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Druido ed utilizzo degli alleati naturali in combattimento


Yuric83

Messaggio consigliato

esatto sono d'accordo con Submloc... In tutto d&d non si fa riferimento a soffrire ma a punti ferita o torture.... Se così fosse allora il druido non avrebbe compagno animale perchè in un modo o nell'altro si sa che dovrebbe combattere e prendersi botte ma lo stesso sarebbe per il cambio del compagno animale... Perchè per il druido ci vuole un rituale di 24h e per il mago un anno?! Perchè si sa che deve morire in fretta perchè mandato a combattere?! :banghead:

E' una stupidata scusa....

Il manuale è molto chiaro sul come e perchè deve perdere i poteri il druido... ma il fatto che un animale deve soffrire mi sembra molto assurdo... altrimenti anche un punto ferita sarebbe uno problema. Se rapportiamo che un cane ha 13 p.f.... un danno per lui è un bel danno.... per un guerriero è un graffietto.

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esatto sono d'accordo con Submloc... In tutto d&d non si fa riferimento a soffrire ma a punti ferita o torture.... Se così fosse allora il druido non avrebbe compagno animale perchè in un modo o nell'altro si sa che dovrebbe combattere e prendersi botte ma lo stesso sarebbe per il cambio del compagno animale... Perchè per il druido ci vuole un rituale di 24h e per il mago un anno?! Perchè si sa che deve morire in fretta perchè mandato a combattere?! :banghead:

E' una stupidata scusa....

Mi sembra un ragionamento assurdo dire che siccome c'è un potere, allora questo è fatto così perchè venga utilizzato a dismisura fregandosene di quello che comporta.

E' altrettanto ridicolo che si citi le regole per dire: "Non dicono che si soffre, dunque non si soffre". Un morso di una tigre non fa soffrire? Un'artigliata nemmeno? E questo perchè? Perchè il manuale dice che a 0 pf si sparisce e non dice che si soffre come cani?

Mi pare un bel controsenso...

Il manuale è molto chiaro sul come e perchè deve perdere i poteri il druido... ma il fatto che un animale deve soffrire mi sembra molto assurdo... altrimenti anche un punto ferita sarebbe uno problema. Se rapportiamo che un cane ha 13 p.f.... un danno per lui è un bel danno.... per un guerriero è un graffietto.

Mi sembra altrettanto assurdo basarsi sul realismo dei punti ferita, e del fatto che se uno ne ha 13 e uno 130 allora non soffrono perchè altrimenti non avrebbe senso il sistema...

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Mi sembra un ragionamento assurdo dire che siccome c'è un potere, allora questo è fatto così perchè venga utilizzato a dismisura fregandosene di quello che comporta.

E' altrettanto ridicolo che si citi le regole per dire: "Non dicono che si soffre, dunque non si soffre". Un morso di una tigre non fa soffrire? Un'artigliata nemmeno? E questo perchè? Perchè il manuale dice che a 0 pf si sparisce e non dice che si soffre come cani?

Mi pare un bel controsenso...

Mi sembra altrettanto assurdo basarsi sul realismo dei punti ferita, e del fatto che se uno ne ha 13 e uno 130 allora non soffrono perchè altrimenti non avrebbe senso il sistema...

A me invece sembra assurdo che si continui a cercare una qualche profonda giustificazione a quello che, in fondo, è semplicemente l'incantesimo evoca alleato naturale. Voglio dire, abbiamo già appurato, e credo che siamo tutti d'accordo, che qui ci stiamo muovendo in una di quelle "zone grigie" dove ci deve stare una interpretazione del master; detto questo però, andare a cercare "cosa significa far soffrire un animale" e cose del genere in D&D non ha senso, perché sarebbe arbitrare il gioco con elementi che nel gioco non hanno nessun significato.

