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[CdL]La sparizione della San Juria


Zellos

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Ajantis

"Dovete fare tutto il possibile per fermare quell'oggetto, la sua pericolosità è letale. Se non lo fermate il patibolo sarà solo un brutto pensiero prima di venire diviso o chissà cos'altro. Come Consoli di Lahan faremo di tutto per assicurarvi non solo la grazia ma anche i giusti meriti." faccio un passo avanti sempre a mani alzate ma tenendo per breve lo sguardo sullo straniero rubacorone "Cosa possiamo fare per aiutarvi?"

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@Landar

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Me cojoni hai fatto 31 xD

L’uomo rimane per qualche secondo in silenzio, evidentemente preoccupato come il servo. Poi, vi raduna tutti vicini, anche se leggermente distanziati. Alza il bastone ferrato, inizia a cantilenare leggermente, mentre le sentite i muscoli irrobustirsi e crescere in volume. <<Dobbiamo distruggerlo: non c’è altro modo per toccarlo, al momento…al mio tre…uno, due e…>>
 

Che fate? Lasciate dare un colpo anche allo “Straniero”?

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Ajantis

Il mago inizia a studiare l'artefatto, il nostro compito era evidentemente recuperarlo o quantomeno indicarne la posizione a chi ci ha mandato qui, tuttavia non escludo la possibilità che fosse una trappola perché un oggetto di tale potere è probabilmente rintracciabile senza difficoltà.

Osservo ancora il tipo mentre arriva alla conclusione e ci invita a distruggere l'artefatto, dovremo decidere in breve ma personalmente sono piuttosto deciso a seguire il consiglio dell'uomo che viene dal sud. Certo la sua arma potrebbe risultare poco efficace e un'arma contundente più utile, si guarda attorno per vedere se ce ne è una disponibile.

"Io non ho obiezioni." dico rivolto a Brank osservando tristemente il corpo di Tal, l'artefatto è troppo pericoloso.

Quindi recito alcune parole lanciando un incantesimo e poi invito Narhal'nir a farsi avanti, vedendo cosa fa il mago credo sia necessario tutto l'aiuto possibile.

DM

Spoiler

Prima lancio protezione dal chaos su me stesso, poi se trovo un'arma contundente la incanto con Magic Weapon

 

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@Landar

Spoiler

A parte armi improvvisate, non c’è niente di paragonabile ad un’arma a guardarsi in giro.

Lo Straniero giunto dalle fratture guarda anche lui in giro e, dopo qualche istante, fa apparire una enorme mazza a due mani, che getta una strana aura gelida, fra le sue mani. Dopo essersela appoggiata alla spalla sinistra, fa apparire nell’altra un’altra mazza a due mani, ma dall’aspetto crudele, piena di punte e lame: nonostante il suo aspetto, pare però essere un oggetto di devozione clericale. Si gira verso Ajantis <<Se preferite potete usare questa.>>

Qualche altro fulmine crepita nell’aria.

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Brank

"Bene, allora è deciso." potrei colpire quest'affare con le frecce a punta piatta, ma se qualcuna rimbalzasse male rischierei di fare strage di alleati piuttosto che risolvere la situazione. Ricorrerò ai miei guanti spinati, però sono ben fatti ma non magici. 
"Ajantis, puoi incantarli? Temo che altrimenti non gli farei nemmeno un graffio."

@Landar

Modificato da PietroD
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Ajantis

"Sì posso." rispondo a Brank ma con gli occhi sulla mazza chiodata creata dal tizio. La guardo più intensamente e poi sposto lo sguardo su di lui "Mi perdonerai, d'altronde ti stiamo lasciando una via di fuga meno rischiosa."

DM

Spoiler

Prima individuazione del male sulla mazza e poi sposto lo sguardo sul tipo
dopo incanto i guanti di Brank

 

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Quando prova ad accedere alla sua seconda vista, Landar viene letteralmente accecato, colpito quasi con violenza, dalla mostruosa aura di male che l’artefatto planare emana, dal suo cuore. Prima di rimanere abbagliato nota che l’arma che gli è stata prestata non ha aura, ma anche che lo straniero ha un cerchio sul petto che brilla di male in una maniera terribile, al punto che impedisce di vedere se lui sia malvagio o meno, tanto è potente.

