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Capitolo V: Barusha


Bellerofonte

Messaggio consigliato

Fortunale

"Lady Tamara ha preso in consegna i due malati, è già andata via. Penso che trascorrerò qualche giorno a palazzo cercando di capire qualcosa in più su questa gente. Mi farà comodo avere qualcuno che tenga nota di tutto ciò che scopro. Ventura, che ne diresti? Sei già stata a palazzo, dopo tutto"

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Il 25/2/2019 alle 11:28, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del IX mese, anno 1491, ore 09:45 || +150 giorni dalla partenza

Lalibela, Barusha || Brezza da ovest, freddo e nuvoloso || Cibo per 6 giorni

"Certo, grande B. Adooooro la mia stanza!" Ventura è su di giri per le avventure che si parano dinnanzi a lei, soprattutto in compagnia del suo adorato maestro di navigazione. 

La vostra avventura a terra inizia la sera stessa, quando i primi a scendere fanno amicizia con Zilka, la proprietaria dell'Osteria della Spelonca, il luogo dove, a turno, tutti alloggeranno durante questi tre mesi. Le eccezioni sono quattro: Besnik, Ventura, Sandrine e Barbara - quest'ultima prenderà il posto di Tondley a palazzo, visto che l'ex capomastro della Cercascogli ha difficoltà a dormire in una stanza così piena di volti elfici che lo fissano tutte le sere. 

Dopo poche settimane nel quale Sandrine ha dovuto darsi davvero da fare per fare da interprete tra la ciurma e la popolazione locale - buona parte della quale non parla l'elfico - riuscite tutti ad imparare il Comune di Barusha, la lingua goblinoide diffusa tra il popolo.

@Fortunale

Spoiler

Tu e Ventura trascorrete molto tempo a palazzo trascorrendo molto tempo nel reparto Cartografia della grande biblioteca di palazzo che lady Tamara vi lascia usare nelle ore serali. La prima cosa che cercate, ovviamente, è la mappa completa dell'isola.

YOPo64A.jpg

Ventura ne fa una copia accurata che decidete di unire alle mappe già in vostro possesso sulla Speranza; ottenete informazioni su ogni città, sulle distanze e sulle popolazioni autoctone dell'isola. Tutto ciò che imparate verrà poi trascritto sul diario di bordo che, nel remoto caso funzionasse ancora dopo mesi di navigazione, dovrebbe in teoria trasmettere le informazioni a Capo Ventura.

Tutto ciò che è conservato in quel tempio di conoscenza che riguarda l'esplorazione è limitato alla sola Barusha; la Lucente Signora diceva il vero quando asseriva che nessuno nella storia dell'isola si è mai preso la briga di allontanarsi troppo dalle coste - che cosa assurda! aveva commentato Ventura - ma in compenso il resto dell'isola è molto ben dettagliato. In compagnia di Sandrine e Barbara, imparate presto che le città vere e proprie sono di natura elfica e versano tributi alla capitale ogni sei mesi; i villaggi invece sono di goblin, i quali ovviamente si rifiutano di sottostare al governo centrale e non rispondono a nessuno. Ogni tentativo passato di arginare o distruggere la piaga dei loro assalti e saccheggi è stata vana: quando un villaggio viene raso al suolo, ne spunta un altro nello stesso punto nel giro di un mese a causa della rapidità con il quale questi esseri riescono a scappare e riorganizzarsi durante le spedizioni punitive degli elfi. Col tempo tutti hanno semplicemente lasciato perdere e si sono rassegnati ad avere questi parassiti sull'isola.

Altri nemici di Lalibela si trovano nelle foreste centrali, dove gli elfi selvaggi occupano la foresta a partire dal villaggio di Samre ad est. Anche loro si dedicano a saccheggiare le carovane con i tributi delle città vicine, ma almeno lasciano in vita i malcapitati, una volta derubati. Per il resto, le città sono autogestite da famiglie nobiliari, i quali fungono da portavoce dei loro insediamenti presso il governo centrale.

Il tempo che non trascorrete tra mappe e goniometri lo dedicate alla ciurma; "non c'è mai da rilassarsi troppo" è il tuo motto, perciò continui ad allenare Ventura, a sorvegliare che i turni siano rispettati a dovere e che la Speranza sia pulita ed in ordine, e che nessuno crei problemi all'Osteria quando non ci sei.

Tamara ti invita spesso a cena con lei, anche le sere nel quale Sandrine, Ventura e Barbara escono in città e vi ritrovate solo tu e la lady elfica; è difficile dividerti tra lei e le richieste della ciurma di averti a fare baldoria con loro, e spesso sei costretto a fare una scelta: passare queste serate in dolce compagnia o riunirti ai tuoi uomini? 

La lady ti chiede inoltre un favore, vista la vostra disponibilità a collaborare: il lord di Ibnat, Iskander Yedilov, non ha inviato i tributi di questo mese. La Speranza è abbastanza veloce da andare e tornare dalla città in dieci giorni, e ti assicura che non dovrebbero esserci pericoli imminenti nella traversata. Il tuo compito sarebbe soltanto di verificare lo stato della città e fare rapporto una volta tornato. Accetti l'incarico? 

