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Urban Fantasy - Alba gu bràth [TdG II]


Pippomaster92

Messaggio consigliato

"Non ditelo nemmeno, O'Donand: siete miei ospiti e amici. Comunque se volete escludere atti che gli umani definiscono crimini, non ci sono molte opzioni per procacciarsi denaro. Anche se.." Sley si mordicchia il labbro pensierosa, gli occhi fatati che sembrano guardare lontano "...un modo ci sarebbe. Non è il massimo, ma non mi viene in mente altro per recuperare tanti soldi in poco tempo. Potreste prenderli da un leprechaun. Non è semplice come sembrerebbe a prima vista, potreste farvi male. Ma non dovreste rischiare la vita, questo no...tra l'altro quei bastardelli sono irlandesi, ma dalla metà del sedicesimo secolo se ne sono trasferiti alcuni anche in Scozia. Uno di voi potrebbe sfidarne uno per prendergli la pentola piena d'oro. Oh, potreste anche ingannarne uno, in realtà"

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  • 2 settimane dopo...

Brian

Spoiler

Sai che i leprecauni sono individui che spaziano (nella stessa persona) dall'essere eremiti irritati dal mondo a compagnoni allegri...tutto dipende da quanto alcol hanno in corpo. Sebbene il folklore li dipinga come piccoletti, a volte pochi centimetri di altezza, in realtà come molti fey hanno più forme e aspetti. Quando si introducono nelle case per lavorare come ciabattini lo fanno in formato mignon, ma altrimenti hanno taglia umana. Infatti sono fatati della natura selvaggia che indossano solo una maschera di civiltà, una patina che li rende ancora più pericolosi: pochi si aspettano che ometti del genere possano essere delle furie in battaglia.
In particolare, sai che ogni leprecauno ha uno shillelagh, un bastone magico che solo in mano del legittimo proprietario diventa un arma decisamente pericolosa. 

"Al pub...qualsiasi pub, se si cerca con sufficiente attenzione. Sfidatelo ad alta voce per la sua pentola d'oro, e verrà"

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Brian O'Donand

Combattenti robusti... Beh, se il mio destino deve essere quello di fare divertire un piccoletto per salvare Obkin... Almeno avrò fatto finalmente qualcosa di utile nella mia vita. Kathia, conosci dei pub nei dintorni, magari frequentati anche dalla comunità dei fey? Non dovrebbe essere complesso sfidare un conterraneo. 

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kathia

Aspetta... folletti? Come quelli delle storie con la pentolaccia d'oro? chiedo onestamente sorpresa. Credevo... credevo fossero una caricatura. Figo. ammetto sorpesa dalla nuova prospettiva di dar la caccia a folletti con pentolacce d'oro. 
Fey... onestamente non ne ho incontrati, non mi pare. Pub pero' è pieno. Posso portarvi in qualche pub vecchio dall'aria molto ''irish''. 

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Kathia sa trovare un pub abbastanza vicino e abbastanza tradizionale per i vostri scopi. L'ora non è delle migliori, e il locale langue con tre clienti intontiti dall'alcol e un barista brufoloso dall'aria annoiata. Gli altoparlanti ripetono le stesse canzoni celtiche in versione rock a ciclo continuo. 
Il vostro ingresso viene ricompensato da uno sguardo vacuo dei presenti, che subito si disinteressano a voi. 

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Kathia

Entro nel pub che mi era parso di vedere... e ricordo perchè mi ha ispirato di rado entrarci. 
Noto come ci ignorano molto in fretta e guardo gli altri, immaginando che dovremmo immergerci nell'ambiente per quanto non molto invitante andandomi a sedere al bancone. 
Dammi la cosa piu' forte che hai. dico solo sedendomi al bancone. 

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Brian O'Donand

Ambiente allegro, non c'è che dire. Il pub, più che uno di quei locali festosi pieni di musica e risate, sembra un rifugio per anime nostalgiche, un misto tra un museo e un ospizio, dove affogare nei ricordi e negli alcolici. Non so quanto sia probabile che un leprecauno frequenti un posto simile. Del whiskey. E non provare a versarmi quella cosa che voi inglesi spacciate per liquore. Dico all'oste alzando volutamente la voce, sperando di attirare l'attenzione del nostro ospite rievocando l'orgoglio tipico del mio paese.

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"Sputate anche per terra già che ci siete" risponde biascicando il barman, quando in due criticano i beveraggi. 
Tre bicchieri vengono posati sul banco: un whiskey mediocre, un whiskey mediocre, e un whiskey mediocre "Per la signora" aggiunge l'uomo quando posa il terzo bicchiere. Il bancone è pieno di segni e tacche, rovinato anche dalla totale assenza di sottobicchieri e (viste le bruciature) di posacenere. A tal proposito, in barba alla legge, lo stesso barista ha una sigaretta accesa all'angolo della bocca.

Come potevate aspettarvi, il whiskey è davvero mediocre, ma almeno non è annacquato. Del leprecauno, per ora, nessuna traccia. 

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Kathia

Prendo il terzo bicchiere, lasciato per me, e se prima lo assaggio per accorgermi che è piuttosto mediocre, alla seconda volta che alzo il bicchiere lo tracanno completamente in un sorso per poi poggiare il bicchiere. Signora? chiedo piccata dalla eta' che pare darmi. Non passano molte ragazze nei paraggi vero? chiedo diretta notando lo stato di incuria. 