Quanto alla questione di partenza, io ripeto il mio punto di vista: non penso che usare un alleato naturale per combattere possa portare in nessun modo a una penalità al suo incantatore, perché è per combattere che è stato pensato. Se poi un altro master non è d'accordo, mi sta bene, ma in quel caso deve essere chiaro con i suoi giocatori e mettere i paletti prima, non punire dopo. ;-)

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Quanto alla questione di partenza, io ripeto il mio punto di vista: non penso che usare un alleato naturale per combattere possa portare in nessun modo a una penalità al suo incantatore, perché è per combattere che è stato pensato. Se poi un altro master non è d'accordo, mi sta bene, ma in quel caso deve essere chiaro con i suoi giocatori e mettere i paletti prima, non punire dopo. ;-)

Non so gli altri ma io non sto dicendo assolutamente che non si debba usare un alleato naturale per combattere. Dopotutto quello è il suo scopo principale. Solo che ihmo non si dovrebbero evocare alleati naturali a oltranza se si capisce che un avversario è eccessivamente forte per loro... un gs 1/2 contro un gs 5 o 6 ha ben poche speranze di ferirlo e sicuramente cadrà dopo 1 o 2 colpi... è quindi anche inutile (anche un PP magari la penserebbe così) evocare tanti animali in questi casi (e farli soffrire) e sarebbe meglio cercare altre soluzioni...

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A me invece sembra assurdo che si continui a cercare una qualche profonda giustificazione a quello che, in fondo, è semplicemente l'incantesimo evoca alleato naturale. Voglio dire, abbiamo già appurato, e credo che siamo tutti d'accordo, che qui ci stiamo muovendo in una di quelle "zone grigie" dove ci deve stare una interpretazione del master; detto questo però, andare a cercare "cosa significa far soffrire un animale" e cose del genere in D&D non ha senso, perché sarebbe arbitrare il gioco con elementi che nel gioco non hanno nessun significato.

Per questo c'è Diablo.

Inutile usare come alibi le regole più prettamente matematiche per dire che "dipende dall'interpretazione del master". Allora non c'è nemmeno scritto cosa vuol dire far soffrire una persona, e un paladino legale buono può prendere a calci nel sedere qualsiasi cosa si muova tanto "non soffre" perchè non c'è scritto cosa sia soffrire.

(sto provando ad utilizzare il vostro stesso metro di ragionamento)

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Per questo c'è Diablo.

Inutile usare come alibi le regole più prettamente matematiche per dire che "dipende dall'interpretazione del master". Allora non c'è nemmeno scritto cosa vuol dire far soffrire una persona, e un paladino legale buono può prendere a calci nel sedere qualsiasi cosa si muova tanto "non soffre" perchè non c'è scritto cosa sia soffrire.

(sto provando ad utilizzare il vostro stesso metro di ragionamento)

Dai, non esageriamo.

Vogliamo entrare nel discorso di cosa vuol dire "far soffrire gli animali"? Allora ti giro l'esempio: un qualsiasi personaggio buono nbon dovrebbe neanche mai attaccare se non in modo non letale, perché fare daii ai pf vuol dire "causare sofferenza" (non parliamo poi dell'uccidere creature intelligenti...) Per questo ti dico che qui nessuno sta cercando una giustificazione regolistica a una cosa interpretativa. Vorrei solo capire cosa ci sia di così strano nell'usare un animale evocato per combattere, visto che è di questo che stiamo discutendo. Certo, probabilmente ci sono soluzioni migliori a evoca alleato naturale 1 per combattere una tigre, ma perché non si dovrebbe poterlo fare? In un combattimento di D&D non è così automatico, anche se è sicuramente probabile, che un lupo, o meglio un paio di lupi, possa riuscire a sconfiggere una tigre: basta che i dadi siano a favore del PG invece che del master. Se poi da qui dobbiamo arrivare a dire che il druido avrebbe dovuto lasciarsi uccidere piuttosto che combattere una tigre, mi sembra che stiamo esagerando.

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Per questo c'è Diablo.

Inutile usare come alibi le regole più prettamente matematiche per dire che "dipende dall'interpretazione del master". Allora non c'è nemmeno scritto cosa vuol dire far soffrire una persona, e un paladino legale buono può prendere a calci nel sedere qualsiasi cosa si muova tanto "non soffre" perchè non c'è scritto cosa sia soffrire.

(sto provando ad utilizzare il vostro stesso metro di ragionamento)

Quoto. Sono d'accordo che si possa vedere l'incantesimo in molti modi diversi, ma dire che a d&d la sofferenza non esiste perchè non è scritto da nessuna parte mi sembra assurdo.

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Quoto. Sono d'accordo che si possa vedere l'incantesimo in molti modi diversi, ma dire che a d&d la sofferenza non esiste perchè non è scritto da nessuna parte mi sembra assurdo.

Non sto dicendo che non esiste. Dico solo che non la si può considerare come fattore per la risoluzione meccanica di un elemento di gioco. Non si possono mischiare elementi di "role" e di "roll", perché se lo fai ti viene a mancare la base di tutto il sistema: dovresti tenere conto di un infinità di altri elementi di cui non si tiene conto perché non sono previsti.

