Scusate se riapro la discussione, non so se è effettivamente conclusa, ma volevo raccontare un po' il mio pensiero.
2 premesse
1. le persone sono sempre incoerenti, difficilmente si comportano sempre allo stesso modo con tutti ed in ogni momento. E' più facile essere una persona che fa beneficenza, magari anche dilapidando il proprio patrimonio per aiutare i malati di leucemia, i bambini col cancro, gli organi, donando il midollo, piastrine, plasma, tutto, senza mai risparmiarsi, e poi magari infastidirsi se un africano fa l'elemosina: le persone normali sono molto più complesse di "Neutrale Buono".
2. le persone cambiano sempre, sia di carattere, sia di pensieri ed ideologie. Magari una persona lotta per il diritto alla vita, asserendo che neanche i malati terminali dovrebbero uccidersi, e poi qualche anno dopo è convinto della giustizia e bontà dell'eutanasia.
Entrando nello specifico
Non ho capito questa parte: qual è l'obiettivo del maresciallo? Evitare l'accusa al mago, o pensa che uccidendo la guardia, il mago non sia più mago?
Mah, allora, non capisco perché dovresti modificare gli eventi per punire il personaggio. Innanzitutto, il concetto stesso di punire un personaggio o un giocatore, a mio avviso, è assolutamente sbagliato: lo scopo del gioco è divertirsi, non è quello di vincere una gara olimpionica. Non mi sembra ci sia stato un comportamento scorretto da parte di qualcuno, a me sembra piuttosto che ci sono state evoluzioni della trama (scoperta dell'identità del mago) e del personaggio (uomo puro e devoto che uccide un nemico per salvare un amico). Fossi in te prenderei atto di quest'evoluzione e ci lavorerei sopra. Di certo non punirei nessuno, piuttosto cercherei, attraverso la storia, di mettere alla prova il maresciallo, per capire se si trattava di una situazione isolata ed eccezionale, o se invece gli ideali e i compromessi che il maresciallo è disposto a compiere sono cambiati effettivamente.
Ripeto, a me questa situazione non sembra un problema, ma un'interessante evoluzione della storia.
L'unico problema potrebbe essere l'allineamento, ma gli allineamenti di D&D sono fatti talmente male, che seguirli davvero e ciecamente è da pazzi. D'altra parte l'hai scritto anche tu: sono delle linee guida, e come tali devono essere utilizzati. Un personaggio si descrive NB per aiutarsi a capire, a grandi linee, quali sono gli ideali e i comportamenti tipo del pg. Tuttavia, una volta presa dimestichezza col gioco e col pg, quel NB diventa ancora più inutile di quanto non lo fosse all'inizio (vedi le premesse). Ovviamente, questo è valido a meno che non si vogliano fare campagne molto clava e spada e per niente interpretative.
Alla fine com'è andata?
OMMIODDIO mai e poi mai. Grazie al cielo questa regola del cambio dell'allineamento e della conseguente perdita di punti esperienza è stata eliminata, perché è quanto di più orribile e deleterio per l'interpretazione. Questa regola non fa che scoraggiare l'interpretazione e l'evoluzione dei personaggi!!
I personaggi così non fanno che diventare piatti, sempre uguali e con l'incoerente assenza di esperienza: più una persona acquisisce esperienza, più quella persona cambia opinioni, pareri, modi di pensare et similia. In quel modo si accumula continuamente esperienza, si diventa più forti, e si rimane perpetuamente sempre gli stessi: potrebbero passare decenni, e il personaggio rimarrà sempre uguale a quand'era un ragazzino; ovviamente a meno che non maturi e per questi diventi più debole (???????)!