Un'altra questione che riguarda la Speranza è il fatto che molti elfi di Lalibela vorrebbero visitare la nave; alcuni sono addirittura disposti a pagare per salire a bordo di un artefatto magico proveniente da un altro mondo! Alcuni membri della ciurma, come Sigbjorn o Asvig, non sono molto felici di condividere il loro territorio con dei civili che guardano, toccano e annusano qualsiasi cosa! Altri invece, tra i quali Tondley e Ventura, adorano l'idea di potersi sentire dei divi con la popolazione che chiede loro autografi e ritratti, tra l'altro facendoci anche qualche soldo. Come gestirai la cosa?

Se c'è qualcosa che a bordo non serve, o al contrario avete necessità specifiche, Lalibela è un posto dove si può comprare e vendere davvero di tutto. Non sarebbe male stilare una lista delle cose da comprare/vendere fintanto che si è in città, se lo desiderate; oppure lasciare che sia qualcun altro del tuo equipaggio a occuparsene.

Asvig, assicuratosi che la città sia priva di reali pericoli che possano compromettere l'integrità della sua signora dello Zefiro, ti chiede di potersi allenare con la guardia cittadina per imparare le tattiche e le strategie di combattimento con i locali; il capitano della guardia è già disponibile a confrontarsi con lui, ma ovviamente questo richiederebbe parte del suo tempo lo passato a terra invece che sulla Speranza. Accetti la sua proposta?

Infine, alcuni dei membri della ciurma ti hanno chiesto di poter lavorare per potersi permettere l'affitto alla locanda senza dover attingere alle casse della Speranza, le quali non traboccano di certo in questo periodo. Questo significherebbe meno manodopera a bordo della Speranza durante la vostra permanenza a Lalibela. Cosa rispondi loro?

@Sandrine

Spoiler

La stanza della Vedova è un vero paradiso che non stanca mai, giorno dopo giorno. Grazie a quello straordinario armadio e ai trucchi praticamente infiniti di cui disponi sei sempre all'ultimo grido in fatto di moda! Trascorri sfortunatamente il primo mese accanto alla ciurma, incapace di parlare con gli autoctoni, cercando di farti capire. Tu riesci ad imparare il Comune di Barusha in pochissimo tempo - due settimane o poco più - con una naturalezza che prima non avevi: grazie, Scacchista! Barbara ti è sempre vicina a palazzo, dove noti un progressivo interesse di lady Tamara verso il vostro capitano, attorno al quale tu, Ventura e lady Syvis spettegolate regolarmente. 

Terminato questo periodo, la tua prima necessità è di cercare il medaglione, che però non si trova. Nessuno in città ha mai visto o sentito niente del genere, anche se ti ritrovi ad avere a che fare con un gran numero di pendenti magici dalle funzioni più svariate, molti dei quali troppo costosi e altri che non ti sono utili quanto vorresti.

L'Osteria della Spelonca è dapprima il tuo palcoscenico: canti per la Speranza, tenendo alto il morale ogni sera. Gli avventori iniziano a farsi più numerosi da quando ci sei tu, e guadagni 62 monete d'oro durante la prima settimana, al termine del quale vieni richiamata da lady Tamara che ti offre un posto fisso ogni sera presso la piazza centrale della città, con tanto di orchestra accodata, ovviamente non senza nulla in cambio: se accetti, la paga è di quindici monete d'oro a serata.

Il tempo che ti rimani lo passi in biblioteca, dove spesso incontri Ventura e Besnik intenti a smanettare con lenti d'ingrandimento, goniometri e mappe nella sezione cartografia. Tu e Barbara fate alcune ricerche su Barusha e sui vari aspetti connessi alla magia, ma ottenete ben poco. Soprattutto in fatto di draghi, l'isola è estremamente sfornita di dettagli e notizie, come se questi esseri non appartenessero a nessun aspetto della loro storia o cultura. Si parla solo di rari avvistamenti - tra cui uno abbastanza recente - di draghi chiamati con nomignoli decisamente impropri, forse frutto del folklore popolare. Datato due anni fa, trovate un rapporto di un esploratore:  "[...] Un Cornotonante è stato avvistato presso le pianure a Sud tra Corissa e la capitale". Ma a parte alcuni schizzi molto vaghi che mostrano una grossa creatura con enormi ali da pipistrello, non c'è molto altro al quale attingere. Barbara è d'altronde un'aristocratica che ha imparato a gestire la sua magia in maniera amatoriale, e poco si è interessata agli aspetti teorici della magia. 

YOPo64A.jpg

In compagnia di Ventura e di Besnik, le ricerche si estendono alla geografia e all'organizzazione locale; imparate presto che le città vere e proprie sono di natura elfica e versano tributi alla capitale ogni sei mesi; i villaggi invece sono di goblin, i quali ovviamente si rifiutano di sottostare al governo centrale e non rispondono a nessuno. Ogni tentativo passato di arginare o distruggere la piaga dei loro assalti e saccheggi è stata vana: quando un villaggio viene raso al suolo, ne spunta un altro nello stesso punto nel giro di un mese a causa della rapidità con il quale questi esseri riescono a scappare e riorganizzarsi durante le spedizioni punitive degli elfi. Col tempo tutti hanno semplicemente lasciato perdere e si sono rassegnati ad avere questi parassiti sull'isola.

Altri nemici di Lalibela si trovano nelle foreste centrali, dove gli elfi selvaggi occupano la foresta a partire dal villaggio di Samre ad est. Anche loro si dedicano a saccheggiare le carovane con i tributi delle città vicine, ma almeno lasciano in vita i malcapitati, una volta derubati. Per il resto, le città sono autogestite da famiglie nobiliari, i quali fungono da portavoce dei loro insediamenti presso il governo centrale.

