Ti rispondo, con un po' di ritardo causa perecchi impegni e separo il topic. Ti chiedo anche scusa per il tono di alcune affermazioni che per iscritto sembrano molto assolutistiche, ma hanno un tono più conviviale, quindi immaginati noi che si sta bevendo una birra e discutendo della nostra passione, sarebbe esercizio da fare ogni giorno.
La mia risposta riguarderà non tanto il confutare quello che dici, non ho bisogno di vincere la conversazione e tu nemmeno, ma porre in evidenza le differenze, così, se sei daccordo, da chiarire dove diverge il mio punto di vista dal tuo, punto di vista che non condivido, ma che ritengo assolutamente degno alla pari del mio, anzi ti ringrazio perché è sempre bello avere a che fare con interlocutori che portano con tanta chiarezza le loro posizioni.
Sulla R0 abbiamo un idea della sua evoluzione che è parecchio differente, cioé tu la vedi come "manifestazione pratica di una parte della natura del Gdr", io invece vedo come la manifestazione pratica di giochi che avevano regolamenti (sostanzialmente eh! non stiamo parlando di matematica) di wargame skirmish, cioé avevano regole per dire cosa succedeva alla fisica del gioco. Appena sono usciti giochi differenti, il più chiaro esempio, a mio avviso, è FIASCO, o anche Dread, il circuiti sono andati in tilt, così alcuni nostri amici (non faccio nomi ) hanno iniziato a dire che quelli non erano gdr, ma quando ci giochi, stai lì, hai il controllo del tuo personaggio e giochi sostanzialmente di ruolo: la cosa decade.
Su WoW due cose. La modalità Avventura prefatta è una modalità adottata da molti e da molti amata, ci sono avventure prefatte che hanno fatto la storia, quindi, a mio avviso è quantomeno equiparabile ad un esperienza ludica gdrristica. Detto questo non mi fermerei troppo su questo, quanto sulla seconda parte del ragionamento.
Quando dici: Un Gdr, preso di per sè quando ancora nessuno ha deciso che cosa farci e quale mondo o storia giocare con esso, equivale a un Editor di videogioco. Un Editor è il programma che ti consente di creare i tuoi livelli, la tua storia, le tue razze, i tuoi PG, le leggi che governano l'universo del tuo mondo, ecc. Ecco per me un gdr preso di per sè quando nessuno ha deciso di giocarci è un libro di regole, così come lo è la scatola di un boardgame o un mazzo di carte, diventa gioco quando si applicano le regole: Il gioco, quello vero, il medium, quello vero, avviene mentre si gioca, al tavolo o via skype (et simili) o via forum. Per quello che dico che affermo come le regole siano esplicite e implicite, ma le regole vere del gioco siano quelle che riguardano cosa fanno i giocatori per mettersi d'accordo su cosa succede nel mondo immaginato che condividono: il fatto che in alcuni gdr esista quel "motore fisico" che descrivi bene, non significa che quella sia la regola del gioco. Se ci pensi poi, questo discorso si amplia anche ad altri giochi. Warhammer dice che devi avere le miniature per giocare, qualche volta, per vedere come funzionano dei pezzi nelle armate (ci ho giocato una volta, sono certo abbia un termine, ma non lo conosco) i giocatori usano o miniature differenti o segnalini, questa è una vera regola, di quel gioco, al tavolo: il mio avversario o i miei amici al tavolo accettano una regola che non è prevista dal gioco.