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Gilda aperta  ·  7 membri

Per Millennii

Into the Darkness


Uriele

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Vincent

Dopo aver affittato una macchina utilitaria, che si trovava in loco, mediante app, i tre arrivano al locale 

"direi che siamo pronti, l'unica cosa che aggiungerei è questo., nothac, se senti la parola SANTO CIELO, significa che siamo nei guai o lo sei te, se lo pronuncerai, se siete d'accordo, entra nothac e chiedi di francesco per un affare se, come si pensa, nn c'è, fatti dire se arriva, o chinlo conosce bene, te anna entrerai con me subito dopo, utilizza i tuoi doni per ammaliare e capire se si dice la verita, io cercherò di mesmerizzare, le persone, soprattutto chi dice di conoscere bene francesco" 

Gurada il gruppo

 "pronti?" 

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Anna Polidoro

"Potrebbe non essere così facile..." obietto io "...da quello che vedo si trstta di un locale per un certo tipo di clientela. Lì dentro, tre come noi non passerebbero inosservati e se poi iniziassimo a fare domande sembreremmo subito sospetti." E cosi le rotelline nella mia testa cominciano a girare finché non riesco ad abbozzare un piano alternativo.

"Potremmo entrare io e Vincent, tu Nothac resterai fuori in attesa di veder arrivare la moto del nostro uomo, a quel punto ci avvertirai con una telefonata. Vi sembra fattibile?" Domando ai miei compagni.

Modificato da Ipergigio
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ma io non ho il cellulare.. uffi con sto cellulare... si vede che non siete organizzati avete deciso un piano ed adesso lo cambiate quando siamo già qui... Palesemente confuso è un po' irritato da ciò 

Off topic: io c'è l'ho il cellulare? Non ricordo 

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Vincent

"tranquillo Nothac, stiamo valutando tutte le variabili, possiamo fare così, teniamo parte di entrambi i piani, entriamo io e la bimba e diciamo che cerchiamo Francesco per un affare promessoci in cambio di denaro, tu aspetta qui nothac ed entra se vedi il tizio con la moto, se, invece qualcosa fa storto, cerchero di far uscire un tizio che dica il tuo nome, in quel caso è il segnale che siamo nei guai, stessa cosa se senti strani rumori di spari o sedie rotte, magari nn riesco a mesmerizzare causa di una improssiva rissa, può andar bene cosi?guarda entrambi i compagni con solito sorriso accondiscendente 

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Anna Polidoro

"Resto io appostata fuori e voi entrate, Vincent con i tuoi poteri potresti far parlare chiunque, Nothac tu potresti mescolarti alla clientela e intervenire se qualcosa va male..." Dico dopo aver riflettuto ancora  "...io vi avvertirò nel caso il nostro uomo si dovesse fare vivo."

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Vincent

 

guarda serio la bambina pensando al nuovo piano "se qualcosa va storto fuori, riusciresti a cavartela" poi sorride amorevolmente alzando le spalle ed accarezzandole il viso "bah! probabilmente il tuo corpicino ha più esperienza di qualsiasi adulto umano….come desideri, piccola mia, ma se dovesse accadere qualcosa di strano e sei nei guai entra gridando " papà", al resto pensiamo noi, se vedi la moto arrivare e la persona si ferma a parlarti , fammi uno squillo al cellulare, uscirò subito con Notach" poi si volge all'altro fratello "Notach, se anche per te il piano va bene, possiamo entrare, dopotutto , penso abbiamo già speso troppo tempo qua fuori e non dobbiamo far capire che stiamo insieme"

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Anna resta fuori del locale. Una bambina sola nel grigio sfondo dell'asfalto. 

Vincent e Notach si avventurano oltre la porta di legno, con 4 spessi vetri colorati ad altezza viso. 

Venite investiti dal fragore di una musica Rock molto spinta. C'è gran movimento, soprattutto attorno ai due tavoli da biliardo alla vostra destra. Dal lato opposto due energumeni si sfidano a freccette.

Una cameriera provocante, a suo modo bella, ma tutt'altro che fine, vi squadra non appena mettete piede all'interno. Grasse risate tutt'attorno a voi. L'odore di birra è tanto forte che quasi è sufficiente ad inebriarvi. Quanti anni sono che Vincent non assapora una buona birra...

La vostra presenza passa tutt'altro che inosservata. Siete due pesci fuor d'acqua; due fari nella notte alticcia. Molti smettono di ridere e parlare per osservarvi. Alcuni richiamano l'attenzione dei compagni con una leggera gomitata.

