Riassunto della parte che Iago e Chaine si sono persi:
Dunque avete lasciato il gruppo quando avete scoperto che l'attività degli scuoiatori di Magnimar era in qualche modo legato alla segheria posta sull'isolotto a sud della città. Gli altri decisero di andare a fare un sopralluogo, ed entrarono di nascosto, di notte. Li per puro caso incontrarono Cain, un arcanista che era sulle tracce della setta poiché aveva mietuto dei suoi stretti parenti tra le vittime, e visto che rivolgersi alle autorità era stato inutile, aveva deciso di indagare di persona. I vostri tre compagni e Cain decidono di unire le forze e scoprono che la segheria è una copertura, ed è in realtà la base di una setta di scuoiatori adoratori del dio Norgobert.
Dopo aver sconfitto gli scuoiatori li presenti, gli eroi recuperano alcune informazioni dal cadavere di uno di questi (tramite un incantesimo di parlare coi morti di Rurgosh) e trovano inoltre un diario in codice segreto, difficile da decifrare. Scoprono che a comandare la setta è nientemeno che il giudice Ironbriar, proprio quello da cui vi aveva mandato, in buona fede, lo sceriffo Hemlock, e che vi aveva dato l'incarico di indagare.
Le conclusioni a cui giunsero furono che la setta era guidata da Ironbriar, ma i suoi adepti credevano di compiere ancora il volere del dio Norgobert, mentre in realtà Ironbriar stesso era controllato dalla misteriosa Xanesha, che usava il giudice e i suoi scuoiatori per i suoi misteriosi fini, che a quanto pare consistevano nel sacrificare in maniera rituale le vittime incidendo, come faceva anche Foxglove, la runa Sihedron, per poter collezionare le loro anime avare. Per quale scopo rimane tuttora un mistero.
Gli indizi condussero il gruppo fino ad una vecchia torre dell'orologio nella zona di Sottoponte di Magnimar, una costruzione in rovina e disabitata da anni. Qui dopo aver sconfitto un mostruoso golem-spaventapassero, creato per la setta molto tempo fa nientemeno che dall'antenato di Foxglove, colui che infestava il maniero, essere sopravvissuti alla caduta di una gigantesca campana e aver sconfitto altri mutaforme, si trovano faccia a faccia con Ironbriar, che cerca di eliminarli prima che raggiungano Xanesha, che a quanto pare lo teneva legato con un incantesimo di charme.
Sconfitto Ironbriar il gruppo arriva infine in cima alla torre, dove scoprono che Xanesha è in realtà una mostruosa lamia, dal corpo metà donna e metà serpente. Xanesha uccide Ironbriar, ormai inutile per lei, e affronta gli eroi, dimostrandosi un avversario formidabile. Viene tuttavia sconfitta, ma riesce a fuggire usando la sua magia, con disappunto di tutti.
La traduzione del diario di Ironbriar porta a incriminare il giudice, che ormai però è morto, e far luce sulle vicende che hanno portato Xanesha a prendere il controllo della setta per i suoi fini. Si scopre altresi che una delle prossime vittime sarebbe stato nientemeno che il sindaco di Magnimar, che quando apprende la notizia, invita gli eroi nella sua residenza per ringraziarli e premiarli per avergli salvato la vita, e in misura minore, per aver sventato una minaccia dalla città. Il sindaco, ricoscendo l'abilità dei suoi salvatori, chiede loro se vogliono partecipare ad un'altra impresa; questa consiste nell'andare a controllare un lontano avamposto ai limiti del territorio controllato da Magnimar, nella regione di Monte Artiglio. Tale avamposto, Forte Rannick, difende la regione e il villaggio di Cala Tortuga dagli ogre e altri mostri che popolano la regione, ma da alcuni giorni si sono persi i contatti con le Frecce Nere, i ranger che risiedono nel forte.
Quello che il sindaco non sa, però, è che nel covo di Xanesha fu trovata una lettera indirizzata a quest'ultima, da parte della sorella, presumibilmente un'altra lamia, in cui questa scherniva l'operato di Xanesha, e in cui affermava proprio di aver messo gli occhi su Forte Rannick, e di avere un piano per raccogliere molte anime avare, in maniera molto più efficiente di come faceva la sorella a Magnimar.
Emerald, Rurgosh e Arkteus, assieme al loro nuovo amico Cain, decidono quindi di accettare l'offerta del sindaco e si imbarcano verso Cala Tortuga.