Durante la vostra ricerca, Barbara è affascinata dalle tue teorie su questi "antichi contatti" e inizia a spulciare libri di storia antica alla ricerca di informazioni a proposito. Tutto ciò che riuscite a trovare sull'isola è che un numero imprecisato di secoli addietro ci fu una grande guerra tra fazioni all'interno delle foreste, le cui storie sono ormai mitologia nella cultura popolare. Leggenda narra di un lupo che mangiava i sogni dei bambini, e si faceva cavalcare solo dal legittimo principe di Lalibela; grazie a lui la grande guerra verso i selvaggi elfi mostruosi che abitavano il bosco venne vinta e gli abitanti della foresta vennero per sempre confinati al suo interno - ed è da questi "mostri" che discendono gli elfi selvaggi che abitano Samre tutt'oggi. Storia avvincente, ma da nessuna parte vengono menzionati umani, nani, halfling o mezzelfi. Da un certo punto della storia, circa un millennio fa, i goblin iniziano a spuntare da sotto la terra e iniziare ad abitare in zone limitrofe dell'isola. Tutto qui.

Ma non tutto ciò che scopri è piacevole: una sera, in taverna, ascolti per caso una conversazione tra due marinai che parlano di una nave fantasma dalle vele verdi che scompare nel nulla all'orizzonte che uno dei suddetti elfi avrebbe visto a sud dell'isola, una settimana nel quale si era allontanato troppo dalle coste per seguire un branco di sardine. Nonostante uno stretto interrogatorio, il marinaio non ti ha saputo dire nulla se non che il fatto risale a circa dieci anni fa. Non sai nemmeno se si tratta veramente di un avvistamento casuale della Zephira o se l'elfo in questione sta inventando tutto solo per fare bella figura coi suoi amici, ma aver sentito questa storia ti rovina l'intera serata.

Il resto della ciurmaglia, ovviamente, non se ne sta con le mani in mano!

  • Barbara insiste per poter essere trasferita a palazzo e cooperare con la Lucente Signora per seguire i progressi fatti con Tiberius ma soprattutto con Nero. Per il resto del tempo, segue come un'ombra Sandrine, iniziando a frequentare con lei gli ambienti altolocati della città di Lalibela. Uno dei suoi desideri è di poter iniziare ad insegnare il Comune di Capo Ventura ai nativi, ma per farlo ha bisogno di tempo che non può dedicare alla Speranza. Visto che il carattere di questa richiesta riguarda la Eurus più che la nave, la decisione spetta congiuntamente a Fortunale e Sandrine. Acconsentite alla sua richiesta, eventualmente ponendo qualche condizione?
  • Sigbjorn è pensieroso da alcuni giorni. Dopo aver bighellonato in giro e osservato un po' la situazione, decide di esporvi la sua richiesta: vuole che Molo Zefiro, vista la sua attuale scarsa utilità, gli venga consegnato per farne la dimora della sua gente. Barusha è una grande isola, ma scarsamente popolata, e fornisce un ambiente perfetto per l'insediamento delle tribù nordiche di cui Sig fa parte; vi ricorda che il motivo per il quale è partito con voi gratuitamente era proprio di voler trovare un nuovo Eden per la sua gente ormai allo stremo...e se acconsentite, sostiene che resterà a Barusha a sorvegliare e preparare l'arrivo dei suoi simili con la spedizione successiva. Ma ovviamente le cose non sono così semplici. Decidete di esplorare seriamente la possibilità o preferite non rischiare di creare incidenti diplomatici?
Modificato da Bellerofonte
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Fortunale

DM

Spoiler

Ho trascorso molto tempo con la ciurma, e almeno per un primo periodo accetto quasi sempre gli inviti di Tamara. Di certo il fatto che sia una bella elfa rende tutto più facile, ma lo farei anche se fosse un goblin orrendo. Infatti intendo approfittare di ogni occasione per capire meglio questo popolo: ciascun pezzo di informazione, per quanto piccolo, tornerà utile prima o poi.

 

Permetto agli elfi di salire a bordo con una modica cifra, e di parlare con i marinai non di turno. Chiedo alla ciurma di non intascarsi nulla ma apro un fondo comune con cui pagarsi le spese: qui verrà versato tutto il surplus. Se a Tamara va bene vendo anche la birra (la faccio vendere a Sandrine) dei goblin e metto tutto nel fondo comune. Con questo fondo pago direttamente Zilka, semplificando il giro di soldi.

Se la ciurma vuole lavorare mentre è a terra (o anche vendere prodotti artigianali. O pescare e vendere il pesce) va bene, e ciascuno si tiene ciò che guadagna e lo spende come vuole. Uniche regole: a bordo niente veleni, esplosivi, droghe o donne (e uomini) di piacere. Niente schiavi, se ce ne sono. 

Faccio la lista di cosa serve e la faccio girare tra tutti quelli che sanno leggere, la ricontrollo per vedere che altro può servire e vedo come ce la caviamo con i fondi della Speranza. Uso il fascino di Sandrine senza pietà per farle tirare un po' sui prezzi quando possibile. 

Per quanto riguarda l'aiuto a Tamara accetto di recarmi a osservare la città, dopo però sei giorni di sosta per dar riposo alla ciurma (se non c'è troppa fretta).

Dopo il viaggio Asvig potrà allenarsi come preferisce nelle giornate libere. 

