Pubblicato 9 Luglio9 Lug Amministratore comment_1922438 Ayoub subentra a Jess Lanzillo, che lascia l’incarico. Wizards of the Coast ha trasformato Dungeons & Dragons in un “modello di franchise”, nominando l’ex Senior VP dei Giochi Digitali Dan Ayoub come nuovo Vicepresidente del Franchise. Ayoub ha annunciato la notizia su LinkedIn nella serata di ieri, comunicando il cambiamento di modello. Nelle parole di Ayoub, il nuovo modello implica che tutto ciò che riguarda Dungeons & Dragons – libri, videogiochi, film e TV – sarà ora gestito sotto un unico tetto. Ayoub ha dichiarato che questo modello consentirà un “approccio forte, coordinato e ben finanziato per il franchise”.Ayoub proviene dall’industria dei videogiochi, avendo lavorato per Microsoft per 11 anni prima di passare a Wizards of the Coast. In particolare, ha lavorato per anni al franchise videoludico di Halo, ricoprendo i ruoli di Studio Head ed Executive Producer presso 343 Industries. Ha inoltre lavorato come executive producer per Ubisoft e come Game Director per The Walt Disney Company.Quando annunciò per la prima volta il suo passaggio a Wizards of the Coast nel 2022, Ayoub dichiarò di essere un fan sia di D&D che di Magic: The Gathering, avendoci giocato fin da bambino.Link all'articolo originalehttps://www.enworld.org/threads/dungeons-dragons-shifts-to-franchise-model-dan-ayoub-named-as-head.714236/ Visualizza articolo completo
9 Luglio9 Lug comment_1922452 Se ho capito bene (le mie cognizioni di ragioneria sono PARECCHIO arrugginite! Per sicurezza ho dovuto controllare "franchising" su wikipedia...) la Hasbro concederà il marchio "D&D" in concessione a terze parti, che svilupperanno prodotti in maniera autonoma, con la Hasbro che si limiterà a fare "supervisione" sulla qualità dei prodotti... ho capito bene?
9 Luglio9 Lug comment_1922473 Direi che significa che il marchio Dungeons and Dragons verrà spremuto all'osso in tutte le sue possibili forme. Cinema, videogiochi, fumetti e quanto altro... Per renderlo un po' come è diventata la Marvel, con a capo di tutta questa rete di roba, Dan Ayoub, che promette approccio forte, coordinato e ben finanziato.
10 Luglio10 Lug comment_1922485 Da adesso ci saranno gelati a forma di beholder, il caffè dei Reami, linea di abbigliamento Greyhawk, tazze con le classi di D&D ecc.Una monetizzazione sfrenata che parte dalle slot machine a tema D&D (accordo già raggiunto lo scorso anno) per coprire tutto l'ecosistema. E' stato scelto un "esperto" di game as a service come responsabile, e la dice lunga su come sarà gestito il marchio.Molto probabilmente uscirà un mare di prodotti di qualità bassa mischiati a prodotti inutili o bizzarri e qualche rara chicca. In WoTC stanno puntando forte sulla serie tv, sperando che faccia da traino per vendere bene il marchio sul mercato.Ennesima mossa squinternata di una dirigenza affamata solo di soldi a caccia dei polli da spennare.
10 Luglio10 Lug comment_1922488 22 minuti fa, firwood ha detto:In WoTC stanno puntando forte sulla serie tv, sperando che faccia da traino per vendere bene il marchio sul mercato.Si ma se D&D è un gioco di ruolo e le uscite del gioco fanno pena puoi farci il contorno che vuoi. La gente non gioca. E quindi non compra il merch.Bho
10 Luglio10 Lug Autore Amministratore comment_1922491 12 minuti fa, Lord Danarc ha detto:Si ma se D&D è un gioco di ruolo e le uscite del gioco fanno pena puoi farci il contorno che vuoi. La gente non gioca. E quindi non compra il merch.Esatto. Il problema è che non hanno idea del tipo di prodotto che hanno per le mani.Per loro ormai D&D è solo un brand. La loro strategia potrà anche funzionare per i videogiochi (visto lo sconfinato numero di IP che hanno), ma a parte quell'ambito specifico gli auguro buona fortuna.