L’intontimento momentaneo del paladino lascia un istante di tempo all’arte fatto di agire…ma sembra stia caricandosi ancora.

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Brank

"Forza Ajantis, non possiamo far notte stando così addosso a questo scarica-fulmini. Colpiamo e distruggiamo, incantami i guanti!"

Non ci tengo affatto a fare la fine del mago, se questo non si muove prendo a sberle lui.

Spoiler

🤣🤣🤣

 

Modificato da PietroD
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Ajantis

Il bagliore di oscurità, quale ossimoro, è stordente. Rimango impietrito per qualche istante e solo in un secondo momento in me si scatenano mille pensieri e congetture di quale malefica creatura si aggirerà nei nostri territori. Un problema che dovremo risolvere assolutamente... ma in un secondo momento. Ritorno in me, osservando l'artefatto, quantomeno Narahl'nir ha avuto la 'gentilezza' di prestarmi un'arma 'non' malvagia. La prendo e lo guardo dritto negli occhi "Grazie, ma dopo faremo un discorsetto."

Deglutisco "Sono pronto, spacchiamo questo artefatto."

 

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La sequela di colpi che date all’artefatto rimbalzano contro una barriera magica che brilla di un osceno bagliore rossastro e violaceo. Iniziate ad infliggere sempre più colpi, finché alla fine riuscite a sferrare un colpo all’unisono: la barriera porta un ultimo, disperato tentativo di difesa… ma crolla, infrangendosi come uno specchio. L’arte fatto a quel punto viene toccato dai vostri colpi e cede come fosse fatto di nulla più che metalli leggeri. Si spezza facilmente. Qualcosa, al suo interno, urla con un silenzio assordante che vi colpisce. Quando la luce svanisce, siete nuovamente nella nave, che è capitolata maldestramente al suolo…o meglio, in acqua. Uscite anche e soprattutto grazie alla strana bestia simile ad un rinoceronte che sfonda una fiancata della nave con la violenza…e con un misto di note che si infrangono con violenza. A quel punto, siete tutti salvi…voi, i due che vi hanno aiutato, il “rinoceronte” ( che vi guarda un poco spaesato ed estremamente annoiato dalla luce), il rubacorone e lo strano guerriero elefante. Siete completamente mezzi e l’acqua era abbastanza fredda.

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Brank

Faccio la conta e, a quanto pare, ci siamo tutti. A parte il mago, che gli Dei lo accolgano è durato poco come console.
Mi avvicino al rinoceronte con calma, tentando di non apparire minaccioso.
Una bestia simile sarebbe utilissima, non per la caccia di appostamento ma per quella di inseguimento e, perché no, anche per la guerra.

"Vieni cucciolone. Usciamo dall'acqua."

Spoiler

Handle Animal: +1

 

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Ajantis

"Tutto è bene quel che finisce bene..." mi consolo tirando fuori una frase fatta non so nemmeno quanto in realtà veritiera, chissà cosa dovremmo inventarci quando faremo rapporto su quanto avvenuto. D'altronde non ci avevano dato specifiche particolari ma solo ordinato di individuare la nave e noi non potevamo lasciare che l'artefatto distruggesse tutto quel che lo circondava.

"Vieni qua bestione, che ne dici di venire con noi?" chiedo sempre che nessuno dei presenti alzi qualche obiezione. Dopo qualche tentativo mi rivolgo al rubacorone che non perdo mai di vista ma anche al mago "Saremo felici di ospitarvi a Lahan e parlare."

DM

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handle animal +9

 

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La strana bestia reagisce in modo un poco più reattivo ad Ajantis e tutto il gruppo, insieme, torna verso l’accampamento con la chiatta che avevano preparato i triumviri…tornati ora in tre, effettivamente, dopo la morte del mago.

Il viaggio di ritorno passa con estrema tranquillità, a parte il vociare su cosa sia successo e gli strani fulmini, ma anche la costante meraviglia del rubacorone innanzi ad una natura così “viva”, oltre alla presenza di così tante persone ( nel senso che per lui siete già una folla, nonostante siate poco meno della ventina, tutti insieme).

Al vostro ritorno, vi viene comunicato che una lettera di credito di Nuova Stetven vi dona diecimila pezzi d’oro per “l’ottimo lavoro svolto”, ma nient’altro. Siete abbastanza convinti si sia appena svolto un intrigo di cui forse non saprete mai tutto…ma adesso avete una strana bestia e “tre avventurieri”, oltre ad uno strano uomo elefante in attesa di nuovi ordini.