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Se poi da qui dobbiamo arrivare a dire che il druido avrebbe dovuto lasciarsi uccidere piuttosto che combattere una tigre, mi sembra che stiamo esagerando.

Ho mai detto questo?

Non sto dicendo che non esiste. Dico solo che non la si può considerare come fattore per la risoluzione meccanica di un elemento di gioco. Non si possono mischiare elementi di "role" e di "roll", perché se lo fai ti viene a mancare la base di tutto il sistema: dovresti tenere conto di un infinità di altri elementi di cui non si tiene conto perché non sono previsti.

Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo e delle implicazioni che avrebbe per un sacco di altre cose?

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Ho mai detto questo?

Tu no, ma è un'argomentazione che è stata portata qualche post più sopra ;-)

Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo e delle implicazioni che avrebbe per un sacco di altre cose?

Certo che me ne rendo conto. Appunto per questo ti dico: Sappiamo che D&D è un gioco limitato, in cui l'umanità si divide in 9 categorie di persone (allineamenti), in cui molte leggi della fisica non esistono, in cui molti concetti sono semplificati per praticità di gioco.

Riguardiamo la nostra situazione di partenza. Un druido per combattere un nemico evoca molte altre creature più deboli, e gli viene fatto presente che questo comportamento avrebbe potuto portargli gravi conseguenze. A questo punto, possiamo anche ammettere che il druido non ha fatto un uso ottimale delle sue risorse, ma non vedo perché si debba dire che ha fatto ne ha fatto un uso immorale (laddove morale = principi di classe del druido e allineamento).

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Ma se un druido non può evocare dell'energia magica che prende la forma di un animale, allora un paladino non potrà mai arruolare un esercito!

Industriali ( :-D ) e malvagi distruggeranno Natura e Bene nell'universo di D&D! E coloro i quali dovrebbero difenderli non possono fare nulla, perchè sacrificarne una parte sarebbe più grave che sacrificare il tutto?

Mai sentito principio etico più folle!

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Io concordo con Subumloc, Longino e chi segue la loro linea.

Partiamo col dire che ci sono 2 cardini da comprendere, altrimenti non si va avanti:

1) Ogni personaggio fa storia a sè. C'è druido e druido, come paladino e paladino etc... non c'è il vero codice da seguire™, solo delle linee guida.

Partendo da questi presupposti mi sembra che qui si faccia un po' troppo la morale. Per il punto 1 specificato qua sopra sappiamo che ci sarebbe stato un druido che si sarebbe immolato (costui ha comunque dei problemi... :-D), uno che avrebbe fatto un casino... e uno che si è parato le chiappe con degli animali evocati.

E' chiaro che un druido cerca di non far morire degli animali, ma se proprio non se ne può fare a meno... è plausibile che alcuni muoiano.

Si verrebbe altrimenti all'assurdo che un paladino non può gestire o comandare un esercito o un demonologo non possa mandare in mischia il suo povero quasit :mrgreen:

In secondo luogo l'incantesimo Evoca XXX ha una durata in ROUND. Che significa? Che serve per affrontare i combattimenti. O un druido dovrebbe evocare degli animali solamente quando la sfida è alla pari? Quindi dovrebbe usare Evoca alleato naturale I solo contro i topi crudeli, al massimo i coboldi... :banghead:

E' chiaro che non si sta dicendo che un druido deve evocare degli animali per il gusto di affogarli gridando (e ridendo in modo satanico) "crepate abitanti della foresta crepaaaate!" :evilhot:

Però non si può nemmeno pretendere che un druido muoia perchè non vuole usare i suoi fratelli lupi per difendersi. Considerando che i lupi non muoiono veramente poi...

L'unica cosa che mi sento di criminalizzare è che il druido si è iscritto volontariamente ad un torneo dove gli animali muoiono e si uccidono per il divertimento della gente.

Conclusione: non c'è una risposta univoca, ogni DM fa la sua decisione. Non possiamo dire se il DM ha fatto la cosa giusta o meno, di certo io non ti avrei imposto questa penalità ai PX... questo non significa che sia l'unica via da seguire. Mi pare comunque troppo assurdo parlare di dolore e regole di D&D.... si va veramente oltre così...

