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Valena Aurica

Sogghigno "Varisiano...difficile sentirlo in un posto come questo"
Le parole che giungono da oltre la porta paiono un po' assurde, in effetti "E se anche fosse...che ci fa lì dentro? Perché vuole che ci allontaniamo dalla porta? Temo sia più che altro un modo per impedirci di passare"

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Gadriel

Mi domando oiut che altro perché ci sia un passaggio....ci sono dei meccanismi atti a ferire e uccidere, giusto? Se qualcuno entrasse qui dentro quell'essere avrebbe il suo sangue e le sue carni

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Koen

Varisiano... Una conferma che, presumibilmente, si tratta della Lingua Primeva. Anche se è molto strano che ognuno la percepisca come se fosse una lingua molto importante per la sua vita, piuttosto che quella nativa. Presumo che ci chieda di spostarci perché intende abbattere la porta. Rispondo a Valena, annuendo poi a Gadriel. A meno di non indovinare la combinazione o essere in grado di stringere in maniera tale da passare in una fenditura di queste dimensioni. Ad esempio trasformando la materia del proprio corpo in fumo. 

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Si iniziano a sentire dei rumori di metallo che si rompono. Stridii e movimenti. Si apre un leggero spiraglio, poi una lama di metallo scuro passa per la fenditura e, dopo quattro o cinque scossoni a sinistra ed a destra,la lama da verticale si fa orizzontale e poco dopo, il metallo della porta viene tagliato a pezzi. 

Una targa cade ai vostri piedi, staccatasi dalla zona dove, verosimilmente, andava posizionata la testa, fuori dalla vostra visuale. 

Recita “...ma questa non è una una di quelle.”

dall’altro lato, quando i pezzi di lamiera cadono, si vede un gran polverone alzato. Sentite un odore di sangue rappreso e polvere, oltre che di aria viziata . La zona sarebbe completamente al buio, la luce filtra solo dalla vostra stanza, non fosse era pa luce di una lanterna, alzata dalla figura che si trova accanto a voi. L’uomo è alto un metro ed ottanta ed è quasi nudo. Porta un cingilombi di tessuto logoro, che gli copre le pudenda, con poco sotto dei “gambali” di pelli e pelo di chissà che bestia.

Il braccio che tiene la decorata lanterna è coperto da un guanto alto fino al bicipite di tessuto nero inchiostro che pare pregno d’acqua e la cosa inquietante è che più buio dell’oscurità intorno a lui. Vi da una brutta impressione, in realtà, guardare quel guanto...ma vi viene da indugiare nell’osservarne le increspature del tessuto, che paiono muoversi come acqua in uno stagno. Dall’altra parte ha un bracciale di curiose piume multicolore.

Il volto è coperto da una maschera d’osso da capra? No, da antilope probabilmente, anche se il cranio ha due occhi al lato destro del volto. 

Per il resto, pare un normale umano fisicamente allenato, con un capellino bianchi ed occhi celesti verdi...tranne il sinistro che ha la sclera nera invece che bianchi.

<<Ah, curiosi, curiosi abiti portate! Ed armature e spade di metallo! Verrete sicuramente da insediamenti assai evoluti. Noto persino delle armi a polvere nera. Curioso, curioso....>> dice avvicinandosi verso di voi. Igr in compenso notate adesso che si è spostato aldilà del ponte.

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Jasmine Al-Alrae

"Non credo che siano più evoluti, rispetto a qualcuno che è in grado di tagliare una porta del genere come se fosse burro sciolto", controbatto, studiandolo con attenzione. 

"Da quanto tempo eri lì, in attesa? Ed, esattamente, cosa stavi aspettando, considerando che eri perfettamente in grado di guadagnarti una rapida via di uscita?".

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Koen

Guardo severo la scritta che cade dal portone: un altro trucco del Saggio. La creatura che si para davanti a noi è certamente peculiare, soprattutto visti i due bracciali che porta con sé: uno decorato con piume multicolori e uno nero come la notte, quasi fosse fatto di oscurità solidificata. Jasmine e Valena aprono il discorso, mentre io continuo a guardarlo circospetto In che luogo si trovava? E suppongo fosse inconsapevole di essere nella "casa" del Saggio dei Ragni, visto il suo livore nei suoi confronti. E se questi sotterranei fossero un semipiano creato dal Saggio?

  • Autore
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Il misterioso Icarus inclina leggermente la testa, si sente qualche suono di campanelli, come li avesse dietro la maschera. 

<<Non so calcolare il tempo se non in cicli del sole che percorre il buio e li non c’era traccia del mio vecchio amico.>> dice facendo spallucce. <<Comunque assai poco. Ho solo curiosato un poco nella stanza li dietro. C’è una curiosa faccia nel muro che fa indovinelli...mi sono divertito a porgliene alcuni io...non ha apprezzato. In verità non aspettavo nulla se non la voglia di muovermi ed andarmene, passando dal buio o dalla sicura porta he il servitore aprirà. Mi sembrava scortese spaccare questa, di porta...ma se siamo dal Saggio dei Ragni, la cosa poco mi disturba!>>

Si guarda un poco intorno, abisso incluso, per poi rispondere a Koen e Gadriel.