 

Spoiler

@Bellerofonte editato

 

 

 

Modificato da Pippomaster92
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Sandrine Alamaire

Spoiler

Ad un certo punto, non capisco se sia la mia arte o se sia il mio non essere un'Elfa, ad attrarre tanto interesse... ma decido di acconsentire alla strana richiesta di lady Tamara. Suono e canto nella piazza cittadina ogni qual volta mi viene richiesto e non ho altro da fare. 

Ma, dopo un po', faccio una  mia richiesta. Ora che ho appreso la lingua locale, vorrei anche recitare,  talvolta... avranno dei drammaturghi, qua, no?

E ballare. Sì, per gli dèi... ballare. Non solo nei saloni. Non solo alle feste. Io sono nata per ballare. 

Non ho mai incontrato, onestamente, nessun altro tanto bravo a danzare e cantare allo stesso tempo! E che la modestia si dia pace. 

Certo, la celebrità, per quanto macchiata di curiosità, comporta dei vantaggi. Incontrare gente. Di tutti i tipi. Dal lavoratore portuale - che conosce tutti, in strada - al nobile signorotto - galante, fascinoso e, soprattutto, ben inserito -.

Le informazioni su quanto cerco sono scarse, ed allora mi dedico ad altro. 

Haritu. E la nave dalle vele verdi. 

Il resto salterà fuori. 

 Con Fortunale concordo di concedere a Barbara di trascorrere più tempo a Palazzo, ove forse potrà anche esplorare meglio la sua intrinseca natura arcana... e come potrebbe altrimenti, di fianco a Tamara. Ma le chiedo di annotarsi tutto e di mantenermi costantemente aggiornata. 

La richiesta di Sigbjorn è più complicata da soddisfare, ma non mi tiro indietro. Il Molo è una mia creazione e la darei volentieri a quelle genti... però, prima, voglio essere ben certa di non arrecare danno reale a qualcuno. 

Ma cominciamo davvero (davvero!) ad avere bisogno di ampliare l'equipaggio...

Modificato da Ghal Maraz
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Il 25/2/2019 alle 17:45, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del VIII mese, anno 1491, ore 09:45 || +150 giorni dalla partenza

Lalibela, Barusha || Brezza da ovest, freddo e nuvoloso || Cibo per 6 giorni

 

  • Le continue cene del capitano con Tamara iniziano a far parlare la ciurma - soprattutto le donne, che iniziano a spettegolare su una possibile storia d'amore nascente tra il burbero uomo di mare e l'esotica lady sacerdotessa dagli occhi smeraldo. Certo non hanno tutti i torti, visto che ad un certo punto la Lucente Signora chiede a Fortunale di scambiare informazioni con lei anche sui metodi di corteggiamento e riproduzione dell'Ovest - scena al quale Ventura, assiste in segreto e non si fa remore a condividere con il resto delle sue amiche. Eppure Tamara sottolinea che la richiesta è a puro scopo accademico!
  • Da quando gli elfi hanno iniziato a visitare la Speranza, la ciurma è contenta a metà: i soldi fanno comodo, ma avere a bordo sempre così tanti estranei costringe anche coloro che sono fuori servizio a tenere un occhio aperto affinché nessuno rubi niente. 
  • Tamara accetta senza problemi che vendiate la birra.
  • Lavorando, l'equipaggio inizia a familiarizzare con il posto e con le persone. Alcuni di loro iniziano a trascorrere il loro tempo libero altrove, non più nell'Osteria della Spelonca, ma presso nuovi locali dove hanno trovato nuovi amici elfi.
  • Il viaggio della Speranza ad Ibnat rivela che c'è stato trambusto nella cittadina recentemente. Lord Iskander Yedilov è morto dopo un attacco al potere (fallito) da parte dei goblin del villaggio vicino e sua figlia Kara ha preso il potere e vi affida il compito di comunicare a Tamara che la città non ha soldi disponibili attualmente, poiché rubati dai mostriciattoli. La cosa che più ti interessa di tutta questa vicenda è che due orecchie-tonde di nome Randal e Arrigo hanno contribuito a salvare lady Kara e la città intera, e si sono diretti ad Est per risolvere un grosso problema di salute che affliggeva il cuoco. Iniziate a preoccuparvi.
  • Al termine della missione, Asvig inizia a confrontarsi con la guardia cittadina e presto iniziano ad accendersi le prime rivalità. Una parte dei soldati si schiera con l'ex-generale Handoriano, l'altra invece rimane fedele al capitano locale. La natura degli screzi è dovuta al modo in cui i soldati vengono trattati, secondo Asvig "troppo civilmente", e definendo il loro addestramento "inefficace" alle minacce.   
  • Gli spettacoli della contessa fanno il pienone, e Tamara accetta dopo alcuni sold-out di concedere a Sandrine di potersi esibire in alcune opere tipiche dell'Ovest, se lo desidera. Barusha inizia a conoscere la cultura capoventurese e ne resta estasiata. Il "marketing" della Speranza vola alle stelle e tutti i cittadini di Lalibela sono presi dal voler imitare o cercare di comprare a prezzi superiori al normale tutti i prodotti offerti dalla Speranza. In più il teatro attira anche gente del popolo, ed i ricavi aumentano considerevolmente.
  • I nobili delle cittadine vicine si interessano ai nuovi arrivati grazie a Barbara riesce a farseli amici, introducendoli agli spettacoli di Sandrine. Ammaliati, anche loro seguono la moda lalibeliana dichiarando di essere interessati alle merci e ai prodotti tipici della vostra terra.
  • Della Zephira nessuna traccia. La leggenda della nave dalle vele verdi non è più spuntata fuori in questi mesi, probabilmente perché Kilagas non ha mai avuto interesse o non ha mai scoperto Barusha. Quello che venite a sapere è invece una storia da taverna piuttosto popolare, adorata dai marinai che sembra avere qualcosa a che fare con lo strano messaggio trovato in acqua. 
    Spoiler