Uhm... ragazzi? Non è che quello che stiamo cercando possa trovarsi in un locale piu'... vivo? Una discoteca magari? dico buttandola lì sottovoce agli altri 

Modificato da athelorn
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Brian O'Donand

Piscio di fiume. Lo sapevo che non dovevo fidarmi delle apparenze. Il leprecauno continua a non farsi vedere e nell'attesa ho modo di studiare il locale. Non è certo elegante e non può essere definito curato, ma potrebbe essere un posto adatto per il nostro uomo. Più vivo? Potrebbe essere una buona idea. Ma il nostro amico mi sa più di pub e bettole che discoteche.

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Alla fine, dopo aver aspettato una mezz'ora, decidete di andarvene. Avete trovato sul web diversi altri locali simili nelle vicinanze, e vi apprestate a un giro di quelli più facili da raggiungere a piedi. Vi alzate e pagate, ma quando state per uscire dal locale sentite qualcuno tirare l'acqua dal bagno sul retro del pub.

La porta dei bagni si spalanca e fa la sua comparsa un individuo...peculiare. Innanzitutto è grasso. Tremendamente grasso, anche se è una ciccia soda e compatta. Ed è pure alto, sul metro e ottanta, con braccia poderose e un collo taurino. Sormontato da una testa tonda e circondata da una folta barba rossiccia e pochi capelli del medesimo colore. Un gran naso rotto più volte e storto e coperto di capillari rotti, occhi verdi cerchiati da pelle ingiallita dall'alcol, denti come lapidi bianche ma storte e diseguali. 
Indossa una maglietta verde sporca e lisa, sotto le ascelle e lungo la schiena macchiata di sudore con diversi gradi di età. 
Con una mano si sta ancora sistemando i pantaloni, con l'altra fa già cenno al barman di servirgli tre boccali "Altre tre, grazie" aggiunge con voce grassa e gioviale.

In quel momento vi nota e soprattutto nota Kathia. La squadra per bene, senza vergogna, poi le regala un'occhiolino lascivo e si siede su uno sgabello, il sedere strabordante. 
"Mi pareva di sentire odore di casa...c'è un irlandese, tra di voi?" chiede con un accento che più Eire di così non si può. 

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Kathia

Dopo due bicchieri di Whisky e fin troppo con un ''Ve l'avevo detto'' stavamo per uscire quando dal bagno esce un omone sovrappeso e ben poco curato, ordinando tre boccali di birra ma non prima di lanciarmi un occhiata ben chiara, cosa che mi fa' sollevare un sopracciglio piu' sorpresa da tutta questa scena ed il suo epilogo che altro. 

Chiede di un irlandese... cosa che mi fa' voltare verso quello che appunto è irlandese guardandolo serpresa come a dire proprio con gli occhi ''E' lui?''. 
Immaginando che staremo qua ancora guardo cosa c'è al bancone, chiedendogli un grosso boccale di birra a mia volta. 

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Brian O'Donand

Pago il pessimo whisky al bancone, preparandomi per andare in un altro locale, quando noto un uomo corpulento e ben poco curato uscire dal bagno, ordinare tre birre e sedersi al nostro tavolo. E sta guardando Kathia come se volesse spogliarla... Oh, qualcosa mi dice che abbiamo trovato il nostro uomo. Il probabile leprecauno si siede vicino a noi, chiedendoci proprio chi venga da Eire. Ordino una birra al bancone, sperando sia leggermente migliore del liquore, annuendo poi all'uomo. Sì, vengo da Eire. Sono in questo posto per lavoro: speravo di trovare qualche liquore come quelli di casa, sono stato un illuso. Dico all'uomo, provando a stuzzicarlo pronunciando il nome gaelico dell'isola. Impreco quindi nella versione più antica della nostra lingua, provando nuovamente a dargli indizi in merito alla mia persona, per aggiungere Oh, se mi sono sbagliato...

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"Ah, ma ogni liquore per me è come quello della mia patria, della mia dolce Eire...l'importante è berne abbastanza, dico sempre io" sghignazza e tracanna d'un fiato la prima birra "Le cose buone stanno anche nella grande quantità" aggiunge dandosi una sonora pacca al pancione.

Il barman vi serve della birra, che a prima vista non sembra molto meglio del liquore già preso poco fa...ma che una volta posata davanti o vicino al panzone assume un aspetto ben più scuro e corposo. Le chiare che vengono ordinate diventano delle scure caramellate non appena toccano il bancone. Il barman non sembra farci caso, così come il ciccione sudato. 

"Lavoro? Allora vieni dall'Irlanda, ma non sei irlandese! O ti indigneresti piuttosto che far associare il tuo nome ad una parola così sporca. Ah, lavoro! Devo sciacquarmi la bocca" giù la seconda pinta. L'imprecazione di Brian viene accolta da un'ulteriore risata "Ben detto, ben detto vecchio mio. Ben detto"

Brian

Spoiler

Senti la voce di Obkin emanare una punta di fastidio "Che persona deprecabile. Oh! Da qui non posso dirti se è umano o no" aggiunge un po' contrariata

 

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Kathia

Rimango silente ma la trasformazione della birra vicino al nuovo arrivato mi sorprende. Mi avvicino per poggiarglielo casualmente vicino e bere curiosa che non sia solo un impressione. Bevo per sentire se il sapore cambia vicino a lui, ma a quanto pare sembra essere DAVVERO una creatura magica.... non come me la aspettavo, per nulla proprio, ma sembra essere proprio magico. 

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