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Brank

Gli orchi più anziani ripetono sempre un motto 
"Conosci una volta i tuoi nemici, ma conosci il doppio i tuoi amici.
Perché i secondi saranno alleati con te contro i nemici,
ma presto o tardi saranno anche alleati con i nemici contro di te."

Cerco di conoscere meglio le caratteristiche della bestia e dell'uomo elefante. Entrambi sembrano in grado di combattere efficacemente se solo capissimo come far loro eseguire i nostri ordini, ed entrambi sembrano in grado di trasportare il mio peso e quindi di essere ottime cavalcature, la cui stramberia non verrebbe che a vantaggio di chi le utilizza. Già mi immagino a cavalcioni delle spalle dell'elefante distribuire frecce tutt'intorno da posizione sopraelevata mentre lui falcia quelli che si avvicinano troppo.

Ai tre avventurieri, invece, lascio che sia Ajantis con la sua parlantina a fare gli onori di casa, limitandomi ad affiancarlo. Ci sono tante domande che attendono risposta.
Del rubacorone, ad esempio, mi incuriosisce alquanto la capacità di evocare armi diverse apparentemente a proprio piacere, mentre devo ancora capire se il servitore del mago è davvero fatto di carne ed ossa oppure si tratta solo di una 'evocazione' arcana difensiva che prima o poi sparirà in uno sbuffo di fumo. 

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Ajantis

Il viaggio scorre veloce, parliamo poco e più che altro mi interesso all'origine dell'artefatto facendo qualche domanda al mago o stregone del quale ancora non conosciamo il nome ma che mi faccio dire facendo le dovute presentazioni. Poi passeremo al perché Abdul abbia pronunciato determinate parole.

Giunti a Lahan faccio assieme a Brank gli onori di casa per breve e al nostro palazzo faccio preparare pranzo o cena ed eventuali camere per i nostri ospiti, lasciamo il bestione nelle stalle e lo tranquillizzo come posso prima di allontanarmi. Affido poi il pagamento da Nuova Stetven al nostro temporaneo o eventuale tesoriere senza pronunciarmi a riguardo e subito dopo tutta la mia attenzione si sposta sulla cerimonia di sepoltura di Talaidhar, guardo tristemente l'inizio dei lavori ordinati per la sua torre.

Svolta la cerimonia mi scuso con gli ospiti seppur faccio notare sia stato un atto dovuto. Quindi ci riuniamo per parlare.

"Eccoci qui finalmente, ora sapete chi siamo e dove viviamo... inutile dilungarmi al momento sugli aspetti politici di questa situazione ma vorrei conoscere per bene la vostra." guardo prima il rubacorone "E' indubbio che noi due siamo apparentemente incompatibili ma questo non significa che vorrò farti fare la fine alla quale ti aveva destinato il sacerdote, tutt'altro. Mi piacerebbe sapere qualche cosa di più su di te." quindi mi rivolgo al mago "Il tuo amico Abdul ha parlato di una possibile punizione a seguito della distruzione dell'artefatto, vorrei capire chi vorrebbe punirvi. Questo mi aiuterebbe a mantenere la promessa fatta." infine mi rivolgo all'elefante e spero Brank stia traducendo tutto, anche le parole precedenti "Con te non ho proprio idea di cosa fare e come farti tornare indietro ma qui sei il benvenuto e sono certo potremo aiutarci a vicenda."