10 Luglio10 Lug comment_1922494 Non credo sia un caso che si siano allontanate certe figure in vista di questa isola del tesoro.
10 Luglio10 Lug comment_1922505 3 ore fa, firwood ha detto:Da adesso ci saranno gelati a forma di beholder, il caffè dei Reami, linea di abbigliamento Greyhawk, tazze con le classi di D&D ecc.Una monetizzazione sfrenata che parte dalle slot machine a tema D&D (accordo già raggiunto lo scorso anno) per coprire tutto l'ecosistema. E' stato scelto un "esperto" di game as a service come responsabile, e la dice lunga su come sarà gestito il marchio.Molto probabilmente uscirà un mare di prodotti di qualità bassa mischiati a prodotti inutili o bizzarri e qualche rara chicca. In WoTC stanno puntando forte sulla serie tv, sperando che faccia da traino per vendere bene il marchio sul mercato.Ennesima mossa squinternata di una dirigenza affamata solo di soldi a caccia dei polli da spennare.Ci sono già da almeno 5-6 anni a dir la verità.
10 Luglio10 Lug comment_1922506 2 ore fa, Lord Danarc ha detto:Si ma se D&D è un gioco di ruolo e le uscite del gioco fanno pena puoi farci il contorno che vuoi. La gente non gioca. E quindi non compra il merch.BhoIl punto è che in Hasbro non hanno alcun interesse per il core business, ossia il gdr. D&D è diventato un marchio globale, e i soldi, quelli veri, li fai con romanzi, serie tv e merchandising. I giocatori "moderni" di D&D sono molto all'acqua di rose, seguono quello che va di moda. Comprano la maglietta ma non i manuali. Guardano i le partite online su youtube piuttosto che giocare, riempiono i palazzetti per guardare dal vivo le partite di Mercer & Co... Il gioco di ruolo viene per ultimo, ed è quello che genera meno introiti (nella testa dei mentecatti che gestiscono il marchio). Infatti promuovono il vtt virtuale gestito dall'AI e poi lo dismettono il giorno del lancio. Fanno un mischione con D&D con dentro i Transformers, J.I. Joe o come cavolo si chiama, Minipony e tutto il possibile per rifilare delle vere e proprie sole a chi ormai è abituato a guardare solo il marchio.Se non correggono la rotta alla svelta, D&D come gioco di ruolo è davvero vicino alla fine. Anche perchè una delle pratiche consolidate di Hasbro è di mettere in freezer per alcuni anni i prodotti che hanno un significativo calo di entrate (mantenendo al proprietà sui marchi) e ciclicamente li scongela per vedere se nel frattempo il mercato è cambiato e c'è nuovamente richiesta per quel particolare prodotto.Aggiungiamoci la concorrenza feroce di altri sistemi, al momento Daggerheart è quello più "spinto" dal mercato (a proposito, ho partecipato ad una partita dal vivo e il sistema è davvero molto molto lacunoso, tutto è lasciato all'improvvisazione e il risultato è che mi è sembrato di essere ad una serata di improvvisazione teatrale più che giocare di ruolo; se già mi lasciava perplesso prima, adesso ho la certezza che non fa assolutamente per me), l'aumento dei costi dovuti agli umori di quell'stolto di Trump con i suoi dazi (di pochi giorni fa la notizia del fallimento di uno dei principali distributori statunitensi, ossia Diamond Comics Distributors che non ha pagato quanto dovuto, pare dal 2024, a Paizo, Goodman Games, Green Ronin e altri, oltre a non distribuire tutte le uscite previste per agosto e settembre!!!), la poca moneta a disposizione degli acquirenti che tagliano le spese ludiche in modo drastico e si ha un quadro decisamente poco propizio.Poi magari si mettono a far uscire prodotti di alta qualità, ma da quanto si vede questa sembra un'opzione remota, almeno per ora.Staremo a vedere. Il bello di questo hobby è che puoi tranquillamente mandare al diavolo i prodotti nuovi e usare quello con sui ti trovi a tuo agio ;-)3 minuti fa, Grimorio ha detto:Ci sono già da almeno 5-6 anni a dir la verità.Si, ma adesso stiamo per assistere ad un proliferare di questi prodotti che con il gioco di ruolo non ci azzeccano per nulla. Gli intenti di Hasbro sono molto chiari in proposito. Modificato 10 Luglio10 Lug da firwood