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Anna Polidoro

Rimasta sola mi guardo attorno e cerco un nascondiglio che mi permetta di osservare il locale e di passare inosservata. Ho con me un cellulare obsoleto su cui è registrato il numero di Vincent: se francesco Simoncelli dovesse farsi vivo avvertirò Nothac e Vincent con una telefonata.

 

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Bisbigliando a chi andiamo a chiedere... Guarda storto i tipi che lo osservano , stringendo il suo borsone , questi qua non mi piacciono... Questo rumore non mi piace più di tanto, l'odore nemmeno... Un po' insicuro dove si trova il nostro tipo? Bisbigliando 

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Carmine Primiera

Il Birrificio non era affatto un brutto posto. A giudicare il libro dalla copertina - soffermandosi, ad esempio, sulla sua ubicazione - sarebbe stato facile etichettarla come "bettola"; ma la presenza e l'integrità dei tavoli da biliardo e del bersaglio per le freccette lasciavano trapelare la deliberata intenzione, sia della gestione che della clientela, di volersi prendere cura del posto. La presenza di una determinata cricca denotava il forte spirito di attaccamento nei confronti di quelle quattro mura. No, il Birrificio aveva carattere, ma non solo:    emanava una tribale vibrazione che dava al locale un' identità, cosa rara di questi tempi. Meglio ancora, emanava un goliardico senso di cameratismo, che era ciò su cui aveva scelto di lavorare.

Era entrato lì un' oretta prima, indossando un giubbotto in pelle marrone e una camicia dal colletto ossequiosamente alzato, sporca al punto giusto e con un paio di bottoni lasciati aperti; unitamente ai jeans strappati e a delle scarpe da ginnastica, contava di poter dare nell'occhio quel tanto che bastava da stuzzicare l'interesse di qualche avventore.
Aveva trascorso quei sessanta minuti a guadagnarsi il tacito permesso di restare in quel locale, in quel giusto equilibrio di vittorie e sconfitte a freccette, un paio di sguardi lascivi alla cameriera e la demonizzazione degli "scassoni dei giapponesi" nel suo frequente, ma superficiale interagire con la clientela. Il dono del colorito, qualche Peroni e qualche chiacchera avevano fatto il resto.

Ha appena ceduto il suo posto al tavolo da biliardo quando i due nuovi, pallidi arrivi entrano nel locale.
Seguendo il mood generale, smette di ridere e rivolge loro un' occhiata perplessa. Dopodiché, si dirige con calma verso il bancone, e cerca l' attenzione del barista: "Scusami, hai un minuto?"

Master:

 

Spoiler

considero un punto sangue già speso per il risveglio e un altro utilizzato per il blush of life. Dico al barista quanto scritto via MP.

 

Modificato da Kinnard
formattazione (aggiunto il grassetto al parlato)
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Anna:

Trovi riparo dietro alcuni resti di casse di legno e cartone buttate contro la recinzione metallica che divide il piccolo parcheggio laterale del bar dal resto della strada. Pochi sono i passanti che percorrono quel marciapiede, ignari della tua presenza. Tutto sembra estremamentge calmo.

Vincent, Notach & Carmine

Notach incrocia lo sguardo di uno degli energumeni seduti attorno ad un tavolino circolare: Un bestione enorme, con una folta ed incolta barba che gli copre tutto il collo ed una bandana attorno alla testa probabilmente pelata. Indossa una camicia a quadra di flanella con le maniche strappate. SUl braccio, più simile ad un prosciutto, spicca un tatuaggio: Betty

L'omone sostiene lo sguardo torvo del vampiro, disinteressandosi del damerino che lo accompagna. Si alza lentamente stringendo il boccale di birra semivuoto. Tracanna un ultimo sorso e lo svuota completamente. Rutta e muove qualche passo minaccioso verso Notach. Il boccale di spesso vetro che pende lungo il suo fianco...

 

Spoiler

@Kinnard: Non ho dimenticato la tua azione. Semplicemente tra il richiamare l'attenzione del barista e fargli quel discorsino ritengo passi un po' più di tempo, mentre quello che sta avvenendo ora si svolge nei primi secondi dal loro ingresso, visto che sono ancora sulla soglia.

 

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Anna Polidoro

La situazione è tranquilla, dal mio nascondiglio posso tenere d'occhio il locale senza problemi, ma della moto di Francesco Simoncelli ancora non vi è traccia. Abbiamo forse sbagliato a presumere che il nostro uomo sarebbe apparso al Birrifugio? Col passare dei minuti comincio ad annoiarmi, come se la staranno cavando Nothac e Vincent?

Modificato da Ipergigio
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Vincent

Vincent, entra nel locale, con il fratello e come immaginava trova persone tutt'altro che damerini, è chiaramente un pesce fuor d'acque e , probabilmente, se non fosse con nothac e non fosse un vampiro non si sarebbe mai sognato di entrare.