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Tu no, ma è un'argomentazione che è stata portata qualche post più sopra ;-)

Allora fai attenzione a quel che dici quando quoti.

Certo che me ne rendo conto. Appunto per questo ti dico: Sappiamo che D&D è un gioco limitato, in cui l'umanità si divide in 9 categorie di persone (allineamenti), in cui molte leggi della fisica non esistono, in cui molti concetti sono semplificati per praticità di gioco.

Riguardiamo la nostra situazione di partenza. Un druido per combattere un nemico evoca molte altre creature più deboli, e gli viene fatto presente che questo comportamento avrebbe potuto portargli gravi conseguenze. A questo punto, possiamo anche ammettere che il druido non ha fatto un uso ottimale delle sue risorse, ma non vedo perché si debba dire che ha fatto ne ha fatto un uso immorale (laddove morale = principi di classe del druido e allineamento).

No, tu stai dicendo una cosa molto diversa, oltre che sbagliata, cioè che vi siano due mondi, roll e role, e che questi non debbano comunicare tra loro. E se tutti i tuoi ragionamenti partono da questo presupposto, inutile continuare visto che le nostre due "filosofie" sono ai capi estremi del mondo.

Dico solo questo e poi non ho altro da aggiungere:

1) non ho detto che il druido in questione debba essere penalizzato, ma è altrettanto palese che ha fatto un uso delle sue abilità palesemente in contrasto non solo con la sua natura (leggi: classe), ma anche con il suo allineamento. Non col primo lupo, non con il secondo... ma con l'insieme della scena. Riflettiamo un po' di più su druido (!) e neutrale buono (!!!) e meno su quanti punti ferita e quanti round duri un incantesimo.

2) al posto del druido in questione non c'erano solo due scelte, cioè mandare al massacro un sacco di lupi o farsi ammazzare, come qualcuno suggerisce in un puerile (nel senso che vede il mondo come fatto solo di estremi) tentativo di portare acqua al suo mulino.

3) l'esempio di Azar non regge. La pistola è fatta per sparare, quindi è bene usarla per sparare a qualcuno? E' questo il ragionamento? Auguri. La possibilità di fare qualcosa non implica che il farlo sia giusto.

4) ancora per Azar: se cercare di trovare per il druido un posto nel mondo diverso da "invece di usare le palle di fuoco usa gli animali per spaccare il sedere agli altri" è una -gigante pippa mentale-, i problemi non ce li ha solo il druido che si immola.

Poi fate come volete. Se per voi è bene che un druido legale buono faccia dilaniare i propri animali per poter vincere un torneo in cui deve affrontare un altro animale (ma dico, vi immaginate la cosa o per voi si tratta solo di vincere tutto e a qualsiasi costo?), fate pure. "Tanto non muore nessuno e da nessuna parte c'è la regola per comprendere cosa voglia dire soffrire". Buon divertimento... :banghead:

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Intanto a me sembra che i toni siano un tantinello alti per una discussione del genere...

3) l'esempio di Azar non regge. La pistola è fatta per sparare, quindi è bene usarla per sparare a qualcuno? E' questo il ragionamento? Auguri. La possibilità di fare qualcosa non implica che il farlo sia giusto.

Come dicevo sopra: non si tratta di andare per strada e sparare a caso. Se però sei in casa che stai cucinando quando un tizio (non voglio essere accusato di razzismo quindi facciamo che è bianco italiano e benestante :-p) ti punta una pistola... ti accusa di qualcosa che non hai fatto (chessò: sei andato a letto con sua moglie) e ha la visibile intenzione di ucciderti... sta per premere il grilletto! Se tu hai una pistola non gli spari???

Il druido ha reagito anche lui... non nel migliore dei modi, su questo siamo d'accordo, ma da qui a dire molte cose che sono state dette nel topic... tra cui l'immolarsi (ok, non l'hai detto tu ma è stato detto...).

4) ancora per Azar: se cercare di trovare per il druido un posto nel mondo diverso da "invece di usare le palle di fuoco usa gli animali per spaccare il sedere agli altri" è una -gigante pippa mentale-, i problemi non ce li ha solo il druido che si immola.

Non si chiama spaccare il sedere, ma difendersi. E gli animali non sono "usa e getta" come una palla di fuoco quindi è ovvio che vengono trattai in modo completamente diverso. Quello che dico, e lo ripeto per l'ennesima volta, è che se si è in pericolo si attacca tutti assieme (animali compresi) e come va va...

