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TdG - Atto I


Hugin

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La creatura vi si getta addosso ruggendo, con le fauci spalancate che grondano sangue scuro. Mulina la sua arma con violenza inaudita, ma prima che la lama del suo spadone possa colpire, il maresciallo scatta in avanti, affondando la spada lunga sul corpo della creatura. Purtroppo, la punta d'accaio striscia sulla corazza, lasciando dietro di sé un vistoso graffio sull'armatura. Tuttavia, nonostante non sia riuscito a ferire il diretto avversario, l'azione repentina del gendarme fa in modo che la donna, o quel che ne resta, si sbilanci, a tal punto da non riuscire a completare in modo degno la sua azione: l'arco circolare che gli arti superiori compiono per portare a segno il colpo è fin troppo ampio e la lama della grossa arma finisce contro una delle sbarre lì vicino, arrestando sul nascere il suo attacco. L'impatto è devastante, il clangore metallico risuona nelle vostre orecchie. Quel che resta della sbarra colpita è un ammasso di metallo piegato su se stesso, accartocciato come un foglio di pergamena da buttare.
Nel frattempo, Kura si guarda intorno, cercando qualcosa di utile con cui colpire la creatura. Prima di uscire dalla cella, arraffa con foga il secchio di legno per le funzioni corporali, e scatta in avanti come un forsennato. Con un colpo piuttosto violento, riesce ad abbattere la sua arma improvvisata sulla creatura, che tuttavia riesce a spostarsi di un minimo, quel tanto che basta per evitare che il secchio s'infranga sulla sua testa. Il contenitore di legno, in effetti, esplode in mille pezzi, ma dalle schegge infilate nella carne putrescente della donna avete la netta sensazione che quel colpo le abbia causato danno.
Azalea e Roxy, dalle retrovie, danno sfoggio del loro potere. La guerriera fa partire dalle dita tre piccoli raggi saettanti, che scattano a destra e a sinistra convergendo tutti sul corpo del nemico. Colpiscono ripetutamente il suo volto, causando lacerazioni vistose e nuove pustole, dalle quali sgorga un liquame denso simile a melma. La worlock, invece, lascia da parte per un momento la sua innocenza. Raccogliendo parte della sua trama, allunga la mano a mezz'aria, lasciando che un flusso nero come la pece parta dal suo palmo. E' una sorta di fulmine che guizza dritto davanti a sé, scompigliandole i capelli per la velocità con la quale scatta in avanti. Il colpo va dritto a bersaglio, distruggendo una parte dell'armatura della creatura, che per un attimo barcolla all'indietro prima di rimettersi in piedi. Anche lo pseudodrago volteggia intorno al suo viso putrefatto. Tenta con il suo pungiglione di ferire le carni del mostro, ma è fin troppo lento e la sua coda schiocca e fende l'aria con un nulla di fatto.
Nel frattempo, mentre Neldor invoca il proprio potere, facendo comparire una spada fiammeggiante al suo fianco, Lenny rivolge contro l'essere una sequela indecifrabile di impropri ed insulti, che sfortunatamente non sembrano sortire alcun effetto.

tutti

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@simo.bob@Redik@Albedo@Ian Morgenvelt@Faputa

Questa è la nuova disccussione! Ho taggato anche faputa, qualora poi voglia rientrare. Potete agire prima voi poi il mostro, poi in fase di descrizione aggiusto io nella maniera più scenica 😄

mappa

Spoiler

 

 

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Neldor Iliyadar

Come con qualsiasi altro pericolo, maresciallo: attaccandoli fino a che non cadono a terra. Dico alla guardia prima di invocare nuovamente il potere degli elementi, facendo spuntare dei carboni ardenti sotto ai piedi della mostruosità non morta. La spada sferra quindi un fendente, colpendo la creatura con un dardo di fiamme. 

Master

Spoiler

Azione: Uso Creare Falò per creare un falò nel quadretto del non morto. CD 13 Destrezza o subisce 1d8 da fuoco. Deve ripetere il TS se rientra nel quadretto o termina il turno lì. 

Azione bonus: Faccio agire lo Spirito. Gli faccio usare Seme di Fiamma: +5, 1d6+2 danni da fuoco. 

