Ana Ribero Forse non avrei dovuto chiederlo di fronte a tutta la classe. Ma non mi interessa abbastanza del resto della classe, in fondo, no? Almeno ho una pista da cui partire per evitare il coach. Però non reggerebbe, io sto bene anche se non sudo. Ma questo il coach non lo sa. "In famiglia sudiamo tutti poco. Però nessuno è mai stato male, saremo dei privilegiati". Quasi sbuffo nel dirlo. Deve passare il messaggio che non sia io debole, che non sia io a mancare di qualcosa. Sono gli altri che sono meno di me. "Grazie, comunque." Ma sì, si merita un ringraziamento. Lui mi sembra uno a posto, nonostante i teatrini. Sicuramente ha un passato da drama kid. Magari guardava quel vecchio programma che replicano ogni tanto. Come si chiamava... Glee? Lezione di religione Con i miei soliti pensieri in testa, mi sposto verso l'ala per me più bella della scuola, perché ha qualcosa che la scuola, e io, non abbiamo: una storia. Come ha per me una storia anche Suor Margaret. I miei genitori sono cattolici, quindi in teoria sarei cattolica anche io, battezzata e tutto, però il modo in cui gli irlandesi sono cattolici è sicuramente diverso dal modo in cui lo siamo noi. Cioè, mio padre e mia madre. Non credo di meritare, nel bene e nel male, la religione. Qua tutti si ammazzano per questo e quel dio, da chi siamo stati creati, perché, dove andremo dopo la morte, e io ho la risposta a tutte le domande tranne che all'ultima, e col cavolo che mi metto a fare un altarino al mio creatore. Creata per soldi, poi. Voglio vedere le risate se i cattolici scoprissero che sono stati creati per soldi e non per chissà quale forma di amore divino. Ecco, tutte queste cose a Suor Margaret non le dico. E neanche le voglio dire, perché devo ammettere che in questo covo di pazzi... mi sta simpatica. Mio padre ha scelto religione per me perché a) è cattolico e sarebbe strano non lo fossi anche io b) perché non mi voleva una pariah appena entrata a scuola, perché qui la religione viene vista come appartenenza a una comunità. Non mi interessa niente di queste sue motivazioni, ci sono finita, e per una volta devo dire che mi piacicchia. Non è solo religione, è anche storia delle religioni. Magari un giorno troverò qualcosa che si addice anche alla mia situazione. Sto zitta, ferma, e fingo disattenzione per mantenere quell'alone di sintomatico mistero che mi caratterizza, ma in realtà sono tutta orecchi. Cosa che per fortuna Gustav non ha fatto, ma ammetto che sarebbe stato divertente. Le religioni pagane mi incuriosiscono. Hanno senso per il periodo in cui sono nate, ma ora non mi posso aspettare una figura divina materna che abbraccia tutto e a cui si fanno rituali e tutto il resto. Non è verosimile. Non lo è anche la figura divina paterna che abbraccia tutto e a cui si fanno rituali e tutto il resto, ma mi immagino le donne come più intelligenti di così.