<<Dov’ero? In una strana zona piena di luce, vicino ad un fiume di acqua non nera ma cristallina! Curiosa e strana, davvero! Ho salvato un villaggio dalla maledizione degli Uomini del Re. Triste destino...solo un ragazzo è rimasto, voleva vendicarsi.>>

 

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Gadriel

poco tempo? Domando confuso lei conosce il saggio dei ragni quindi?

l'essere poi si rivolge a noi con una sorta di indovinello tu ci hai capito qualcosa? Domando a Koen piuttosto perplesso

  • Autore
comment_1654037

<<Conoscere? Una gran parola. Mi sono già scontrato con quel mostro.>> dice, avvicinandosi “all’abisso”. Osserva un poco. << Non avrà avuto nome, altrimenti non sarebbe stato così indifeso.>> dice facendo spallucce e ridacchiando un poco. 

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Koen

Il suo vecchio amico? Era qui in cerca di qualcuno? Chiedo al Padre, ascoltando intanto le sue criptiche parole. Non molto, ma suppongo che i suoi ultimi ricordi del mondo risalgano all'Era dell'oscurità. Questo spiegherebbe la ragione del suo stupore per il luogo in cui si trovava e per il nostro armamentario. E giustificherebbe la mia ipotesi sulla natura di questo luogo. Non parlavamo di un Vero Nome, ma di un nome comune. Dico all'essere, sperando che una creatura nota come "Padre della Parola" conosca la distinzione tra i due termini. 

Master

Spoiler

Conoscenze (Storia) +11 sulla maledizione degli Uomini del Re.

 

  • Autore
comment_1654046

<<Oh si, cercavo una cara amica...>> si liscia il mento della maschera. <<...ma ho sbagliato strada, credo. Il mio amico? Il padre della rivelazione. L’uomo della Luna che attende l’arrivo del Sopravvissuto.>> dice con un che di pensieroso. Tutti pensate immediatamente a Groetus.

@Ian Morgenvelt 

Spoiler

Ricordi di aver letto qualcosa sugli uomini del re, difensori dei mortali nell’oscurità, ma anche macellai...poco altro in realtà.

Poi si ferma a guardare Koen, poi si muove fino ad avvicinarglisi e tendere la mano al suo viso.

Edited by Zellos

comment_1654086

Jasmine Al-Alrae

La conversazione rimbalza continuamente tra ľinteressante e ľincomprensibile: decido quindi di seguirla con le orecchie, mentre indago, per quanto possibile, oltre la porta lacerata. Getto il mio sguardo al di là dello squarcio appena fatto e scruto tra le ombre, pronta a fare luce per garantirmi qualche utile indizio su cosa ci stia attendendo. 

  • Autore
comment_1654098

Grazie anche alla lanterna del “Padre delle Parole”, vedi che sulla parete sinistra della stanza si trova la figura di una gargolla con volto leonino. Sta con ogni evidenza borbottando o muovendo le labbra, mentre si appoggia la mano al mento come pensierosa. Dietro di lei il muro ha una curiosa decorazione, come se un arco fosse stato murato. 

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Jasmine Al-Alrae

"Io andrei a dare un'occhiata, amici miei, per capire cosa racconta e chiede quel guardiano di pietra", spiego, indicando l'interno della stanza. 

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Koen

Il suo amico sarebbe Groetus: nientemeno che il dio che attende la fine dei tempi. Jasmine si reca ad esplorare l'interno della stanza, mentre il Padre avvicina la sua mano al mio volto, come se volesse toccare il mio occhio. Faccio un passo indietro, lasciando spazio a Gadriel, per poi prendere un profondo respiro e provare a calmarmi. La sua amica è per caso la Spirale del Fato, detta anche Madre delle Anime? E posso chiederle cos'abbia il mio occhio di tanto strano? Non credo che un essere divino sia particolarmente interessato alla distinzione tra Azlanti, umani moderni o qualunque altra razza.

  • Autore
comment_1654235

<<Mi pare che tu abbia gli occhi della mia amica...>> dice pensieroso, osservando curiosamente Gadriel qualche istante. <<No, la madre delle anime è l’ultima che ho portato attraverso il Buio, il Nero. La mia amica è la penultima.>> dice lui, mentre abbassa la lanterna.

<<Di che materiale sono fatti i vostri armamenti? Non riesco a capire da quale mostro li abbiate creati...>> si gira poi verso l’angolo a destra della stanza, dandovi le spalle. Se sul fronte era con un bel po’ di cicatrici, sulla schiena non ne ha molte.

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