"Mi raccomando Nothac, siamo qui per trovare Francesco, non cedere a tentazioni manesche, cerca di resistere ad eventuali prese in giro, perché ce ne saranno, non dobbiamo dare nell'occhio più di quanto non lo stiamo già facendo"

indi si avvicina al bancone " salve buon'uomo , gentilmente 2 boccali di ottima birra ed un'informazione" rilascia il solito sorriso amichevole poi si volta verso il fratello , sta facendo uno contro uno con lo sguardo di uno degli omoni che stavano dentro, sospira mentre vede il tizio avvicinarsi "mantieni la calma Nothac, al massimo ci penso io" dice a bassa voce all'amico.

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L'energumeno si avvicina minaccioso a Notach. Sbatte il boccale sul bancone e, senza distogliere lo sguardo: "Isa. Un'altro giro. Offre il mio amico quì che pare si sia innamorato di me" 

Al che scoppia una fragorosa risata tra tutti i presenti. Isa, la ragazza dietro il bancone, accenna un sorriso divertita. "Stai calmo Luca...offre la casa a tutti e tre"

Il motociclista guarda Isa che riempie tre boccali. Poi torna su Notach: "non si usa ringraziare la gentilezza di una bella ragazza dalle tue parti amico?" Suona come una minaccia.

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Carmine Primiera

Si sta ancora intrattenendo con il barista, quando la sua attenzione viene catturata dall'avvicinarsi di Vincent al bancone. Decide di raggiungerli assieme al proprietario del locale che guarda la situazione con aria un po' perplessa. È a Vincent che, con sorriso condiscendente e una punta di frivola preoccupazione, rivolge le seguenti parole: "Ma buonasera, Signor Nardi! Non pensavo sarebbe venuto qui di persona...ad ogni modo, è tutto sotto controllo, stavo giusto spiegando la nostra situazione...maa, tutto apposto? La vedo un po' pallido, deve mica andare in bagno?"

Rivolge uno sguardo un po' preoccupato verso Nothac e i cenci che indossa, prima di riprendere a parlare con Vincent. Tono di voce un po' basso, ma abbastanza alto da risultare udibile alla barista, e pregno della reticenza che accompagnerebbe l'introduzione di un argomento particolarmente delicato...o sgradevole:
"Capo, e questo tizio? Mica è uno di quelli col cancro per cui mi avete assunto? O avete anche un' opera di bene per i senzatetto di cui non ero a conoscenza?"
 

Modificato da Uriele
Modificato al minimo come concordato in privato. Kinnard sentiti libero di ritoccarlo a tuo gusto.
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Si rivolge al fratello bisbigliando se quello lì non se la smette di fissarmi gli strappo le braccia poi si placa un attimo ma io non la volevo la birra.... Poi sentendo quello che dice Luca ah sì.. dice grazie alla signora si da me si ringraziano le persone gentili , invece dalle tue parti si deve fare il saccente gli dice in maniera impassibile stringendo il borsone. Dopodiché si mette vicino al fratello allontanandosi dal tipo. 

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Vincent

"io e il mio amico accettiamo volentieri il suo omaggio , mia signora, e la ringraziamo vivamente"

rilascia un cordiale sorriso alla signora, quindi vede avvicinarsi Notach, dopo aver parlato con il tizio, lo osserva un attimo per verificare eventuali problemi, quando si avvicina e gli parla un'altra persona, forse si è sbagliato, forse pensa che sia un'altra persona o forse no, gli rilascia un sorriso riferendogli solo "è un amico, non preoccuparti".

si rivolge alla barista "scusi ancora, miss, ha  2 minuti, voglio offrirle una birra per una informazione, sto cercando un certo Francesco Simoncelli per un certo lavoro, e dicono che bazzica spesso questo luogo, sa se è qui o se passerà oggi?"

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Carmine Primiera

La pacatezza e la flemma del "Signor Nardi" e della sua risposta lo spiazzano. Guarda con fare sempre più preoccupato l'alterco tra Luca e Nothac. Dedicherebbe a loro ogni battito di ciglia pompato dalla Vitae, se non fosse per la domanda che Vincent pone alla barista. Destatosi, si rivolge a entrambi con tono condiscendente: "Può parlare chiaro con lei, signor Nardi, le stavo giusto spigando del tipo di lavoro per cui cerchiamo Simoncelli. Ci è stato detto che lui è piuttosto famoso tra i biker, e quindi vorremmo anche il suo aiuto per il nostro evento di beneficenza. Ci aiuteresti tantissimo pure se ci organizzassi un incontro, o se gli passassi il mio numero e mi facessi chiamare...sta sul mio biglietto da visita.."

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