Alcune sonore mandate di una serratura chiusa a chiave preannunciano, mentre parlate con Sildar, la ricomparsa del sindaco. Sildar, brevemente, riassume quel che gli avete riferito a beneficio di Harbin, prima di prendere congedo dal sindaco.
Il volto del sindaco si fa grave quando Sildar comunica le vostre prossime destinazioni: la famiglia Dendrar, ospite della sacerdotessa di Tymora, e poi la locanda. Portate le mie condoglianze alla vedova di Thel. Il funerale sarà chiaramente a carico del paese, è il minimo che possa fare. Risponde il sindaco, prima di salutarvi.
Riempiremo quello stomaco a breve, mia cara—risponde Sildar a Void—ma prima dobbiamo occuparci della vittima e di coloro che ha lasciato in questo mondo. Venite, certe cose meglio farle subito e in maniera rapida. Aiuta, con il dolore.
***
La casa di Sorella Garaele, piccola e un po’ defilata dietro al tempietto di Tymora che si affaccia sulla piazza del paese, è illuminata da una calda luce di lampade ad olio che filtra dalle finestre. Quando vi avvicinate, assieme a Sildar ed al vostro triste carico, sentite le voci sottotono di due donne che chiacchierano. Quando bussate, è Sorella Garaele che vi apre la porta. Buonasera a voi, messeri. Come posso aiutarvi?
È Sildar a prendere la parola, con un lieve inchino alla donna. Buonasera, sorella. Siamo qui per parlare con Mirna, se possibile? La sacerdotessa risponde con un cenno del capo, facendovi cenno di entrare. L’interno della casa è ammobiliato in maniera semplice, utilitaria: un tavolo, qualche sedia, una credenza, una stufa ed una serie di scaffalature a muro. Una scala, abbracciata al muro, conduce al piano superiore. Mirna è seduta al tavolo ma non vedete né Nars né Nilsa, i due figli delle donna. Indossa abiti puliti, ed ha avuto modo di lavare via un po’ della sporcizia e dell’angoscia che le segnavano il volto nella prigione, nonostante i suoi polsi portino ancora i segni dei ceppi con cui era incatenata. Due bicchieri sono poggiati sul tavolo, assieme ad una brocca d’acqua.
Sildar le rivolge lo stesso inchino che ha rivolto alla sacerdotessa. Buonasera Mirna. Mi spiace essere latore di cattive notizie ma, grazie al coraggio di questi avventurieri—vi indica—che credo abbiate già incontrato, abbiamo infine scoperto cos’è successo a vostro marito.
Mirna si solleva un po’ sulla sedia, osservandovi con occhi inquieti. Mastro Hallwinter.—con un cenno del capo—Vi prego, non tenetemi sulle spine. Risponde, con voce appena incrinata.
Mastro Thel… è stato assassinato dai Mantelli Rossi.—risponde, d’uno fiato, Sildar. Gli occhi di Mirna si chiudono, mentre il volto si contorce per il dolore ed il suo respiro si fa affannato, come se la notizia l’avesse colpita fisicamente. Sorella Garaele, elevando una rapida invocazione a Tymora, si avvicina rapidamente all’altra donna, avvolgendole le spalle con le braccia. Mirna nasconde la testa nel petto della sacerdotessa, cercando di silenziare alcuni singhiozzi.
Mi dispiace molto, Mirna. Questi amici sono riusciti a recuperare le sue spoglie, affinché abbia degna sepoltura.—continua Sildar, dopo un istante—Se avete delle domande per loro...
Gli occhi, ora arrossati, di Mirna spuntano dalla spalla di Garaele, poggiandosi su di voi. Come…? Ha la forza di articolare, prima d’essere scossa da un altro singhiozzo.