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Salve nell'ultima sessione giocata il palafino del party, devoto alla dea loth, ha deciso dopo aver battuto il primo boss della campagna ha deciso di rinnegare loth per la dea della gioiosità, è un cambiamento che di sicuro implicherà delle conseguenze sul personaggio di che genere, poi volevo far si che loth nn la prende bene dopo che l'ha reso il suo araldo, quindi mi date alcune idee di punizioni della dea?


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3 ore fa, Kalkale ha scritto:

Salve nell'ultima sessione giocata il palafino del party, devoto alla dea loth, ha deciso dopo aver battuto il primo boss della campagna ha deciso di rinnegare loth per la dea della gioiosità, è un cambiamento che di sicuro implicherà delle conseguenze sul personaggio di che genere, poi volevo far si che loth nn la prende bene dopo che l'ha reso il suo araldo, quindi mi date alcune idee di punizioni della dea?

o mostri come ragni , drow , drider et similia gli danno la caccia ,

o diventa una sorta di ragno mannaro.

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Domandati:

In generale: quanto tempo ci vuole in gioco a diventare paladino?

Rinnegare il proprio dio deve seguire un rituale? E quanti giorni o mesi dura?

In caso non serva, Lolth si accorge subito che ha cambiato dio o passa qualche tempo prima che si accorga che non viene più pregato dal paladino?

E la nuova dea concede subito i poteri al paladino (si ricollega un po' alla prima domanda), o deve passare un po' di tempo?

E se Lolth si vuole vendicare mandando mostri, la nuova dea non ha interessi a difenderlo mandando a sua volta alleati?

Non basta già la punizione di togliergli tutti i poteri da paladino?

Lolth ha davvero tempo da perdere per star dietro a lui?

Con le risposte che ti darai a queste domande, avrai un quadro più completo di cosa comporta cambiare il giuramento.

 

Meccanicamente per diventare paladino "basta" il tempo di un livello (ovvero se per esempio un barbaro di livello 3, al livello 4 vuole diventare paladino 1 significa che durante il livello 3 ha maturato l'idea e ha tenuto tutti i comportamenti/riti per diventare paladino)

In modo analogo si può ipotizzare che ci voglia un intero livello prima di formulare un nuovo giuramento con un altro dio dopo avere infranto quello col dio precedente.

Quindi la cosa più facile da pensare è che il PG si faccia un livello senza poteri da paladino (appunto per intraprendere il percorso di fede del nuovo dio) e al livello successivo torna a essere un paladino normale, ma probabilmente il giocatore potrebbe risentirsi di questa cosa quindi puoi rendere il passaggio istantaneo.

Poi vedi tu se è interessante mettere dei mostri che si accaniscono contro il paladino.

Ovviamente non penso che Lolth sia così stupida da mandare mostri quando è in compagnia degli altri PG, ma cercherà piuttosto di sorprenderlo da solo con forze soverchianti (in pratica se un Dio si mette contro qualcuno, quel qualcuno è difficile che non ci rimetta le penne).

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17 ore fa, Kalkale ha scritto:

quindi mi date alcune idee di punizioni della dea?

Un pò di tempo fa sulla wiki dei Forgotten Realms avevo letto che a volte Lolth come punizione getta sul cuore della vittima una paura ed un'ansia costante che gli impediscono di dormire serenamente in quanto tormentato da incubi, di fermarsi nello stesso luogo più di un giorno e di fidarsi degli altri spiegando la situazione. Basandoti su questi tratti se il tuo paladino è un giocatore al quale piace ruolare e che quindi riuscirebbe ad estrapolare un elemento di gioco da questi spunti potresti dargli un livello di affaticamento per via della mancanza di sonno e spiegargli le conseguenze dell'ira di Lolth e poi lui si dovrebbe comportare di conseguenza il che è già una punizione più che adeguata direi. Altrimenti l'idea migliore è questa secondo me:

 

13 ore fa, Maxwell Monster ha scritto:

mostri come ragni , drow , drider et similia gli danno la caccia ,

 

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Lloth non interferisce direttamente nelle questioni mortali (non può nemmeno dopo gli ultimi casini) semplicemente incarica una casata (in genere la stessa del traditore) di risolvere il “problema”. 

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Il 23/9/2023 at 21:46, Kalkale ha scritto:

è un cambiamento che di sicuro implicherà delle conseguenze sul personaggio di che genere, poi volevo far si che loth nn la prende bene dopo che l'ha reso il suo araldo, quindi mi date alcune idee di punizioni della dea?

nella 3.5 era facile, se un "uomo di chiesa" veniva meno ai dettami del suo Dio, gli venivano preclusi tutti i poteri derivati fino a quando faceva ammenda, o trovava un nuovo patrono; il tempo che ci voleva dipendava dal ritmo della campagna, dalla volontà del giocatore, e dalla volontà del DM, nella 5e l'unica cosa che si avvicina proprio vagamente a questo iter è il Paladino Oathbreaker sulla guida del DM, ma non è esattamente la stessa cosa

se questa evoluzione è la naturale conseguenza degli eventi, della maturità di giocatore e personaggio, io non gliela farei pesare più di tanto, sicuramente per un tot periodo di tempo lo priverei dei poteri come incantesimi, smite, l'aura di protezione, tutti i privilegi della sottoclasse etc. visto che ha voltato le spalle alla sua divintià - poi gli metterei in gioco la possibilità di votarsi a una nuova causa, previa discussione col giocatore per capire dove vuole andare a parare, e a tempo debito fargli spuntare tutte le capacità perse, adattate al nuovo giuramento

ti assicuro che già farlo andare in giro con la sola competenza in armi, armature e abilità è già una punizione sufficiente, poi se a livello di trama vuoi farla pesare l'idea di essere braccato dagli emissari della Dea-Ragno è ottima

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Questo paladino era un effettivo Araldo della Dea o un Semplice Paladino ad essa devota?
Questa differenziazione penso che sia abbastanza importante.. se fosse un normale paladino che la prega potrebbe davvero non rendersi conto di questo cambiamento, o comunque impiegarci del tempo, in caso contrario la reazione potrebbe essere molto più immediata.

Ho trovato sempre molto complesso mettere in gioco gli dei, se non usando quegli escamotage che ti hanno già consigliato nelle molte risposte sopra: secondo me la meno "problematica" è fare in modo che la dea agisca in maniera NON diretta, ma comunque chiara.

Quel che ti suggerisco a questo punto è fare in modo che creature aracnidi di vario tipo, quando incontrate dal gruppo, si concentrino esclusivamente sul paladino.. non andranno a cercarlo di proposito come se fosse una vera caccia all'uomo, ma solo quando ci incapperanno renderanno chiaro il loro intendo di accoppare principalmente colui che ha rifiutato la loro dea, come se banalmente provassero odio nei suoi confronti.

  • Like 3
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Grazie per tutte le risposte molto probabilmente farò che coloro che venerano loth attaccheranno ill paladino, per alcuni giorni il paladino avrà egli icubi e forse faccio che un paio di drow sapendo del suo rifiuto lo cercano di uccidere.

Posted (edited)
Il 28/9/2023 at 15:49, Lopolipo.96 ha scritto:

Non è detto che la Dea della gioiosità decida di prendere il nuovo adepto senza dare "prova" della propria fede, potrebbe esserci un periodo si stazionamento da semplice guerriero o simile ^.^

Più che guerriero direi paladino senza poteri. Sicuro visto il caso eviterei l'oathbreaker.

Edited by KoboldRulez

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