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Capitolo 3 - Grim Pursuit


AndreaP

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Hans

Al gesto di Markus rispondo annuendo. Mi pongo alle spalle del prigioniero e senza una parola la mia spada lo trapassa da parte a parte.

" ... e così sia ... "

Osservo il cadavere cadere di fronte a me e la pioggia che cadendo copiosa lava via il sangue e tutti i nostri peccati. Per un istante osservo il cielo e mi lascio bagnare dalla pioggia. Le parole di Knochen mi riportano al presente

Controllate l'accampamento, intanto mi sbarazzo dei cadaveri. Non abbiamo tempo di dargli una sepoltura, perciò ... 

Comincio a riempire le loro vesti di sassi per renderli pesanti

Cercheremo di farli sparire nel letto del fiume. Poi prenderemo quello che ci serve dall'accampamento...

 

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Wellentag 17 Sigmarzeit 2515 i.c. - Notte [pioggerella - fine primavera]

Velocemente l'accampamento vene controllato trovato solo provviste e un otre di vino

I cadaveri vennero così trascinati fino al fiume sotto gli occhi di Karl che li osservava: una volta che i due corpi discesero nelle fredde acque, il barcaiolo disse "Direi di andarcene e viaggiare di notte. Non è bello farsi trovare qui da eventuali loro amici"

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Hans

Il mercenario annui al barcaiolo, 

Sagge parole Karl

Osservò le nere acque e prese un paio di corone dal bottino e le porse a Karl

Un vecchio adagio recita "Il silenzio è d'oro". Per il disturbo della tratta notturna...

Osservò il pilota

Su andiamo ed in fretta

L'osservatore notturno rimaneva ritto  a poppa mentre osservava il fuoco che nessuno aveva spento affievolirsi sotto la pioggia mentre pensieri affollavano la sua mente.

"... freddo ..."

Sentiva il peso dei suoi peccati ma non se ne curava, riguardavano solo il mercenario e la Nera Signora. Lei lo avrebbe accolto nel freddo della terra scaldandolo nel suo abbraccio. 

"... una tomba senza nome in un luogo senza nome ..."

Sembrava piacevole e il mercenario sorrise sentendo la pioggia che batteva su di lui. Osservò Karl. I peccati del mercenario stavolta potevano travolgere anche lui, un innocente. Una smorfia spazzò.via il sorriso mentre si toccava l'avambraccio, dove vi era il tatuaggio della sua compagnia, retaggio indelebile del suo passato.

" ... niente prigionieri ..."

Si rifugiò nella frase che sentiva sempre dal capitano Molinari, mentre le urla degli sconfitti moribondi si mescolavano a quelle.delle donne violentate, l'amaro prezzo della vittoria. Era il suo modo di giustificarsi...

" ... nessuno è innocente... "

Il mercenario la ripetè nella sua testa mentre si accucciava tenendo le mani alle orecchie finché singhiozzi e lacrime di disperazione mescolate alla pioggia lavarono via il dolore...

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Aubentag 18 Sigmarzeit 2515 i.c. - Mattina [plumbeo - fine primavera]

A metà della mattina la barca approdò sul lato del Sudenland dell'Hornberg. A una trentina di miglia davanti ai compagni si vedevano le Montagne Nere

Karl sorrise loro "Come promesso eccovi arrivati" disse "tra poche miglia arriverete a Kroppenleben, da dove partono le strade per i passi montani, la mountain road, la hidden vale pass e la Icy wind pass. Ormai è primavera e ci sarà movimento"

"Io dal mio punto di vista vi auguro buona fortuna, e credo non vi offendiate se spero di non rivederli"

Poi salutatili si approcciò per partire


@all

 

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Hans

Osservo le montagne e comincio a pensare alla prossima parte del viaggio. Raccolgo le mie cose e porgo la mano a Karl.

Buona vita, e soprattutto noi non ci siamo mai visti. Dimenticaci e non è una minaccia, è per il tuo bene. 

Scendo dalla barca e appoggio lo zaino a terra attendendo che il barcaiolo se ne vada. poi osservo i miei compagni.

Bene signori, adesso arriva la parte più difficile del viaggio. Propongo di arrivare in città, pernottare per un paio di giorni, il tempo di fare provviste ed equipaggiarci e poi partire di buona lena. Che ne pensate?

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Aubentag 18 Sigmarzeit 2515 i.c. - Mattina [plumbeo - fine primavera]

Kroppenleben era un villaggio fortificato posto sulla riva nord dell'Aulen nel punto dove si immetteva nel Hornberg, il fiume che gli amici stavano risalendo

Gli amici ci giunsero prima di pranzo mentre dal cielo iniziavano a cadere alcune gocce. Dava l'impressione di essere l'ultimo avamposto di civilizzazione prima delle Montagne nere

Era circondata da un alta palizzata e l'ingresso era presidiato da una guardia

Quando i compagni si appropinquarono ad entrare vennero fermati e indirizzati ad un tavolo dove uno scriba stava posto davanti ad un tomo. "Dite i vostri nomi e motivo per voler entrare. Sappiate che state entrando in un villaggio del Barone Johann von Kalbche e che nel villaggio si possono portare armi, ma queste non debbono essere usate in alcuna circostanza, salvo la difesa del villaggio stesso: violazione di questa norma può portare ad una pena che va dalla confisca delle armi all'impiccagione" disse ripetendo una frase che probabilmente aveva già pronunciato infinite volte

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Aubentag 18 Sigmarzeit 2515 i.c. - Mattina [plumbeo - fine primavera]


"Va bene" disse l'uomo segnando tutto su un registro "Mi raccomando: le risse sono punite con una multa" Poi aggiunse "Vi consiglio di andare dal Cervo e la Volpe, la taverna qui più avanti. Magari troverete qualcuno con cui fare il viaggio.

"Potete andare se non avete domande"  concluse

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