    Gli Aneddoti della Canis Maior - Parte I

    Era il 1881 quando la Canis Maior si imbarcò da Lalibela dopo aver razziato nuovamente il banco dei pegni dell'Osteria della Spelonca. Non in senso letterale: la legge dei pirati di Haritu, famosa in tutto il Secondo Cielo, vietava la razzia delle taverne, bettole, osterie, locande e case di compagnia di ogni porto in cui uomo avesse mai messo piede, nessuna eccezione. Uomini di mare, sapete? Sempre attaccati alle loro cose, rispettosi solo verso i loro simili e diffidenti da ogni cosa che non galleggia sull'acqua salata.

    Il Capitano Levriero era un uomo dalla stazza insolita. Alto, altissimo, uno spilungone che superava i due metri per qualche centimetro mal riposto sul suo lungo collo, che madre natura aveva per errore tolto invece alla larghezza delle sue spalle. Sembrava quasi il riflesso d'un uomo normale di fronte ad uno specchio tirato per le estremità verticali. Un paio di baffi sottili come capelli di dama adornavano una bocca impettita ed uno sguardo fiero e stralunato; coloro che avevano avuto il piacere di fare affari con lui, dicevano che non accettasse mai niente che gli fosse posto direttamente: chiedeva sempre di poggiare i sacchetti colmi di monete su di un bancone, una seggiola, o qualsiasi cosa avesse abbastanza a tiro - si dice una volta perfino la testa del suo primo ufficiale! - e dopo, solo dopo, si adoperava per prendere possesso degli oggetti. C'è chi dice che non sopportasse il contatto con la pelle altrui, altri che derivava da un'educazione nobiliare di qualche casato decaduto per la superbia, altri ancora che fosse stato maledetto da Procan in persona per aver rubato la sua capacità di onniscienza sul mare. Circolano molte storie sulla Canis Maior, "la Inevitabile", la nave che poteva trovare un uomo anche se nascosto sul fondo del mare, o dentro una giungla, o perfino nelle fauci di un vulcano. Ma quelle altre storie le lascio per un giorno più propizio. Magari la prossima volta vi parlerò di come il cannoniere Beagle perse a dadi con la Morte e riuscì a tenersi stretta la sua vita solo grazie ad un occhio finto e ad uno zoccolo di cavallo arrugginito.

  • Barbara continua a seguire i progressi sulle cure di Tiberius e Nero, affermando nel frattempo di avere iniziato ad apprendere rudimenti di magia di guarigione.
  • La questione di Sigbjorn è più spinosa. Gli elfi hanno molto spazio libero sull'isola poiché il loro ciclo biologico è molto più lento di quello degli umani, ma sapete bene che la presenza della vostra razza sull'isola potrebbe sconvolgerne gli equilibri. Tamara sostiene che una razza che si insedia sull'isola verrebbe considerata alla stregua di un'invasione - le esperienze coi goblin sono state piuttosto traumatiche - ma Barbara giunge ad un compromesso: fondare un avamposto della Loggia sull'isola. La Loggia non è un popolo, ma un'organizzazione, e nessuno vieta di poter aprire una nuova "attività commerciale" in uno spazio franco a Molo Zefiro. Questo significa però che i conterranei di Sigbjorn dovrebbero in qualche modo essere "impiegati" della Loggia per poter essere allocati lì, e ciò implica due cose: di arruolarli tutti come Pionieri (cosa infattibile, visto che solo il Gran Maestro può approvare la loro entrata nella Loggia) oppure che almeno un Pioniere (Sigbjorn, appunto) rimanga a coordinare tutto, e che ce ne sia sempre almeno uno sull'isola affiché sia legittima la presenza di Molo Zefiro. Tamara aggiunge che se una volta arrivati questi si impegneranno a combattere i goblin e a scacciarli, potrebbero poi prendere i loro villaggi nel caso decidessero di volersi espandere. Sigbjorn accetta, per quanto sia ovvio che sottomettere l'intera tribù alla Loggia pur di sopravvivere porterà screzi nel clan. Ma questi - per ora - non sono affari vostri.
  • Ottenete informazioni su alcuni mercenari presenti sull'isola; a Debark, un porto del nord di Barusha, un famoso cacciatore di taglie è disposto ad unirsi alla Settima sotto lauto compenso. I migliori carpentieri si trovano a Lalibela, ma Tamara sostiene che potete sopperire all'assenza di Sigbjorn con un oggetto magico capace di riparare la nave. Se solo ci fosse Arrigo con voi, avreste potuto saperne di più, ma vi toccherà aspettare che la ciurma sia di nuovo riunita per procedere oltre.
  • Di Arrigo e Randal non sapete più nulla. L'ultimo avvistamento è nei pressi di Debark, sulla strada che si addentra nella foresta degli elfi selvaggi. Cosa diavolo staranno combinando quei due, in territorio ostile?
Spoiler

//Considero che prendiate 20 a tutte le prove, avendone il tempo

Guadagnate 84 monete d'oro dalle visite sulla nave e 40 monete d'oro dalla birra venduta. //Mi occupo di aggiungerle all'inventario della nave

Manca la lista delle cose che volete vendere!