10 Luglio10 Lug comment_1922511 Concordo con firwood, cercheranno di prendersi quanto possibile dal franchise, dimenticando il gioco di ruolo da cui è partito tutto, per poi tornarci in tempi futuri, con un colpo di reni. Come hanno fatto per la quinta edizione, in sostanza, cercando però di muoversi anche nel franchise.Alla fine il marchio Dungeons and Dragons sarà un bell'albero, da cui partiranno molti rami... Ed uno di questi rami sarà il gioco di ruolo: importante o meno... Lo decideranno loro.
11 Luglio11 Lug comment_1922561 Sono l’unico a non vederci nulla di male? Sin dal primo successo di D&D con Gygax abbiamo visto sugli scaffali prodotti improbabili come il cestino da pranzo di D&D o il libro da colorare di D&D.Qui vediamo solo un tizio che avrà l’incarico di fare in modo che i diversi franchising siano coordinati tra loro e - sperabilmente - con la produzione dei ttrpg, così magari da avere davvero dei tie-in tra prodotti su media diversi, realizzati da team differenti di aziende diverse (es serie tv e starter set dedicato del ttrpg, dopo l’opportunità mancata di tie-in evidenti con BG3). Modificato 11 Luglio11 Lug da Dracomilan
11 Luglio11 Lug comment_1922576 5 ore fa, Dracomilan ha detto:Sono l’unico a non vederci nulla di male? Sin dal primo successo di D&D con Gygax abbiamo visto sugli scaffali prodotti improbabili come il cestino da pranzo di D&D o il libro da colorare di D&D.Qui vediamo solo un tizio che avrà l’incarico di fare in modo che i diversi franchising siano coordinati tra loro e - sperabilmente - con la produzione dei ttrpg, così magari da avere davvero dei tie-in tra prodotti su media diversi, realizzati da team differenti di aziende diverse (es serie tv e starter set dedicato del ttrpg, dopo l’opportunità mancata di tie-in evidenti con BG3).Il problema stà tutto nel termine che ho evidenziato: "sperabilmente"!Tutti noi speriamo che il passaggio a aquesto modello permetta di migliorare la qualità dei prodotti D&D (quanto meno quelli strettamente legati al gdr! Credo che a pochi o nessuno di noi interessino gli album da colorare o le tazze...), ma ben pochi di noi, visti i precedenti, ci credono veramente...Oh, se poi ci sbagliamo, e hai ragione tu, tanto meglio! 😁
11 Luglio11 Lug comment_1922588 Il 10/07/2025 alle 11:27, firwood ha detto:I giocatori "moderni" di D&D sono molto all'acqua di rose, seguono quello che va di moda.Verissimo. Ma proprio perchè seguono le mode il problema è che se non sarà più di moda (e accadrà, guardate la fine dei film Marvel) poi non venderanno più. Il problema poi diventa nostro in realtà, perchè a loro non interessa, ma non capisco come possa non interessare, visto che è stato dimostrato che il prodotto ha le potenzialità per vendere, basta impegnarcisi, e il resto va di contorno. Ma se vuoi mantenere il contorno che ti fa guadagnare più, ti serve Comunque la portata principale.Per il resto (purtroppo) sono totalmente d'accordo.7 ore fa, Dracomilan ha detto:Sono l’unico a non vederci nulla di male? Sin dal primo successo di D&D con Gygax abbiamo visto sugli scaffali prodotti improbabili come il cestino da pranzo di D&D o il libro da colorare di D&D.Beh ma con Gygax almeno i prodotti del core avevano un certo livello (non tutti eh). Nel senso qua nessuno si lamenta del merch, ma del fatto che il merch non si basa su quello che vorrebbero i clienti, cioè il gioco. Oltretutto, i crossover con Magic non è che hanno portato da nessuna parte.