 

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Code "Lenny" Ashtrayer
Halfling bardo

La creatura sembra uscita dal peggiore degli incubi assetato di sangue. Il nostro sangue. Non sono mai stato così contento di avere un gendarme armato al mio fianco. Lo esorto ancora a colpire senza pietà quella che molto probabilmente una volta era un suo commilitone, continuando a canticchiare le parole della ballata. Quindi stendo la mano di fronte a me, come ad afferrare a distanza la creatura per il collo in un gesto teatrale ed esagerato, intimandole di fermarsi con il tono di voce più autoritario possibile.

@Hugin
 

Spoiler

Proseguo di ispirazione bardica al maresciallo e blocca persone sul non morto.

 

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Azalea

Il mio dardo non ah fatto molto effetto, e disarmata posso fare ben poco...

Maresciallo ha un'arma o qualcosa di simile da darmi? Senza sono di ben poco aiuto... anche se...

Allungo nuovamente la mano.

Che le tue carni possano corrodersi...

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fiotto acido contro la zombie

 

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Zarkov "Astalunga" Tianon

Le parole di Neldor purtroppo non aggiungono nulla alla mia strategia originaria, mi limito quindi a continuare a cercare di impedire alla creatura di avanzare verso gli altri, essendo io l'unico armato ed essendo la loro incolumità una mia responsabilità.

Attaccare e impedire a questo essere di poter minacciare la nostra incolumità resta la priorità in questo momento. Cerco quindi di utilizzare al meglio la spada e la torcia, uniche armi in nostro possesso al momento.

Spoiler

attacco con la spada corta ATT BNS +5 - 1d6+3
Vorrei provare a utilizzare la torcia come arma, per fare danno o causare svantaggio (o simili)
P.S. Non so quale sia il bonus conferitomi da Lenny (ammesso che ne abbia uno)

Se l'attacco va a segno uso anche Segno Incrollabile

 

Modificato da Redik
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La battaglia infuria. In prima linea, sono il maresciallo e Kura a cercare in tutti i modi di bloccare l'avanzata del mostro. Il gendarme agita con maestria la spada, riuscendo ad infilare la lama sotto l'ascella della creatura, uno dei punti deboli dell'armatura. Quando infilza la sua arma nelle carni putrescenti, per un momento vi pare quasi che il doppio filo d'acciaio s'illumini e che la figura della guardia risplenda egli stessa di un'aura quasi divina. Probabilmente, però, è solo il carisma dell'uomo, unito ad un allenamento marziale, a farlo risplendere di luce propria. Con l'altra mano, nel frattempo, agita la torcia, tenendo a distanza il non morto con il calore della fiamma. Kura, dal canto suo, rimasto senza nessuna arma, inizia a tempestare di pugni il volto del mostro: solo uno va a segno, slogando di netto la mascella in evidente stato di putrfazione della bestia. Quest'ultima, di rimando, rantola e grugnisce, mulinando con violenza indicibile il grosso spadone, proprio in direzione di Zarkov. La lama, stavolta, è piuttosto precisa: non fosse stata l'armatura a proteggere il corpo del vostro compagno, le sue carni sarebbero state smembrate come un bue sulla tavola di un macellaio. L'arma, tuttavia, apre un vistoso squarcio sulla sua spalla, dal quale inizia a sgorgare copiosamente del sangue. Con un movimento repentino, che mai vi sareste aspettati da una creatura simile, ritrae le braccia e sembra in procinto di colpire di nuovo: lo spadone sibila in aria e cala rapido sulla testa del gendarme, prima che qualcosa lo blocchi definitivamente. Il corpo dell'essere viene avvolto di una luce bluastra, e per quanta forza il mostro imprima la lama non riesce a scendere, né i suoi muscoli riescono a liberarsi da quella stretta. Poco lontano, sentite la cantilena del bardo e le sue mistiche parole tessere fili invisibili per plasmare la trama. Il suo incanto è riuscito a fermare l'avanzata della creatura, prima che Zarkov potesse rimetterci le penne. Nel frattempo, anche Azalea e Roxy inveiscono sul non morto: un fiotto di energia acida sgorga dalle mani della guerriera e finisce per corrodere una piccola porzione di armatura, fino a penetrare nelle sue carni marce. L'odore è indicibile, ma siete sicuri che la magia abbia avuto effetto: dalla pelle inizia a salire un fumo dal tanfo nauseabondo, accompagnato dal consueto sfrigolio, come di carne alla brace. La warlock impone di nuovo le mani e per la secona volta un raggio scuro parte dai suoi palmi. Il colpo, stavolta, non va a segno, nonostante la creatura sia immobile e finisce su una delle sbarre alla vostra sinistra, piegandola come un ramo di salice. Infine, dando sfoggio delle sue abilità con il fuoco, Neldor invoca gli spiriti delle fiamme, riuscendo a creare braci e tizzoni ardenti sotto i piedi della bestia. E' una combinazione vincente con l'incantesimo del bardo: se la creatura non riuscirà a liberarsi da quella morsa, le sue carni finiranno per sciogliersi definitivamente, scaldate dalla corazza che diverrà incandescente. Inoltre, come se non bastasse, il druido con un gesto delle dita, agita la sua lama di fuoco, che tuttavia non riesce ad impattare sul corpo del non morto.