Altrimenti ritorniamo al caso del paladino che con un manipolo di uomini viene messo alle strette... che fai non attacchi?? E' chiaro che qualcuno crepa (magari anche il paladino stesso) ma se la via d'uscita è quella...

Ripeto: per me il druido nemmeno ci doveva entrare in quell'arena, e ancora non ho capito a che pro si è iscritto...

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Secondo me c'è una certa incomprensione: cioè mi sembra che più o meno siamo tutti d'accordo sul fatto che il druido fa bene ad usare "evoca alleato naturale" quando è necessario, ma non per ogni minimo capriccio (come il caso del torneo) o sbaglio? Non riesco a capire per quale motivo stiamo ancora discutendo :confused:

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No, tu stai dicendo una cosa molto diversa, oltre che sbagliata, cioè che vi siano due mondi, roll e role, e che questi non debbano comunicare tra loro. E se tutti i tuoi ragionamenti partono da questo presupposto, inutile continuare visto che le nostre due "filosofie" sono ai capi estremi del mondo.

Provo a rispiegare visto che mi sembra di non essere stato capito. Qualche post più sopra è stata chiesta una giustificazione regolistica a favore di una parte o dell'altra, riguardo alla sofferenza degli animali. Ebbene, quello che dico io (e che mi sembra anche ovvio) è che prendere in considerazione questo elemento è una forzatura, o se preferisci, una HR.ù

Se iniziamo a mettere in conto che gli animali evocati soffrono, allora dobbiamo tenerlo presente anche per le creature celestiali evocate dai chierici, per il compagno animale del ranger e la cavalcatura del paladino, per i seguaci umani e persino per gli avversari. Siamo tutti liberi di farlo, ma questo è un di più rispetto al gioco, che prevede che il tuo bel PG vada a combattere gli orchi cattivi senza pensare alle loro famiglie (questo è solo un esempio, ma io mi chiedo quanti giocatori si pongano veramente questo problema); per cui, se vogliamo tenere in mente il fattore "sofferenza degli animali", dobbiamo farlo in modo strutturale altrimenti è solo una scusa come un altra per prendersela con un giocatore.

Quanto al resto, io sono convinto che non siamo nel campo dell'ovvia verita, ma delle interpretazioni. I lupi attaccano in branchi; è vero che un lupo da solo non riuscirà a tenere testa a una tigre, ma se riesco a richiamarne più di uno magari qualche possibilità ce l'hanno (a logica, più che a regole)... se poi l'unico modo che ho per farlo è con una bacchetta che me ne evoca uno alla volta, magari ci provo lo stesso e vedo che non va, e cambio tattica...

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Io, non per fare il lecchino :-D, ma sono d'accordo con i moderatori o cmq con quelli che hanno i gradi più altri.

Anche loro come me cercano di dare una motivazione di regole (che era la mia idea di partenza non essendo d'accordo con il master) e poi dare una motivazione interpretativa più o meno equilibrata ma vedo che non è possibile....

Non prenderetevela a male ma ci sono molti di voi che non hanno espresso il loro punto di vista...Obluraski tu continui a parlare del fatto di soffrire o no che non è riportato e per questo ti do ragione, ma non hai espresso la tua visione alla situazione o cmq cosa avresti fatto :-( se in definitiva gli animali soffrono... vuol dire che non devono essere evocati in combattimento?! oppure si spera di avere un elementale anziano al primo livello?!:-p:-p

Gli evoca hanno l'utilità di essere utilizzati in combattimento e questo è un dato di fatto data la durata dell'incantesimo e su questo non è da discutere. Ma se mi trovo davanti un Ogre che è G.S. (non ricordo ora)... bel problema se i miei animali che soffrono non li posso usare

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Come dicevo sopra: non si tratta di andare per strada e sparare a caso. Se però sei in casa che stai cucinando quando un tizio (non voglio essere accusato di razzismo quindi facciamo che è bianco italiano e benestante :-p) ti punta una pistola... ti accusa di qualcosa che non hai fatto (chessò: sei andato a letto con sua moglie) e ha la visibile intenzione di ucciderti... sta per premere il grilletto! Se tu hai una pistola non gli spari???

Il druido ha reagito anche lui... non nel migliore dei modi, su questo siamo d'accordo, ma da qui a dire molte cose che sono state dette nel topic... tra cui l'immolarsi (ok, non l'hai detto tu ma è stato detto...).

