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Gilda aperta  ·  7 membri

Per Millennii

Into the Darkness


Uriele

Messaggio consigliato

Procedete di buon passo verso la vostra meta, il luogo dove Mason avrebbe dovuto incontrare il suo uomo: Villa Borghese. 

È evidente come, nonostante il vostro supporto, la paranoia dell'Ombra sia palpabile; evita tutte le strade principali, muovendosi per gli angusti e tortuosi vicoletti della città immersi in quell'opprimente puzzo di piscio e immondizia.

Incontrate diversi mortali per il centro di Roma, non è certo questo a spaventarvi, ma quell'ombra che spunta da dietro un angolo, immobile e apparentemente accucciata, vi gela il sangue. Mason sembra non averla  notata. Sembra più propenso a scrutare il profilo dei tetti e dei cornicioni.

Modificato da Uriele
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Anna Polidoro

La paranoia di Manson è evidente, ci porta in giro per la città attraverso percorsi tortuosi e complicati: il nostro Fratello è sinceramente convinto di essere in pericolo. Poi intravedo qualcosa da dietro un angolo e un brivido mi attraversa la schiena, forse la paranoia di Manson non è infondata "Janice... Valente..." sussurro.

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Janice

Oh, bene. A quanto pare la paranoia di Manson aveva un senso. Qualcuno, qualcosa, ci sta seguendo. Faccio un senno di assenso, toccandomi il coltello che porto nascosto sotto la camicia e tenuto in posizione dal pantalone, a contatto con la pelle. Spero non ce ne sia bisogno. Proseguo dietro Manson, cercando di fingere di non aver notato di essere inseguiti.

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Mason si blocca. Non si volta completamente ma i suoi occhi raggiungono le estremità delle orbite.

Il volto si fa cupo e grave: *Acceleriamo il passo* sussurra appena. 

La tensione sale come riprendete ad avanzare. 

Poi da quell'ombra violenti colpi di tosse, uno sgradevole rumore di catarro e muco sputati per terra, seguito da un rumoroso e malsano peto. L'ombra si muove e si rigira per tornare a giacere silenziosa.

Per nulla sollevati dall'aver scoperto trattarsi di un comune senzatetto, proseguite. Costeggiate la monolitica parete laterale del Pantheon, attraversando la piazza lastricata di sampietrini umidi che sbrilluccicano al chiarore della Luna; alcuni gabbiani volteggiano sopra l'occhio della cupola alle vostre spalle. Proseguite per gli angusti vicoli che corrono paralleli a via del Corso fino a raggiungere la vostra destinazione. 

Vi inoltrate nel parco illuminato solo da poche luci giallognole fino a raggiungere lo specchio d'acqua in cui si riflette l'immagine del tempietto rettangolare, nel cui foro centrale si staglia la figura scura di una statua di marmo scuro. 

Manson acelera il passo: "Ci siamo quasi".

Arrivate nei pressi del tempietto, alla vostra destra il placido laghetto con alcune oche che ne increspano le acque al loro passaggio, alla vostra sinistra la vegetazione del parco. Manson vi precede e sta per svoltare l'angolo. Sparisce dalla vista per qualche istante mentre acelerate per non perderlo di vista e lo trovate li, immobile come una statua. Poco oltre due figure, due Dannati: un Fratello con la pelle d'Ebano e lunghi capelli rasta raccolti dietro la nuca, e una donna minuta che gli arriva poco sopra la spalla. Sta un passo indietro di lui e veste un lungo impermeabile nero con il collo rialzato. Sotto indossa un maglioncino aderente. Nel vedervi i loro occhi si Sgranano. Il volto di lui cambia in una espressione interrogativa, quello di lei si deturpa in un ringhio...

... un gridolino acuto che cresce fino a toccare tonalità assolutamente inumane, trasformandosi in un ringhio metallico che sfocia in vero e proprio ruggito bestiale. Gli occhi senza sclera, le fauci snudate e le dita che si allungano in letali artigli seghettati lordi del suo stesso sangue che gli cola da dove un tempo c'erano le unghie...

Modificato da Uriele
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Anna Polidoro

Assistere alla lenta trasformazione della donna mi raggela. È una scena che ha qualcosa di grottesco e che urta il mio senso estetico fin quasi a disgustarmi. Lentamente, la mia mano corre alla borsetta dove custodisco un pugnale con le effige della Lancia Sanctum, che speravo di non dover usare...

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Janice

"Di già?" dico tra me e me, a bassa voce. Non mi aspettavo di dover aver subito a che fare con un agguato. Che Manson abbia già deciso di tradirci? Dopo neanche una sera? Record personale. Mi metto davanti ad Anna, per cercare di proteggerla. O, almeno, per impedirle di rovinare subito quel vestitino.

Metto un piede avanti. Digrigno i denti. Cerco di non darlo a vedere, ma nonostante il Vuoto dentro di me, mi sento molto tesa. Concentro le ombre intorno a me. Il Vuoto che ho dentro, ora è anche fuori. Le tenebre mi sfrecciano attorno. Esisto, e non esisto. Sono il terrore in terra, e non ho intenzione di farmi fermare da un cane vampiro.