11 Luglio11 Lug comment_1922646 12 ore fa, Dracomilan ha detto:Sono l’unico a non vederci nulla di male? Sin dal primo successo di D&D con Gygax abbiamo visto sugli scaffali prodotti improbabili come il cestino da pranzo di D&D o il libro da colorare di D&D.Qui vediamo solo un tizio che avrà l’incarico di fare in modo che i diversi franchising siano coordinati tra loro e - sperabilmente - con la produzione dei ttrpg, così magari da avere davvero dei tie-in tra prodotti su media diversi, realizzati da team differenti di aziende diverse (es serie tv e starter set dedicato del ttrpg, dopo l’opportunità mancata di tie-in evidenti con BG3).Vorrei rincarare la dose, D&D ha già diverse attività totalmente scollegate dal GDR (videogiochi, film, ecc.ecc.) ed alcune di queste vanno strettamente meglio del gioco perchè il pubblico potenziale è superiore. Di fatto è il rendersi conto che un videogioco fatto bene tipo BG3 ha dei ricavi dell'ordine dei 427 milioni di dollari con oltre 200 milioni di guadagno.A me sembra ovvio che il grosso dei soldi estraibili da D&D non viene dal gioco di ruolo in quanto tale ma da tutto il resto. Per quanto i giochi di ruolo siano stati sdoganati non siamo minimamente vicini al bacino d'utenza di videogiochi o film. Se D&D diventa una mucca da mungere in altri settori almeno ci sarà maggior cautela nel perseguire politiche impopolari come il tentativo di cambio della OGL perchè quello colpirebbe il brand stesso.
12 Luglio12 Lug comment_1922688 Il 10/07/2025 alle 11:27, firwood ha detto:Daggerheart è quello più "spinto" dal mercato (a proposito, ho partecipato ad una partita dal vivo e il sistema è davvero molto molto lacunoso, tutto è lasciato all'improvvisazione e il risultato è che mi è sembrato di essere ad una serata di improvvisazione teatrale più che giocare di ruolo; se già mi lasciava perplesso prima, adesso ho la certezza che non fa assolutamente per me)È OT ma potresti darci più info al riguardo? Magari anche in un altro post! Grazie
12 Luglio12 Lug comment_1922702 5 ore fa, Lord Danarc ha detto:È OT ma potresti darci più info al riguardo? Magari anche in un altro post! GrazieFatto.Trovi il tutto qui:
14 Luglio14 Lug comment_1922810 Faccio una domanda volutamente provocatoria: ma a noi cosa cambia?Se fanno le cose fatte bene, il marchio ne guadagna e a ruota anche il gioco, che magari non sarà più il prodotto di punta (adesso lo è?) ma è pur sempre l'origine di tutto, quindi mica smetteranno di farlo.Se va male, D&D si fossilizza. Ma noi abbiamo in casa il manuale della 5ed, o della 3.5 o la scatola rossa, e continueremo a giocare finché l'artrite non verrà a impedirci di tirare i dadi. 😂
14 Luglio14 Lug comment_1922814 Beh in realtà avere nuove uscite è sempre bello. Quindi poter avere un gioco aggiornato e fatto bene con manuali nuovi da acquistare in genere piace.
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