sotto controllo ma probabilmente si riprenderà entro non molto. Il capitano precede Jebbeddo, Keidros e il prigioniero nei suoi alloggi e chiede a Skat di coordinare le operazioni. Il ragazzo legato non oppone alcuna resistenza e non proferisce parola se non quando tutti sono all'interno della cabina. "Mio signore abbiate pietà. Stavo cercando di guadagnarmi da vivere. Ecco, questo è tutto quello che abbiamo...che ho preso." E così dicendo estrae da sotto le vesti una scatola di legno scuro, finemente decorata e intarsiata. Il capitano non degna di uno sguardo il ragazzo e fissa severo Jebbeddo. "Il ragazzo sarà interrogato, Skat conosce modi che lo faranno cantare come un uccellino. Nel frattempo, tu hai dato l'allarme, dimmi cos'è successo e cosa sai dei bauli."
  15. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo Il rumore violento mi sveglia finalmente da quel sonno tormentato. E' già mattina? Quanto ho dormito? Mi alzo con calma e osservo la figura sulla soglia, senza riuscire a capire se è qualcuno di già visto o l'ufficiale che stavamo aspettando. Non faccio in tempo a rispondermi alle varie domande che mi frullano in testa che la domanda di Neldor mi scrolla dai miei pensieri. Ha ragione, perchè la figura non si fa avanti? E cos'è questo gorgoglio? Tendo le orecchie per capire se altri rumori provengono dalle sue spalle e intanto attendo che il nostro carceriere vada a chiedere spiegazioni di questo comportamento. "Mai fidarsi di un gendarme" diceva sempre il vecchio Wilimac, e forse aveva ragione.
  16. Il ragazzo, reso mansueto dalla rassegnazione, si lascia legare alla bell'e meglio da tiefling mentre Jebbeddo continua a cercare la complice... O forse i complici... Nessuno però riesce a vederli. La pensata di Skat è stata geniale, le impronte sono state viste ma purtroppo sembrano portare al boccaporto. Nessuno è riuscito ad afferrare la fuggitiva. "Continuate a cercare, non voglio che si dica che la merce sulla mia nave non è sicura!" Urla Skat. Ma un'altra voce tuona sottocoperta, quella del capitano Weird'o:"La MIA nave, mastro Skat. È della MIA reputazione che stiamo parlando. Continuate a cercare. Tu e tu, di picchetto sul ponte, voi tre ai boccaporti. Cambusiere voglio l'inventario e qualcuno che assaggi da tutti i barili d'acqua. Mastro Skat, inventario della stiva. Sarà una lunga notte, che nessuno dorma. Guadagnatevi la paga pendagli da forca." Detto ciò si avvicina e osserva il prigioniero. "Curate l'halfing e poi venite nelle mie stanze col prigioniero. Voglio sapere ogni cosa."
  17. L'avversario, visibile e in manifesta inferiorità numerica, arretra, schivando il colpo dello gnomo, mentre il raggio crepitante di Keidros lo colpisce sul fianco. Ora è in una posizione davvero scomoda, bloccato nella stiva, ferito e senza vie di fuga. Osserva intorno, lo sguardo disperato e gli occhi che si iniziano a riempire di lacrime. Quindi lascia cadere a terra la lama e si inginocchia: "Pietà... mi arrendo." Ora Jebbeddo lo può vedere meglio. E' solo un ragazzino, molto piccolo, sui 13 anni e forse con un pò di sangue halfling nelle vene da quanto è minuto. La ferita non è troppo grave e non è in pericolo immediato di vita. Nel frattempo qualcuno in stiva vede delle orme sulla farina. I marinai si lanciano all'attacco, col solo risultato di fendere l'aria e rischiare di colpirsi tra loro. Della seconda ladra però nessuna traccia.
  18. Jebbeddo sventola l'arma alla cieca, sperando di colpire uno dei ladri. La fortuna lo assiste: la lama impatta su qualcosa e un urlo maschile viene seguito dallo sgorgare di sangue, confermando che il colpo è andato a segno. Un piccolo omino appare tra Jebbeddo e Keidros, fasciato in vestiti scuri molto aderente, uno zaino sulle spalle e con in mano un coltello. Tenta subito di colpire a sua volta lo gnomo che, per un soffio, schiva l'affondo. Intanto i marinai si stanno organizzando comandati da Skat che dice loro come posizionarsi e nel frattempo taglia un sacco di farina posato lì vicino e ne sparpagli il contenuto a terra. "Controllate le orme, sono invisibili, non devono scappare..."
  19. Jebbeddo vede distintamente qualcosa che viene sollevato nel vuoto da un baule per poi scomparire. Quindi un lieve spinta lo informa che uno dei ladri invisibili gli sta passando accanto. Potrebbe benissimo tentare di colpirlo. Intanto arriva anche Keidros che stupito vede un paio di bauli aperti ma nessuno se non Jebbeddo. Skat intanto si convince che l'incendio è solo un'illusione e ordina ai marinai di bloccare tutti i boccaporti.
  20. Ora nella sala con Jebbeddo ci sono sei marinai, pronti a combattere ma senza la possibilità di vedere il loro nemico. Lo gnomo si avvicina ad Eldon e lo trova con una piccola goccia di sangue sul collo, come se fosse stato perforato da un ago. Respira regolarmente anche se è palesemente stordito e reso inabile. Poco dopo rumori vengono dalla stiva: i ladri sono entrati e stanno frugando e il bersaglio sembra proprio essere il carico di bauli. Da uno di essi provengono rumori, il lucchetto salta e il coperchio viene sollevato. Contemporaneamente qualcuno inizia a urlare "AL FUOCO" visto il falso incendio sotto coperta, il che distrae i marinai e confonde Skat che è appena sceso insieme a Keidros.