Sandrine guadagna 300 monete d'oro dagli spettacoli.

Ottenete un contatto nella nobiltà di Barusha, lady Sayra Ershatova di Gedebge.

I mercanti di tutta l'isola comprano a +20% tutti i prodotti che vendete.

Dovete decidere come occuparvi della questione Sigbjorn.

 

 

Modificato da Bellerofonte
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Fortunale

Tre mesi intensi, ma anche interessanti.

Durante le cene con Tamara parliamo di molti argomenti, alcuni...inconsueti. Ma non sono un damerino e invece che farmi andare il cibo di traverso alla richiesta dell'elfa le spiego certe cose a grandi linee (il corteggiamento, per quanto io non sia mai stato sposato ho comunque avuto due quasi-mogli) e le assicuro che tutto il resto funziona alla solita maniera. Dopo redarguisco severamente Ventura, come farebbe un padre, sul fatto di spiare le conversazioni altrui.

Parlo un po' con Asvig, da uomo a uomo, spiegando che condivido pienamente le sue idee di disciplina, ma che siamo ospiti. Se fosse assunto da Tamara come capitano delle guardie avrebbe tutto il diritto di criticare gli ufficiali elfici, ma per ora è meglio che addestri a modo suo solo i volontari. 

Per quanto riguarda Sigbjorn penso che i tempi siano tutt'altro che maturi: dopo tutto non sappiamo nemmeno se riusciremo a contattare la nostra gente e a farla venire qui.

 

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Sandrine Alamaire

La necessità di trovare Randal ed Arrigo si fa palese e lo faccio notare a Fortunale: credo che dovremmo addentrarci nel cuore dell'isola, di questo passo.

Anche se il mio cuore da diva irrequieta e mai doma non brama altro che le luci del palcoscenico e la mondanità dell'isola... e il mio guardaroba sta diventando più glorioso che mai! Nemmeno a Chateaux-Blanc ho mai potuto vantare un tale florilegio di abiti tessuti accessori colori!

Tra un viaggio ed un ballo, una commedia ed una serata di gala, decido che è ora di capire (e carpire!) meglio la storia di Barusha, il suo sistema di datazione e le più antiche storie e leggende, che potrebbero anche celare delle verità...

Lieta che Barbara abbia trovati stimoli, nel suo nuovo "scopo", e che pur non abbia rinunciato a godersi un po' di vita, la lascio sostanzialmente fare, seppur cerchi di tenerla lontana da "nere" illusioni. Almeno una volta alla settimana la invito nella mia stanza e dormo in sua compagnia: una condivisione che non faccio ancora con Ventura, sebbene frequenti siano le serate solo donne. Ma il rapporto con Barbara ha una storia ed una profondità diversa. 

Sostengo Fortunale nelle sue posizioni con Asvig e Sigbjorn: i due nordici sono i membri allo stesso tempo più austeri e più emotivi della nostra ciurma, incomprensibili giganti dagli scatti umani e profondi. Ad Asvig ricordo solo una cosa ("Ricordate, mio Lord, di non affrettare il giudizio"), sicura che possa ben comprendere, mentre maggiore tatto e cautela ci vuole con Sigbjorn. 

Lascio a Fortunale la scelta su cosa vendere e cosa imbarcare, mentre i miei pensieri e le mie piccole ossessioni ed idiosincrasie spingono sempre più verso la ricerca del terzo medaglione e la l'attesa di possibili notizie riguardo mia madre...

Per quanto riguarda il mercenario, poi... che dica chiaramente quel suo prezzo!

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Il 27/2/2019 alle 17:20, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del VIII mese, anno 1491, ore 09:45 || +150 giorni dalla partenza

Lalibela, Barusha || Brezza da ovest, freddo e nuvoloso || Cibo per 6 giorni

  • Ventura in un primo momento sembra digerire piuttosto bene la paternale, solo per scoprire poi che la sua indole difficilmente cambierà in seguito ad un solo discorso. In ogni caso lady Tamara non avrà l'onore di assaggiare Capo Ventura fino in fondo, visto che le tue parole restano tali...e basta.
  • La storia antica dell'isola è davvero troppo antica per la biblioteca del castello. Se ci sono altri testi, saranno sicuramente altrove; una delle voci ricorrenti ultimamente è che i sovrani stessi abbiano tutta la conoscenza che manca dai quei tomi.
  • Asvig spiega le sue ragioni senza mezze misure: se la Zephira è stata avvistata, Kilagas sbarcherà su Barusha prima o poi, e la città deve farsi trovare pronta. Preferisce dar fastidio a qualche soldato sfaticato invece di rischiare la disfatta per l'intera città. In ogni caso, l'ex-Scuotiterra prende in simpatia metà del corpo di guardia, mentre l'altra metà diventa politicamente ostile agli affiliati della Loggia. I richiami del capitano e della sua lady fanno sì che lasci andare la presa prima che si verifichi un vero e proprio scisma all'interno dell'apparato militare di Lalibela.
  • Razul Matarov, il mercenario con il quale state tenendo i contatti tramite missive, richiede 4 monete d'oro al giorno di mantenimento; come tutti gli altri mercenari della Loggia, il contratto base prevede tre anni anticipati, per un totale di 4380 monete d'oro se volete prenderlo con voi.
  • Per quanto riguarda il caso Sigbjorn, state facendo i conti senza l'oste. Azamatar e Jazira doneranno il loro benestare ad un avamposto della Loggia solo in cambio di un "pezzo di conoscenza", uno dei cinque oggetti che vi hanno precedentemente chiesto. Sigbjorn nel frattempo diventa più insistente: dovrete presto dare una risposta definitiva.
  • 6 uomini dell'equipaggio della Speranza hanno espresso la volontà di voler restare a Barusha.