Sono molto cauta con i miei poteri: per quanto anche i miei "alleati" possono vederne gli effetti, quelle ombre sono solo illusioni. Un modo per far capire chi è che comanda qui.

Spoiler

Uso Dread Presence, con bersaglio questi due vampirelli e anche Manson. Perché non si sa mai. Se io non posso usare Volontà, nessuno può usare Volontà.

 

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Valente

Metto mano alla pistola che tengo nella giacca, ma poi cambio idea. La donna si trasforma e capisco che probabilmente non riuscirei a tenermi fuori dalla sua portata. 
Provo un approccio diverso, fissando la Sorella nel suo nuovo aspetto "Non siate sciocchi, evitate di farvi ammazzare. Andatevene e vi lasceremo tornare nei vostri rifugi...per questa volta" 

DM

Spoiler

Vorrei cercare di spaventarli, ho Intimidire ** e Manipolazione ***

 

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... gli occhi della donna sono colmi di una furia omicida e quasi luccicano nella notte. Vane sono le minacce di Valente che si perdono in un cielo coperto da nubi grige, o forse no. Effettivamente il mostro arretra di un passo. In un battito di ciglia però, vedete i suoi artigli, così lunghi ed innaturali, spuntare dal petto irrigidito da uno spasmo del Fratello di colore che le stava a fianco. Un solo lamento di dolore; un gemito mentre il Vampiro cade in ginocchio portandosi le mani a coprire lo squarcio nelle sue vesti. Un secondo repentino fendente stacca di netto il collo della vittima che cade in terra con un tonfo. Sortto di lui si apre una pozza di sangue che macchia l'erba verde ed umida. 

Un ultimo terribile ruggito metallico, con le fauci spalancate come nesuna bocca umana potrebbe. In un guizzo indistinto si volta fuggendo via. Coprendo la vasta distanza che vi separa dalla protezione della vegetazione in una manciata di secondi. Sparisce tra le ombre in un turbinio di movimenti tanto rapidi da confondersi tra loro. Ed in un baleno non è più li.

Manson d'altro canto sembra pietrificato, finchè, senza distogliere lo sguardo dal cadavere, la cui pelle inizia a raggrinsirsi e ritirarsi dalle estremità divenendo violacea e arida, con un filo di voce dice senza voltarsi: "merda....MERDA!!!" la sua voce sale fino a diventare un grido: "avete idea di chi fosse quella? avete una vaga idea della montagna di merda in cui siamo finiti?" infine si volta verso di voi "Queste stron*ate... queste cose  loro non le scordano...mai!!!"

I suoi occhi sono chiusi in una fessura, i suoi pugni stretti e le braccia rigide lungo il corpo. E`visibilmente scosso.

 

Spoiler

Tutto succede in pochissimi istanti ed in maniera del tutto inattesa per voi. Questo vi lascia spiazzati. Chi non ha Composure almeno pari a 3 (al momento non ho le vostre schede con me) dovrebbe giocarsi questa sensazione e, qualora voglia intraprendere una qualsiasi azione a sangue freddo (osia che richieda una precisa premeditazione) ed entro il turno successivo, dovrà riuscire in un tiro: wits+composure -2 (tiro che farò io ovviamente 😉 ).

 

Modificato da Uriele
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Anna Polidoro

Il tutto si svolge in pochi istanti e termina prima che io possa proferire una sola sillaba. Nonostante le mie tante decadi di non vita, quella brutale esibizione di potere ha letteralmente congelato la mia mente: mi sento confusa e non riesco a pensare con lucidità.

Manson dal canto suo, sembra nel panico più totale. Vorrei porgli alcune domande, ma quando provo a parlare realizzo che le mie labbra rifiutano di muoversi...

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Manson indietreggia come spaventato. La bocca serrata e gli occhi fissi su Janice. I suoi piedi lasciano una piccola impronta sull'erba umida. Un lampo illumina il cielo, e con la stessa subitaneità con la quale vi ha abbagliato scompare lasciandovi soli nell'oscurità, come se si fosse portato con se anche la scura figura di Manson.

Modificato da Uriele
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Anna Polidoro

Un lampo illumina il cielo e mi abbaglia. Istintivamente distolgo lo sguardo e chiudo gli occhi solo per alcuni istanti. 

Quando li riapro però, Manson è sparito nel nulla. In questa notte stanno accadendo troppe cose strane "Dov'è Manson, che fine ha fatto?"

Modificato da Ipergigio
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Un rumore metallico alle vostre spalle allerta i vostri sensi. Messi in allerta, prima ancora di voltarvi percepite il battito di alcuni cuori. Dietro di voi quattro uomini armati con piccole mitragliette, avanzano capeggiati da un Fratello di carnagione scura, completamente calvo, dai lineamenti puliti. Veste con un cappotto di velluto nero che gli si stringe alla vita snellendo ancora di più la sua figura atletica. 

Capite allora cosa stesse fissando Manson prima di sparire.

Janice non ci mette molto a riconoscerlo: Josuè, progenie di Cimitiere e seguace del suo culto deviato dell Megera.

Nessuno vi punta direttamente le armi contro, ma ognuno le impugna tenendole verso il basso.

L'unico disarmato è Josuè stesso.

Avanzano inesorabili verso di voi.

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