  21. Code "Lenny" Ashtrayer Halfling bardo L'arrivo della guardia mi ha svegliato ma sono rimasto immobile, in ascolto, cercando di capire il perchè qualcuno in piena notte dovrebbe prendersi la briga di scendere in quel postaccio. Resto in guardia, le orecchie tese e tutti i sensi in allerta: dopotutto sono sempre in una prigione, il che non mi fa dormire sonni tranquilli malgrado le rassicurazioni degli ufficiali.
  22. Il raggio di energia crepitante scaturisce dal nulla e si schianta in pieno petto del marinaio sulla passerella che, sbilanciato dal colpo, cade in acqua con un urlo strozzato. Skat allarmato da quell'evento quasi sta per attaccare il tiefling ma si ferma una volta che lo vede comparire. "Finalmente qualcuno su cui contare. Potevi avvertirmi ragazzo, avrei potuto tagliarti la gola!" Gli altri marinai a terra sono decisamente spaventati e scappano, mentre i due dell'equipaggio rimangono in fondo alla passerella, pregando Skat di farli entrare. Lasciarli li vorrebbe dire far saltare l'ingaggio e far perdere loro tutta la paga fino ad oggi guadagnata e ancora da riscuotere. I dardi colpiscono nuovamente la ragazza che accusa il colpo. Lesta estrae una fiala, la stappa e ne ingurgita il contenuto, scomparendo nuovamente alla vista. Le urla di Jebbeddo svegliano i marinai sotto coperta e giungono anche alle orecchie di Keidros. Qualcuno già scende dalle cuccette e si prepara, lame alla mano, a fronteggiare il nemico, anche se invisibile.
  23. I dardi colpiscono uno dopo l'altro la figura femminile, strappandole un urlo di spavento e di dolore. "Maledizione Krim, abbiamo visite." dice la l'intrusa che, vedendo Jebbeddo, si prepara a lanciare un incantesimo che però fallisce miseramente. Keidros vede distintamente la ragazza impigliarsi nel mantello mentre con le mani disegna nell'aria simboli arcani. Skat intanto avanza sulla passerella. "Solo i membri dell'equipaggio possono salire. Bres e Tod hanno ragione e possono farsi avanti. Voi due invece farete bene a scendere dalla passerella o sarete cibo per granchi prima ancora che ve ne accorgiate." Keidros si accorge che Skat ha appena estratto due lame che fino a poco prima non si vedevano neanche. Sono lame nere, ricurve e lunghe come l'avambraccio, tenute rivolte all'interno all'uso di alcuni guerrieri dell'est. Uno dei due marinai più aggressivi sulla passerella non ascolta le parole del secondo ufficiale e avanza e un attimo dopo, senza un lamento, si accascia cadendo in acqua. Skat con un movimento assurdamente rapido gli ha tagliato la gola e perforato in più punti i polmoni, tornando poi in posizione sul vascello, lo sguardo torvo rivolto al secondo marinaio ancora sulla passerella. "E dove sono quei tre buoni a nulla? Non posso fare tutto io!" Urla l'ufficiale, sicuramente rivolto a Jebbeddo, Keidros e Eldon.
  24. Jebbeddo si avvicina ancora un minimo ma ormai l'illusione è svelata. Il fuoco è stato generato da una serie di incantesimi di illusione che ne riproducono immagine e suono. Un trucco ben escogitato per attirare qualcuno. Torna quindi subito indietro per trovare una situazione che lo lascia interdetto: Eldon a terra, apparentemente privo di sensi. Vicino a lui una figura femminile molto piccola avvolta in scure vesti aderenti che parla apparentemente da sola mentre la porta sorvegliata fino a poco prima si apre senza che nessuno la tocchi, come se mossa da una volontà propria. Keidros riesce in parte nel suo intento: due marinai strabuzzano gli occhi e indietreggiano spaventati, mentre altri due si guardano intorno incuriositi dalla voce ma decidono comunque di avanzare sulla passerella. Gli ultimi due, che sembrano quelli già visti nell'equipaggio, si fermano e dicono di avere tutto il diritto di salire.
  25. Eldon dice allo gnomo di non preoccuparsi e si piazza davanti alla porta della stiva di prua. Jebbeddo si muove verso il crepitio e, non appena varcata la soglia, vede che parte del carico stivato a poppa, probabilmente vele di riserva o qualcosa di simile, sta bruciando. Il fuoco è divampato all'improvviso e senza una causa riconoscibile, come una lampada caduta o un fuoco libero. Ma c'è qualcosa di strano. Avvicinatosi, Jebbeddo non percepisce il calore che ci si aspetterebbe da quelle fiamme, i materiali al di sotto di esso non sembra si stiano consumando e non si sta sviluppando neanche il fumo che, in un ambiente così piccolo, andrebbe subito a riempire riempire la stanza. Intanto fuori la situazione inizia a scaldarsi. Un grosso tizio salito sulla passerella prende per il bavero una delle due guardie e la tira con violenza verso di sè, facendola sbilanciare e cadere dal vascello nelle acque torbide del porto. Subito l'altra estrae il coltello, subito affiancata da Skat, mentre due dei sei a terra fanno altrettanto ma non si azzardano ad avvicinarsi.
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