Spoiler

Zarkov subisce 10 danni.

A voi!

 

  • Triste 1
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Neldor Iliyadar

L'odore della carne corrosa non mi dà fastidio: sono focalizzato sull'eliminare questo abominio e ignoro qualsiasi altra cosa attorno a me. Sferro un nuovo fendente con la spada, invocando poi delle parole arcane per lanciare una serie di frecce fiammeggianti contro la creatura. 

Master

Spoiler

Azione: Raggio Rovente sulla creatura. +5/+5/+5, 2d6 da fuoco per attacco. 

Azione bonus: Faccio agire lo Spirito. Gli faccio usare Seme di Fiamma: +5, 1d6+2 danni da fuoco.

Tutti gli attacchi dovrebbero avere vantaggio, dato che il non morto è paralizzato. 

 

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Code "Lenny" Ashtrayer
Halfling bardo

Felice di aver per lo meno rallentato il mostro mi ritraggo dal quell'odore nauseabondo. Quel suono raccapricciante di carne putrefatta che si scioglie mi dà i brividi. 

Mi guardo intorno alla ricerca di eventuali armi improvvisate, più per tenere lontana la creatura in caso di emergenza che per attaccare. I miei compagni di sventura stanno facendo un ottimo lavoro e non mi sembra il caso di avvicinarmi più di così al mostro. 

@Hugin

Spoiler

Ci fosse una torcia o un bastone vicino alla postazione di guardia del maresciallo me ne approprio.

 

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Zarkov "Astalunga" Tianon

Il fatto di non avere le mie armi, così come gli altri membri del gruppo è una grossa limitazione e la conseguenza di dover essere così vicino al nemico si rende evidente quando questo per poco non mi apre a metà con un fendente del suo spadone.

Ringrazio mentalmente chiunque sia riuscito a bloccare il nuovo attacco, che avrebbe potuto complicare ulteriormente le cose. L'odore mi riporta alla mente ricordi dolorosi, che riesco a reprimere, cercando di rimanere concentrato sullo scontro in atto.

Se solo riuscissi a disarmarlo... Penso mentre cerco di sferrare il mio prossimo attacco in maniera tale da impedirgli di poter continuare a brandire l'arma, nella speranza che quella sia l'unica via di offesa che questo essere disponga.

Spoiler

Continuo ad attaccare come prima. 

 

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Le ragazze, dalle retrovie, dano ancora sfoggio dei loro arcani poteri. Entrambi i colpi vanno a segno: Azalea dirige con maestria il suo colpo sulla spalla del mostro, causando un altro vistoso buco sull'armatura, con conseguente carne divorata dall'incanto. Roxy mira all'addome, aprendo una breccia sulla corazza di metallo dell'essere con il suo raggio di magia scura.

Mentre Lenny si muove per recuperare una torcia appesa alle pareti, l'attacco più massiccio è di certo quello di Neldor, che dà prova ancora una volta di saper maneggiare le fiamme in maniera eccellente. Dal palmo della sua mano partono tre grosse sfere di fuoco che saettano nell'aria, dirette al morto barcollante davanti a voi. Ogni piccola palla esplode all'impatto, causando ingenti danni alla pelle e alla carne già putrefatta dell'essere: nonostante sia bloccato dall'incanto del bardo, sentite i suoi gemiti di dolore, le sue urla strazianti, i suoi ringhi furenti. Non solo: la spada evocata dal druido colpisce in pieno il braccio della donna, quello proteso in avanti con il grosso spadone. Il colpo è perfetto, di una precisione tale da mozzare la mano stretta intorno all'elsa, così da far cadere a terra la grossa arma, ad un passo dal maresciallo.