E' mattina, e siete al solito impegnati nelle vostre attività quotidiane nella capitale, quando vedete Barbara correre verso di voi tenendosi gli orli del vestito con due dita. "Mastro Tiberius si è svegliato!" vi esclama a perdifiato, invitandovi a raggiungerlo nelle sue camere presso il palazzo; proprio in quel momento le vostre chiavi si illuminano. Una convocazione da parte dei sovrani! 

Modificato da Bellerofonte
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Fortunale

Le altre faccende finiscono messe da parte quando Tiberius si sveglia...e i sovrani ci convocano! "Sandrine, andate da Tiberius e vedete come sta, io raggiungo i sovrani"

Altri eventi, flashback

Spoiler

- Sono un po' dispiaciuto che Tamara non abbia voluto approfondire, ma d'altra parte la situazione rischiava di essere un po' strana. Forse le donne elfiche sono più complicate di quelle umane? Ne dubito, ma chi può dirlo? Almeno Ventura avrà poco di cui sparlare.

- Acconsento che i sei lascino la nave, ma chiedo loro di ripensarci: tra gli elfi potrebbero sentirsi soli alla lunga. So cosa vuol dire stare un'isola senza la compagnia di altri umani.

- Dico a Sigbjorn di pazientare: ci sono troppe cose in ballo e gli elfi sono chiaramente avversi a cose come la fretta. Ma appena possibile vedrò di mettermi a discutere con i sovrani in merito all'avamposto.

 

 

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1 ora fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del VIII mese, anno 1491, ore 09:50 || +150 giorni dalla partenza

Lalibela, Barusha || Brezza da ovest, freddo e nuvoloso || Cibo per 6 giorni

"E' già sia in grado di camminare che di arguire sarcasticamente con la Lucente Signora." precisa Barbara. Gli oggetti magici legati a Tamara premono perché vi rechiate nella sala del trono sul tetto-giardino del palazzo.

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6 minuti fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del VIII mese, anno 1491, ore 10:10 || +150 giorni dalla partenza

Lalibela, Barusha || Brezza da ovest, freddo e nuvoloso || Cibo per 6 giorni

Il cielo coperto ingrigisce non solo Lalibela, ma anche i volti di chi la abita. La meteopatia è uno di quei tratti che gli animi romantici degli elfi soffrono di più, ed è circa una settimana che la Speranza ha dovuto rispolverare gli abiti invernali per colpa di un gelido freddo proveniente da Sud.

Il palazzo della città, una volta intricato labirinto di corridoi e scale, è ora tanto familiare da potervi permettere di muovervi da un'ala all'altra della magione senza dover ricorrere alle chiavi come guida. Salite le maestose rampe di scale, ma quando manca ormai poco perché raggiungiate il tetto, i vostri oggetti guida smettono all'improvviso di brillare. La convocazione è stata annullata tutta d'un tratto. Una manciata di secondi più tardi l'esile figura di Tiberius si insinua nella magnificenza del corridoio dell'ultimo piano spuntando fuori dall'ultima rampa dinnanzi a voi, quella che porta al piano superiore. "Parole, Tempesta." vi saluta, con un breve cenno del capo. "Non dilapidate il vostro tempo cercando di spiegarmi cosa è successo mentre ero addormentato, i vostri sogni parlano chiaramente per voi. Ditemi invece a quale Demone devo vendere la mia anima perché abbiate un minimo di buon senso! Avete trascorso il vostro tempo a bighellonare per mesi nella capitale senza concludere assolutamente nulla, e con un Arconte morente allegramente a spasso per l'isola! Non vi è passato per l'anticamera del vostro tondeggiante cranio umano che se Kilagas è a caccia, lasciare un membro della vostra ciurma così importante alla mercé di sé stesso potrebbe essere una pessima idea?" Perfetto, nemmeno cinque minuti che è sveglio e già ha iniziato a darvi degli idioti. C'era un motivo del perché in tre mesi non vi era affatto mancato. 

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Sandrine Alamaire

"Chi è il genio che si è fatto avvelenare, invece?", rispondo. 

"Puoi lasciare la spedizione quando vuoi, Tiberius", e la mancanza dell'uso del "Voi" non è casuale, "oppure puoi smettere di considerarti sempre superiore a tutti ed iniziare a collaborare, senza sputare sentenze a cose fatte. Più di duecentocinquanta anni e nessuna capacità di essere amabile...

La prossima volta ti buttiamo ai pesci, che ne dici?", concludo, sorridendo e facendo un inchino al mago. 

Modificato da Ghal Maraz
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Fortunale

"Ben tornato Tiberius. La tua assenza ha causato qualche problema. Su Randal hai pienamente ragione: usa la tua magia e ritrovalo. Se riesci riportalo qui" controllo la chiave. Che si sia rotta? Oppure è Tiberius che interferisce? O ancora i sovrani hanno previsto questo e hanno cambiato idea? Per gli dei quanto detesto i veggenti!