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Il mago si presenta come Ajaal e ti spiega come non possa parlarti liberamente della questione: un incantesimo è stato intessuto intorno alla sua bocca ed al suo cuore e potrebbe morire se dicesse troppo.  
Ma può comunque dirvi qualcosa: <<Quell’artefatto sfrutta un periodo di estrema instabilità delle terre rubate: il tempo e lo spazio si muovono in maniera folle qui e l’artefatto permetteva di orientarsi nel caleidoscopio di possibilità e passati, oltre che altri mondi. Immaginate le infinite possibilità.>>
Il rubacorone in compenso guarda Ajantis incuriosito. <<Cosa intendete? Comunque ci sarebbe moltissimo da raccontare: il luogo da cui vengo io è un mondo in declino. Regni sono crollati, popoli si sono estinti. Su tutto campeggia violenta la maledizione della Non morte…>> dice mentre sposta leggermente la sua pesante mantella rivelando una strana cicatrice intorno al cuore ( una bruciatura simile a rami) e dietro la scapola alla stessa altezza una voglia a forma di cerchio nero. <<La storia è assai lunga, ma per farla breve, nel mio mondo coloro che sono definiti Dei hanno maledetto gli umani con questo, rendendoci molto, MOLTO meno di quanto saremmo dovuto essere. Ma la storia è appunto lunga. Quanto a queste…>> dice indicando alcune punte di metallo che gli escono leggermente dal corpo. <<…sono il frutto della mia ossessione con le corone. Da un lato non mi obbligano a portarle.>>

È Abdul che alla fine si sbottona leggermente ( a lui dopotutto non sembra esser stato dato un sigillo i simili): <<Il nostro datore di lavoro è un nobile. Ha imposto al mago il silenzio perché sapeva che avrei mantenuto il riserbo e lo farò. Ma è un uomo assai pericoloso…ma non credo che finirà ad infastidirci, qui. Ha altre gatte da pelare.>>  

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Ajantis

"Rispetto il tuo pensiero Abdul ma purtroppo non possiamo che prepararci al peggio." dico guardando lui e poi il mago che purtroppo alla fine no ha spiegato nulla, l'artefatto è distrutto e forse anche lui aveva la missione di rintracciarlo e non certo quella di distruggerlo considerate le parole dette.
"Avete quindi in qualche modo il compito che vi ha assegnato? In ogni caso potete rimanere qui."

Quindi chiedo a Brank di farci dire dall'elefante qualche cosa riguardo al Rubacorone considerando che dovrebbe essere connesso a lui in qualche modo e poi parlo con lui "Intendo che ho percepito un profondo malessere quando ti ho osservato più attentamente. Cosa è quella cicatrice? Sei un non-morto anche tu? Chiaramente dotato di coscienza e intelligenza. Da queste parti si dice che quelle sono ferite che potrebbero fermare un vampiro..."

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Brank

Ho la sensazione che il ladrone oscuro non venga dallo stesso posto del guerriero elefante, se non per altro perché parlano due lingue diverse e si aspettavano di trovare due situazioni diverse nel nostro piano di esistenza. 

"L'elefa-rriero si aspettava di trovare costrutti semoventi, non credo ci sappia dire nulla di lui."

In ogni caso gli chiedo ogni informazione possa darci sul posto da cui proviene e sulle sue intenzioni riguardo la permanenza nel nostro piano. La sua collaborazione potrebbe essere fondamentale nel difendere la città e noi stessi, ma gli chiedo prima di tutto se il suo 'padrone' potrebbe avere interesse a recuperarlo o viceversa se abbia intenzione di trovare il modo per tornare indietro.

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<<Questo è il segno della maledizione. Viene detto segno oscuro: in pratica chi lo ha non può più morire, solo perdere sempre più il senno fino a divenire un pazzo assassino.>> lui fa spallucce <<Con l’aiuto di due saggi, sono riuscito ad evitare la follia ( grazie alle corone) e quindi rimanere in forma umana e non deteriorare…anche se…da quando sono qui ( in questo mondo), curiosamente ho di nuovo fame e sento di nuovo il tatto… mi sembrerebbe quasi di essere davvero nuovamente umano, anche se è impossibile.>>

L’elefante-guerriero vi descrive un regno ed un mondo in quasi rovina, dove non morti folli vagano ed uccidono senza scopo, dove in pochi mantengono ancora il senno e vi rispiega come lui e gli altri come lui fossero guardie create appositamente per difendere il castello del Padrone. I suoi due creatori ( il padrone ed il fratello) secondo lui non verranno a cercarlo: già da anni erano spariti e nessuno riceveva più alcun ordine o informazione: per questo molto degli altri guerrieri come lui erano divenuti quasi come le creature che respingevano, ma sempre legati al dovere. 
È il rubacorone che vi conferma che viene dallo stesso mondo dell’elefante, ma da un altro tempo: ha combattuto creature come lui, ma nessuna parlava, ormai poco più di automi senza intelletto. 
Sembra che il piano da cui provengono sia un luogo di orrore abbastanza mostruoso.

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