Proprio quest'ultimo, mentre il falò sotto i piedi del nemico continua a crepitare, affonda di nuovo la sua lama nelle carni dell'avversario, trapassandolo da parte a parte proprio all'altezza della spalla, dove Azalea aveva sciolto, nel vero senso della parola, le sue difese. La spada penetra e sbuca dall'altra parte, distruggendo ossa, tendini e muscoli. Siete certi che qualsiasi altra creatura sarebbe già perita per i colpi subiti, ma l'abominio che avete di fronte sembra fatto di tutt'altra pasta.

Il grosso orco, nel frattempo, con un gesto repentino, raccoglie lo spadone caduto a terra, sulla cui elsa è ancora attaccata la mano del mostro. Il pellegrigia non se ne cura, ed anzi, mulina l'arma con un colpo circolare a mezz'aria, fendendo l'aria con violenza disumana. Sul suo volto non una singola smorfia, non un singolo turbamento, solo lo sguardo austero e severo di chi sa cosa sta fronteggiando. La lama è rapida, il colpo letale: il filo entra nel collo della bestia ed esce dall'altra parte, mozzando di netto il capo al non morto. La testa ruzzola a terra come una palla di stracci mentre il corpo oscilla in avanti e cade, battendo sulla spalla del maresciallo per poi afflosciarsi al suolo come un sacco di patate. Kura, senza perdere tempo, allunga un piede e schiaccia con foga il cranio putrefatto della donna, che esplode con un sonoro "crack", riversando sul pavimento liquami e linfa scura, verdastra, densa. L'orco vi guarda uno per uno, lo spadone ancora stretto tra le mani con la lama grondante di sangue scuro. Testa muore, corpo muore. mormora.

Quel rumore sordo del cranio infranto, quelle parole fredde di Kura, quel corpo bruciato, sciolto, putrefatto riverso al suolo, sanciscono la fine dello scontro per la vostra vita. E probabilmente, l'inizio del vostro incubo...

Spoiler

Fine scontro, role libera.

 

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Neldor Iliyadar

La mostruosità cade sotto ai nostri colpi e Kura ne distrugge la testa. Faccio un segno secco della mano e faccio svanire i carboni ardenti, avvicinandomi quindi al maresciallo. Ha bisogno di cure o pensa di poter proseguire? Chiedo a Zarkov, aggiungendo Come le ho già detto, dobbiamo arrivare all'armeria nel minor tempo possibile. Avremo bisogno di armi per difenderci da queste creature: temo che questa donna non sia la sola ad essersi trasformata in città, soprattutto visto lo strano silenzio di questa mattina. 

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Code "Lenny" Ashtrayer
Halfling bardo

"Cosa?!?" Esclamo alle parole dei Neldor. "Cosa intendi per 'queste creature'? Ce ne dobbiamo aspettare altre?

Maresciallo usciamo da questa trappola per topi quanto prima e, una volta fuori, ridiscuteremo delle nostre posizioni." 

Mi metto quindi in attesa, torcia in mano e sguardo fisso sulla porta, sperando davvero con tutto me stesso di non vedere altre mostruosità simili spuntare dall'oscurità.

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Neldor Iliyadar

È probabile: quella che abbiamo affrontato era una guardia di stanza alle porte della città. Anche ammesso che sia arrivata qui da viva per qualche ragione, il fatto che circolasse nella caserma in questo stato significa chiaramente che nessuno qui dentro è stato un grado di fermarla, per un motivo o per l'altro. Commento, iniziando subito a pensare al peggio. 

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Zarkov "Astalunga" Tianon

Il rumore prodotto dalla testa frantumata, sancisce virtualmente la fine dello scontro. Mi prendo un momento per guardarmi attorno e sincerarmi che, almeno nell'immediato futuro, questa dannata prigione possa essere un luogo relativamente tranquillo.