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3 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del VIII mese, anno 1491, ore 10:20 || +150 giorni dalla partenza

Lalibela, Barusha || Brezza da ovest, freddo e nuvoloso || Cibo per 6 giorni

"Sono sopravvissuto ad un Arconte impazzito con le mie sole forze, Sandrine. Puoi mai dire di aver fatto lo stesso? E non è forse compito tuo, nostromo, di tenere al sicuro l'equipaggio?" Tiberius sospira. "Abbiamo cose più importanti da fare che rimuginare sulle inottemperanze di tutti. Capitano, Sandrine ha bisogno del suo terzo medaglione per poter salvare Randal nell'unico modo che conosco. I sovrani di quest'isola, boriosi e arroganti, hanno stretto un patto con me rivelandomi il luogo in cui si trova l'oggetto, un luogo in rovina nella foresta. Andare lì significa combattere contro orde di mostri e probabilmente anche invadere il territorio degli elfi selvaggi. Ci servirà tutta la Speranza per riuscire nell'impresa.

In più, Vendetta impedisce a Randal di sognare. Oltre che una tortura, è un modo efficace per far sì che non riesca a rintracciarlo."

L'incantatore vi guarda storcendo il naso. "Posso spiegarvi dettagliatamente cosa intendo fare, perdendo tempo prezioso, oppure potete fidarvi di me e salvare il vostro terzo Pioniere. A voi la scelta."

@Fortunale

Spoiler

Non hai la più pallida idea di cosa stia succedendo alla chiave. Ha semplicemente smesso di brillare, tutto qui. Potrebbe essersi rotta, essere stata silenziata, manomessa, oppure la chiamata potrebbe essere semplicemente terminata.

Sapienza Magica: 5

 

Modificato da Bellerofonte
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Sandrine Alamaire

"Uff... lo sapevo. Cioè, non sapevo dei sogni del povero Randal, ma tutto il resto, un po', lo immaginavo. 

Non oso nemmeno immaginare cosa ti abbiano chiesto in cambio, quei regnanti che ritieni boriosi ed arroganti... a me sembrano altro.

Ne parleremo, direi.

L'equipaggio è ai minimi termini ed avventurarci all'interno dell'isola senza Randal, Arrigo, Barbara, Nero ed il nostro arcanista non sembrava un'idea particolarmente splendida, in realtà. 

Dobbiamo valutare se assumere quel Matarov.

Dovendo comunque ancorare la Speranza a Debark, probabilmente,  possiamo decidere lì se prenderlo con noi.

Vado a chiamare Asvig", catalogo ad alta voce, elencando le varie priorità man mano che mi sovvengono.

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12 ore fa, Bellerofonte ha scritto:

Diciottesimo giorno del VIII mese, anno 1491, ore 11:00 || +150 giorni dalla partenza

Lalibela, Barusha || Brezza da ovest, freddo e nuvoloso || Cibo per 6 giorni

Quando Fortunale prova ad usare la chiave, questa lo riconduce in direzione della Speranza, dove presumibilmente Tamara starà aspettando. L'incantatore appena risvegliato commenta con sdegno: "Altro, Sandrine? Sento l'odore di Arconte della Conoscenza già da qui. Un altro problema da risolvere, se Kilagas dovesse mai trovare quest'isola...ma risolviamo un problema per volta." 

Quaranta minuti più tardi, Sandrine ha radunato tutti i membri della Eurus sulla Speranza. Spiegata la situazione a grandi linee, ognuno si prepara a partire: il loro affetto per Randal (o per la sua cucina?) è rimasto immutato nonostante i mesi passati senza di lui. Asvig sostiene di poter ottenere rinforzi addestrati tra i suoi seguaci alla guardia cittadina, Barbara invece può chiedere una mano alla lady di Gedebge con il quale ha stretto amicizia in queste settimane, sicura che potrebbe prestare alcuni dei suoi uomini. 

Nel frattempo Tiberius aggiorna tutti sulle condizioni di Nero, ancora stranamente sotto l'influenza dell'Arconte del Terrore nonostante i ripetuti tentativi di Tamara per cercare una soluzione alla sua condizione; Barbara scoppia quasi a piangere, dopo aver sentito questa notizia.

@Sandrine

Spoiler

"Ho dato loro il mio nome." ti dice Tiberius quando siete più in disparte. "Ma non sapevano che il Primordiale è anche la mia lingua."

Nel mentre, Tamara e Fortunale hanno una discussione in solitaria sulla banchina, lontani da orecchie indiscrete. 

@Fortunale

Spoiler

Spieghi alla Lucente Signora la situazione, e lei, nella sua impassibile compassione ti risponde: "Non posso aiutarvi direttamente, lo sapete. Se mandassi i miei uomini o venissi con voi nel territorio degli elfi selvaggi, dichiarerei inavvertitamente una guerra con il popolo della foresta. Vi posso concedere gli uomini che riuscirete a reclutare di vostra iniziativa. E visto che ne incontrerete sicuramente, vorrei proporvi un incarico che riguarda i selvaggi." Tamara fa un passo in avanti verso di te "Posso prestarvi diecimila monete d'oro, che non avrete bisogno di restituire se riuscirete a convincere gli elfi della foresta a non attaccare più le carovane che portano i tributi a Lalibela. In caso contrario, il prestito non ha scadenza né interessi. Questo se...al vostro ritorno..." lo sguardo si fa più ammaliante "Vorrai essere ospite nelle mie camere per qualche notte." ...quindi gli interessi ci sono, devi solo pagarli in natura. Ma questo lo sai fare, sei un druido o no?

 

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