@MattoMatteo: Figurati. ^ ^
Per me è stato solo un piacere, credimi. E poi, dopotutto, molto del lavoro l'ha fatto la Wizard.
Ecco, invece, un esempio di Personaggio:
Nome: Amira Esperon
Razza: Umana (Variante)
Tipo tecnologico: Cyborg
Allineamento: Legale Neutrale.
Classe: Monaco Liv. 6, Tradizione Monastica "Via della Mano Aperta".
Background: Soldato (Fanteria)
Tratti della personalità:
Ho perso fin troppi amici e sono lenta a farmene di nuovi.
Potrei trovarmi a scrutare i più neri abissi dell'inferno, ma non batterei ciglio.
Ideale - Dedizione: Non c'è nulla che conti al mondo più del portare a termine la missione che mi è stata affidata. In guerra un soldato non è niente, la missione è tutto.
Legame: Erich Moreaux, priore dell'Ordine della Salvaguardia presso la città di Riva, mi ha salvato la vita in battaglia. Da quel giorno, per lui sarei disposta a sacrificare la mia.
Caratteristiche: For 14 (+2), Des 17 (+3), Cos 12 (+1), Int 10 (+0), Sag 14 (+2), Car 8 (-1)
Bonus di Competenza: +3
Abilità: *Acrobazia +6, Addestrare Animali +2, Tecnologia +0, *Atletica +5, Inganno -1, Storia +0, *Intuizione +5, *Intimidire +2, Investigare +0, Medicina +0, Natura +0, *Percezione +5, Performance -1, Persuasione -1, Religione +0, Rapidità di Mano +3, Nascondersi +3, Sopravvivenza +2.
Talenti: Atleta, Lottatore (Grappler)
Tool: Kit per Operatori Elettronici (serve ad aggiustare, manipolare o disattivare dispositivi elettronici), Simulatore di Guerra (gioco, più precisamente videogioco), Moto (veicolo di terra)
Punti Ferita:44
CA: 15
Velocità: 13,5 m
Ki Points: 6
Danno del Martial Arts: 1d6
Capacità di Classe:
Unarmored Defense
Martial Arts
Ki
Unarmored Movement
Monastic Tradition (Open Hand Technique)
Deflect Missiles
Slow Fall
Extra Attack (2 attacchi a round)
Stunning Strike
Ki-empowered Strike
Monastic Tradition (Wholeness of Body)
Background: Amira Esperon era uno dei tanti soldati di fanteria arruolati nell'Esercito di Frontiera, una milizia privata creata dalle "Sei Sorelle" - le sei più importanti Corporazioni di Riva, da tempo unite in una partnership capace di strozzare il mercato della regione..da qui la guerra ormai decennale - per tenere sotto controllo l'intera linea di confine che separa la piana di Tandelor, di cui Riva è la città più importante, dalla nazione degli Eloi, agguerriti mercanti nomadi del sud. Negli anni la situazione era diventata di nuovo infuocata a causa dell'ennesima incursione provocata dagli Eloi presso una delle basi mercantili di confine appartenenti alle Sei Sorelle: l'atto aveva provocato una ennesima crisi diplomatica, la tensione era finita alle stelle e la Tregua con fatica stipulata 5 anni prima era andata in frantumi, provocando il riaccendersi del confllito. Amira era, quindi, partita come tanti soldati per combattere quella che poi sarebbe passata alla storia come la Battaglia di Salimar. Diversamente da quanto l'Esercito di Frontiera si aspettava, lo scontro fu una totale disfatta: migliaia i morti, la cui triste sorte fu causata da una misteriosa arma Eloi dalla potenza inaudita. Amira fu ferita gravemente, entrambe le braccia fatte esplodere dai mitragliatori al plasma del nemico. Se non fosse stato per Erich Moreaux, priore dell'Ordine di Salvaguardia (ordine che straordinariamente aveva deciso di scendere in battaglia affianco all'Esercito), Amira sarebbe morta sul campo. Diverse settimane dopo, invece, si risvegliò presso una delle numerose case dell'Ordine. La consapevolezza di aver perso entrambe le braccia si sommò, dunque, ai traumi di una vita vissuta al cospetto degli orrori della guerra. Diventata soldato per il compenso, Amira non era mai riuscita a sentire come suoi i valori e le motivazioni propinate dalle Sei Sorelle. Nonostante una vita di battaglie, lei non era mai riuscita a sentire quella guerra come propria. La guerra, tuttavia, era da tempo diventata la sua ragione di vita, la sua professione. Perdere le braccia non significò, dunque, per lei solamente ritrovarsi sfigurata, ma anche il perdere improvvisamente la sua stessa identità, il suo ruolo nel mondo. I primi mesi di convalescenza, quindi, per lei furono davvero traumatici, lacerati dall'ira per quel che le era accaduto. Fu solo grazie a Erich di Moreaux e all'Ordine della Salvaguardia che Amira trovò una nuova ragione di vita. L'Ordine le insegnò che il corpo non è l'essenza di una persona, ma solo un limite alla vera grandezza di quest'ultima; le insegnò a non curarsi di ciò che aveva perso, ma a gioire per ciò che avrebbe potuto acquisire; le insegnò che l'anima era la vera essenza di una persona, e che la trasformazione di sè era il cammino che oguno doveva necessariamente compiere per giungere alla forma in grado di accordarsi perfettamente con la propria anima. L'Ordine le insegnò che vi erano ragioni meritevoli per cui combattere, come la salvaguardia dell'esistenza, la lotta contro le forze che - per vili ragioni commerciali - costantemente minacciavano l'integrità dell'universo. L'Ordine le insegnò a ritrovare la pace in sè stessa e a sfogare la sua sete di vendetta contro le organizzazioni che abusavano dei propri mezzi per distruggere e depredare, invece che per costruire e perfezionare. L'Ordine della Salvaguardia, infatti, da tempo militava di nascosto, all'ombra delle grandi Corporazioni, mostrandosi come una innocua organizzazione assistenziale mentre in realtà operava per abbattere dall'interno le parti corrotte della società. Amira ora appartiene all'Ordine e milita per quest'ultimo con totale dedizione. Grazie all'Ordine ha ricevuto le sue nuove braccia, le quali ora lei considera come un miglioramento della sua condizione, un avvicinamento alla perfezione. Entrata a far parte di una squadra d'assalto specializzata, ora ha trovato finalmente la guerra che da una vita aspettava di combattere.