Recupero con necessario ritardo le informazioni che si sono accumulate nel retro del mio cranio.
La ferita, la morte di una donna o quello che ne rimaneva, ma soprattutto la possibilità che quello sia solo l'inizio di qualcosa di ben peggiore.

Le parole di Kura e di Neldor, mi strappano da tutte questi pensieri, riportandomi alla cruda realtà, comincio rivolgendomi prima all'orco " Mi sembra di capire che tu sappia qualcosa in più di noi... Ti pregherei di dirci tutto quello che sai, perché da quanto abbiamo potuto vedere, questo potrebbe fare la differenza fra la nostra sopravvivenza e la morte. O peggio... "

Guardo poi l'elfo " Non ho con me la mia borsa da guaritore e non so quando avremo nuovamente occasione per poter tirare il fiato o cosa dovremmo affrontare, quindi si, se avessi modo di curare questa ferita te ne sarei grato " concludo, mentre cerco di spostare la corazza e quanto copre la ferita per rendermi meglio conto della situazione.

" Dobbiamo assolutamente arrivare all'armeria e in special modo cercare di capire cosa ci attende fuori da quella porta "

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L'orco guarda il maresciallo stringendo lo spadone con entrambe le mani. La sua mole, insieme alla grossa arma lorda di sangue gli conferiscono un'aria ancor più ferale, decisamente temibile. Kura no sa molto. Scuote la testa rimanendo per un attimo in silenzio. Respirando rumorosamente si volta verso Neldor, al quale inizia a parlare nella sua lingua natia. Evidentemente, il concetto è troppo complicato per essere espresso nella lingua corrente. 

orchesco

Spoiler

Korgul racconta di creature simili. Li chiamiamo boghash-cghul e non sono né vivi né morti. Nessuno sa perché esistono, nemmeno Korgul. Forse grazie alla vostra...magia*, forse per altri motivi. Quello che so è che quando muore la testa, muore tutto il corpo, all'istante. 

NdM: non esiste in orchesco una parola per dire "magia", motivo per cui utilizza il comune. 

INfine si volta verso gli altri, posando gli occhi su tutti i presenti. In un comune stentato, pronuncia una frase dal sapore di sentenza. Morso avvelena sangue. Morso male. Un cenno del capo al maresciallo, indicando la porta rimasta semiaperta. Armi. Armi bene. Tu porta noi in posto con armi. Serra la bocca, gli angoli della mandibola si gonfiano. Armi bene. Ripete come un mantra, con un filo di voce. 

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Zarkov "Astalunga" Tianon

Aspetto che Neldor traduca le parole di Kura, anche se le poche che ha pronunciato in comune sono bastate per far si che, un lungo brivido, mi corresse lungo tutta la schiena.

" Armi... Armi bene... " ripeto come ipnotizzato, mentre un mare di emozioni e sensazioni assale la mia mente.
Rimango pensieroso per qualche altro momento, passando con aria preoccupata la mano sulla ferita lasciata dall'arma.

Quindi avvicinandomi alla porta, mi volto verso il gruppo " Creo che ora come ora dovremmo cercare di evitare ogni tipo di scontro... Cercherò di prendere la strada più breve e rapida per l'armeria e la stanza dove tengono gli oggetti in custodia "

Modificato da Redik
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Neldor Iliyadar

Faccio un cenno d'assenso a Kura, per fargli capire che ho colto il messaggio, e traduco le sue parole ai miei compagni. Ha avuto queste informazioni dal suo sciamano, Korgul. Loro sono soliti chiamarli "spettri di palude" e li considerano creature a metà tra la vita e la morte. Non sanno come siano state generate. Anche se sembrano simili a... Quelle. Mi ha spiegato che distruggendo la testa si distrugge l'intero corpo. Non credo sappia altro. Concludo, guardando Kura con aria preoccupata quando parla del morso. Invoco quindi il potere degli elementi per guarire la ferita del maresciallo, evocando poi una lieve cortina di fumo attorno a noi. Dovrebbe aiutarci ad evitare altri scontri. Spiego al resto dei prigionieri. 

Master

Spoiler

Lancio Cura Ferite su Zarkov, si cura di 1d8+3. Uso poi Passo senza Tracce: tutte le creature a mia scelta entro 9 m da me hanno +10 a Furtività e non lasciano tracce. 

 

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