Esempio inutile, visto che il druido ha deciso di partecipare ad un torneo. Non è che la tigre sia saltata fuori dalla foresta per mangiarselo, il che avrebbe cambiato di molto la situazione. Ma mi pare che qui non si voglia discutere, ma ci si arrampichi sui muri (come con quest'esempio) per dimostrare un buco nell'acqua.

Non si chiama spaccare il sedere, ma difendersi. E gli animali non sono "usa e getta" come una palla di fuoco quindi è ovvio che vengono trattai in modo completamente diverso. Quello che dico, e lo ripeto per l'ennesima volta, è che se si è in pericolo si attacca tutti assieme (animali compresi) e come va va...

Il druido ha saggezza trattino?

Altrimenti ritorniamo al caso del paladino che con un manipolo di uomini viene messo alle strette... che fai non attacchi?? E' chiaro che qualcuno crepa (magari anche il paladino stesso) ma se la via d'uscita è quella...

Vedo che piace continuare a ragionare per estremi, e che questo sta portando molti risultati.

Ripeto: per me il druido nemmeno ci doveva entrare in quell'arena, e ancora non ho capito a che pro si è iscritto...

Su questo sono perfettamente d'accordo. Al 100%.

Provo a rispiegare visto che mi sembra di non essere stato capito.

In realtà vorrei che mi spiegassi questo: "Non si possono mischiare elementi di "role" e di "roll"".

E che riflettessi di più prima di prendere una posizione contraria alla tua come un attacco personale.

Qualche post più sopra è stata chiesta una giustificazione regolistica a favore di una parte o dell'altra, riguardo alla sofferenza degli animali. Ebbene, quello che dico io (e che mi sembra anche ovvio) è che prendere in considerazione questo elemento è una forzatura, o se preferisci, una HR.ù

Se iniziamo a mettere in conto che gli animali evocati soffrono, allora dobbiamo tenerlo presente anche per le creature celestiali evocate dai chierici, per il compagno animale del ranger e la cavalcatura del paladino, per i seguaci umani e persino per gli avversari. Siamo tutti liberi di farlo, ma questo è un di più rispetto al gioco, che prevede che il tuo bel PG vada a combattere gli orchi cattivi senza pensare alle loro famiglie (questo è solo un esempio, ma io mi chiedo quanti giocatori si pongano veramente questo problema); per cui, se vogliamo tenere in mente il fattore "sofferenza degli animali", dobbiamo farlo in modo strutturale altrimenti è solo una scusa come un altra per prendersela con un giocatore.

Ma infatti il lato "umano" delle avventure è un elemento strutturale. Si è calati in un mondo, se non reale, quantomeno verosimile (in senso fantasy). E quindi delle sue regole di comportamento bisogna tenere conto.

Altrimenti, ribadisco, meglio Diablo: li di sicuro la sofferenza non c'è.

Quanto al resto, io sono convinto che non siamo nel campo dell'ovvia verita, ma delle interpretazioni. I lupi attaccano in branchi; è vero che un lupo da solo non riuscirà a tenere testa a una tigre, ma se riesco a richiamarne più di uno magari qualche possibilità ce l'hanno (a logica, più che a regole)... se poi l'unico modo che ho per farlo è con una bacchetta che me ne evoca uno alla volta, magari ci provo lo stesso e vedo che non va, e cambio tattica...

Infatti, non sto criticando il primo lupo, né il secondo, ma l'assenza di cambio tattica e lo scandalo che ha creato la "minaccia" del DM di prendere "provvedimenti" per il mancato rispetto della filosofia di vita di un druido neutrale buono.

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Shar, per smorzare i toni polemici, che immagino siano involontari, ti consiglio di scrivere un unico post in cui esprimi il tuo pensiero, piuttosto che quotare i singoli interventi di chi ti contesta.

Vedo effettivamente un ragionamento più che condivisibile nelle tue parole, ma questo ragionamento è soffocato dal "botta e risposta" che è venuto ad instaurarsi, e questo botta e risposta non può che essere improduttivo.

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Io non vorrei fare il sapientone perché non lo sono...Però volevo solo dire (Magari per mettere fine al topic con un 100esimo post) che ogni DM agisce alla sua maniera, e se c'è qualcosa che non è da contestare (Sempre che sia regolare e giusto, ovviamente) è proprio questa sua capacità di gestire le situazioni... Se il DM in questione ha deciso così, avrà avuto le sue buone ragioni...

:bye:

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